La prima poesia che lessi di Gozzano, letta poi da un grande artista come Vittorio De Sica, che dire! Grazie di averla caricata. Per chi è appassionato di Guido Gozzano se può interessarvi ho pubblicato il suo documentario "La vita delle farfalle" sul mio canale. Un caro saluto a tutti.
Conosco a memoria molte liriche di Gozzano e le amo intensamente..poeta delle"piccole cose di pessimo gusto", precursore della poetica dell'oggetto che avrà in Montale un alto rappresentante,coltissimo, raffinato, descrittore formidabile di certi ambienti di provincia come di salotti torinesi,o della sua città natale ("Torino" è una poesia meravigliosa). Gozzano va conosciuto, è molto più che un poeta colloquiale, è un innovatore,un grande,e poco celebrato, esponente della nostra poesia novecentesca.De Sica, nonostante la diversa provenienza,rende bene la semplicità (del tutto studiata,evolutissima) di questa lirica magnifica, rispettandone il senso profondo e non cadendo nell'enfasi.
Gozzano è un grande descrittivo del suo tempo, strabordava nelle minuzie , nulla gli sfugge, i fiorellini del servizio buono i profumi dell'orto e anche nella descrizione di Felicita è così , non superficiale , ma frettolosa . Il poeta indubbiamente era un faro sul suo tempo ma sembra usi la contemplazione ad un livello che rimane statico dentro i suoi poetici. piacevolissimi ritratti.
Ed è giusto che sia così. Da bravo crepuscolare, non gli interessa indagare i grandi perché della vita, ma parlare di cose semplici, delle quali lui stesso riconosce la quotidianità e quasi la banalità, ma alle quali vuol bene. E ne parla con un garbo e una malinconia delicatissimi. Gozzano non è Leopardi e non gli interessa esserlo, non è un poeta che inizia a parlare di un paesaggio per poi interrogarsi sui grandi perché della vita (anche se sulla sua, di vita, riflette con grande sensibilità), ed è bello proprio per questa sua levità mai superficiale.
Che dolcezza ! Che grazia ! Che naturalità nella interpretazione di De Sica , senza forzature ! Bella la poesia resa un gioiello dalla superba recitazione !!!!
Davvero notevole, pur nella sua prosaicità e ilarità, il testo rapisce e conquista; come in un avvincente romanzo si attende il colpo di scena e ci si appassiona ad un insolito e garbato ménage di coppia. L'interpretazione di De Sica aggiunge ulteriore valore al tutto❤️
Fino a 3', fino a "Per la partita verso ventun'ore", persino un De Sica quasi non riesce a intonare questo canto; e subito lo perde, lo ritrova e lo perde. E' difficile in realtà seguire chi accorda "le sillabe dei versi/ sul ritmo uguale dell'acciottolio".
elisabetta458 Non sopporto di sentire le mie poesie recitate da altri, anche i migliori. Ne sbagliano i ritmi, le pause, i silenzi, gli schiocchi, le risa, le lacrime, la musica. Sembra facile e piano Gozzano. Ma è difficile restare nella concentrazione del crepuscolo senza disperdersi nella banalità della luce meridiana o affondare nel patetico del notturno. Non racconta la nostalgia di dolcezze solo sognate. Non ironizza su un suo bisogno di carezze appena confidato sussurrando. Descrive lo straniamento, la solitudine e la perplessità di chi guardi vivere se stesso. Ben Tornata!
PROTESTA!! Non sono mai andata via... sto combattendo sui mercati finanziari e programmando la campagna elettorale per incoronare il mio primogenito . Altro che Renzi che si gonfia il petto cercando con lo sguardo i fotografi per mettersi in mostra . E tu se ti farà piacere sarai tra gli invitati preferiti .A presto
secondo me è un riadattamento al pianoforte de "Ideale" di Paolo Tosti. Ti consiglio di ascoltare la versione cantata da Caruso, verso la fine la melodia è quella!
Poli butta troppo in ridere un poeta che è, sì, ironico, ma mai ridanciano. Gozzano è un poeta della, per così dire, gioia col groppo in gola. E' innamorato della vita, ma è ammalato, e lo sa. De Sica rende molto meglio questa dolce malinconia.