Stavolta ci troviamo nella nostra bella Italia, patria di molti compositori e musicisti eccellenti.
Tra questi ricordiamo proprio il protagonista di oggi, Antonio Vivaldi, conosciuto per il suo intramontabile capolavoro: le quattro stagioni.
Moltissimi insegnanti, nella loro didattica, si servono di questi quattro concerti per descrivere, attraverso la musica, le stagioni.
Non a caso questo fu uno dei primi esempi di musica descrittiva o "musica a programma".
Per musica a programma s'intende un tipo di composizione musicale che consiste nel narrare una storia attraverso una melodia..Non che prima di queste musiche i compositori non avessero tentato di imitare musicalmente rumori o eventi naturali, ma Vivaldi intende dare una voce propria alla natura e lo fa in modo esemplare.
Vengono rappresentati lo scorrere dei ruscelli,il canto degli uccellini,il latrato dei cani, il ronzio delle zanzare, il pianto dei pastori, la tempesta estiva,i danzatori ubriachi di vino,le feste di caccia, il paesaggio ghiacciato e tanto altro..
In ogni singolo suono si può cogliere in qualche modo un'esperienza.
Quest'ultima è prettamente sensoriale.
Non a caso, molto spesso,si tende ad accostare l'ascolto delle quattro stagioni al disegno di queste ultime: in questo modo musica e arte si fondono diventando un'unica grande Arte dei sensi.
Far lavorare i bambini sulle quattro stagioni dunque, è certamente un'esperienza che rimarrà dentro di loro e che conserveranno con piacere.
12 окт 2024
