Seguendo con una certa costanza i vostri video,mi rendo conto che per quanto possa investire prudentemente,esistono troppe variabili e crisi mondiali ripetute che rendono l'investimento che possa portare profitto una chimera( un gatto che si morde la coda)quindi ne deduco che la variabile fortuna conta piu'di uno studio oculato tenendo conto di tutti i fattori ( voluti e non voluti da chi detiene i poteri forti)rispetto ad un programma finanziario apparentemente studiato e sviscerato
In realtà il video spiega l’esatto contrario: ci sono eventi che puoi controllare ed eventi che non puoi controllare ma se fai le cose bene è sempre meglio che non farle. Se poi vuoi passare la vita a ripeterti che “investendo si perdono sempre i soldi” e che andrà sempre male fai pure. Ma, a questo punto, ti consiglio per il tuo bene di guardare altri contenuti più allegri e divertenti rispetto a quelli finanziari 😊 Un caro saluto e grazie per essere intervenuto!
In Italia (come in tutta l'Europa), viviamo una situazione radicalmente diversa da quella americana: noi possiamo contare su un servizio sanitario pubblico e (quasi) gratuito e sulla previdenza statale. Queste due cose, insieme, possono coprire in tutto od in parte le esigenze esistenziali di un pensionato e rappresentano un "fixed income" (un "flusso di cassa" in ingresso) del tutto equivalente al "fixed income" prodotto negli Stati Uniti da scalette di obbligazioni, cedole obbligazionarie, dividendi azionari e prelievi del 4% sul portafoglio. La conseguenza diretta di questo "fixed income" è che per un pensionato italiano è possibile farsi carico di una quota superiore di *rischio* e quindi di un maggiore rendimento. Se il pensionato americano è sostanzialmente costretto a mantenere almeno un 40% dei suoi investimenti in obbligazioni ("fixed income") per garantirsi una certa sicurezza, il pensionato italiano potrebbe ridurre questa quota al 20% senza far aumentare significativamente il suo livello di rischio. In questo modo potrebbe godere di un maggiore rendimento. In modo simile, si può pensare di portare il prelievo annuo al 6% contando sul fatto che quel 2% in più rispetto agli americani lo fornisce la pensione. Si tratta, ovviamente, di un gioco *pericoloso* (come è pericolosa qualunque cosa quando si parla di soldi) ma è una possibilità che può essere presa in considerazione.
Ce l’abbiamo adesso (o ce l’avete voi che avete un po’ più di anni più di me). La mia generazione vivrà progressivamente ma inesorabilmente la distruzione dello stato sociale perché non se lo potrà più permettere. Ho poche certezze ma su questo tema, purtroppo, sono sicuro per un fatto aritmetico: la sempre minore partecipazione al lavoro, nonostante il record di occupati che comunque non sono in grado di sostenere i tanti (troppi) non occupati 🤦🏻
Vivere di rendita contando sul prelievo del patrimonio finanziario accumulato è un esercizio più teorico che pratico ed è al massimo riservato a una ristrettissima cerchia di persone molto ricche e/o molto intelligenti finanziariamente . Il pensionato medio anche benestante non sarebbe capace di gestire per due decenni portafogli di Etf, contabilizzare spese e prelevamenti, far decrescere i soldi accumulati ogni anno senza preoccuparsi, ecc. Per farlo dovrebbe avere egli stesso personalmente le competenze competenze di un consulente finanziario. E poi gli imprevisti della vita metterebbero a dura prova le intenzioni...Di fronte alls spese per curare una malattia o a improvvisi bisogni dei figli si riuscirebbe a rispettare il piano dei prelievi? E se poi pensiamo ai cigni Neri... Ad esempio il tizio tutto contento si ritira e inizia a prelevare... La Cina invade Taiwan e il portafoglio perde il 50%... Vede i suoi sogni distrutti e invidia i suoi ex colleghi che cmq prendono lo stipendio ... Va a finire che si ammala e muore anzitempo..
Un po' estremo ma tra le righe è stato detto nel video che un conto è la teoria e l'altro è la pratica. Certe cose possono essere per relativamente tanti ma non per tutti.
Tutto ciò è a prescindere dall’importo riconosciuto da un istituto pensionistico, bensì da un proprio portafoglio già investito da cui la persona che per età ed altro è andata in pensione dal lavoro e che per vivere preleva secondo la regola del 4% un rendimento che per vivere annualmente. Da qui come affrontare gli impatti dell’inflazione per non diventare povero, tra cui domandarsi e pianificare le proprie spese. È corretto?
Di base il 4% in teoria dura trent’anni e più in vari scenari, se uno riesce a prestare un po’ di attenzione nei primi anni probabilmente le sue possibilità di successo aumentano 😊
Non è una previsione ma di base analizza uno scenario (inflazione alta) in tre diverse fasi del pensionamento. Il futuro non si può prevedere ma ci si può preparare 😊
Chi come me è andato in pensione subito dopo il periodo Covid, è da associarsi alle situazioni grafiche posto 1990 oppure del 1964, visto che già a fine 2021 l’inflazione iniziava a farsi sentire?
Somiglia allo scenario pre anni 70 per quanto il fenomeno inflattivo sia stato molto più contenuto e per il momento limitato nel tempo. Nei prossimi anni vedremo l’evoluzione, di base lo studio dimostra che ce la si fa in vari scenari ma con risultati finali diversi.
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