@@manuelmaggioli9077 io amo i bracciali di quegli anni leggeri, sottili, flessibili ed eleganti, non come gli epigoni attuali massicci e scomodi. Non è un caso che il Nautilus adotti ancora questa filosofia
Eccoci arrivati all’ultimo capitolo, come sempre interessantissimo ed educativo, sotto il profilo storico ma anche tecnico. La considerazione relativa all’accostamento di materiali resistenti all’acqua (acciaio e poi gomma nei successivi subacquei) con orologi “waterproof” dovrebbe essere di ausilio nel capire come suggerire un abbinamento di un diver’s con un cinturino in gomma non sia sintomo di “estremismo” ma, molto più semplicemente, rappresenti consapevolezza di una soluzione tecnica che Seiko già applicava sin dai primi anni ‘60. Con buona pace dei moderni “apneisti” da scrivania/aperitivo.
Esatto, ma in questa epoca di relativismo e generalismo, dove in pochissimi seguono con scrupolo le logiche costruttive e funzionali di un orologio, l'accostamento di fantasia o umorale é diventato una sorta di manifesto del diritto di esprimersi in totale (e spesso ottusa) libertà.
Buonasera, tutte e cinque i video sono stati interessanti ed istruttivi, oltre ad aver chiarito diversi aspetti e fornito spunti interessanti per eventuali ricerche personali. Di Seiko 5 basici ne possiedo quattro, ogni volta che li indosso faccio fatica a togliermeli dal polso. Ieri ho acquistato un Seiko 5 Sports, verde scuro con finiture dorate degli indici e delle lancette, molto bello. Buona serata 👍🍀
Grazie per l’interessantissima disamina. Ne approfitto per una domanda sul tema cinturini e bracciali realizzati da terze parti, accennato nel vlog. I cinturini in gomma GL831/Z22 sono sempre stati marchiati Seiko anche quando prodotti da terzisti? o in questi casi i cinturini erano privi di logo o riportavano il logo del terzista? grazie
Salve, non so davvero come ringraziare il Gruppo 1881, poi lei in particolare, per tutti i video che presentate (oltre che per la miniera d'oro che è il forum logicamente). Ho ascoltato questi video sui Seiko 5 prendendo appunti come a scuola, si tratta in fondo di divulgazione storica vera e propria e c'è così tanto da studiare ed imparare per un appassionato come me. Nella mia ignoranza in materia posso confermare, solo perché nel video lei sig.Maggioli dice "pare che sia stato donato al museo un bracciale originale" altrimenti mi sarei astenuto dal dare questa informazione dando per scontato che fosse stata già verificata, che nel museo oggi è presente un Seiko 5 del '63 con bracciale originale, l'ho visto personalmente un mese fa. O meglio, ovviamente la clasp non è visibile per verificare il marchio Piano ma esteticamente il bracciale è congruo con quello della pubblicità per cui ritengo logico pensare che quella sua informazione sia fondata e corretta. Grazie ancora, attendo trepidante i prossimi contenuti, cari saluti, Andrea
Salve sig. Manuel, vorrei chiederle una informazione riguardo i Seiko vintage in particolare. Sul quadrante solitamente, a ore 6 ci sono i riferimenti del movimento e un secondo numero che dovrebbe essere la codifica della cassa? Per esempio ho un Seiko 5 Actus 7019-7030. La domanda è questa: il secondo numero (7030 in questa fattispecie) non dovrebbe corrispondere con il numero inciso sul fondello della cassa? Perché noto molti orologi sulle piattaforme di vendita online che hanno numeri diversi. C’è una spiegazione?
Devo dire che io che ho vissuto quegli anni coi Seiko 5 sports al polso (il primo lo ebbi in regalo da mia madre nel 1973 ed il secondo lo comprai a Bologna col primo stipendio da sottotenente dei carabinieri nel 1974) non avevo mai sentito parlare di "aspetto mascolino" tra i 5 requisiti richiesti per la serie 5 anche perché si tratta di un dato molto arbitrario; Il bracciale in acciaio era sicuramente uno dei requisiti