Ciao ragazzi, vi ho visto giocare per tanti anni. Ero giovane e non mi perdevo una vostra partita. Quanti ricordi bellissimi e quanti gol meravigliosi... proprio come adesso ☺️ 💙🤍❤️🖤🤍💙
Fra i due, per me, più incisivo e determinante Vialli. Generoso, arretrava per dare una mano al centrocampo ed in difesa. Mancini, più signorino, spesso si nascondeva, e c'era chi doveva correre per lui (detto dallo stesso Vialli), poi certo aveva le giocate ma non era assolutamente costante.
Guarda, non so di che anno sei ma ti sbagli . Mancini con la maglia della Samp è stato un fuoriclasse, vai a vederti qualche partita intera (mi pare ci sia Roma- Samp di super coppa de 91 su RU-vid). A differenza di Vialli, Mancini era il fulcro del gioco, infatti la maggior parte dei palloni arrivavano a lui e Vialli di questo si lamentava anche. E molto spesso Mancini trasformava questi palloni della squadra in assist decisivi o passaggi filtranti… Quando Vialli rientrò da problemi fisici nel ‘91 si ritrovò la Samp prima in classifica e difficilmente senza il Mancio sarebbe potuta essere in quella posizione. Secondo me a Mancini mancava però qualcosa a livello caratteriale, che non gli ha consentito ad esempio di imporsi in nazionale dove ovviamente il centro della manovra non poteva essere solo lui. Ma nella Samp ha fatto cose che in un singolo giocatore non ho mai visto fare a nessuno negli ultimi 40 anni, neanche da Totti.
@@mitsui8723 ho un età, purtroppo matura, di aver visto e masticato molto calcio. Di partite buone ne ha disputate ovviamente, ma anche tante prestazioni incolori. Sono stato sintetico nel giudizio ma per me resta quello. Aggiungo a favore di Mancini che aveva visione di gioco e capiva situazioni tattiche prima di altri e mi trovo d'accordo sui limiti caratteriali (introverso, permaloso) che lo hanno fatto fallire completamente in nazionale. Un campione oltre che tecnicamente lo deve essere anche caratterialmente. Ben 3 ct non lo hanno mai ritenuto un punto fermo preferendogli Zola Giannini e Baggio (un altro pianeta rispetto a lui). Non capiva che la maglia azzurra è troppo pesante per legarsi mani e piedi ai destini di un solo giocatore per quanto talentuoso sia, non successe con Rivera, con lo stesso Baggio che compresero tale stato di cose e si adeguarono. In campo rompeva le scatole a tanti compagni di squadra (era davvero problematico giocargli accanto, a meno che non eri dotato di molta pazienza) per passaggi, appoggi o conclusioni sbagliate, (i vari Lombardo, Pari, Salsano ne sanno qualcosa, nonostante si spompassero per lui). Molti suoi compagni ed ex compagni confermano ciò che scrivo ti cito qualche nome (Francis, Taibi, Corini, Couto, Pellegrini L., M. Rossi, Branca, Liverani, Fuser).