Direi però che va aggiunto un bel grazie alla follia di Bruxelles, che ha rovinato un'industria d'eccellenza, quella automobilistica europea, per seguire le scempiaggini di 4 invasati che di ecologia non sanno NULLA e che con tutta probabilità soni primi a porre in essere comportament poco sostenibili (viaggetti in giro nei weekend con i voli low cost, crocierina su mostruosità galleggianti, niente tv meglio guardare tutto su piattaforme ondemand i cui server consumano come metropoli, acquisti tutti su e-commerce con consegna a casa, vestiario rigorosamente all'ultima moda di note catene prodotto nel terzo mondo inquinando e sfruttando, raccolta differenziata affidata a qualche colf... ecc ecc) i quali si sono messi in testa che per salvare il pianeta l'unica cosa da fare sia colpire la mobilità, rottamando tutte le auto a combustione interna e che imponendo alla gente di non usare l'auto o al massimo, ma solo se si è abbienti, di usare l'auto elettrica (che ovviamente non ha batterie realizzate inquinando e sfruttando paesi poveri, e che ovviamente tutti possono ricaricare nel loro garage di proprietà, con la corrente che arriva ovviamente al 100% dai pannelli solari anche quando piove...).
la questione è che la tipologia di vetture Maserati non hanno nulla da condividere con il resto dei marchi Stellantis e sviluppare una piattaforma specifica per Maserati richiede ingenti investimenti e pay back di anni che i vertici di Stellantis non vogliono fare. Troppo difficile e rischioso e aggiungici che chi vende/progetta la Peugeot 208 non ha la mentalità per vendere o progettare una Maserati. sono mondi completamente diversi e distantissimi. Maserati finirà in pancia a Ferrari o morirà...purtroppo. Una storia ed un marchio che farebbe gola a tantissimi ma non lo venderanno ad altri perchè potrebbero provarci a rilanciarla. come è successo con Lamborghini....Ci vogliono imprenditori visionari e con grandi capitali che noi non abbiamo più. Dopo Marchionne il vuoto assoluto.
Si vede che non capisci un azzo! Maserati era fatta con pezzi presi dalla ferrari, pezzi presi dall'alfa romeo, e pezzi presi dalla fiat, e montati insieme con il simbolo maserati. Niente di nuovo, e niente di scandaloso, è quello che fa VW con la Porsche prendendo da Audi. Semplicemente il marchio maserati NON ha funzionato. Chi comprava Porsche ha continuato a comprare Porsche. Fine.
Purtroppo il tracollo è di tutti i marchi che prediligevano bellezza eleganza e qualità. La Jaguar , la MG ed i leggendari marchi britannici sono evaporati.
Marchionne entrò per salvare e svecchiare una mentalità e rilanciare la Fiat con nuove logiche e modelli. Oggi il mercato è molto cambiato da quando lui non c’è più e Maserati purtroppo è finita. Capita ai marchi di nicchia, capita soprattutto perché è il mercato a farti il funerale quando come per Alfa non c’è una gamma vera. Se la prende Ferrari siamo tutti felicissimi ovviamente…
@@dano5701 Ma la Maserati non era definitivamente finita mettendo il proprio motore nella SM? Non mi risultano interferenze "Ferrari/Alfa" fino ad allora.
@@robertomalatesta7151 scusami se discordo, ma io direi che non è grazie all’amministrazione, qualunque essa sia, ma grazie esclusivamente al sistema Italia, sistema disastroso (burocrazia, sindacati, tasse, lavoratori, leggi, giustizia, infrastrutture, disonestà, scolarità, ecc. ecc.). Risolviamo questi problemi e vedrai che Elkann farà una Maserati da 100 mila vetture.
@@massimopiazzi436 Scusami, non ho capito. Credere a cosa? Chissà perché cosa? Stellantis è un gruppo sano (per quanto si possa definire sano un gruppo automobilistico). Utile 2023 al 10% del fatturato.
@@leonardotirelli637vai a vedere gli utili di Stellantis di quest'anno: crollati del 60% Vedrai che chiuderanno tutto il baraccone: è quello che vogliono! Aspetta e vedrai...
Anziché prendertela con la politica vai ad intervistare la famiglia Agnelli , o gli Elkan, e chiedigli perché hanno trasferito la Selezione in Olanda, nonostante gli aiuti statali, perché stanno procedendo alla de industrializzazione dell’ industria automobilistica italiana di cui erano anche monopolisti, insomma vai dai protagonisti, in negativo ovviamente, di tutta questa storia, che va avanti da vent’anni…..!!!!
Le aziende private si comprano, si vendono o si modificano come meglio gli pare al proprietario. Se togliete anche questa facoltà se ne andranno anche quelli che vorrebbero restare. L'Italia e l'occidente non è e non vuole essere l' URSS. Le aziende sul proprio territorio occorre meritarsele.
poche idee e anche confuse. Infatti il tuo occidente sta andando a gonfie vele vero ?? Ma gia' ......"ha stato Putin" Ti sei meritato la quarta dose dai..............
Il più grande errore è stato svendere tutto ai francesi, che da sempre sono distruttori delle realtà tecnologiche altrui, che non capiscono nulla di automotive al di là dei segmenti di massa e utilitarie, e che privilegiano sempre e solo la propria industria domestica, anche al costo di distruggere brand storici di enorme valore. Tanto non sono francesi, a loro non interessano. Maserati va salvata dai francesi ancora una volta cone già avvenne nel 1975, quando Citroen (guarda un pò….) aveva deciso di chiudere tutto. L’unica soluzione è costringere Stellantis a cedere Maserati a Ferrari. E se si potesse, anche Alfa Romeo.
Una società privata non può essere COSTRETTA ad essere ceduta. È il proprietario che decide cosa fare. Sono proprio le continue costruzioni di ogni genere e tipo che fanno andare via le aziende. Vogliamo insistere?
questo per colpa delle follie dell'UE in questo ambito. Mi gioco quello che vuoi che prima o poi verranno fuori eurparlamentari o commissari prezzolati dall'estero (Cina, nello specifico), vedi caso Panzeri.
Ma sete voi Italiani che fatte Crollare questa Marcha "Maserati", perche comprate altri Marchi come BMW, Audi, Range Rover.. a SUV e Porsche, BMW, Audi... a le Berline/GT. Le Ministri di Politica anche ...Saluti da Germania, che qui non sono cosi ....
@@boostav proseguire i lavori del tavolo automotive al ministero dello Sviluppo economico (che peraltro si riunisce anche oggi, ndr), coinvolgendo tutte le parti interessate e gli altri Dicasteri competenti; aiutare la filiera sia sul fronte della produzione e dell’approvvigionamento che delle vendite, valutando, in questo caso, sistemi di sostegno già utilizzati in passato e basati su un “mix di incentivi e svantaggi tesi a favorire la diffusione di veicoli a basse emissioni a discapito di quelli ad alte emissioni”, per accelerare il ricambio del parco circolante italiano, tra i più anziani in Europa; dare vita a un Piano strategico nazionale per l’Italia e per l’industria automobilistica italiana, che dovrà affiancarsi al fondo pluriennale per la riconversione dell’industria automotive e delle imprese, oltre che prevedere un “meccanismo automatico di redistribuzione di eventuali risorse residue che limitino il ricorso a interventi normativi in corso d’anno” tenere in considerazione soluzioni eventualmente anche diverse dall’auto elettrica, come i carburanti sintetici e i biocarburanti; promuovere iniziative di sostegno all’industria, anche per la riconversione del settore, con gli obiettivi di “scongiurare i licenziamenti nella filiera dell’automotive e la delocalizzazione di importanti aziende operanti nel settore”; valutare altre iniziative di sostegno, soprattutto per non “disperdere il notevole capitale umano, di competenze e conoscenze che l’industria automobilistica italiana può vantare, anche sostenendo la riqualificazione professionale dei lavoratori oggi occupati”; puntare su ricerca e sviluppo, compresi riuso, riciclo e smaltimento delle batterie dei veicoli elettrici, coinvolgendo politecnici, università e centri di ricerca.
@@boostav facoltà di: proseguire i lavori del tavolo automotive al ministero dello Sviluppo economico (che peraltro si riunisce anche oggi, ndr), coinvolgendo tutte le parti interessate e gli altri Dicasteri competenti; aiutare la filiera sia sul fronte della produzione e dell’approvvigionamento che delle vendite, valutando, in questo caso, sistemi di sostegno già utilizzati in passato e basati su un “mix di incentivi e svantaggi tesi a favorire la diffusione di veicoli a basse emissioni a discapito di quelli ad alte emissioni”, per accelerare il ricambio del parco circolante italiano, tra i più anziani in Europa; dare vita a un Piano strategico nazionale per l’Italia e per l’industria automobilistica italiana, che dovrà affiancarsi al fondo pluriennale per la riconversione dell’industria automotive e delle imprese, oltre che prevedere un “meccanismo automatico di redistribuzione di eventuali risorse residue che limitino il ricorso a interventi normativi in corso d’anno” tenere in considerazione soluzioni eventualmente anche diverse dall’auto elettrica, come i carburanti sintetici e i biocarburanti; promuovere iniziative di sostegno all’industria, anche per la riconversione del settore, con gli obiettivi di “scongiurare i licenziamenti nella filiera dell’automotive e la delocalizzazione di importanti aziende operanti nel settore”; valutare altre iniziative di sostegno, soprattutto per non “disperdere il notevole capitale umano, di competenze e conoscenze che l’industria automobilistica italiana può vantare, anche sostenendo la riqualificazione professionale dei lavoratori oggi occupati”; puntare su ricerca e sviluppo, compresi riuso, riciclo e smaltimento delle batterie dei veicoli elettrici, coinvolgendo politecnici, università e centri di ricerca.
è colpa del governo se i clienti non comprano Maserati? da quando Maserati era all apice di acqua ne è passata sotto i ponti il mondo è cambiato e così la clientela rilanciare un brand non è un equazione matematica
E allora ? Quando negli anni 90 se ne parlava tra noi lavoratori automotive, lei e la sua combricola che dicevate ? Ora che i buoi sono scappati, parlate di chiudere la stalla, ma almeno stia in silenzio !
NOn pensate di vendere la maserati agli stranieri. Se lo fai, hai venduto il tuo paese, maserati e' anche il nome dell' Italia, gli stranieri pensano di acquisire la tecnologia e l'arte italiana, qualcosa che non hanno .
Io sono allucinato (mi scuso per la parola, non ho intenzione di offendere, ma di riportare alla realtà): la “tecnologia” italiana è irrecuperabilmente indietro al resto del mondo avanzato, la capacità e cultura imprenditoriale ancora di più, ed il livello medio di preparazione intellettuale e professionale molto scarso, la produttività bassissima, l’ingessatura del tessuto economico incredibile, la flessibilità quasi nulla, ecc. ecc. Ci è rimasta, sul tema Maserati, solo una cosa: un tridente, che ci ricorda un lontanissimo passato ma nulla di più. Sono oramai decenni che i possessori di Maserati possono esibire solo quello, giacché il resto non è in grado di competere con Porsche, Mercedes, BMW, Audi & C.
@@leonardotirelli637 ma de che? quale sarebbe la supertecnologia bmw, a parte fare delle auto orrende con il famoso doppio rene ormai divenuto un termosifone? Dove sarebbe la tecnologia audi, se non nelle frecce a led che si colorano progressivamente? E quella Mercedes, a parte riempire l'interno di schermi led e luci led che pare na discoteca? La piattaforma Giorgio di Giulia, Stelvio e Grecale è molto più avanzata delle corrispondenti tedesche, tanto per dire.
@@bscgarage signor senza nome, lei può cercare di offendere quanto vuole o crearsi realtà personali, non sono io che la contraddico ma sono milioni (ripeto: milioni) di persone che nel mondo comprano orrende bmw, audi, mercedes e porsche, contro le poche decine di migliaia di persone che comprano alfa romeo e maserati, tanto per dire. Capisco il suo risentimento, ma purtroppo dare del "ma de che" a questi milioni di persone lo trovo stupido, spero che lei riesca a vedere le cose più oggettivamente lasciando da parte un campanilismo oramai anacronistico.
@@leonardotirelli637 a parte il fatto che non vedo perchè debba mettere il mio nome sul canale YT (nè perchè a lei debba fregargliene di saperlo), non faccio nessun campanilismo, in quanto a me piacciono le auto indipendentemente dalla marca. E' un video dove si parla di Maserati quindi rimango sul tema, ma si potrebbe parlare anche di altri marchi gloriosi ormai in declino. E da appassionato posso dirle che la qualità delle BMW o delle Audi, che lei tanto ecanta, rispetto a quelle di 20 anni fa è scesa in maniera imbarazzante. Mercedes idem, ancor di più se le paragoniamo a quelle di 30 o 40 anni fa. Forse se vuole parlare di qualità deve rivolgere lo sguardo ad oriente (Giappone e Corea). Se vuole possiamo anche parlare del design, ormai orripilante per quasi tutti i modelli di quasi tutti i marchi. Che poi alcuni continuino a vendere più di altri, beh congratulazioni ai loro reparti marketing: d'altronde anni fa l'acquirente s'interessava ai dati meccanici, oggigiorno solo ai pollici del display dell'infotainment, mentre la voglia di esibire il marchio di lusso anche se l'oggetto è oggettivamente uno sgorbio, quella l'italiano la coltiva sempre di più... da giovani erano capi orrendi tipo baci&abbracci o porcate simili, da adulti sono SUV a forma di cassonetto.
@@bscgarage come ho già detto, e con ciò la saluto, lei in realtà non sta "apprezzando" la Maserati, ma sta dicendo a milioni di persone che non capiscono nulla. Può condirla come vuole, ma tra questi milioni di persone ci sono tante persone che sono MOLTO più competenti anche tecnicamente di lei e di me nel valutare la qualità dell'auto che si comprano. Semplificare il tutto con la frase "congratulazioni ai reparti marketing" è la solita frase che scalfisce (e anche poco) il problema del disastro nella progettazione e produzione automobilistica italiana, ricordando, solo per fare uno di decine di esempi, che la Spagna produce tre volte più auto che l'Italia. Le suggerisco di uscire dal sogno dove l'Italia è al centro del mondo, fare una full-immersion di realtà, e magari dopo lei, come tanti altri italiani, capirà che per uscire da questo baratro in cui ci ritroviamo, occorre rimboccarci le maniche e cambiare radicalmente il nostro modo di pensare e agire. Serviranno comunque anni di rincorsa per riuscire a riprendere il passo del resto del mondo.
Chiedilo ai burocrati europei e ai padroni che li comandano che hanno deciso a tavolino che l'industria automotive (soprattutto quella italiana) deve affondare costringendola con la scusa del green a sostituire la gia carente offerta di veicoli termici (piu affidabili) con quelli elettrici che non si vendono, soprattutto insensate sportive di lusso elettriche che nessuno vuole. Ora persino Ferrari costruirá auto elettriche il che comporterá l'avvio al fallimento anche per il "cavallino". Dopo la morte di marchi storici (e all'avanguardia nel mondo prima della cessione gratuita alla Fiat di Agnelli) come Lancia e Alfa Romeo ora tocca dopo Maserati anche a Ferrari. TUTTA l'industria italiana non esisterá piú, sará cancellata. E non solo l'industria... Ma penso che lo sapete giá...
Ci vuole coraggio a titolare " fallimento della politica industriale italiana" quando sapete già che tutto ciò è conseguenza dell'assurda politica green europea favorendo come sempre la tutt'altro che pulita produzione cinese di batterie che le risorse minerali per costruirle ce le hanno. Semmai doveva titolare: IL FALLIMENTO DELLA POLITICA INDUSTRIALE EUROPEA
per sfidare e vincere la concorrenza orientale in qualunque settore industriale, serve tenacia, investimenti, innovazione, tecnologia e, soprattutto capacità, intelligenza e caparbietà, tutto questo è prerogativa di chi ha ancora fame, non di chi con i diritti si dimentica dei doveri individuali, in primis, e di tutti.
Non riesco a seguire il senso di questo intervento. Calenda chiede di pregare per Maserati? Di manifestare? Di elargire qualche miliardino, visto che risparmieremo qualcosa con Alitalia? Maserati è morta decine di anni fa e, nota la incapacità della nostra manifattura a fare grande impresa su suolo italiano, ovviamente non ha mai avuto nessun futuro se non nei sogni dei nostalgici o degli illusi che in Italia si possa fare impresa sul serio.
La sintesi sarebbe buona , ma cosa centra l'Italia e la politica con Maserati .....queste cose le dovresti dire al tuo amico Elkann che ha fatto promesse e preso soldi nostri....anche miei e tuoi facendo promesse che non poteva mantenere.....e aggiungerei che la cosa grave e' che nessuno gli tiri le orecchie.....potrebbero riconvertirla in una fabbrica di biciclette perche' con questo governo sara' quello il mezzo del futuro in questo paese.......
Tutta l infustria Italiana è innqueste condizioni il nostro problema è che non abbiamo piu il gas Russo e abbiamo perso la competitivitá che primavevamo, ora noi e i nistri figli pagheremo, non si fermi alla singola fabbrica per biasimare l.opposizione perche il problema é ben piu grave e ampio...
La causa di questo disastro e la scemenza della transizione energetica green ,tutti in auto a batterie ,possibilmente cinesi ,mi raccomando costano poco.
Aggiungi le scie chimiche e i terrapiattisti😂. Ma invece di piangerci addosso e a dare sempre la colpa agli altri,evidentemente più accorti di noi, perché continuiamo a proporre sempre le stesse cose in salsa diversa(pensando solo al profitto) e non investiamo seriamente in nuove tecnologie. Noi siamo solo capaci a mettere dazi cercando di arginare chi sta facendo molto meglio di noi ma così, se non cambiamo, siamo destinati a soccombere. Ed è solo colpa nostra.
