Sono a 13min e mi vien da pensare che qualcuno le abbia imposto di scrivere una lettera di allontanamento volontario e lei volutamente abbia fatto tutti questi errori che la persona non poteva conoscere, ma era un'evidente richiesta di aiuto!
Ma la questione della velocità con cui è arrivata la lettera? Ammesso che l'abbia scritta lei inserendo volutamente degli errori, è inverosimile che l'abbia mandata il giorno stesso della scomparsa
@@rominacarnevale317 Credo che l'abbiano considerata anzi ne sono sicuro, ma il fatto è che, più o meno tutti i periti grafologi, non hanno rilevato tracce di forte stress nella grafia di Alessia, per cui è verosimile che, tramite quegli errori, lei cercasse di mandare un qualche tipo di messaggio, ma non è detto che fosse un messaggio di aiuto.
Il caso della Rosati mi sembra avere più affinità con quello della Skerl che con quello della Orlandi. Anche solo per gli ambienti frequentati dalle ragazze
Accetti evidentemente o c’entra in tutti quei casi che risolleva puntualmente con le sue dichiarazioni, o è il classico tipo che passa più tempo della sua vita ad informarsi sulle sparizioni delle persone tanto da inventarsi teorie, piuttosto che vivere la sua normale quotidianità. Ma possibile che nessuno lo abbia mai pedinato per capire che cavolo fa tutto il giorno?
Non si è valutata l'ipotesi della clandestinità? Vista la sua militanza e il carattere aggressivo, e il fatto che negli anni 90 c'erano ancora attivi nuclei delle BR
E' quello che ho pensato anche io, in relazione alla sua lettera e alle modalità della sua scomparsa, perché l'inizio della vicenda può ricordare abbastanza le testimonianze di alcuni militanti dell'estrema sinistra extraparlamentare, entrati in clandestinità negli anni '70 ed '80, inoltre l'area dell'Autonomia operaia è stata sicuramente un bacino di reclutamento per l'eversione di sinistra, fino almeno ad inizio anni '90. Tuttavia la clandestinità non coincideva mai con la scomparsa, se non proprio nei primissimi giorni e, se fosse andata così, ossia se Alessia Rosati avesse inscenato una sorta di depistaggio per entrare in qualche nucleo clandestino, resto convinto che qualcosa di gravissimo sia capitato subito dopo la sua sparizione e che le sia costato la vita, ma temo che non lo sapremo mai. Sull'ipotesi che fosse perseguitata da uno "stalker", che abbia cercato di depistarlo e che poi sia stata da questi uccisa sono invece un po' scettico.
Io non ne sarei sicura,tra amiche si possono avere segreti...Potrebbe averla scritta anche prima e poi spedita?chi frequentava nel centro sociale? e se il lunedi fosse un messaggio in codice insieme ad 1?
Non aveva il passaporto non lo aveva mai fatto aveva solo una carta di identità valida per l’espatrio. Avete dimenticato il post scritto che ha aggiunto mi sembra nel retro della lettera. Claudia dice che è stata ad ascoltare l’esame … ma non l’ha vista nessuno a scuola ???? Inoltre il papà dice che alle 11 altre tre persone invece, l’hanno vista a via conca d’oro …. Impossibile quindi o una o l’altra cosa per via della distanza tra l’ateneo luogo d’esame dell’amica e la via conca d’oro che era abbastanza lontana .il rapporto coi genitori non era buono ma soprattutto aveva troppa libertà e pochissimo controllo nei movimenti, amicizie e situazioni private.
io che di solito non sono particolarmente propenso a pensare a suicidio, in questo caso non riesco a non farmi venire in mente quel ragazzo che raccontò di aver vinto al casinò, che è andato in Francia e si è lanciato dalla gru... un modo elaborato di uscire di scena, preoccupandosi di lasciare un immagine grandiosa di se stessi. E se vi sembra impossibile che una ragazza giovane e bella scegliesse di fare questo (mi ci metto anche io in parte) pensiamo alla ragazza del traghetto...
@@bonfire50 A me l'ipotesi del suicidio pare più convincente di quella dello "stalker" che avrebbe ucciso Alessia dopo essere stato rifiutato e dopo di che lei aveva cercato di depistarlo facendo perdere le sue tracce. Non è necessario che un suicida "organizzi" la sparizione del proprio cadavere, a volte ci possono essere circostanze che rendono difficile il ritrovamento di un corpo (ad esempio il luogo esatto della scomparsa, che nel caso di Alessia Rosati non conosciamo). Tra le crica 10.000 persone che, in media, spariscono ogni anno in Italia senza dare più notizia di sé, c'è una quota parte significativa di suicidi, parliamo dunque di diverse centinaia di persone delle quali si conoscono le intenzioni suicidarie ma delle quali non si riesce più a trovare il corpo.
L'idea che mi farei su questi elementi, dato che 21 anni a mio avviso non è per niente un'età in cui si capiscono tante dinamiche di vita, è che attraverso le frequentazioni del centro sociale e dell'università Alessia sia stata vista come un elemento utile|utilizzabile a qualche scopo di carattere di politica extraparlamentare, guerriglia urbana, azioni coperte o brigatistiche di qualche genere e che sia stata in qualche maniera adescata da una persona o più persone più adulte o coscienti di lei con false promesse che potevano riguardare una vita avventurosa e romantica lontana dalla quotidianità che le stava stretta. Ci sono due scenari che immagino, se fosse ancora in vita l'essere entrata completamente in modalità legione straniera, se fosse stata invece soppressa potrebbe essere stata testimone o partecipe di qualcosa di scottante e si sia deciso di eliminarla attraverso una falsa promessa. Voi che ne pensate?
beh ma chissà quanti sono partiti per girare l'Europa senza un soldo... autostop, elemosina... senza spendere molto, dormendo dove capita, raccimolando soldi o cibo in cambio di lavoretti. Poi per carità magari questo ragazzo non esiste e non è una fuga volontaria ma il fatto che sia partita senza soldi non la vedo così strana. Oltretutto una ragazza che frequentava i centri sociali, non credo fosse troppo attenta alle comodità della vita... pur di andarsene... penso ai punkabbestia e alla vita che facevano a chiedere soldi e dormire in giro. Non la vedo una cosa così assurda. Poi magari purtroppo le è successo qualcosa all'estero e nessuno l'ha mai identoficata per avvisare la famiglia
A quei tempi i postini erano fissi anke con il numero civico sbagliato Alessia era sicura che il postino, che ne aveva recapitate tante, avrebbe cmq consegnato la lettera!
Mah, per me scrivere una lettera all'amica piuttosto che dirlo a voce ha senso. Potrebbe non aver avuto voglia di dover affrontare una discussione, magari con lei che cercava di dissuaderla. Comunque resto dell'idea che non sia stato un'allontanamento volontario
i nuovi brigadisti ci sono stati ma la maggior parte sono stati arrestati e la lotta armata, dopo la parentesi di fine anni 90, si è interrotta.. qualche canarino tra i collaboratori ne avrebbe avuto traccia.. la pista è teoricamente possibile ma difficile che sia da 35 anni nell'eversione armata quando questa è terminata 15 anni dopo la sua sparizione..
@@lukehack5129 Sono abbastanza d'accordo con tutte e due, nel senso che se si è trattato di un depistaggio inscenato da Alessia Rosati stessa, con la complicità di qualcuno del suo ambiente, per entrare in qualche cella eversiva di sinistra, la cosa deve aver preso rapidamente una piega tragica. Mi spiego meglio: molti ex terroristi hanno raccontato di percorsi di clandestinità che, a livello di incipit, potrebbero ricordare la sparizione di Alessia, ma non si trattava mai di scomparse assolute, nel senso che dopo un periodo di durata compresa tra qualche giorno e qualche settimana, qualche loro notizia giungeva agli altri "compagni" e (a volte direttamente, altre volte per via indiretta) solitamente anche ai familiari. Inoltre, una qualche traccia del suo passaggio all'interno di uno di questi nuclei armati di sinistra, Alessia Rosati l'avrebbe sicuramente lasciata, per cui se quella era la sua intenzione (entrare in un'organizzazione eversiva) credo che l'eventuale ingresso in clandestinità si sia interrotto drammaticamente prima del suo compimento. Ad ogni modo trovo più convincenti l'ipotesi di un tentativo (interrotto) di darsi alla clandestinità e quella alternativa di un depistaggio per attuare un suicidio (alcuni aspiranti suicidi lo fanno) di quella dello stalker assassino e del femminicidio.
Lo so che detto adesso ha poco senso.....ma secondo me si e' fermato tutto al Centro Sociale. Molti, anche modelle famose, ad un certo punto se ne sono andate, diventando squat...e Claudia, come frequentante del Centro, sicuramente sa molto, molto di piu'.
Però molto strano scrivere una lettera a claudia, cioè se non voglio fare sapere che sono a Bazzano perché sto scappando da una persona o una situazione brutta..dico alla mia amica spargi voce che vado in Europa con un vecchio amore o amico ecc..che bisogno c era di scrivere una lettera per una cosa che poteva dire a voce, confidando così anche alla sua amica Claudia il disagio o la paura verso una persona o situazione. Così facendo ha tenuto all oscuro anche la sua amica di cose sue...e poi se non fosse sparita ma sarebbe partita per Bazzano una volta letta la lettera l amica il martedì avrebbe chiamato Alessia e le avrebbe detto perché mi spedisci una lettera senza parlarmi dici di si andare in Europa ma sei a Bazzano cioè non era un depistaggio la lettera, secondo me lei davvero si era organizzata per partire con tale persona senza dir nulla a Claudia e dopo ovvio è successo qualcosa....
A "Chi l'ha visto?" interessa così tanto che, in chiusura del servizio di 5 minuti e 25 secondi basato solo sulla sensitiva, l'hanno pure chiamata Rosaria. Che tristezza. Pietro Orlandi affronta il caso nella terza stagione di "Scomparsi". Ancora mi stupisco di come le autorità siano silenti in certe occasioni.
1. Non credo avesse la volonta di partire coi genitori . 2. Doveva partire sabato e parla di lunedi nella lettera. Se i genitori volevano partire sabato e a lei hanno detto lunedi. . 3. Perche la lettera va a Claudia e non ai genitori?
No dovevano partire sabato e lei lo sapeva non si capisce perché mente facendo intendere che dovessero partire il lunedì...lo credo anche io che lei non avesse intenzione di partire con i suoi.. secondo me lei si era organizzata per andare chissà dove e chissà con chi realmente ma poi qualcosa è accaduto...e la lettera era un depistaggio chiaro perché forse lei scappava da una situazione o da qualquno..
Bo', è una situazione strana, la grafologa è una professionista stimata e ha una consolidata esperienza di perizie, credo che se Alessia Rosati avesse scritto la lettera sotto costrizione lo avrebbe subito rilevato e invece è di tutt'altro parere. Quel che posso pensare è che quella lettera fosse un pezzo di una strategia, che potrebbe essere quella sostenuta nel video (depistare uno stalker che la perseguitava) o qualcosa di diverso.
@@annavismara967 Ma certo che ne ha, però non è la sola ad aver escluso che Alessia Rosati abbia scritto quella lettera sotto minaccia o addirittura sia stata costretta a scriverla sotto dettatura. Le stranezze in questo caso (posto che sia un caso di rilevanza criminale, cosa di cui sono convinto ma non sicuro al 100%) sono tantissime e mi fanno pensare che qualcosa di gravissimo sia successo entro pochi giorni (diciamo entro 4-5 ma forse anche meno) dalla partenza dei familiari per l'Umbria.
Il messaggio in codice potrebbe essere il seguente e non si riferisce ad una richiesta di aiuto ma a Catherine (Katy) Skerl: il 23 luglio, giorno della scomparsa di Alessia, si celebra Santa Brigida di Svezia, patrona dei viaggiatori e compatrona d'Europa ("Andiamo per l'Europa e non so quando tornerò..."). Secondo la tradizione agiografica Santa Brigida trascorse la prima parte della vita come laica sposata, per volere del padre, con un nobiluomo. Con questi fondo' un ospedale e si dedico' ai poveri ed alle ragazze cui dava onesta sistemazione per evitare che cadessero nella prostituzione. I due ebbero otto figli di cui la secondogenita, Santa Caterina di Svezia (= Catherine Skerl) fu canonizzata. Dopo la morte del marito si stabili' a Roma assieme alla figlia Caterina. Anche costei fu data in sposa per volere del padre ad un nobiluomo ma dopo la morte del marito si dedico' totalmente all'attivita' religiosa della madre insieme alla quale intraprese lunghi pellegrinaggi non privi di pericoli da cui le due Sante si salvarono per intervento miracoloso. Per questo Santa Caterina viene spesso rappresentata accanto ad un cervo, simbolo di resurrezione e di rinascita ("Ora mi sento quasi rinata soprattutto perche' avevo voglia di viaggiare..."). Katy Skerl abitava nello stesso quartiere di Alessia, Montesacro; come lei frequentava i centri sociali e come lei era militante di estrema sinistra. Anche la scomparsa di Katy Skerl avvenne di sabato, giorno in cui, dopo aver partecipato ad una festa, si sarebbe dovuta incontrare con un'amica con cui sarebbe dovuta partire il giorno seguente ("Lui stava per partire e se non lo facevo subito non l'avrei piu' fatto"), appuntamento cui non giunse mai. L'aggiunta del numero 1 al civico sulla busta della lettera si riferisce ai 10 anni che intercorrono tra l'anno della scomparsa di Katy (1984) e quello della scomparsa di Alessia (1994) e all'eta' che aveva nel 1984 (11 anni). Infine ho notato molte analogie nelle situazioni e negli avvenimenti nonche' una certa somiglianza con le interpreti del film 'La vita di Adele' del 2013 (l'incontro, la protesta studentesca, la festa, il parco). Per concludere la scomparsa di Alessia Rosati sembra essere legata a quella di Katy Skerl a sua volta collegata a quella di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi per cui e' ragionevole supporre che facessero parte di uno stesso gruppo/organizzazione o ne fossero vittime.
La tua ipotesi è molto complessa e credo sia impossibile confermarla nella totalità, soprattutto è molto complesso l'apparato simbolico a cui fai riferimento, tuttavia è affascinante e molti elementi mi fanno pensare che la scomparsa di Alessia Rosati sia collegata alla sua particolare condizione di militante politica. Ho forti dubbi che la scomparsa della Rosati e l'omicidio della Skerll siano collegati con la scomparsa della Orlandi e della Gregori e anche che, la scomparsa della Gregori e quella della Orlandi, siano episodi con un forte legame tra loro, anche se, in astratto, non posso neppure escludere che chi le abbia uccise e fatte scomparire (non credo all'ipotesi del rapimento ma a quella dell'omicidio con occultamento/distruzione del corpo) sia lo stesso "soggetto"...
Il civico sbagliato non potrebbe essere un segnale per far capire che la lettera è stata scritta sotto minaccia? Magari chi la minacciava non conosceva l'indirizzo preciso
Ciao. In traltà i grafologi che hanno periziato la busta sono stati unanimi nel dire che si tratta della cifra "1" e scritta da una persona diversa di Alessia. Di più, però non ci è dato sapere.
Ma forse un ' altra anomalia c' e ' , lei dice la via dove ha incontrato questo ragazzo,,, ma chi scrive la via?? Nessuno , ha voluto rimarcare che era vicini casa , perche'? , solo x non far pensare che e' sparita da un altra parte