Vitalità e terza età - 1° Webinar dell'11 Giugno 2024 

Interessante il modello della "U": mi viene da pensare ad un apice molto spirituale da cui il Respiro della Vita gradualmente si incarna approfondendosi in una concavità molto terrena per poi proseguire in una graduale ascesa verso un nuovo apice molto spirituale e per aprirsi di nuovo al Divino. In quest'ottica il tempo che passa mi suscita "curiosità" verso il futuro, stessa curiosità che per molti partecipanti al webinar è un elemento che incrementa la "vitalità". Una risorsa che generalmente la terza età preserva è la "memoria remota" che credo sia fondamentale perché è una chiave per guarire vecchie ferite alla base di attuali disagi. I primi anni di vita sono quelli in cui gli eventi traumatici sono meno razionalizzati dalla mente per cui rimangono più impressi nei fluidi e nei tessuti. Così il lavoro craniosacrale può aiutare a riportare alla luce e modellare vecchi traumi. Due parole chiave della terza età per me sono "rigidità" e "plasticità". Entrambe interessano tre livelli: neurologico, tissutale e mentale ed hanno a che fare rispettivamente con la vascolarizzazione cerebrale, la circolazione fluidica nei tessuti, l'espansione dei propri orizzonti. Tutto ciò che va verso l'effetto ultimo del lavoro craniosacrale. Grazie Maderu, grazie Massimiliano e grazie a tutti i partecipanti per aver condiviso le vostre esperienze!