Ho incontrato Ambrogio Fogar a Canale5. Era novembre 1985. Mi ha spiegato come affrontare un viaggio in solitaria, dicendomi che il rischio più grande è quello di trovarsi da soli di fronte alla propria coscienza. Sono partita il 6 settembre del 1986 e ho percorso sul mio KTM 175, in solitaria, 2.000 chilometri, molti dei quali nel deserto in Tunisia. Io devo ad Ambrogio Fogar il coraggio di essere partita.
Ciao Patrizia, bellissima la sintesi del tuo viaggio, ammirevole. Ce` una ragazza Olandese se ti interessa, che ha un vlog qui in RU-vid nel quale racconta i suoi viaggi attorno al mondo in sella alla sua Honda 300: il canale si chiama "Itchyboots", higly reccomended 🙂. Riguardo al grande Ambrogio, lo conobbi anch'io grazie ad un amico barista che lavorava intorno al 1991, in un bar in zona Vicenzo Monti , dove lui andava spesso a fare colazione. Un giorno ci andai premidatamente e mi fece l'autografo sulla mia vecchia copia di "La zattera". Gli dissi che da ragazzino , qlc anno prima non mi perdevo nessuna puntata di Jonathan e sembrava davvero interessato ad ascoltare i miei miseri progetti di viaggio. Persona sicuramente buona e coraggiosa e sfortunata , nato in un paese forse non pronto per un personaggio cosi` fuori dagli schemi .Un abbraccio
sono cresciuto guardando Jonathan dimensione avventura, e il modo di raccontare di Fogar trasmetteva una passione tale che ti faceva immedesimare al punto tale che sembrava di essere realmente li con lui. Ora vivo sulla mia barca a vela dal 2003, e sto finendo di attrezzarla per il giro del mondo. Piuttosto è una tristezza vedere la sua ultima barca che giace dimenticata in un cantiere navale del veneziano :-( meriterebbe di essere riportata al suo vecchio splendore.
Ho trascorso momenti bellissimi guardando jonathan..mi ha fatto sognare...non ho mai avuto la fortuna di incontrarlo,..ma è un italiano che ci ha resi tutti piu grandi
grandissimo ambrogio mi commuovo ogni volta che vedo una sua impresa sono cresciuto con lui sin da piccolo e con i suoi viaggia ai confini del mondo ci a lasciati da vero eroe dell'avventura ma il gabbiano ambrogio sarà sempre nei nostri cuori vola ambrogio vola come non ai fatto mai
Ho incontrato Ambrogio Fogar 2 volte una nel 1983 a scuola appena dopo la sua spedizione al polo Nord, e la seconda nel 2005 appena prima che ci lasciasse. ho sempre guardato Jonathan sono cresciuto con Fogar e le sue avventure che ora cerco di fare pure io.. Fogar non ti dimenticherò mai...
Ero piccolo e vedevo jonathan dimensione avventura. Allora non capivo bene chi era Ambrogio e i suoi viaggi. Dopo decenni ho realizzato che uomo straordinario era e quanto è stato fonte d'ispirazione per molti
quello che mi inquieta di + e che questo video su un GRANDE UOMO DEI NOSTRI TEMPI è stato visualizzato solo 3686 volte in + di un anno,mentre i video del gf arrivano a 100.000 visualizzazioni in una settimana,riflettiamo gente,riflettiamo.....
io l'ho visto partire per la gara quel giorno a parigi...per quella caxxo di parigi-pechino,era quello che gli piaceva fare,ma ogni volta che ci penso mi rode il cvlo..GRANDE.
In effetti confrontarsi con qualcosa di più grande di noi (natura, destino, sacrificio, avventura, rimettersi in discussione e ricostruirsi...) è sempre cosa difficile, molto meglio ripiegare su ciò che esalta la peggiore mediocrità che pure può albergare in ognuno di noi, e allontanare, fingendo che non ci sia, il resto. E si .. tutto ciò è inquietante.
credo che ambrogio lottava contro la fisicità e in qualche maniera gli è staTO DETTO CHE LO SPIRITO NON SI CERCA NELLA LOTTA CONTRO LA NATURA MA NEL SILENZIO.. questo è solo un mio pensare..
che sia un esempio per tutti noi, una persona che non sapeva stare fermo per più di 5 minuti trovarsi di colpo immobile con la sola possibilità di muovere collo occhi e viso...