Gaetano Donizetti (1797-1848) L'elisir d'amore Dulcamara: Leo Nucci Orchestra and Chorus of the Metropolitan Opera House, NY Carlo Rizzi December 14, 1996 Matinee Broadcast
El Belcore era más para su voz, pero aqui ni suena a tenor como dicen algunos estupidos obsesionados. No todos los Barítonos tienen que tener voces grandes y oscuras.
Il baritenore che fa il Basso Buffo in Dulcamara ? Bah. Poteva risparmiarcelo. Si senta Bruscantini, Taddei o Mariotti...Tajo... Baccaloni.. Montarsolo... anche Corena. Inchinarsi ! Fuori ruolo. Incolore.
@@GiovanniGGori Dara ? 😡😡😡 Oddio ! Fake-cantante. Sfiatato, stimbrato, parlante. Una montatura delle agenzie e dell'industria discografica. Sentilo qui su YT dal Met, e poi metti il video di Mariotti... 😳🙄 C'è anche il film con Tajo, o un audio con Baccaloni... Inchinarsi. Ma per l'amor di Dio... 😱😭
@@pablodemarcos5379 Dara come cantante in effetti non mi fa impazzire (salvo rare eccezioni), ma come attore lo trovo formidabile: ritengo le sue caratterizzazioni irresistibili come poche cose.
L'acuto finale in realtà può benissimo starci. Adamo Didur, che fu un grandissimo, lo mise sia qui che nella calunnia, così come Nazareno de Angelis, strepitoso basso, sempre nella calunnia. Ezio Flagello, altro mostro di voce, mise un La acuto nell'aria "Sia qualunque delle figlie". È anche nel "Vieni la mia vendetta" dalla Lucrezia Borgia
@@diegoreviati5166 ottima osservazione,i Bassi da lei citati sono delle vere e proprie leggende ,un La di un basso per registro e per colore è qualcosa di prodigioso,molto meglio del colore tenorile di questo Artista.
@@diegoreviati5166Adamo Didur inserì il La finale nella cavatina di Dulcamara; nell'Aria di Basilio emise, invece, un Sol acuto sull'ultimo "crepar" (nell' incisione del 1916; si noti che la stessa puntatura acuta fu ripresa, testualmente, dal basso Paata Burchuladze quando registrò il ruolo di Basilio per la Decca, sotto la direzione di Giuseppe Patanè). Anche Bruno Praticò (nell'Elisir inciso per la Erato con Alagna come Nemorino) ha aggiunto un La naturale alla fine dell'Aria di Dulcamara. Il problema, comunque, non è certo costituito dall'inserimento di note aggiuntive o di varie puntature (previste, in ogni caso, dalla prassi vocale sette-ottocentesca): qui Nucci mi sembra semplicemente fuori parte; un pesce fuori d'acqua. Lo ricordo, invece, come un ottimo e simpatico Belcore (alla Scala, con Desderi, La Scola, Alida Ferrarini...).