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Vite artificiali | Claudio Lolli 

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Vite artificiali (da Nove pezzi facili, 1992)
Certe volte ho le vertigini di notte o di mattina ma
non c'è tempo di voltarsi,
certe volte sento battere il mio cuore troppo forte ma
non c'è modo di ascoltarsi,
certe volte le parole sono troppe, sono vite artificiali, ma
non ci son segni da farsi,
tra i tuoi libri i tuoi squilibri, i tuoi equilibri, dio!,
che fatica organizzarsi…
tra le vite artificiali e le morti naturali, noi,
non è facile salvarsi,
ma lo senti questo flauto che respira col tuo corpo, noi,
è un modo di chiamarsi.
Certe volte faccio sogni tanto brutti che non so se sono sveglio, ma
non c'è tempo di svegliarsi,
certe volte piove veramente troppo tutto il giorno ma
non c'è modo di bagnarsi,
certe volte mi ricordo tutto quello che mi hai dato ma
come fare a ricordarsi,
certe volte mi addormento anche da sveglio, guardo, sento ma
che fatica addormentarsi…
tra le vite artificiali e le morti naturali, noi,
non è facile salvarsi,
ma lo senti questo flauto che respira nel tuo corpo, noi,
è un modo di chiamarsi.

Опубликовано:

 

9 июн 2020

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Комментарии : 1   
@danielenicastrini7730
@danielenicastrini7730 6 месяцев назад
Mi va di scrivere solo belle parole che escono da sole , e si aprono alle tue gesta di canzoni artistiche e utili per lo spirito amichevole di nuovo orizzonte politico e sociale... riprendere la corsa in mille modi e non dover aspettare tanti anni per ricirdarci delle sue promesse cantautorali... grazie e riposa in pace caro amico mio lustre ricordo di fare musica ...