Le riflessioni dal minuto 17 sul disprezzo della musica e la tolleranza dei rumori urbani sono più attuali che mai. Colpiscono al cuore la retorica del decoro urbano e dell'antidegrado, due capisaldi che ci hanno condotte/i alla desertificazione delle strade, alla paura per la gioia, criminalizzazione, a polizia e delatori ovunque. E ormai la musica è solo tollerata nei megaeventi per turisti e speculatori. Non solo decreti anti-rave..
Belli questi video,la semplicita,il ricordare le tradizioni,e solo positivo ,per l'anima,la mente,il cuore.queste sono le cose che danno un senso a questa vita.purtroppo non fatta di rose e fiori,anche se abbiamo piu comodita ricchezze materiali,mancano i valori,che contano piu di tutte le cose superflue ,senza grande importanza.👍😊
La Storia di un paese finisce per crearne il carattere. Il Salento, proprio come le difficili terre che gli appartengono, ha coltivato anche pensieri comuni, come la "CRIANZA", una sorta di solidarietà collettiva. Una terra di colori, una terra di sacrifici, una terra di gioie e dolori. Anche la "FRISEDDRHA", pane duro, é sinonimo di scarsità, di vita dura e di semplicità. Oggi la frisa é sinonimo di accoglienza del turista, di novità. Non dimenticare vuol dire CONSERVARE, conservare usi e costumi locali. Io nato nel Salento, sono contento della scarsità. Temo di essere frainteso. La scarsità dell'inutile vita moderna, per conservare un MARE SPETTACOLARE, una TERRA SPETTACOLARE, una GENTE SPETTACOLARE.
Anch'io avevo 10 anni ell'epoca tutta una vita di vacanze estive passate in salento. Che nostalgia. Torinese di madre salentina ( Santa Cesarea Terme) il viaggio in treno era un viaggio iniziatico per arrivare in un mondo parallelo. Quando si tornava alla vita cittadina era uno shock. E noi fieri a parlare di una terra e delle tradizioni che quasi nessuno conosceva . Ne ho fatti di temi e esposizioni sul tabacco!!!! Toglievo le scarpe il primo giorno per camminare scalza. Il tabacco e le canzoni. La gente seduta fuori casa la sera e noi che venivamo interrrogate ad ogni portone con un " Di ci sinti figghia tie ?" e noi rispondavamo come di dovere elencando i soprannomi della propria famiglia. Tanta semplicità e schiettezza nella gente e tanta bellezza selvaggia nei paesaggi. Questo documentario é come mettere in immagini i nostri ricordi.
Anche io romana con famiglia originaria di SCT, mi ritrovo nelle tue parole, ogni anno vacanze che duravano tre mesi, il viaggio in treno lunghissimo ,per ritrovarsi in un mondo incantato, fatto di profumi,colori,sapori...che nostalgia,manco dal 1987, e da quello che ho sentito e mi hanno detto è tutto cambiato in peggio.
Forse non lo abbiamo conosciuto. Ma il benessere in cui oggi viviamo è un benessere fittizio. Prima di era felici con poco. E comunque nonostante sia molto giovane sono un grande appassionato di storia. Se solo avessi ascoltato questo video 5 anni fa non avrebbe fatto lo stesso effetto di oggi. Mi rendo conto da questo vecchio video come negli anni la globalizzazione ha uniformato gusti e costumi e fatto delle proprie radici un qualcosa di cui vergognarci. E pensare che visitando le capitali "europee" noi siamo ancora quelli che un pò di tradizioni le conservano. È imbarazzante la piega che stiamo prendendo. Mi rendo conto che le nostre radici ma in generale noi Occidentali siamo un popolo destinato al tramonto.
Anche io ho' raccolto il tabacco nel. 78 79 in campagna di mio zio andavo con la mia Mamma.Ho tanta nostalgia di quegli anni .Vorrei tornare indietro mi mancano Tanto.
avevo 10 anni nel '79, ma già andavo a raccogliere il tabacco la mattina presto alle 3... sono ricordi che non svaniranno mai dalla mia mente, belli o brutti che siano.
mi ricordo quei tempi bellissimi andavo in ferie nel salento anni 70 ero un ragazzino e infilavo tabacco, pochi sapevano del salent o, ma adesso sono contento che tanti lo conoscono, e sicuramente un valore x tutti
Polverizzata la cultura contadina... che tristezza...proprio oggi bisognerebbe ritornare alle origini vivremmo tutti meglio e ci sarebbe più sincerità ed amicizia
Avevo dieci anni nell'anno 1974 e d'estate mi dovevo alzare alle ore 03 di notte per andare a raccogliere il tabacco ricordi indelebili che non dimenticherò mai viva il Salento Lu sule Lu mare e Lu ientu
@@lucazollino75canale8 Intanto ti ringrazio. Sono leccese anche io ma non sto riuscendo a trovare il testo della canzone. Sapresti dirmi dove potrei reperirlo ? Sarebbe interessante inserirlo nella tesi. Ti ringrazio ancora in anticipo
@@ThePlayerBass98 Ho fatto una ricerca personale ed ho chiesto a svariate persone ma non sono riuscito a recuperare il testo della canzone a cui fai riferimento. Non mi ero dimenticato della tua richiesta... Mi dispiace tanto non poterti essere d'aiuto, credimi...
Bellissimo!! Quanta nostalgia, ora sono un po' grandicella, ma anch'io ho infilato tanto tabacco,mentre i miei lo coltivavano nel mio bel paesino Villa Baldassarri, che ho sempre nel mio cuore, anche se sono ormai tanti anni che abito in un bel paese del friuli:Cervignano. Io ritorno a villa Baldassarri per 3 volte l'anno, salvo pandemia. Abbraccio tutti
