Salve, da poco mi sono addentrato nel mondo dell'hi-fi e molti concetti non ancora mi sono chiari. Dopo un anno e piú di prove e di ascolti ho aquistato proprio un Audiolab 8300a e un 8300cdq. Quest'ultimo in arrivo a breve. Da quello che ho capito potrei collegare le due macchine in piú modi giusto? Ad esempio usando l'8300A come integrato, oppure usandolo come finale e sfruttando la parte Pre del 8300cdq? E in caso io non abbia detto una stupidaggine, quale sarebbe la differenza in ascolto e/o di prestazioni di tali collegamenti? Approfitto per farle i complimenti sia per il suo canale, sia per il suo lavoro. Vi ho scoperto da poco e insomma...c'é tanto da imparare dai vostri video. Ancora complimenti. Saluti Valerio
Complimenti a lei per l'ottimo video e un plauso a queste ditte che fanno questi oggetti validissimi ,sani e bensuonanti che permettono di ascoltare ottima musica ad un livello eccezionale per una cifra oserei dire giusta ed alla portata di tutti.Rinnovo i complimenti a voi che promuovete queste cose contro le mega recensioni di oggetti da megamilioni di euro che fanno capire erroneamente che per ascoltare bene la musica bisogna spendere come un appartamento allontanando la gente da questa bellissima passione.Grazie.
Le opinioni e i consigli di un profondo conoscitore della musica ( come te) valgono come 100 tecnici che si basano sulle misurazioni elettroniche per descrivere la bontà di un prodotto, e per questo che adoro seguire il tuo canale che ( come ripeto spesso) è unico nel suo genere, e nel mio piccolo da grande appassionato di musica e di riproduzione credo che le cifre economiche per assaporare la vera alta fedeltà del suono siano come quelle che hai proposto. Un saluto.
Bellissima recensione Marco. Non hai tralasciato nulla. Hai descritto perfettamente tutto quello che uno vuole sapere. Complimenti! Una recensione così ti aiuta veramente. Quando spiegavi il suono mi sembrava di sentirlo. 👍🏻
Molto interessante, soprattutto per quanto mi riguarda la sezione sui dischi. In particolare, il commento sul concerto di Williams e sull'orchestra è davvero commovente e divertente, nel senso buono.
Come sempre é un piacere ascoltare i suoi video . Una precisazione: nel brano citato di Capossela " Non è l'amore che va via " , non c'è un basso elettrico, ma un contrabbasso.
Felicissimo possessore del fratellino minore, l'Audiolab 6000a, che ho preferito perchè necessitavo di un ingresso ottico. Mi piace tantissimo. Design pulitissimo, qualità costruttiva a mio avviso ottima. E le Linton erano in lista, le avrei prese ad occhi chiusi anche solo per l'estetica, sono un capolavoro; ho dovuto ripiegare su delle casse più piccole di dimensioni (delle Dali Oberon 1, ma che comunque mi soddisfano) per via del posizionamento sulla scrivania del mio studio, ai lati del monitor del pc. Sono certo che l'accoppiata da lei proposta sia eccezionale.
Grandissimo e preparatissimo Marco, fatti un regalo e vai ad ascoltare una coppia di Kef Q350 che montano gli strabilianti driver Uni-Q. A dispetto di chi vorrebbe amplificatori con grande corrente per questi diffusori da soli 87 db di sensibilità, io le piloto con enorme piacere con un amplificatore valvolare single ended in classe A da soli 10 watt. Un abbraccio, Roberto.
Avevo già ascoltato John Williams in Vienna e avere la conferma delle sensazioni che mi sembravano davvero eccezzionali da un proffessionaista come Lei mi rassicura che non sono del tutto rinco. Lo ascolto con l'Audiolab 6000A (il fratellino) e con dei diffusori più modesti (B&W 685 S2) ed è davvero tutto incredibile. Complimenti per la recensione
Sig Marco,da qualche anno ho rivoluzionato la mia vita ,anche l'hi-FI nn è stato risparmiato. Abbandonato il valvolare Copland,con S.F min Amator con Micromega ho svoltato con Audiolab 6000a più Cdt e Kef R3....beh sono ringiovanito. È un piacere ascoltare questi video.
Video molto accurato sig. Licetto. Dal sig. Levorato mi sono fatto la maggior parte del mio impianto. Ho provato un lettore cd auduolab, ma sono rimasto molto deluso. Suono assolutamente deludente per le mie orecchie.
L' unica cosa che mi perplime è l' integrazione di tante funzioni all' interno dello stesso chassis: non metto in discussione le qualità sonore ma, in caso di eventuale malfunzionamento di una parte di esso (meccanica del CD, ad esempio), e quindi obbligato a passare per l' assistenza tecnica, si viene momentaneamente a perdere anche la parte "pre" (tra l' altro sia digitale che analogica). Certo, si può "ripiegare" sull' integrato, ma ciò significa poter utilizzare solo la parte analogica delle sorgenti (e comunque spostando i relativi cavi di segnale). Non so, io vedo meglio un convertitore D/A con più ingressi digitali (magari anche ottici, che si utilizzano molto con gli smart TV) ed avere un lettore CD con uscite digitali, forse meglio ancora una sola meccanica di trasporto da collegare al convertitore...sono pareri personali, ma trovo i componenti separati meglio realizzati, proprio perché "ottimizzati per una sola funzione". E non è detto che così facendo si spenda di più. In ogni caso, complimenti per la piacevole ed interessante esposizione!
Seguo con estremo piacere i suoi sapienti, pacati ed estremamente piacevoli video. Sono un musicista che ama profondamente la musica e mi piace ascoltarla al meglio delle mie modeste possibilità. Il mio impianto è costituito da due kef LS50 Wireless, un giradischi ed un mini PC dedicato sul quale ho installato Daphile. Mi farebbe piacere sapere se ha mai ascoltato le Kef ed eventualmente cosa ne pensa. Grazie di cuore per tutto ciò che condivide con noi attraverso i video. Buone vacanze.
Guarda Marco hai aperto un argomento che per una casualità ho vissuto da vicino a Settembre dello scorso anno.Come sai sono spesso nel Sud Est Asiatico e proprio a Settembre ho avuto la fortuna di trascorrere un weekend da turista insieme al mio agente di Saigon.Mi ha portato a visitare la casa natale di Ho Chi Min ( Vinh ) e a seguire mi ha portato in un piccolo villaggio a trovare la sua nonna.Questa Signora di circa 80/84 anni è una di quelle persone scampate da quel terribile massacro.Davanti ad un The fumante ha raccontato ( il nipote mi traduceva )con gli occhi lucidi questo scempio,che devo ammettere mi ha colpito non poco.Questi sono i fatti che ogni tanto andrebbero trasmessi sui nostri canali televisivi,invece di inquinare le menti con talent e programmi demenziali.Complimenti Marco per averci ricordato un fatto di una gravità estrema. 🔝
a parte i complimenti per la recensione, spettacolare il finale del video ai Plitvica Jezera... stato 4 volte sin da prima della guerra serbo croata. Meraviglia assoluta del pianeta
D'accordissssimo sul capolavoro assoluto di Capossela; disco tra l'altro (per le mie orecchie) inciso piuttosto bene. Come si ricordano bene quelli della nostra età, dico "complimenti per la trasmissione"... garbata e di qualità come al solito.
Aaa il suono inglese i miei linn e monitor audio di 22 anni finché funzionano non li sostituisco quando si fermeranno sicuramente la tua configurazione sarà la prima che proverò bravo Lincetto
A proposito, una richiesta personale: a quando un parere, commento, recensione, sulla musica degli Steely Dan; grandi maniaci degli arrangiamenti. Coordinatori, anzi, quasi come un direttore d'orchestra nella figura di Donald Fagen, che si avvaleva del meglio dei musicisti dell'epoca. Grazie ed un saluto a tutti gli iscritti al canale.
Io sono un appassionato degli steely dan;li ho incontrati nel 2008 e sono stati estremamente disponibili e gentili (foto e autografi). musicisti straordinari, musica eterna.
Il "Suono inglese" è sinonimo di garanzia. Se poi c'è la recensione (positiva) di Marco Lincetto si può comprare a occhi chiusi. È vero una delle cose più fastidiose nell'ascolto della musica, per me, è la esse sibilante. Se questi diffusori ne sono privi 👍
Impianto di assoluto equilibrio, certo, sarebbe bello ascoltarli con la propria musica....E invece un’eventuale abbinamento con i nuovi Leak??? Sarebbe bello fare un confronto!!!👏🏻👏🏻👋
Per la prima volta sono ad ascoltare questo interessante discorso e quale la mia soddisfazione nel riconoscere le Neumann K|H alle sue spalle. Posseggo infatti da circa dieci anni le O300 mentre vedo che quelle in suo possesso sembrano essere le 0310 (la spia di accensione è blu). Casse che definisco chirurgiche per la asetticità timbrica in uno alla capacità di essere ascoltate per ore senza provocare stanchezza grazie anche ad un eccellente DAC (Yulong SABRE DA8). Infine sentire anche il nome di Peter & Son cui molti anni fa spedii, dalla Costiera Amalfitana, il mio REVOX per una riparazione effettuata in maniera eccellente. Grazie
Complimenti per il video, rispetto alle kh 310 come suona l'impianto? So che sono monitor da studio ma producendo musica vorrei capire se l'ascolto su tali monitor si differenzia così tanto da preferire un hifi piuttosto che un ascolto critico come sulle neumann , grazie di un eventuale risposta.
Questo è un impianto d'ascolto, neppure confrontabile con le Neumann. Fanno cose diverse. Per la produzione non va bene. Per l'ascolto senza problemi e appagante a casa propia, vanno benissimo.
Manco a farlo apposta sto per prendere l'omnia di audiolab e sicuramente una coppia di diffusori Wharfedale, ma sono indeciso tra le Linton e le Evo 4.4. Sarà difficile solo perché passerò a questo dall'accoppiata Gold Note IS 1000 Deluxe - Triangle Signature Delta
Sono alla ricerca di nuovi diffusori.....che sorpresa queste Wharfedale! Stavo puntando a diffusori da pavimento puro ma queste scenderebbero bene a 40hz, per me sufficienti. Rispetto alle Evo 4.4 come le vede?
Desidero ringraziarla. Negli anni mi sono lasciato andare ad un ascolto più superficiale basato su impianti di scarso impegno economico e di spazio. Seguendo il suo consiglio ho ritrovato una dimensione dell’ascolto che avevo perduto. Ho ascoltato altre decine di recensioni prima di decidermi, e alla fine sono ritornato al punto di partenza. Linton + 8300, grande soddisfazione mentre scrivo questo commento con sottofondo di John Zorn, Nove cantici per San Francesco D’Assisi.
Buonasera Marco, purtroppo di "definitivo" in HiFi io ho visto poco o nulla, a meno che ci si imponga di non frequentare più fiere, negozi, forum, riviste e soprattutto amici che ti invitano a cena per farti ascoltare il loro ultimo acquisto ...😄... sono curioso della proposta a 4300 euro ...
Il made in Japan per qualità e tecnologia è N°1. Non penso proprio che queste elettroniche vengano costruite in Giappone, dove produrle verrebbe a costare quanto in occidente. Sicuramente verranno costruite in qualche paese orientale, dove la manodopera costa meno.
Molto interessante,anche perché é una accoppiata(ampli-diffusori) che stavo valutando. Visto che Peter ha a vegozio anche i diffusori Pylon,mi interesserebbe molto un opinione anche su quelli,nella stessa fascia di prezzo.
ne ho già parlato in passato.: Pylon ECCELLENTI, ma anche molto differenti da questi Wharfedale. Qui, e oggi, ho scelto di presentare lo stile inglese, nella sua interezza!
@@VelutLunaMusic Sig. Marco, con me casca in piedi,anche io amo l’impostazione inglese ed al momento ho un pre + finale NVA e diffusori JPW,trall’altro entrambi made in England. Era semplice curiositá,non essendo Pylon un marchio facile da ascoltare. Cercheró di rintracciare le sue opinioni in merito.
Per una cifra simile si potrebbe anche optare per un lettore cd accoppiato con delle Neumann kh310. Diverso, ma probabilmente più fedele e... definitivo.
@@VelutLunaMusic Grazie...la stanza è 3,70 x 6,50 con soffitto in legno a due falde alto da 2,30 a 4,30 8a capanna per intenderci). L'impianto si troverebbe sulla parete corta e bassa ed il punto di ascolto disterebbe 3,20 dalla parete. Magari spostando una libreria riesco a farci stare le Linton... Grazie ancora e buoni ascolti!
Concordo sul buon livello dell'ampli e cd, ma purtroppo i diffusori proprio per il materiale usato (kevlar) è molto lontano dalla fedelta' e timbrica corretta ,sia vocale che strumentale, specialmente sul registro medio che racchiude l'80 per cento dei suoni udibili dall'uomo. Secondo me e molti miei colleghi musicisti professionisti il kevlar rovina anche il medio delle blasonate B&W Nautilus, ripeto sono musicista e non audiofilo.
I woofer in cellulosa, di carta quindi o fibra di legno sono gli unici ad avvicinarsi al suono della realtà, per una questione puramente naturale, di trasmissione del suono ,e la differenza è abissale ,i nostri strumenti sono costruiti in legno, e la natura per quanto riguarda il suono non si batterà mai, provarono anni fa a costruire un violino in carbonio ,il risultato fu imbarazzante, naturalmente i gusti personali sono sacri, ma vivendo e suonando da oltre 40 anni sopra questi meravigliosi 'pezzi di legno' percepiamo moltissimo le differenze timbriche di uno strumento dal vivo o riprodotto. Nobilissimo comunque il kevlar usato per i giubbotti antiproiettile per salvare vite :-)
Non le nascondo che mi ha un pò spiazzato, da profondo conoscitore del CD quale è , mi aspettavo , visto l’importo comunque Importante del lettore che ha Scelto, 1250 Euro, una soluzione diversa . E mi spiego, personalmente visto l’importo destinato al solo lettore, avrei optato per una Meccanica di sola lettura, ad esempio un Pro Jet CD Box RS ( 800/1000 euro ) e poi per un Dac Separato ( che alla fine è quello che “Suona” ). O ad esempio, restando in Casa Audilab per un 6000CDT, Oppure un Cambridge Audio CxC V2, tanto per rimanere in casa Inglese. Le motivazione credo le conosca meglio di me, senza considerare che il prodotto che ha scelto probabilmente monta la stessa sezione pre dell’ottimo Amplificatore Selezionato, per cui è probailmente Inutile. Per il resto complimenti per il Video e per L’impianto consigliato, anche io Amo il Sound “British” di cui condivido pienamente l’analisi che ha fatto.
@@VelutLunaMusic veramente no, secondo me , basta un pro jet Cd box RS si trova a 800 euro e con i restanti 450 euro ci sono Dac sicuramente superiori a quello interno al lettore in Oggetto.
Oppure un il lettore solo leccano a della stessa Audiolab (montano la stessa meccanica e viene 500 Euro ) e investire i restanti 750 Euro in un Dac , che alla fine è quello che suona. Ma probabilmente presso il negozio che ha scelto non aveva una vasta gamma di offerta o comunque non tutti i prodotti che offre il mercato.