The motorcycles that made history - The secrets and design of the MV Agusta F4 - RED LEGEND 

Che moto! ❤

Esattamente così!!!

Copiare non è copiato questo te lo possiamo assicurare. Certo non saremo comunque ne i primi ne gli ultimi a proporre approfondimenti come questo. Ti ringraziamo per i complimenti. Ciao!

Ciao, sia 916 che F4 sono sportive carenate di impostazione racing e in questo sono state sicuramente influenzate entrambe dalla Honda rc30 e dalla NR. Quindi direi il concetto stesso di moto che poco aveva in comune con le italiane dell'epoca, soprattutto la F4, con un 4 trasversale (diverso rispetto alla Honda ma comunque un architettura molto Giappo in generale, anche se MV aveva già fatto 4 molti anni prima). Come singoli elementi ti direi gli specchietti con le frecce integrate, i fianchi molto puliti , il codone molto modellato con gli scarichi sottocodone e il faro doppio, il monobraccio. Rispetto alla 916 il cupolino è più simile alla Cagiva da GP con il faro sovrapposto che tra l'altro permetteva di non dover fare versioni dedicate per i mercati a guida a sinistra o con regole particolari tipo svizzera e Australia. Sicuramente la 916 è stata più influenzata anche perché nata prima mentre con la F4 c'è stato il tempo di un ulteriore evoluzione. Spero di aver risposto alla tua domanda. 🙂

@@Tobitaka61 Ciao, in realtà non è che la tua risposta mi abbia convinto molto e ti spiego perchè. Premesso che già avevo detto che è la 916 ad essersi ispirata alle giappo (Tamburini stesso disse di essere rimasto ammirato dalla NR al quale si ispirò soprattutto per i fari anteriori), la F4 è la normale evoluzione del concetto di ''super bike'' agli albori in quel periodo (916, RC30) e non avrebbe avuto senso per un marchio, che doveva rinascere, presentare un prodotto che non fosse un top di gamma, quindi dire che aver copiato il ''concetto di moto sportiva'' sarebbe come dire che la Honda non può fare moto perchè all'inizio montava motori ausiliari sulle biciclette quando invece tanti marchi di moto europei (es. Guzzi) erano nati moto. Il motore: il 4 cilindri in linea oltre a far parte della storia della vera MV (quella del conte), era all'epoca visto come il massimo (sopratutto a livello tecnologico) del motore per una moto sportiva. Fu lo stesso Tamburini, che voleva un motore il più simile su entrambi i lati, a imporre la distribuzione centrale (all'epoca già superata da quella laterale). I fianchi molto puliti e lo scarico sottosella direi che sono figli anche della Cagiva GP (che non era opera di Tamburini), così come tu stesso hai evidenziato la derivazione del cupolino. Stessa cosa per il faro anteriore che anche tu segnali come unicum nel settore (fino ad allora le carenate avevano fari tondi, quadrati o derivati ma comunque sempre doppi). Il discorso frecce negli specchietti, e forcellone monobraccio si ricollegano più alla 916 (ovvero quella che realmente è ispirata alle giapponesi) e sulla F4 diventano ormai un ''obbligo'' di tendenza ed evolutivo (un pò come nell'auto quando si passò dai paraurti in ferro montati a sbalzo, a quelli in plastica ''inglobati'' nel disegno della carrozzeria). Ripeto, la 916 è quelle che ha copiato le giapponesi, ma ha anche tirato le linee della moto sportiva italiana e la F4 ne è un'evoluzione. A voler essere pignoli poi, son stati gli asiatici a copiare l'F4 (faro ''romboidale'' sulle Suzuki). Spero tu non prenda questa mia risposta come un puntiglio ma un semplice chiarimento dei fatti