Dico la mia e non mi importa se risulterò stronza ma è più forte di me. Questa intervista la reputo uno sputo in faccia a chi ha lottato e lotta per i diritti umani, ai bambini che lavorano in Corea del Nord perché non privilegiati, alle persone che vorrebbero sapere cosa c'è al di fuori della loro nazione ma non gli è consentito. Spero proprio che vi facciano eliminare sta buffonata, perché di questo si tratta. La signora deve ricordare che è stata lì da ospite.
Video semplicemente imbarazzante. Cioè, hai la possibilità di intervistare una delle pochissime persone che hanno vissuto nel paese più sconosciuto del mondo, gli puoi fare mille domande, tanto per confermare o confutare le teorie che si dicono sulla Nord Corea, che ne so: se fosse sempre sotto controllo, se si potesse muovere liberamente, se le fosse disponibile accedere a qualsiasi servizio, come sono le paghe lì, il servizio sanitario, il sistema scolastico, se fosse in contatto con l'esterno durante il suo soggiorno lì, se potesse vedere quello che voleva alla TV, e invece... domande vaghe e scentrate. Pure la signora, vergognosamente evasiva nelle risposte, quasi complice nella sua accondiscendenza. Pessimo, veramente 26 minuti di nulla totale!
@@matteoboscolo5152 ho avuto l’impressione che questa donna sposasse la propaganda nord koreana !! È stata troppo tempo li ,secondo me ,anche lei ha avuto un lavaggio del cervello ! Non la giudico ,non sono nessuno! Ma è un paese che va solo DENUNCIATO!
Pensavo di essere l'unico a guardare compulsivamente i reportage dei turisti in Corea del Nord. Aver scoperto di non essere il solo, mi consola! XD Consiglio a tutti la lettura di Dear Leader, di Jang Jin-Sung. E' in inglese ed è incredibilmente interessante. Scritto da un ex-alto papavero del partito comunista nord coreano, membro del dipartimento di propaganda letteraria, riuscito a fuggire insieme ad un suo amico. Un libro da leggere, assolutamente.
Io pure mi sento di essere l'unico! Sto a cercare gruppi facebook per quelli come noi, ma vengono fuori solo gruppi di cialtroni che sostengono che la Corea del Nord è un paese normale 😭
@@Wurfenkopf idem, se ne hai gruppi normali da consigliare che non siano popolati da gente che elogia DPRK pls facci sapere, mi sento sola nella mia curiosità :D
@@Daisyjones94 Creiamolo! Hai qualche idea per il nome? Ci vuole qualcosa che sia chiaramente legato al sociale e non alla politica, così potremo essere rintracciati da nuovi membri! Qualcosa tipo "storie di nordcoreani". Oppure "Vogliamo sapere tutto sulla Corea del Nord". O "Noi che siamo ossessionati dallo scoprire la Corea del Nord" (troppo autocommiserevole?)
Non ha vissuto con la media borghesia ma solo con l'alta classe della capitale, questo video non ha senso ed oltretutto non rappresenta la realtà... la Corea del Nord la potresti giudicare solo vivendo per anni fuori dalla capitale, con solo riso porzionato ed acqua sporca
Questa donna mi pare piuttosto una sorta di inquietante collaborazionista. Le idee sulla Korea del Nord sono frutto di stereotipi? Quindi la dittatura, le statue colossali dei leaders, l inesistenza di internet, il Partito unico, la denutrizione diffusa, le scale mobili sacralizzate, i pianti automatici di massa, le statistiche che ci dicono che i nordcoreani stanno perdendo cm di altezza rispetto ai compatrioti del sud, l impossibilità di muovere critiche al Regime etc...tutto frutto di stereotipi occidentali? Penso che la libertà e il suo istinto ad autodeterminarsi sia UNIVERSALE e chi relativizza culturalmente è un collaborazionista sospetto.
Collaborazionista non lo so ma purtroppo è abbastanza chiaro come le idee politiche annebbiano le menti una parata militare dove le persone sono obbligate ad andarci ed ad esercitarsi con il rischio della vita in caso di sbagli madornali, può anche essere spettacolare ma così va giudicato non diversamente così come cerca di dire la signora.
Magari l'hai già visto, però fra i tour di italiani in Corea del Nord ti consiglio quelli di Progetto Happiness (ANZI ti consiglio tutti i suoi video ANZI sarebbe bellissimo se riuscissi ad intervistarlo anche se non è uno scrittore) mi hanno davvero toccato il cuore!!!
NO. Il progetto happiness in Korea del Nord non ha senso, i turisti nel Nord non vedono la realtà. Happiness, si, ma solo per gli occidentali. I Defectors lo dicono chiaramente: Pyongyang non è come tutto il resto del paese, perchè nel resto del paese si muore di fame. Il progetto Happiness ha fatto vedere solo quello che la propaganda vuole, questi viaggi sono estremamente organizzati e controllati dall'autorità, e se non si aggiunge una critica o un disclaimer è come non riconoscere che l'esistenza del regime. Cosa di cui è stato accusato, giustamente, il capo di Happiness. Non si va a divertirsi nei posti in cui il 41% delle persone soffrono di malnutrizione. Non si fa i turisti simpatici dove ci sono ancora le esecuzioni pubbliche.
Giulia in the rye Non sono d’accordo, posso capire e concordare col fatto che la Corea del Nord NON sia Pyongyang, ma progetto Happiness rende questo aspetto molto interessante: basti vedere il video in cui sono costretti a fermarsi lungo le strade innevate dopo l’incidente in macchina, Giuseppe ci dimostra e spiega che quello che ha visto lì è la dura e ignota, per molti versi, realtà della Nord Corea. Sminuire così tanto un ragazzo che cerca, nel possibile, di portarci in un luogo OFF-LIMITS per qualsiasi cosa è ingiusto, in quanto l’unica cosa che ha fatto è stata cercare un modo di informare nuovo (sempre nei limiti) che andrebbe portato avanti. Non si può andare da nessun’altra parte, si sa, però certo, ne si può leggere in tantissimi libri... ma perché non dare uno sguardo con i nostri occhi a qualcosa per noi così lontano?
Giulia, mi sembra un’accusa alquanto azzardata definire Giuseppe (Progetto Happiness) uno che ha fatto il turista simpatico in un Paese in cui si muore di fame, come se Giuseppe avesse realizzato il suo viaggio in modo superficiale o con la mentalità da “oh che bello vado in un posto strano ora mi diverto”. Quello che tu hai detto è vero per quanto riguarda il fatto che lui ha mostrato COSA la propaganda vuole, ma ti sei chiesa COME lo ha mostrato? Non guardare il cosa ma il come, dato che il COSA vedere lo ha imposto il governo, sì, ma il COME vederlo dipende solo ed unicamente dalla nostra mente e capacità di giudizio. E il punto del video è far notare proprio questo! È una critica (per quanto lui sia stato delle volte imparziale, per non influenzare il pensiero di alcuno spettatore durante la visione di tutta la serie) proprio a questo, proprio al fatto che è praticamente una città finta e che nasconde tante, tante cose. Lui non ha mai detto che Pyongyang rappresenta tutta la Corea del Nord! Ti lamenti del fatto che lui abbia realizzato un documentario a Pyongyang e che abbia fatto vedere quella realtà ma, non so se ti ricordi bene i video, all'inizio Giuseppe dice proprio che non realizzerà la serie di video da giornalista, bensì da turista, e come ben tu saprai l’unico posto in cui andare come tale è Pyongyang, e lui ha raccontato la realtà di questa (e poi ti sei pure risposta da sola: se la capitale è messa così male, immagina la periferia del Paese). Dici che ha fatto il turista “simpatico” solo perché ha scherzato qualche volta con le sue guide (se l’ha fatto è perché lui stesso ha ribadito più volte di voler prendere confidenza con loro in modo da farsi rivelare quante cose possibili sulla Nord Corea), o perché la prima sera d'albergo si è messo a giocare a ping pong con l'impiegata? Pensi che non sia consapevole dell’orribile realtà della Corea del Nord? Vorrei ricordarti quando, i primi minuti del video, Giuseppe in treno fa notare come ci siano dei carichi sulle ferrovie accanto a quest’ultimo come per coprire lo sfondo della città, come se stessero nascondendo qualcosa; ha più volte ribadito quanto la città fosse vuota nonostante vi abitino milioni di persone; quanto il popolo sia devoto al leader in modo quasi ossessivo; ha palesato più volte il suo sgomento per come la città fosse piena di edifici vuoti, e di come ci fosse un albergo solo per turisti, e che Giuseppe fosse praticamente l'UNICO ad alloggiarvi; e tanti altri motivi ancora che ora mi sfuggono. Perché criticare un ragazzo solare e con una immensa voglia di conoscere che ha realizzato un documentario del tutto amatoriale che NON riguarda la “unica vera e sola verità” della città, NON la Corea del Nord, NON la sua condizione sociale\economica\culturale, ma che invece si incentra in più sulla sua esperienza da turista che un giorno se la pensa e vuole visitare la capitale di uno degli Stati più pericolosi (anzi, secondo certe fonti, il più pericoloso) al mondo? Io mi auguro davvero che Matteo lo inviti, perché Giuseppe, oltre ad essere un ragazzo d’oro, può arricchirci con quello che ha imparato, che non è LA verità, ma LA SUA verità. Perdonami per il commento infinito, ma mi dispiace veder criticare un ragazzo così buono e pieno di talento come Giuseppe.
Giulia in the rye pienamente d’accordo ed aggiungo che (imho) non credo sia possibile a nessuno (per una questione anche solo puramente legata alla tempistica} pensare di mostrarci una realtà in 3 giorni. Nulla di personale con Giuseppe ne pubblicitario per ciò che sto per paragonare (non che sia giusto paragonare ma in parte serve meglio a capire ciò che ho scritto poco sopra).Tinvito a guardare questo video di un amico fotografo e reporter di guerra (ripeto nessun paragone ne pubblicità anche perche credetemi pubblicità non ne ha bisogno alcuna essendo conosciuto a livello mondiale). Lui mi può trasmettere un immagine oggettiva, Giuseppe, senza offesa no. ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-v7qzBMPAKLg.html
@@giuliaroti7517 Evidentemente non avete guardato TUTTI i video di Giuseppe sulla Corea del Nord, live comprese. Ha detto chiaramente che lo hanno portato in posti decisi dal regime, che Pyongyang è tutta una copertura e che non rispecchia la vera Corea. Ha anche detto che in un certo senso le guide/guardie facevano parte dell'élite, ma che ha potuto vedere per caso una parte della vera Corea durante l'incidente. I suoi video hanno anche mostrato chiaramente il tipo di controllo che viene esercitato sul turista, un esempio lampante è stata la scena della cameriera che gli chiede cosa fosse la goPro. Quei video sono unici perché il ragazzo ha rischiato davvero tanto, e voi siete dei criticoni che trovate il marcio ovunque. Poi è ovvio che nessuno mai potrà documentare la Corea del Nord in tutte le sue sfaccettature, campi di lavoro compresi
Purtroppo non gradisco ne' le domande fatte, ne' le risposte.... non si e' toccato nessun argomento scomodo, anzi etichettandoli quasi come "stereotipi"... Non sono stereotipi! Nominare il leader nordcoreano in una frase di critica ti porta a essere condannato di alto tradimento e finire in un campo di concentramento e questa e' realta'. Gli occidentali hanno un "minder" (addetto governativo) che ti segue e a cui devi fare riferimento per uscire, fare la spesa, spostarti ecc. Non viene fatta menzione che ti serve un permesso per entrare o uscire dalla capitale. E' vietato interagire con la gente del posto. Le sessioni di self-criticism. Non si parla di nulla.... anzi... quasi passa il messaggio che fai la tua vita tranquillo, la sera torni a casa e guardi un film. Peccato essere trovati in possesso di film occidentali, romanzi, dischi di musica o testi religiosi ti porti direttamente in un campo di concentramento. Questa e' la Corea del Nord. P.s. e dimenticavo... la Corea del Nord e' l'UNICO paese al mondo che ha bandito Internet... quindi si e' in totale isolamento da amici, parenti e dal mondo esterno.
Tutto ciò che dici con tutto rispetto è falso, se visiti il paese ovvio che hai una guida dato che non lo conosci poi se ti perdi so cavoli, prodotti occidentali sono ben diffusi e la prova la trovi su youtube nel canale di jaka parker che egli stesso vive in nord corea dove mostra ogni cosa come ad esempio prodotti occidentali, puoi visitare posti oltre la capitale come fece Cristian pivetta e il tutto lo trovi anche se youtube e infine internet è disponibile per tutti e non è una rete isolata io stesso attraverso dei link nel sito Facebook della KFA Italia sono entrato nel loro motore di ricerca con un click e anche su Facebook troverai cittadini nord coreani con una piccola ricerca
Questi sono i soliti stereotipi senza fondamento diffusi dai rivali del paese (sud corea) anche se loro di libertà non possono metter bocca, ad esempio nel sud se parli di nord corea, comunismo o ascolti musica del nord o leggi libri del nord puoi essere condannato fino a 7 anni o a morte addirittura e tutto ciò per legge
@@marcominerba2769 bah non penso che le guide ti seguano per evitare di perderti, anzi penso lo facciano per evitare che tu possa fare spiacevoli scoperte. Fidati ho visitato un sacco di città autonomamente e, anche se mi sono persa spesso, ho adorato questo tipo di esperienza. Io penso piuttosto che sia una limitazione alla mia libertà personale.
Ma quante cazzate hai scritto , ti prego di informarti prima di fare certe affermazioni, guardati un video di jaka Parker per esempio , leggi libri e studia . Piuttosto taci al posto di sparare questa quantità di assurdità .
Io vi volevo vedere a nascere in Corea del Nord. Ah no, non avrei mai potuto vedervi, né leggervi su RU-vid perché non avreste mai avuto la possibilità di connettervi a RU-vid e commentare. E tanto basta. Inutile cercare di salvare l'insalvabile. Tolto il fatto che l'esperienza qui narrata è di una straniera, che ovviamente non è manco lontanamente paragonabile a quella di un cittadino nord coreano, muratore per tutta la vita per decisione dello stato, nato in periferia, a Tanch'on per esempio, città dalla quale gli è proibito spostarsi, denutrito, col rischio di finire in un campo di lavoro se considerato dissidente da uno stato che si fonda su "Dieci Principi" imposti a tutti, da un dittatore con la mania del culto della personalità, nel 1974 e che niente hanno a che vedere con la "cultura" coreana. Può bastare? No perché ok essere critici dell'Occidente, ma non possiamo nemmeno negare l'evidenza.
Beh l'affermazione per cui non sia giudicabile la Corea del Nord sa proprio di diplomazia ultra moderata, quasi elvetica. Un discorso è il popolo che è la prima vittima ma sulle gesta, di questa follia teocratica sotto mentite spoglie socialiste, sono storicamente provate. Capisco l'atteggiamento dell'autrice che parla più volte di "paranoia" nel suo soggiorno e probabilmente un po' di quelle fobie indotte se le è portate a casa. La storia della Corea del Nord è costellata di bugie, atteggiamenti delinquenziali, un abuso totale delle vita e delle speranze di quelle povere persone. L'elenco è lunghissimo: dalle palle sulla liberazione dal Giappone a quelle relative alla guerra di Corea. Poi il culto personalistico che sfocia in culto religioso (imppsto), il figlio psicopatico e totalmente fuori controllo che ispirato dai film di James Bond ha commesso atrocità incredibili come il rapimento di Giapponesi o l'attentato durante Seoul 88 . La carestia durante gli armamenti, usate poi come ricatto per avere aiuti alimentari proprio dal loro più grande nemico! Nessuna libertà di parola e di comunicazione, una follia totale che andrebbe estirpata dal mondo. Se non ho capito male l'autrice sostiene che uno dei momenti più belli è stato assistere alla parata militare: affermazione non commentabile, per me vergognosa. La filosofia del "Prima l'esercito" è un atto di propaganda che fa parte integrante delle bruttissime condizioni in cui versa la maggioranza dei nord coreani è con la quale riscattano il mondo. Non ci sono giustificazioni ne "relativismi" possibili. Non c'è nulla da capire: solo studiare la storia per farsi una concreta idea su cosa sia il male assoluto. Perché questo è la dinastia Kim, il male.
Io non sono mai stato in Corea del Nord. Ho visto tantissimo e letto anche parecchio su questo tema, non sono mai entrato nel Paese, non sarebbe nemmeno molto semplice. Tuttavia la questione non è davvero complessa: o lei è in mala fede o deve esserci una macchina internazionale messa in atto e protesa a raccontare menzogne sulla Corea del Nord. Io protendo più per la prima ipotesi. Ha mai letto gli articoli e i testi che alla Corea del Nord ha dedicato Barbara Demick? Giusto per citare uno dei più riconosciuti esperti internazionale sulla questione. E senza spingerci oltre, vi sono ancora oggi immagini satellitari che mostrano questa grande macchia nera che appare nella regione est asiatica di notte. Si tratta della Corea del Nord. Appare nera per il semplice fatto che non vi è elettricità, tranne in pochissime zone del Paese. Ha mai letto della grande carestia che ha colpito il Paese negli anni 90, cioè non secoli fa, di quelli che sono stati i pesantissimi strascichi? Si calcola che il divario attuale tra le due Coree sia 4 volte maggiore di quello esistente tra le due Germanie agli inizi della riunificazione. Come può essere stereotipata l`immagine di un Paese i cui abitanti devono portare appese la spilla raffigurante il presidente eterno dello stesso Paese e il compianto figlio? Se vogliamo prenderci in giro, ben venga. Lei mi sembra manchi di onestà intellettuale. La saluto.
@@paolorist4796 di regola no, comprendo la tua obiezione. in questo caso é diverso. probabilmente avevo aspettative errate io (a me che la Vitaliano avesse il coreano personale non interessa e trovo leggermente irrispettoso che dipinga il paese dove vige la dittatura più cruenta del mondo come un posto dove tutto sommato si sta bene). Ripeto, errore mio. avrei dovuto informarmi prima e poi decidere di non guardare il video (sono in contatto con un po' di rifugiati e i loro racconti sono diversi). Che poi nn ho mica detto che sia una brutta intervista. Non lo penso. ho solo detto che a me non è parsa interessante. Non capisco cosa ti renda tanto puccato.
Intervista superficiale, nessun approfondimento sulla società, credo derivante dal fatto che abbia vissuto da privilegiata in una minima zona privilegiata del paese, stile villaggio Potemkin, quale é l'intera Pyongyang, dove di fatto risiedono solo le elite e il ceto burocratico o comunque privilegiato, e quale é ancor più molto probabilmente il quartiere dove l'hanno fatta risiedere e i posti dove l'hanno fatta andare in 4 anni (credo abbastanza pochi, non andava di certo a spasso dove le pareva e ad incontrare chi le pareva). Il fatto stesso di non riconoscere questo fatto ne squalifica grandemente la testimonianza
Alla fine la vita di per sé è abbastanza comune, ma nelle dittature manca l’elemento fondamentale della natura umana: la libertà! La libertà è estremamente sottovalutata da molti occidentali, senza rendersi conto che il fatto di non dover vivere con una costante pressione dell’alto che, in fondo, ti accompagna per le ventiquattro ore della giornata, è veramente un lusso! Termine molto triste da utilizzare, ma purtroppo è così, in molti stati (più di quanti pensiamo) ci sono dittature che depauperano l’uomo della sua natura di essere vivente libero; risulta un lusso per noi la libertà, nonostante questa dovrebbe essere un bene imprescindibile. La cosa che più mi dispiace, però, è che chi nasce e muore in questi posti, non assaporerà mai il sapore della libertà, e questo mi rende davvero triste...
Parti dal presupposto che noi qui siamo liberi, ma siamo sicuri che la nostra libertà sia tale e che non sia solo una illusione? Certo, nelle piccole cose quotidiane possiamo permetterci più movimenti, ma credo che entrambe le società siano diverse tonalità di uno stesso colore.
@@brandonmid Penso spesso a questo fattore, penso che in generale la libertà dell'essere umano si trovi nei limiti della società nella quale nasce perché le fasi della nostra vita sono scandite dalle fasi che la società ci impone (nascita- scuola-università-lavoro-famiglia-morte). Purtroppo, fa male pensarci, chiunque non sarà mai veramente libero fin quando vivrà in una società civilizzata e, probabilmente, l'unico modo per essere totalmente liberi è vivere a stretto contatto con la natura e lontano dagli stati e dalle amministrazioni civili. Purtroppo, non tutti sono in grado di fare questo passo/questa scelta, ma sai cosa mi consola della nostra civiltà occidentale? Che abbiamo la libertà di dedicarci all'arte, vera espressione di libertà individuale, in ogni sua forma, possiamo dibattere su di tutto, anche sulla nostra libertà di dibattere! Come già detto, in quanto essere umani civilizzati non saremo mai veramente liberi, ma possiamo alimentare il nostro cervello con "pillole di libertà" che gli permettono di evolversi e di sviluppare pensieri sempre più complessi ed ampi, con grande apertura mentale. Spero di essere riuscita a far capire almeno in piccola parte ciò che penso!
@@brandonmid Sappiate che nella Repubblica Popolare di Korea, ai cittadini, non è concesso lasciare il paese, per nessun motivo, se non con speciali pass forniti dal governo, e solo verso la Cina. A scuola è obbligatorio studiare ed imparare la filosofia dello Juche (libro scritto non da un eminente filosofo, ma dal padre dittatore dello stato, Kim Il Sung), ed a seconda dei risultati che otterrai, sarai indirizzato a questo o quel mestiere. Ovviamente le elezioni politiche che ve lo dico a fare....per non parlare del resto. Io preferisco la libertà "superflua" di noi occidentali.
Estremamente interessante, mi piacerebbe leggere il libro, anche se mi chiedo se la condizione di un occidentale che è lì "in visita" diciamo, sia diversa rispetto a chi nasce e cresce lì. Per esempio non so come sia a Cuba adesso, ma ai tempi di Castro ovviamente chi veniva da fuori viveva molto meno l'angoscia che pervadeva la società sotto il regime.
Sicuramente ci sono delle disparità di trattamento. Ti consiglio il libro "Senza via di scampo. La storia vera dell'incredibile fuga dalla Corea del Nord", che racconta le condizioni dei "rimpatriati" esteri costretti a vivere in Corea del Nord nella seconda metà degli anni '90.
Ottima l'idea di questo video, ma sinceramente considero totalmente fuorviante dire che "noi occidentali pensiamo per stereotipi, non conosciamo la Corea del Nord". Abbiamo per fortuna persone scappate da quello Stato canaglia, cito Yeonmi Park con il canale "The voice of North Korea". Chi meglio dei nord coreani può spiegare la Corea del Nord? Nessuno. Prima di conoscere il suo canale, avevo le mie opinioni, e sinceramente la situazione è ben peggiore dell'orrore che già pensavo. I miei pensieri non si sono rivelati stereotipi, ma bensì pensieri ottimistici rispetto alla situazione reale. Quindi, meno "politicamente corretto" e più sincerità.
@@cmc98 Esattamente quello che ho pensato. Seguo il canale di Yeonmi e penso che sia necessario schierarsi contro gli orrori commessi da questa stato senza mezzi termini. Non si tratta di rispettare una cultura diversa, lo stato ha distrutto e privato i nord coreani della loro cultura.
Certo, Yeonmi Park, l'attendibilissima disertrice nordcoreana... Allora, direi che è arrivato il momento di smontare la credibilità delle "testimonianze" dei disertori provenienti dalla Corea del Nord. Tanto per cominciare, in diversi casi le testimonianze sono citazioni di persone anonime riportate su qualche rapporto. A parte questo, i disertori nordcoreani MENTONO. Per quale ragione? Le più antiche: denaro, fama e potere. Essi partecipano insieme all'Intelligence sudcoreana alla propaganda contro la Corea del Nord, ricevendo appositi finanziamenti. Alcuni rifugiati e sopravvissuti si rifiutano di parlare a meno che non li si paghi in anticipo e in contanti, altri ripetono aneddoti succosi che hanno sentito raccontare, ma dei quali non sono stati personalmente testimoni. Il The Guardian, nel 2015, riferiva: "I pagamenti in contanti in cambio di interviste con i rifuguati nordcoreani sono una pratica standard sul campo da anni. Inizialmente, il pagamento doveva coprire i costi dei pasti e del trasporto locale, che era di circa 30 dollari alla fine degli anni '90, quando ho iniziato a fare i colloqui in Cina e in Corea del Sud. Tuttavia, le tariffe erano aumentate a 200 dollari l'ora quando ho tentato di intervistare persone dalla Corea del Nord nel maggio 2014. Un funzionario del governo del Ministero di Riunificazione Sudcoreano mi ha detto che la gamma delle tariffe potrebbe variare enormemente, da 50 a 500 dollari l'ora, a seconda della qualità delle informazioni. Ma questa pratica solleva una difficoltà: in che modo il pagamento cambia il rapporto tra ricercatore e intervistato e che effetto avrà sulla storia stessa? Questa pratica guida anche la domanda di storie vendibili: più sono esclusive, scioccanti o emotive, maggiore è la tariffa". Esistono numerose organizzazioni atte alla ricerca e al finanziamento di questi disertori e delle loro bufale; si tratta di organizzazioni semigovernative finanziate dal Congresso degli Stati Uniti d'America attraverso il National Endowment for Democracy. Un intero sistema di propaganda contro la Corea del Nord, eterodiretto dall'amministrazione USA. Parliamo ora di Yeon-mi Park, che come vedo è citata da quasi tutti gli oppositori della Corea del Nord di Kim Jong-un sotto i commenti di questo video. Questa ragazza ama farsi fotografare con personalità legate ai regimi avversari di Pyongyang, come la troia Hillary Clinton, ed è legata a potenti organizzazioni finanziate dalla C.I.A. e nemiche della Corea come Oslo Freedom Foru, Liberty in North Korea e Atlas Network. La bugiarda, stolta e deficiente Yeon-mi Park racconta palesi frottole che mettono alla dura prova l'intelligenza degli spettatori. La sua pagina Wikipedia riporta le numerose contraddizioni e incongruenze presenti nella storia da lei raccontata, ed è per giunta accusata di guadagnare dai 15.000 ai 30.000 euro per diffondere bugie. Marry Ann Jolley fece notare che sl sito ufficiale di Park Yeon-mi, ossia Yeonmi Park Fondation website, conteneva un pulsante PayPal per le donazioni, senza tuttavia spiegare a chi sarebbero andati i soldi; il sito web, guarda caso, venne chiuso poco tempo dopo. Persino alcuni disertori nordcoreani e loro simpatizzanti hanno segnalato che raccontava sciocchezze a cui è difficile credere, ma evidentemente di gente che abbocca alle menzogne ne abbiamo tanta. Yeon-mi Park è una ragazza amante del lusso, che ama accumulare grande fortuna raccontando balle sulla sua fuga dalla Corea del Nord nei propri libri e nei propri discorsi e che difende il sistema capitalista americano come garante della libertà e della democrazia. Come confermato dal suo agente, guadagna circa 12.500 dollari a conferenza. Insomma, una puttana totalmente venduta alla propaganda anti-RPDC, che si è arricchita raccontando stronzate e che ora ama farsi le foto con i V.I.P. Circa il 50% dei disertori trasferitisi in Corea del Sud sono costretti a fronteggiare discriminazioni e stereotipi, il tasso di disoccupazione è più elevato rispetto alla media, circa il 56% dei disertori è classificato come a basso reddito, mentre il 25% si trova nella fascia più bassa, di depressione e di suicidi: circa il 15% ha ammesso di avere pensieri suicidi, alimentati dalla nostalgia di casa. Non è un caso se il principale Paese in cui i disertori scappano dalla Corea del Sud è proprio LA COREA DEL NORD. Esatto, diversi di loro tornano in Patria. Per quale motivo? Perchè la maggior parte di loro non è scappata da un'orribile e malvagia dittatura, ma indotta a disertare dai trafficanti che si aggirano per la Cina. Le stime e i sondaggi più recenti dei disertori che hanno espresso apertamente il proprio desiderio di ritornare in Patria vanno dal 18% al 25%. La maggior parte di loro è intimorita dalla legge di sicurezza nazionale e dalle pesanti discriminazioni alle quali andrebbero incontro se si conoscesse il loro desiderio. Stando a quanto dichiarato dai disertori non entrati nel circolo propagandistico sudcoreano, la maggior parte dei nordcoreani intrappolati al Sud desidera più o meno segretamente rimpatriare. Allora per quale motivo non tornano subito indietro in massa? Purtroppo, una volta giunti al Sud e internati nei rifugi temporanei, sono costretti col ricatto, la tortura e le false promesse ad accettare la cittadinanza sudcoreana e a rinunciare alla propria. Sebbene dopo anni riescano ad ottenere il passaporto, a queste persone viene comunque imposto il divieto di viaggiare. A questo punto l'unica soluzione è oltrepassare la zona demilitarizzata, il che significa eludere la sicurezza sudcoreana lungo il confine, o giungere illegalmente in Cina via aereo o nave, ma è difficile ottenere i documenti falsi per ciò, mentre ottenere un passaggio clandestino in barca è molto costoso. Attualmente il problema, per fortuna, sta cominciando ad essere riconosciuto anche in Sud Corea e in Occidente: si veda il caso di Kim Ryun-hee, che si sta rivelando particolarmente dannoso per Seoul, specie da quando la donna nel 2019 è divenuta protagonista del premiatissimo documentario Shadow Flowers, il quale ha scatenato un'ondata di sgomento e terrore per i conservatori sudcoreani. Come possiamo vedere, abbiamo numerosi disertori nordcoreani pentiti, alcuni dei quali hanno denunciato la propaganda occidentale e si sono rimangiati le proprie menzogne. Oltre ai giornali occidentalisti e a presunte ONG umanitarie, la maggior parte dei diffusori delle bugie di propaganda contro la Corea del Nord sono organizzazioni finanziate direttamente da organi del governo degli Stati Uniti d'America, che ha intenzione di preparare l'ennesima guerra imperialista. La vita in Corea del Nord non è affatto così terribile come ce la descrivono, tant'è vero che chi ci ha vissuto per anni, come Massimo Urbani o Stewar Lone, non ne parla male, e su RU-vid c'è anche il reporter Jaka Parker (non è il solo, naturalmente). Qui sotto vedo gente utilizzare le stesse identiche terminologie della propaganda guerrafondaia dell'Imperialismo USA, come "Stato canaglia". Sembra di ascoltare George Bush.
@@Eurasiatico mi scusi, asserire che chi scappa dai regimi per avere una vita degna di chiamarsi vita, mente... È una cosa talmente grave, che davvero non dovrebbe esistere. Lei è una persona da teoria del complotto, da non "Eh Ma Non Cielo Diconoh Complottoh". Bene, rimanga con le sue idee malate. Mi immagino Lei sia anche un terrapiattista, un no vax, ed uno contro al 5G. Va bene così. Negare l'evidenza per alcune persone è come un gioco, continui pure a giocare 😄
Ho letto in una intervista che non si sente di dire che la gente comune muoia di fame. Beh, era controllata a vista e non poteva uscire di casa: figuriamoci da Pyongyang, magari da sola per farsi una bella gita. Viveva in una condizione di assoluto privilegio rispetto ai comuni cittadini ed aveva accesso a tutto ciò che il paese mette a disposizione. A Pyongyang è risaputo che vivano solo quei cittadini che abbiano raggiunto uno status sociale di un certo livello e che coloro che abitano fuori da quella zona non abbiano accesso. Quindi trovo molto onesto dire che lei non abbia visto morire nessuno di fame ma, ripeto, ha vissuto forse come i diplomatici che soggiornavano in centro a Mosca ai tempi di Stalin. Probabilmente potevano mangiare tranquillamente caviale mentre la gente era disperata nel resto della russia.
Sono d'accordo. Ma se è così significa che non è una giornalista perspicace.
4 года назад
Il tema molto interessante Matte e io ti adoro per sempre però potevate indagare un po’ la tematica della dittatura, come e se la percepiscono come tale anche i coreani e cose di questo tipo. Lo so che c’è anche altro ma banalmente quello è il tema più interessante, proprio perché non si sa molto. Io ho letto di lager, di esperimenti sugli esseri umani e cose simili, alle quali è difficile credere senza sentirsi in parte dei complottari, ma ci sono anche le testimonianze di chi è fuggito e sono agghiaccianti. Personalmente non provo nessuna fascinazione verso la Corea del Nord, ma solo incredulità e sgomento dopo aver sentito parlare chi è fuggito.
Grazie mille per il feedback! Hai ragione, sicuramente sarebbe stato interessante approfondire il tema. Se l'intervista omette certi argomenti è perché ho strutturato le domande a partire dalla letture del libro in modo da lasciar l'autrice parlare su esperienze che lei aveva effettivamente vissuto in prima persona.
@hello,its,anxiety sono d'accordo. non mi è venuta voglia di leggere il libro 😑 ma nemmeno io subisco alcuna fascinazione in merito alla Corea del Nord. amo questo canale ma nn ho tanto apprezzato le risposte (avrebbe, a mio parere potuto e dovuto approfondire l'argomento dittatura la stessa persona intervistata, a prescindere dalle domande. arrivati a 'manca il cornetto a colazione' ho stoppato il video. se se ne parla se ne parla, altrimenti, si parla d'altro)
silvia chiarito io credo che il video sia interessante proprio perché basato su delle esperienze reali di una persona normale. Il tema della dittatura non viene ignorato, mi sembra anzi che sia evidente in filigrana come presenza costante che permea la struttura mentale della comunità, ma non è oggetto specifico del racconto, perché lo scopo non è il report di inchiesta ma la testimonianza della quotidianità. È la differenza che passa tra una analisi sulla situazione dei diritti umani durante il fascismo e il racconto della vita quotidiana delle persone negli stessi anni. Ti dirò che per me è particolarmente interessante proprio rendermi conto che, dall’interno, una dittatura è solo vita normale - è la terribile banalità del male. Se poi vogliamo avere un altro tipo di dati possiamo aprire l’ultimo report di Amnesty o documenti analoghi.
Si infatti.... non dice assolutamente nulla... e in certe parti lascia intendere che sia una nazione normale. Basti solo pensare che criticare il governo è reato, in più non ha parlato della reale condizione degli abitanti che non fatto parte dell'élite. Ha preferito parlare di cose più banali o strettamente personali dando opinioni super edulcorate su tutto. Praticamente andare in Germania, in Australia o in Corea del Nord è la stessa cosa
Questa intervista e' piena di omissioni: nessuna domanda sul loro sistema sanitario, sulle condizioni di lavoro, sul costo della vita e potrei continuare. Purtroppo la categoria dei giornalisti o aspiranti tali e' di una miseria intellettiva nauseante, pero' non puoi dirgli niente perche loro sono LAUREATI. Speriamo che il libro affronti queste tematiche.
Il commento di un italiano su problemi che sono tutti italiani 😂 Prova come e successo a me a stare ricoverato quattro giorni su una barella senza neppure una coperta per essere poi trasferito in un reparto misto con medici generici che non erano neppure specialisti della tua patologia ed ero in Italia non in Corea del Nord
@@marcelloalario7493 Mi dispiace che ti sia successo questo Marcello, spero che oggi tu stia bene. Cura l'alimentazione, idratati bene e controlla l'emotivita' perche lo stress fa ammalare. Auguri.
@@Cambogia007 Ti posso dire che è stata un esperienza l' arrivo al pronto soccorso di Agrigento per un dolore addominale e trascorrere due giorni su una barella senza coperte in pieno inverno prima di essere ricoverato in un reparto misto e dimesso dopo altri tre giorni con tutti gli accertamenti ancora da fare e che ho dovuto fare a pagamento Il problema non è essere stati superati da una grande nazione come la Corea del Nord ma da paesi del terzo mondo
Come percepisco io la signora non piace la libertà di vivere . Non manca niente ??????? Allora prima aveva una vita senza regole . La libertà è tutto .
Ho finalmente letto questo libro che mi incuriosiva da un po’... io l’ho trovato davvero davvero ben fatto. Come dice l’autrice “ noi non abbiamo gli strumenti “ per comprendere la Corea del Nord e mi sono resa conto di quanto avessi un’idea completamente stereotipata. Nel libro comunque questa sensazione dell’essere controllati è molto presente e viene trasmessa benissimo . Sarei davvero curiosa di leggere anche della Birmania e di Cuba .
Bellissimo video, molto interessante! spero che ci siano altre occasioni di assistere ad un confronto così diretto con un autore che ha una storia così interessante da raccontare. Bravo Matteo (e complimenti Carla)!
bel video, mi hai messo curiosità a leggere il libro della vitantonio. un altro libro molto interessante sulla Corea del Nord è anche "l'accusa" di Bandi, uno scrittore nord coreano che al momento sembra essere ancora lì.
Ciao Matteo, non è che per caso potresti consigliarci anche dei libri di autori coreani, sia nordocoreani (se vengono pubblicati qui in Italia, non so) che sudcoreani?? Non so se esista già un video del genere, in tal caso scusami.
Io posso consigliarti under the same sky-from starvation in North Korea to salvation in America, di Joseph Kim, un ragazzo nato e cresciuto in Nord Korea che se ti interessa ha partecipato a molti Ted talks che puoi vederti qua su yt!
Ciao!anche se dopo 9 mesi non so se tu sia ancora interessato, ti consiglio come libro "il signore degli orfani". L'ho trovato quasi più bello di "fuga dal campo 14" ma conta che è anche leggermente più romanzato
Buongiorno,io sono uno di quelli che guarda tutti i viaggiatori RU-vidr perché sono una persona curiosa ,avendo anche viaggiato molto non solo per svago ma soprattutto lavorativamente in realtà completamente diverse dalla nostra,seguo questi contenuti attentamente! Sono una persona che per natura ho sempre e comunque rinnegato il comunismo e tutti i ceppi derivanti! Ma stranamente,proprio per capire bene ,il perché molte persone sposano questa ideologia ,sono stato due volte a Cuba , partendo con lo zaino e cercare di vivere come vivono loro,ho voluto testare sulla mia pelle ,ma sempre da privilegiato (con i soldi in tasca) e devo dire che si ci sono posti molto belli ,ma un italiano medio ,soprattutto quegli amanti del “che Guevara” dovrebbero capire bene come vivono i cubani ,la loro triste storia e la repressione che quotidianamente subiscono! Guardando i video sulla korea del nord ,non posso giudicare questa donna perché ci ha vissuto ,ma la mia impressione è che anche lei ,è stata plagiata dal regime nord koreana in qualche maniera ! Vi consiglio di fare un bel viaggio a Cuba ,almeno lì comunque il turista o straniero, è ben accetto questo è quello che ho potuto percepire,viaggi in sicurezza! Ma il resto ,le leggi sono molto severe e rigide come in tutti i paesi governati dalla dittatura comunista! Viaggiare apre gli occhi nel bene e nel male ,quando torni in Italia ,baci terra!
Video molto molto interessante! Da esperta di Corea (laureata in lingua e cultura coreana, vivo in Corea del Sud da 2 anni) ho trovato questo video MOLTO interessante, soprattutto sulla questione dello straniero in Corea, che in Corea del Sud è molto simile (specialmente per lo straniero non asiatico). Vorrei però lasciare un commento su questo argomento in quanto ho lavorato anche per una ONG che si occupa di diritti umani in Corea del Nord e ho avuto la possibilità di incontrare disertori nordcoreani: prendete i libri sui disertori nord coreani con le PINZE. Molte persone hanno nominato "Fuga dal campo 14" e "La mia lotta per la libertà"; questi libri sono molto spesso frutto di una forte propaganda anti Corea del Nord. Bisogna accettare il fatto che è impossibile conoscere veramente la Corea del Nord, ma fare di questi libri propagandistici conoscenza è altrettanto sbagliato.
Molto spesso i disertori sono finanziati dagli usa, per capire il nord korea si dovrebbe capire la storia della nord korea, poi ideologia juche songun, come funziona un partito comunista anche se in salsa koreana come il plc. Poi certamente la guerra di korea a lasciato un ferita indelebile.
Giulia, il tuo commento é davvero interessante. Ho letto Il libro di Yeonmi Park e sí, l’ho preso come oro colato perché racconta la sua esperienza personale che può essere diversa da quella degli altri disertori? In cosa non sarebbero oggettivi? Mi piacerebbe rileggere questo è fuga dal campo 14 magari con più consapevolezza
@@Daisyjones94 yenomi park ha cambiato versione un bel po di volte in varie interviste , sono gente finanziata per fare propaganda anti nord Coreana . Tante cose che lei raccontava sono state smentite completamente, basta informarsi .
Abiterai in corea del sud ma non conoscerai nessun festival musicale in corea del nord e neanche che musica è popolare estera o coreana. Anche perché per gli italiani la musica non è considerata cultura mentre all'estero è assolutamente considerata così. In Corea del Sud da 40 anni ci sono festival di tanti generi musicali da anni 🤣🤣. Ci ho vissuto per cinque anni. Non conosci tante cose della Corea del Sud, fidati
@@welcometodprk2079 vorrei approfondire le mie conoscenze riguardo alla Nord Corea. Mi interesserebbe un consiglio di lettura per un libro che tu ritenga non influenzato dalla propaganda occidentale. Non so se a due anni di distanza lo leggerai, ma grazie in anticipo.
Interessante, però non vedo cosa ci possa essere di bello in Nord Corea, dove la vita è terrificante, un popolo senza le più basilari libertà. Consiglio a tutti gli interessati che capiscono l'inglese la youtuber Yeonmi Park con sua Voice of North Korea by Yeonmi Park. Una ragazza che è riuacita a scappare e racconta la sua esperienza ed i confronti tra la cultura nordcoreana e quella americana. Tra i tantissimi video, ne consiglio uno "Top 5 cultural shock". Di quel video impressionante è constatare i diretti della donna (0) e dei cittadini che per questioni "banali" si possono/devono ricorrerre alle mani perché la polizia non interviene...interessante paese, ma spero presto trovino la libertà
Tutta quella gente come yenomi park sono gente pagata , ha descritto cose false di quel paese e soprattutto ha cambiato versioni in varie interviste , i disertori nord coreani sono dei pupazzi .
In corea del nord io sono stato come turista posso solo dire che è vietato l ammodernamento ce la pena di morte se ti permetti di cambiare qualche cosa
In questo paese non potrei mai viverci, come qualsiasi persona normale che ama la libertà. Il problema e che anche qui da noi con il pretesto della pandemia si sono fatte e tutt'ora siamo ancora l'unico paese in Europa con l'emergenza e le varie misure molto limitati ma questo è un altro argomento. È interessante comunque vedere qualche testimonianza da quel paese molto particolare per usare un eufemismo.
Ciao Matteo, come al solito trovo molto interessanti i tuoi video anche se in questo particolare caso avrei preferito un approfondimento maggiore della vita in Corea. Mi ha sempre affascinato cercare di capire come si viva in questi posti molto lontani da noi sia geograficamente che culturalmente. Qualche tempo fa avevo trovato dei video di una ragazza coreana che è riuscita a fuggire in America, è stato molto interessante avere la sua testimonianza sulla loro vita quotidiana e cultura. Ti scrivo qua il nome se fosse interessato (si chiama Yeonmi Park). Ciao 😊
Ho comprato pyongyoung blues su tuo consiglio, ma purtroppo non posso darti ancora un parere perchè sono ancora all'inizio. Comunque sono ossessionata dalla Corea del Nord e l'argomento mi interessa tantissimo, quindi ti prego, fai nuovi video in proposito!!!
Haha questa è più pazza di me che ho abitato in Bangladesh (in senso ironico ovviamente 😂) se vuoi intervistarmi sulla mia esperienza sono qui 😉👍ma prima dovrei scrivere un libro... comunque sia bellissima rubrica mi sta piacendo un sacco sei molto bravo Matteo complimenti..
Ma quanto la fai lunga prima di presentare la signora che deve presentare la sua esperienza in Corea del Nord ? ti ci sono voluti ben 4 minuti e 45 secondi piu tutte le tue altre intromissioni !!!
"Purtroppo non sono una veggente"... ma che risposta è? 😅 L'argomento è interessantissimo! Anche a me Matteo affascina tantissimo l'impenetrabilità della Corea del Nord!
Come te Matteo anche io mi cibo di video documentari di viaggi e racconti di persone "evase" dalla korea del nord. La cosa che mi ha più stupito è sentire che alcuni nord koreani si portano dietro un profondo senso di appartenenza alla collettività e avevo rapporti familiari più stretti, si dichiaravo , da un certo punto di vista, più felici rispetto a chi come i sud coreani vive una vita fortemente materialista e stressante.
@@nicolaronso9838 ho solo riportato ciò che hanno detto loro. Non credo siano più felici in senso assoluto, semplicemente rimarcavano una differenza tra i rapporti familiari.
Paese serio e ordinato a Pyongyang non trovi un mozzicone di sigarette x terra tutto funziona belle strade larghe dove poter sprintare autostrada gratis che vuoi di più?
AURIsa90 ciao! Penso si riferiscano all'accompagnatore che solitamente ti affiancano per far sì che tu rispetti alcune regole, almeno io ho letto così in un report di Internazionale
Chi va in un altro paese ne deve rispettare il modo di vivere e le tradizioni, anzi, sarebbe auspicabile che le comprenda e le ami, tenendo presente che la condizione umana di asservimento al potere sia sostenzialmente la stessa come, del resto, simili sono tutti i meccanismi di potere. Del potere cambia solo la forma esteriore non la sostanza. Chi dissente con il potere costituito in qualsiasi latitudine non fa una bella vita, vedi Assage. La signora del video ha visto se in Corea del Nord vi è la piaga della droga, delinquenza, persone indigenti che vanmo alla mensa dei poveri. Sarebbe stato intessante saperlo.
In realtà semplicemente, come ho detto anche, ho inviato le domande a Carla che ha risposto registrando le risposte dalla sua casa a Cuba. Mi ha inviato i video e li ho montati con le mie domande registrate a casa mia...
Bella intervista, comprerò il libro di sicuro. Finalmente informazioni da chi approccia una società con rispetto, al contario di video sensazionalisti dove sembra prevalere la ricerca del "trucido" tipo quella di un fotografo (bravo, per carità) che, dopo che gli era stato permesso in libertà di fare il suo servizio fotografico, ha praticamente, a posteriori, sputtanato tutto e tutti. Purtroppo questo è anche uno dei grossi limiti di YT, cioè l'aspettarsi sempre e comunque emozioni forti, chessò, Kim Jong Un che esce sparacchiando a destra e a sinistra. Per quanto riguarda il culto della personalità beh, che dire? Loro sono così, noi ci facciamo le file per comperare un telefono bianco...ognuno ha i propri miti.
Complimenti, finalmente un video fatto da persone serie e intelligenti sulla Corea del Nord non la solita spazzatura di ragazzini stupidi e prezzolati che raccontano un mucchio di idiozie che offendono l' intelligenza dell' essere umano
Io vorrei visitare la corea del nord, ma perché sono costretto ad appoggiarmi ad una guida? Non posso entrare nel paese liberamente e visitarlo senza rischiare di essere arrestato e imprigionato?
