Giro lungo e stupendo immerso nel cuore del tetto d'Europa (il Monte Bianco).
Si parte da Courmayeur in Valle d'Aosta e si prende la prima Skyway che in mezz'oretta porta a Punta Herlbronner a quota 3466 metri, da dove ha inizio l'itinerario.
Dalla stazione si scende la scaletta in ferro che porta sul ghiacciaio del Gigante dove si mettono gli sci.
Qui le opzioni sono due: si scaletta fino al Col des Flambeaux e si procede per l'itinerario classico della Vallée Blanche, oppure si scende direttamente a destra seguendo l'itinerario della Vallée Noire (noi scegliamo la seconda opzione). Dopo esser passati vicino ad una bellissima zona di seracchi si punta il pianoro della Vallée Blanche ricongiungendosi con l'itinerario classico. Si procede nei ripidi pendii a fianco del ghiacciaio del Tacul fino ad arrivare alla famosa 'Salle à manger', un pianoro che dovrà esser attraversato con attenzione in quanto transita in mezzo ai grossi crepacci del Tacul (ponti, verificare che le condizioni siano buone).
Dopo aver attraversato in piano si mettono le pelli e si risale il ghiacciaio delle Périades sulla sinistra. Si è al cospetto della parete nord del Dente del Gigante (spettacolare!!!).
Dopo circa 800 metri di dislivello ci si trova di fronte il canale a 45/50° gradi molto ripido che con 250 metri di strappo porta alla Brèche de Puiseux a 3440 metri di altezza. Il canale è ripido ma non difficile, le uniche difficoltà si incontrano nella parte finale di misto con qualche passaggino di II e III grado (fare molta attenzione a non muovere il pietrisco!!!).
Una volta alla Brèche un breve tratto di cresta porta al bellissimo Bivacco delle Périades (un passaggio esposto ma ben appigliato).
Le possibilità di calata sono tre: direttamente dalla Brèche, dal tetto del bivacco e poco prima del bivacco.
Consiglio di portare 2 corde da 60 metri per fare una calata unica, qualsiasi siano le condizioni. Noi avevamo una sola corda da 60 metri e, calandoci direttamente dal bivacco, fortunatamente ci è bastata per fare una sola doppia da 30 metri (gli altri metri li abbiamo scesi cautelamente disarrampicando picca e ramponi il ripido canalino).
Una volta sul crepacciato ghiacciaio del Mont Mallet (Attenzione!) si scendono i ripidi pendii verso il ghiacciaio di Leschaux al cospetto della superba ed inquietante parete nord delle Grande Jorasses.
Su questo ghiacciaio le pendenze diminuiscono e un lungo semipiano condurrà alla Mer de Glace prima ed alle grotte di ghiaccio (turistiche) dopo. Da quì si sale la faticosa e lunga scaletta in ferro che porta prima ad una breve funicolare e poi al trenino che da Montenvers porta al centro di Chamonix.
Per rientrare in Italia vi sono i pullman che partono dalla stazione di Chamonix Sud. Noi siamo riusciti a prendere l'ultimo di giornata (17:30) per solo un minuto!!!
Il giro è abbastanza lungo e, in caso di affollamento - molto frequente - alle calate, si rischia di fare tardi (personalmente consiglio di prenotare sempre l'ultimo bus e di andare in settimana).
Giro fantastico e di grandissima soddisfazione, in particolare per i panorami e gli ambienti percorsi.
Condizioni della neve trovate: ghiacciata sul lato italiano, molle e incollosa sul lato francese (non è stata una gran sciata...).
Difficoltà alpinistica: PD+/AD- . Bisogna esser pratici di ambienti di alta montagna e saper fare le doppie.
Materiale necessario: tutto l'occorrente per effettuare delle calate in corda doppia, piccozza, ramponi e casco fondamentale in quanto il canalino scarica spesso a causa dell'affollamento. Materiale anche per far sicura su ghiacciaio.
Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).
Totale gita: circa 23 Km A/R e 1230 metri D+
Buona Visione!
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7 сен 2024