I tuoi video musicali mi illuminano. Le tue storie mi affascinano e mi commuovono ....... starti vicino e bagnarsi della tua pioggia è un privilegio! Grazie
Pietro sei un Grande Uomo. Quanto equilibrio, quanta cultura, quanta ricchezza. Starti ad ascoltare è cibo per l' anima. Poi quando finisce il video mi sento di nuovo solo ... vicino a me non ci sono alberi ma solo pareti. E dietro alle pareti altre pareti.
Condivido con una certa emozione il messaggio di Giulio. Queste intime parole di Pietro scandiscono il bene che lui ci vuole, mentre i nostri commenti parlano del bene che noi vogliamo a lui. E' tutto qui...con semplicità e purezza. Pietro sei una persona speciale. Grazie. Alberto
questa notte, 15 settembre mi ritrovo sveglio, difficile dormire dopo il funerale del proprio padre, apro RU-vid, e tra i canali a cui sono iscritto decido di guardare il tuo ultimo video, ho fatto la scelta giusta, grazie Pietro.
Huxley, Jodorowsky, Quellu du Lagu...io sono cresciuto nell'alta Val Ceno, quando sento questi racconti sento il profumo di quei posti, del mio ciliegio selvatico di 60 anni fa o più, dell'amareno spezzato che ha smesso di fare amarene ma continua a vivere, del noce del paese che dispensava noci per tutti... è così difficile far capire ai bimbi di oggi questi valori immensi...ma io ci provo, non mi rassegno. Grazie Pietro
Quanto amore...quanta verità, se così si può chiamare. Mi piace ascoltarti, perché ritrovo quella semplicità che tanto amo ma che poco condivido. Sai, rimango affascinato dalla mancanza di corrente elettrica, a volte capita dalle mie parti, accendo le candele ed è come entrare in un mondo che mi appartiene di più, dove si ritorna ad assecondare i ritmi della natura, placidi, magici. Quando racconti queste storie, mi regali le stesse percezioni. Grazie per dire quello che non dici. Scusa se mi sono dilungato, un abbraccio
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici. (Henry David Thoreau)
Per me è un toccasana sentir parlare di alberi, di boschi e di laghi montani addormentati nel ghiaccio... di luoghi dell'anima che non ci sono più ma che continuano ad esistere dentro di noi con lo stesso profondo significato. Proprio stamani sono andato in uno dei grandi parchi di Roma perché sentivo il bisogno del contatto con gli alberi. Mi sono permesso di trascrivere la tua poesia perché mi ha scavato dentro qualcosa... Un saluto!
Maestro 🙏 in questo video hai avuto un gran coraggio. 💪💪 Tuo padre è un buon maestro e le tue sensibilità fanno ul resto .🔆 Spero tanto questo video risvegli un sentire migliore. 🌈 Grazie Pietro 🙏
Apprezzo i video sulla musica, ma questi sono il top, dovresti farne più spesso, comunicano valori che stiamo perdendo: ci troviamo dentro spiritualità, filosofia, tradizioni, umanità, ragionamento, insomma tutto ciò che vorrebbero farci dimenticare. Bravo Pietro, condivido molto di quanto dici. Un saluto Marco
Sono cresciuto con un albero nel mio paesaggio, un acacia che da 4 o 5 anni è purtroppo seccato, per me è ancora lì nel mio animo, a fare da collegamento tra terra e cielo, concreto e spirituale
In latino Quercia si dice Robur che è anche il sostantivo che definisce la Forza. Quercia e Forza per gli antichi erano sinonimi! quello che dici mi fa pensare che ci siano dei significati oltre la definizione che potrebbe sembrare fortuita e che questa coincidenza non è solo un caso linguistico.
Mondo vegetale e animale sono strettamente uniti da mutuo respiro. Noi cediamo loro anidride carbonica e loro ci restituiscono ossigeno. Non potremmo vivere senza alberi.
Ciao Pietro. Ti seguo da tanto tempo. Con grande attenzione e interesse mi sono dedicato allo studio di alcuni pezzi che tu ti sei preso la briga di raccontarci e spiegarci. Te ne sono grato. Quanto ti ho sentito parlare del ginepro ho sentito questa storia un po’ anche mia… l’albero però è diverso. Detto ciò mi hai fatto tornare in mente una bella storia di un’uomo che piantava gli alberi. La condivido qui perché so che tutti potranno apprezzare. Grazie ancora per tutto quello che fai e per come sei. ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-WlbF80TA3Tc.htmlsi=EnvBf_ivI_PSQbw3
Molto belli questi video. Ricordo anche quello dove parlavi del simbolo del cervo mentre eri in montagna. Sarebbe interessante capire se hai qualche autore o contenuto da consigliare per approfondire questo tipo di discorsi?
Bellissimi i video con la chitarra , ma questi lasciano il segno. Sono "emancipazione di vita" e "crescita" anche per noi adulti. Hai una sensibilità e una visione per niente comune. Grazie
L'immagine è sempre presente ma non riesco a non sentire il senso di colpa dentro di me. Perché sono anni che non vado a trovare il mio amico albero che assorbiva i miei malesseri e mi dava forza.
Ma dai Pietro adesso ho capito cosa significa "Quello del Lago" che tra l'altro è una figata! Gli alberi sono sacri in tutti i sensi. Intanto ci danno il respiro e non è poco. Quando mio papà era piccolo c'era la Quercia sacra poi quel terreno fu acquistato da un'impresa edile e questo albero sacro fu sventrato dal cuore della terra con le ruspe e i bracci meccanici con una brutalità violenta e rozza così come le mammane estirpavano il figlio dal ventre della madre. Oggi tutto quel territorio poi è ricoperto da robaccia arrugginita e calcinacci. A questo punto visto che avevano moltissimo spazio vuoto l'albero avrebbero potuto lasciarlo e creava prestigio e attirava più clienti. Tra l'altro a livello di marketing cosa esiste di più solido e duraturo di una quercia millenaria e sarebbe stata un'immagine perfetta per l'impresa. Avrebbero potuto chiamarla "La Vecchia Quercia" e giocare sul tema della resistenza, solidità, durevolezza etc. Purtroppo però la stupidità umana di qualche imbecille è più forte di una quercia millenaria e hanno consumato giorni di lavoro, forze, soldi per distruggere ciò che gli avrebbe resi ancora più ricchi. Oggi un albero simile sarebbe un albero monumentale. Oggi non avrebbero potuto sventrarlo.