'' La grandezza di Van Gogh è dipingere non la realtà che ha davanti, ma la propria condizione interiore attraverso un pretesto di visione di paesaggio, di interno...'' Che bella frase!!
sì ma io critico i critici, 'sta frase l'ha detta Van Gogh o qualche critico successivo? Perchè se so argomentare bene sai quante interpretazioni si trovano?! I preti sono 2000 mila anni che costruiscono favole su una favola!
criticare tutti i critici senza argomentazioni, in maniera a prioristica, è un affermazione povera di contenuti che comporta di essere, d'altra parte, giustamente e facilmente criticati dagli altri ....
ripeto, forse non sono chiaro, la frase l'he detta VanGogh? Se sì ok, se no è una visione di un'altra persona. Forse è vera forse è falsa, e quindi anche i quadri di Osvaldo Paniccia sono pieni di significati!
Si è suicidato tre settimane dopo averlo dipinto. Dubito seriamente che abbia potuto formulare quella frase che, di fatto, costituisce la perfetta definizione di un lavoro di totale avanguardia, ponte tra due enormi correnti artistiche quali sono state l'impressionismo e l'espressionismo. Va bene Osvaldo Paniccia ma non scordiamoci del Mutandari e dell'arte del nascondismo.
ma non solo van gogh , tutti i dipinti di pittori di tutto il mondo sono opere enigmatiche , tutti ritraggono emozioni paure gioia e chissà cosa , quasi impossibili da interpretare , vanno oltre la coscienza, è un gran dono dipingere . onore a tutti gli artisti pittori e creatori del mondo .
Finalmente uno Sgarbi come non avevo mai più visto e sentito finalmente non parla di 5 stelle ma fa Il critico costruttivo un'ottima spiegazione come solo lui sa fare di un opera di un quadro irraggiungibile Grazie Dottor Sgarbi fai altri video come questi se puoi mi affascinano in maniera entusiasmante
Un mio amico ha conosciuto Sgarbi di persona; quando parla di arte, ti fa appassionare in una maniera incredibile, è bravo, è il suo lavoro... ma oltre a quello...
È uno strozzino. Gli artisti che vi hanno avuto a che fare sono stati spremuti e gettati via. Nell ambiente artistico non ne parla bene nessuno. Sono altri i critico d arre veri. Sgarbi è un personaggio della tv
Un autoritratto dell anima, dove Van Gogh ama la morte celeste come sua salvezza, ma non come una persona di Munch che urla per terrore del'angoscia. I corvi non amano il grano, ma aspettano il suo corpo. Bello il contrasto locale, il contrasto dei colori, il nero dei corvi che rafforza la drama del quadro, il verde scuro velenoso della sua anima, il relievo dei colori... tutto in movimento, il cielo, i corvi il vento sul campo. La natura salta dal quadro
Rito Pagano da qui sono partito basandomi su questo quadro parlando del male di vivere per poi unirmi a Montale “ spesso il male di vivere ho incontrato”, il mal du siecle nella seconda generazione di poeti romantici, l’epigramma greco ( asclepiade), le epistole a lucilio di seneca, la vita in trincea durante la prima guerra mondiale e schopenhauer in filosofia ;)
Me l ero quasi dimenticato QUESTO professor Sgarbi, competente, serio, preparato, e capace di spiegarci le più recondite sfumature dell'altra. Gli vorrei dare un consiglio personale, che sca da quegli ambienti in cui viene finanziato per inveire o urlare "Capra! Capra" dalla mattina alla sera, e faccia tanti video come questo!
Paolo Moles secondo me l’arte non va psicanalizzata più di tanto ma deve dare emozioni. Oggi con queste psico analisi tutti sono artisti, anche chi incolla un tubetto di pittura sulla tela o cretinate simili....vabbè qua ci troviamo davanti a un van gogh quindi c’è tanto da dire, ma per il resto ci andrei un po’ piano
Spettacolare analisi..sgarbi a parte una breve parentesi sullo spessore del tratto,non tocca argomento alcuno inerente la pittura,ma si sofferma sul suo messaggio,traendo conclusioni alla portata di tutti,anche coloro che non si sono addentrati nei meandri degli studi artistici..la sua disquisizione è un meraviglioso invito ad apprezzare l arte in quanto tale,a carpirne i sentori,ad inquadrare un messaggio e non una forma..il discorso dello "schiacciamento",dell inquietudine generale che permea la tela poiché in primis permea l autore è un pensiero che può includere chiunque,aprendo di fatto le porte dei musei a chicchessia,a chiunque abbia voglia di ricevere dettagliate epistole sal passato..👍
Cosa dici li paragoni?su uno è un artista col male del vivere e sta al di fuori della società perché troppo sensibile e percepisce la realtà troppo dura e malvagia invece Sgarbi é inserito nella società é un ribelle ma non un rivoluzionario.
Se facesse solo il critico d'arte questo video non avrebbe più di 200 000 visualizzazioni...e 200 000 persone in meno si sarebbero informate su un quadro
Bella analisi. Anche se ogni pittore imprime sulla tela la sua natura. Vincent adorava la natura e quel giorno la vide così non maligna che nulla di maligno apparteneva a lui. Ha impresso nel quadro tanti corvi su quel giallo che pare rubato all'oro, i corvi erano il disturbo , mai la natura .Si vedono le frenetiche pennellate dei corvi quasi incisi sulla meravigliosa e struggente natura che tanto amava. Bravo comunque Sgarbi . Era in un altro programma che ho capito la sua distanza da Vincent, ma lui stesso dice di non essere un critico di arte moderna. Però anche lui quando dice dieci volte ..capra a qualcuno non è proprio sano.
in effetti la Pitrura di Van Gogh non è arte d"impressione ma d'espressione.è un'arte che non vuole esprimere la verità apparente delle cose ma la loro sostanza più profonda💥
Vidi anni fa un dipinto di van primo periodo...l emozione, stile assolutamente classico, ce l aveva in casa uno di milano, non sapeva neanche che era un van gogh, quotato 65 milioni, parlo di vent anni fa, il ritratto prendeva un contadino che camminava.con la sua carriola di legno...mi catturava soltanto a guardarlo sul giornale...
I critici mediocri o quelli animati da manie di protagonismo fanno implicitamente o esplicitamente questo. Il critico serio è quello che "smonta" l'opera, quello che va oltre l'emotività che può soggettivamente suscitare. È colui che ne spiega il carattere, gli ascendenti e le influenze, il ruolo storico. Come è stata vissuta e percepita nel passato e come ha modificato il nostro modo di percepirla. Il c deve dare altri occhi per guardare un'opera attraverso i quali decideremo se ci piace o meno
video di Sgarbi in cui fa l'imbecille nei vari studi di domenica 5 e stronzate varie è pienissimo, per trovare questo video interessantissimo ci ho messo mezz'ora...
Vorrei ricordare a tutti quelli che credono che i critici si inventino costrutti sui quadri che soprattutto in questo caso non è così: Vincent scrisse molte lettere al fratello Theo nelle quali gli raccontava tutto, specialmente i suoi quadri. Difatti, abbiamo una descrizione particolareggiata per quasi ogni quadro fatta da Van Gogh stesso.
il personaggio (secondo lui carismatico) che ha deciso di interpretare e quello di cui parla ogni volta che apre bocca, ridicolizzano costantemente l'italia. Ultimo esempio alla biennale di venezia. Abbiamo dei critici d'arte grandiosi in Italia, fanno il loro lavoro e non vanno a fare i buffoni ai talkshow, lui è più adatto alla rubrica "i nuovi mostri" di striscia la notizia, dove infatti è sempre presente con le sue buffonate.
Un tempo l'arte si godeva , ora bisogna spiegare tutto per dare una giustificazione all'atto creativo stesso, come se fare arte debba avere per forza una logica o un fine sennò non é degna del nostro o sguardo e dei nostri sensi
Non è una spiegazione e nemmeno una critica, altro non è che una sua interpretazione basata sulla storia personale del pittore, Sgarbi è un ottimo venditore e un nozionista
Spiegato da Sgarbi il quadro prende vita , quella vita a cui Van Gogh ci fa innamorare delle sue opere . Uno dei miei artisti preferiti , dove lo dico da sempre : per apprezzare e capire le opere dell'artista ,deve colpirti e innamorarti il suo vissuto .
Sgarbi è bravissimo con le parole e alcune "immagini" che suscita sono senza dubbio affascinanti e corrette.. ma Va Gogh non rappresenta in tutti i suoi quadri "il male di vivere": è una grande semplificazione e banalizzazione stile "Leopardi era pessimista". Come dice lo stesso Sgarbi Van Gogh disegnava la realtà filtrata da lui e non come essa stessa è e, proprio per questo, non tutti i quadri sono ugualmente tormentati: dire il contrario significa semplificare un'arte piena di sfaccettature come quella di Van Gogh e soprattutto una personalità come la sua, che non era sempre depressa e "oscura", ma a volte piena di entusiasmo e voglia di vivere.
Senza dubbio Sgarbi è preparatissimo e parla con grande cognizione di causa. Ma io non riesco a sopportare l'Arte sezionata in questa maniera: un' Opera d'Arte deve trasmettere le sensazioni che crea nel suo manifestarsi diretto ed essenziale, nel suo enigmatico essere. Se sai che dice, come è stata fatta, perchè è stata fatta...l'Arte sparisce....
Mario Piluso Il tuo è un pensiero giusto ed interessante. Però è anche vero che molte opere vengono fatte studiare a scuola e in essa non si ha la preparazione adatta o le conoscenze per capire appieno i significati di un'opera.Che poi cosa sono la preparazione o le conoscenze acquisite se non una guida alla lettura delle opere? Io sono dell'idea che ci siano opere che a scuola vanno spiegate per capire come si analizzano e da lì sviluppare poi un senso critico personale anche di lettura. Ciò vale per ogni arte che comunque è vero,perde molto quando viene spiegata a chi non l'ha capito.Ma non c'è altro modo inizialmente.
***** Oltre al fatto che hai insultato senza motivo, il tuo commento non è per nulla inerente alla discussione,ed è anche parecchio arrogante. Non si metteva in discussione Van Gogh,si parlava solo del fatto che l'arte quando viene spiegata forse viene snaturata. Il "deve essere studiato alla perfezione" è una tua imposizione.E se uno volesse scoprirsi le opere da sé senza per forza la dovuta interpretazione che ha fatto un critico prima di noi,e poi magari DOPO leggersi la critica? Ecco,invece di fare il supponente sapientino contribuisci in qualche modo alla discussione. Se poi per te l'arte dal 900 in poi è robetta,peggio per te.
***** Ok,per te non conta un cazzo cubismo,futurismo,dada,surrealismo ecc ecc Il tuo "levati dai coglioni" mi dà un'indicazione della tua sensibilità artistica
***** Il Rinascimento è il classico,ha regalato capolavori che hanno influenzato l'arte per secoli. Ma ciò non vuol dire che si debbano definire cagate quelle contemporanee e i paragoni li hai fatti tu,la discussione l'hai deviata tu. Si discuteva del fatto se fosse giusto o meno sviscerare opere d'arte che andrebbero interpretate e tu hai deviato la discussione in "l'arte classica è l'unica che conta". Un Duchamp che magari tanto denigri tu per la tua puzza sotto al naso,può offrire più spunti di riflessione rispetto ad un'opera rinascimentale. Sono arti diverse,il 900 ha regalato le avanguardie che hanno evoluto il concetto di arte,lo hanno rinnovato donandogli nuova linfa vitale. E l'avvento di cinema e fumetto è senza dubbio significativo e a dir poco degno di nota. Chi ama l'arte la ama nella sua totalità e senza denigrarne una parte o sottovalutandola.Si possono apprezzare movimenti o autori rispetto ad altri,ma sottovalutare l'arte novecentesca è da ignoranti,senza offesa perché magari non è il tuo caso. Ora tornando alla vera questione,puoi scrivere qualcosa in merito al fatto che l'arte forse non andrebbe spiegata subito rovinandone l'aspetto interpretativo?Ovvio che va studiata,ma l'urlo di Munch sarebbe più interessante capirlo da sé, che farselo spiegare.Interpretarne l'angoscia improvvisa, quel momento di inquietudine interiore che viene espresso con l'arte è sublime,farselo spiegare meno. Se hai qualcosa da dire in merito dialogo volentieri,se devi offendere l'arte avanguardistica allora ti saluto.
. Ma come fanno i critici d'Arte ad essere cosi' sicuri nell'assegnare una serie di significati? A meno che non sia stato il Pittore stesso a dire cosa intendeva raffigurare, queste interpretazioni dovrebbero essere del tutto personali, e magari diversissime da quello che l'Artista intendeva trasmettere.. .
I più grandi artisti, pittori poeti e musicisti, sono stati afflitti dal male di vivere, da un pessimismo cosmico, da una condizione interiore non compresa che riuscivano ad esternare solo con la rappresentazione artistica
Van Gogh il pittore che ha saputo esprimere lo suo stato d'animo attraverso la pittura.......ma anche quello che la natura gli donava , cioè la sua bellezza e la pace che non aveva quando rientrava in città. in questo quadro c'è rabbia e la fine della sua vita di solitudine e incomprensione. In alcuni suoi quadri , ho percepito un po di più tranquillità, come su Iris , campo dei papaveri, una notte stellata, la strada col cipresso.... ma ho percepito anche le sue sensazioni... come l'ebbrezza del vento che accarezza il viso e il suo rumore sugli alberi, il calore del sole e e i profumi dei fiori. Forse mi sbaglierò ma quando vedo un suo quadro mi isolo dalla realtà e..........
Giorgia Bressanello Ti è mai capitato di sentirti girare tutto mentre pensavi, in uno stato quasi di trance? O di restare quasi "bruciata" da un'emozione intensa, da un'intuizione contundente e fulminante? La sensazione provata da Van Gogh mentre dipingeva la "notte stellata" era probabilmente più simile a questi turbamenti che alla pace di una notte in una silenziosa zona di campagna. Intuire per un attimo di avere una certa empatia con l'atmosfera emotiva dell'artista è davvero incredibile! Spero di essermi spiegato e di aver dato un buon suggerimento.
Daniele Daniele si ho avuto delle sensazioni quando vedo i suoi quadri, non so spiegare.... ma è come vedessi come lui..... Quando sono uscita dalla mostra a Vicenza, vedevo e ammiravao il mondo intorno a me... con più attenzione .
A fake cliché art critque (?) he just repeats a very common popular thoughts about the work , will be interesting reading what Vincent himself wrote about this work : He wrote that he had made a point of expressing sadness, later adding "extreme loneliness" (de la solitude extrême), but also says he believes the canvases show what he considers healthy and fortifying about the countryside (and adds that he intended to take them to Paris as soon as possible).
Mi chiedo, se ci sarebbe questo chiave di lettura, se non si sapesse nulla della vita di Van Gogh, oppure, se Van Gogh avesse avuto una vita meno travagliata.
@tigra90yyy ti rendi conto invece che non tutti sono in grado di capire ed ascoltare l'arte, per cui è solo un bene che ci sia qualcuno che gliela racconti?
Sgarbi descrive questo dipinto conoscendo la storia di Van G. la sua vita. Era un artista e uomo solitario che pensava alla morte fino a diventarci matto arrivando prima a tagliarsi un orecchio e poi a togliersi la vita. Dove volete che portasse quella strada ?
Per caso hai altri video di questa 'collana', oltre a quelli sul tuo canale? Altrimenti, mi sai dire come si chiamasse l'edizione, produttore etc. ? Grazie mille!
Mi fanno morire dal ridere tutti quelli che nei commenti celebrano Sgarbi come l'uomo più colto e preparato d'Italia. Ma voi nella vita avete conosciuto soltanto persone che si sono fermate alla terza media?
Un grande critico si vede anche da come si esprime ovviamente dietro quel sapere c'è una grande cultura uno Sgarbi ben diverso da quello che si può vedere in trasmissioni dove lo stesso partecipa ma con dialoghi di una levatura assai bassa rispetto a questo video
Ha detto le solite stronzate che ogni libro d'arte nonché una persona dalla media sensibilità capirebbe. Inoltre, si fregia di paroloni, volendo fare l'effetto di "sentite-come-parlo-forbito", che per un banale studente del classico sono quel che sono: puro eruditismo.
Per quanto un critico possa essere informato ed aperto mentalmente, come può asserire tali concetti pur sempre soggettivi dato che non lo ha dipinto lui e ogni interpretazione resta una mera interpretazione per convincere chi guarda, l'arte non andrebbe spiegata, piuttosto spiegare il contesto per far pensare il singolo individuo.
Con l'avvento della fotografia i pittori dovettero riciclarsi < per mangiare> ... ed ecco i risultati. Cercare dei significati "interiori" a dipinti che di fatto non erano stati creati per quello, ma semplicemente per sfamare la famiglia. (dichiarazione di De Chirico) . Dove disse durante un intervista: < quando dipingo non penso a nulla, dipingo e basta, e lo faccio per prendere soldi> . Aggiunge Picasso: < in 5 minuti io guadagno quello che un petroliere guadagna in un giorno> . Riflettete gente riflettete... alle puttanate che ci rifilano i cosiddetti esperti d' arte. Al pittore non fregava nulla del significato. Quello glielo affibbiano i mercanti, che occorre ricordare sono semplicemente dei piazzisti! Visti i dipinti nel museo di Van Gogh... non dicono nulla! sono solo una montatura per gonfiare di denaro un semplice dipinto.