A proposito della A24, voglio condividere questo aneddoto. Qualche giorno fa sono andato al Phenomena, il mio cinema preferito di Barcellona (dove abito). È un cinema molto conosciuto per gli appasionati, perché mette in cartellone sia le ultime uscite che proiezioni di film cult. È anche molto bello architettonicamente, con interni curatissimi (per dire: la moquette della hall ha lo stesso pattern della moquette dell'Overlook Hotel di Shining). A volte, in quel cinema, fanno gli eventi "surprise": compri il biglietto e non sai che film proietteranno (si sa solo che è un film di prossima uscita, quindi una proiezione speciale anticipata). Insomma, vado. Era la prima volta che andavo al Phenomena per una serata "surprise" e, effettivamente, mentre scorrevano gli spot prima del film, aumentava la trepidazione. Che film sarà? Sarà uno di quelli che volevo vedere? Mi piacerà? Chissà! Sia come sia, appena cominciano i titoli di testa e compare la scritta "prodotto dalla A24", il pubblico del Phenomena, che era gremitissimo quella sera, scoppia a fare l'applauso. Cioè, un cinema piena fa l'applauso non perché scopre il titolo del film sorpresa, ma semplicemente perché quel film è stato prodotto dalla A24. Nessuna casa di produzione, al momento, gode di questa reputazione. Forse, nessuna ha mai avuto una simile reputazione. (PS: il film era Maxxxine, che in Spagna non è ancora uscito, volevo vederlo e mi è piaciuto.)
io l’ho visto al primo giorno di messa in noleggio. è una bomba incredibile. Esteticamente e l’interpretazione del protagonista è fuori scala. La storia secondo me oltre alla transizione puo raccontare un modo di alienazione intrappolato nella nostalgia/ malinconia.
che bello vederti portare sul canale i saw the tv glow!!! SPOLIER CHE, COME DICI TU, NON E' VERAMENTE SPOLER MA PER SICUREZZA LO SCRIVO - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ho veramente veramente amato l'originalità nella trasposizione dell'esperienza trans
non so se sia una metafora della transizione di genere, esclusivamente: secondo me è anche una metafora del rapporto con la giovinezza, con la percezione del mondo appassionata e misteriosa che crescendo va scomparendo, nonostante continuiamo a sentirla come quella più autentica. Il protagonista che rivedendo la serie non la riconosce più è un simbolo di un tentativo fuori tempo massimo di recuperare e tornare indietro sulle proprie scelte e riscoprirsi.
ciao matteo! bel video e bellissimo film. la serie tv "the pink opaque", come hai detto tu, è un chiaro riferimento a "buffy": i sottotitoli di testa hanno lo stesso font di quelli della serie originale (iconici), uno dei due personaggi principali si chiama tara, e persino l'attrice di tara di buffy fa un piccolo cameo nel film (mi sembra che interpreti il ruolo della madre di maddy)! volevo evidenziarlo, da grandissimo fan di buffy il mio cuore ha fatto un salto quando l'ho rivista dopo tutti questi anni :)
Grazie per parlare SERIAMENTE di questo terzo film di Jane Schoenbrun (il secondo "We're all going to the World's Fair è per me è incredibile), l'altra recensione presente su youtube italia è inaccettabile. Questa regista farà strada, attendo il suo adattamento di "Nevada", romanzo di Imogen Binnie che ti consiglio tantissimo! Per me "I saw The Tv Glow" funziona su più strati e può essere apprezzato da tutti, basta solo lasciarsi trasportare dal mondo che la Schoenbrun crea
Appena finito di vedere questo film. Non so se etichettarlo come horror, ma vi sono degli aspetti che permettono comunque di definirlo come tale. Io direi più che altro che presenta tratti psicoanalitici, quindi potrebbe essere un semplice horror psicologico. Non sapevo davvero cosa aspettarmi e devo dire che, per essere un’amante di questo genere, l’inizio mi ha resa un po’ scettica e mi ha confusa parecchio in negativo. Poi, andando avanti con la visione del film, ho cominciato a scorgere diverse chiavi di interpretazione dopo aver visto alcune scene molto interessanti e dopo aver analizzato il comportamento dei due personaggi principali: il fenomeno di derealizzazione; i disturbi di personalità; la crisi d’identità; la schizofrenia; la violenza su minori, etc. Continuo davvero a non capire quale sia il vero senso del film, quali siano i temi trattati e l’intento celato dietro al lavoro del regista e del cast; nonostante ciò, ho davvero apprezzato il lungometraggio in ogni sua caratteristica: dalle scene prive di colonna sonora, che aumentavano la suspense e che conferivano all’atmosfera un non so che di cupo, alla scelta del cast, benché questo si limiti a pochi attori. Infine, devo ammettere che il finale mi ha sorpresa: non sapevo più quando sarebbe finito il film e, ormai, mi sentivo abbracciata dai colori e dalla penombra delle immagini, oltre che dallo sviluppo della vita del protagonista; quindi, quando ho visto le ultime scene e poi il primo nome comparire improvvisamente, facendo partire i titoli di coda, sono rimasta a riflettere sulle ultime azioni del protagonista e sulle sue ultime parole. È stato molto d’impatto, perché ho avuto solo dopo il tempo di metabolizzare quello che avevo appena visto, ma, soprattutto, di chiedermi se tutte le mie idee a riguardo fossero effettivamente vere o se fosse tutto solo una semplice speculazione.
ho visto che avevi pubblicato la recensione così l’ho affittato su youtube e sono rimasto senza parole. io trovo che la regista di sia resa conto che i colori della trans/non binary flag son gli stessi della nostalgica estetica LIMINAL su internet e ne ha tratto una sintesi molto potente. mi vengon le lacrime per quanto l’ho trovato relatable. pink opaque sta alla vita di owen come i piccoli brividi libri/serie tv stanno alla mia. da piccolo sognavo l’adolescenza avventurosa dei protagonisti di R. L. Stine e spero di essere ancora in tempo per prendere il treno che Owen ha mancato. Rileggendoli ora, i piccoli brividi sembrano scritti da un’intelligenza artificiale ma quando ero piccolo erano i migliori libri dell’universo.
Visto ieri sera, molto suggestivo e sicuramente è uno di quei film che ti porta ad una riflessione post visione. L’estetica è stupenda, ho apprezzato molto il richiamo alla scala cromatica dei rosa-viola in maniera non scontata. Al di là di tutte le possibili chiavi di lettura resta un film che fa una rappresentazione queer originale e non la patologizza.
un film inutile e mediocre. 2 ore della mia vita buttate. E' tutto sfumato e poco chiaro ed alla fine il film risulta non pervenuto,non si capisce di cosa si parli e cosa succeda. Nulla,suppongo.
Visto ieri sera! Davvero un film particolare. Visivamente è stupendo, con un'estetica precisa e caratteristica sin da subito! A un certo punto l'ho trovato persino lynchiano, dimmi se anche tu hai avuto questa impressione. :) (Ultimamente stiamo guardando gli stessi film, aiuto!)
A parte che non è horror e l'ho trovato anche noioso,lento e trama fantascientifica......forse c'è da spiegare bene in un video cos'è il cinema horror perchè vedo che molti non conosco la differenza e neanche se un film bello o una boiata...
oddio matteooooo ma come è possibile che veidamo le stesse cose nello stesso timeframe ahahah è già la terza volta che capita sono un po' spaventata (ma mi fa paicere che ci piacciano le stesse cose)
matteo mannaggia a te mi sono vista sto film solo perché lo consigliavi tu...e io ne vedo di roba strana e la apprezzo pure, ma questa cacata non me la dovevi far vedere.
