La miniserie Netflix "Unorthodox", che racconta la fuga di una ragazza dalla comunità ebraica ultraortodossa newyorkese, sta riscuotendo molto apprezzamento. Noi l'abbiamo vista due volte e per una volta siamo d'accordo: la troviamo così superficiale che il fatto che sia ben recitata è un'aggravante.
Note:
1 - Unorthodox è una miniserie Netflix (4 puntate) tratta dal memoir omonimo di Deborah Feldmann, purtroppo ancora non tradotto in italiano.
2 - 9:37 Il filo che segna il confine immaginario tra lo spazio privato e lo spazio pubblico si chiama "eruv" www.ilpost.it/...
3 - 12:34 Entrambe citano il romanzo "Eccomi" di Jonathan Safran Foer www.illibraio....
4 - 13:60 Slater cita l'antropologa Clara Gallini e il suo saggio "Incidenti di percorso" www.edizionino...
5 - 16:35 Michela cita un accordo tra il sindaco di Venezia e la comunità ebraica per dichiarare Venezia città-eruv. Per approfondire: www.ilfattoquo...
6 - 18:30 Michela cita l'antisionismo dei chassidim. Per approfondire: frontierenews....
7 - 21:48 Michela nomina i cernecchi: si tratta di quei riccioli che pendono ai lati del capo degli uomini della comunità chassidica.
8 - 21:55 Slater cita Shulim Vogelmann. E' l'editore della casa editrice Giuntina, che pubblica in Italia saggi e romanzi che sono espressione della cultura ebraica.
9 - 22:18 Michela cita il film "Brian di Nazareth" dei Monty Python. La scena citata è questa: • Brian di Nazareth-La l...
10 - 25:33 Michela cita il documentario in sei puntate "Wild Wild Country" sulla nascita della comunità Rajneeshi in Oregon. en.wikipedia.o...
11 - 27:00 Slater cita Gomorra di Roberto Saviano come esempio di racconto con l'uso del linguaggio dei raccontati.
12 - 27:33 Slater cita il libro di Michela "L'incontro", che racconta della divisione che sorge in un piccolo paese sardo quando il vescovo decide la nascita di una seconda parrocchia. www.ibs.it/inc...
13 - 33:50 Slater cita Sirius Black nel libro Harry Potter - Il prigioniero di Azkaban e fa riferimento alle "regole", cioè al fatto che la gestione dei carcerati ad Azkaban sia interamente lasciata in mano ai Dissennatori, i quali mantengono i detenuti soggiogati, assorbendo loro qualsiasi pensiero felice o speranzoso. In breve tempo ogni detenuto si rinchiude nella propria mente, intrappolato in pensieri negativi ed ossessivi, incapace di pensare lucidamente e scivolando così nella pazzia. Per questo Slater dice che sopravvive "solo chi mantiene un sentimento, anche negativo".
14 - 34:10 Slater cita implicitamente un verso di Shakespeare nel MacBeth: "Oh, piena di scorpioni è la mia mente, mia dolce sposa!"
2 окт 2024