Diario di bordo
Se il diportista nautico è un vero appassionato di navigazione, a La Spezia deve assolutamente visitare il Museo Navale. Patrizio ha due guide d'eccezione: Alberto Menichetti (storico e volontario del museo) e il direttore, il Capitano di Vascello Massimo Polacci.
Quando nel 1958 è stato inaugurato il nuovo museo dopo le distruzioni della guerra, lo stato maggiore della Marina ha messo pietra-su-pietra il rapporto indissolubile dell'uomo con il mare a partire dall'ingresso dell'edificio, dove sul pavimento troviamo rappresentati Noé, Giasone, Ulisse ed Enea... dalla Bibbia alla fondazione epica d'Italia!
Il giro di Patrizio inizia da un excursus storico dedicato all'evoluzione delle imbarcazioni, sulle tracce dei primi navigatori. La zattera primitiva "assemblata" da pescatori brasiliani dimostra come l'uomo riuscisse ad affrontare l'elemento acqueo anche usando i materiali semplici a disposizione, in un tempo molto arcaico. Gli egizi già dal XV secolo AC avevano raggiunto uno straordinario livello di tecnologia, inizialmente senza l'uso di alcun chiodo, dato che il metallo non era ancora a disposizione nella loro epoca... Patrizio poi si sofferma con interesse a esaminare le navi dei Vichinghi, grandi navigatori, forse giunti nelle Americhe anche prima di Colombo. Scopriamo così che le navi vichinghe del IX secolo erano piuttosto piatte e basse di scafo, con una propulsione prevalentemente a remi, tuttalpiù aiutata da una vela ausiliaria. Di certo non erano grandi ingegneri navali, ma conoscevano la natura assenondando con saggezza gli elementi e soprattutto la loro resistenza fisica non era certo paragonabile a quella di un velista attuale! Tra le successive riproduzioni in esposizione anche la mitica kon-tiki, con cui Thor Heyerdahl a metà del '900 attraversò il Pacifico. Ulteriore dimostrazione di quello che si può fare assecondando e sfruttando la forza della natura e degli elementi! A stupire di più Patrizio, però, sono le navi greco-etrusche del V secolo AC: chiglie profonde, fasciami perfetti, delle navi... moderne! Gli etruschi erano veramente un popolo di navigatori!
Il Museo Navale è veramente grande, tra le collezioni più interessanti anche una sezione dedicata alla riproduzione dei vari modelli di ancora usati nella storia: si va dalle ancore primitive, niente più che pietre a cui veniva legata stretta una cima, alle ancore etrusche o fenicie, tecnicamente più sviluppate, con una forma tesa a offrire maggior presa sul fondale e varie soluzioni tecnologiche per renderle più salde!
Dalle navi a vela a quelle a propulsione meccanica, fino alle moderne navi della Marina Militare, la visita al Museo Navale di La Spezia è un viaggio nella storia della navigazione, dove ogni diportista-velistapercaso può anche soddisfare qualche propria curiosità personale... Come Patrizio che dopo aver guardato e riguardato "Master&Commander" finalmente vede di persona un solcometro e ne scopre persino il funzionamento!
12 сен 2024
