Mi chiamo Claudio e sono un professore di matematica. Ho un molte di passioni: la chitarra, i giochi di intelligenza, i mattoncini Lego, la fantascienza, il fantasy, ... Quando parlo di matematica il complimento che ricevo più spesso è: "sei stato molto chiaro". Allora perché non mettere a disposizione di tutti questo mio "chiarezza"?
Su Qui Matematica pubblicherò tutorial, riflessioni, esercizi, soluzioni... tutto quello che può riguardare la matematica. Non c'è un filo conduttore: pubblicherò tutto quello che mi passerà per la testa. E vi assicuro che per la mia testa ne passano tante di cose!!! E se poi hai una domanda, una curiosità, un argomento che non hai mai capito, ...: ogni richiesta sarà esaudita!
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L'anno prossimo è già passato, come la mettiamo? Sono andato a rivedere questo video perchè il mio nipotino che fa i 9 anni, in 4a elementare, ha fatto un corso di robotica: mi farò spiegare bene cosa ha imparato.
No, semplicemente significa che il numero da cui sei partita non era un quadrato perfetto. Per esempio se provi con 257, ottieni 16 con il resto di 1, infatti 16^2 + 1 = 257
Ho una domanda sul quiz coi calzini 1:20:41 : nella formula finale i pantaloni sono stati considerati come 2:4 perché il numero dei casi favorevoli è 2 mentre i casi totali sono 4. Leggendo il testo la prima volta, l'ho interpretato come se la persona avesse già usato un paio di pantaloni chiari durante il lunedì e che nel corso della settimana non li avrebbe riutilizzati. Quindi ho calcolato il numero dei casi favorevoli come 1 e i casi totali 3 perché ho escluso che potesse riusare i pantaloni del lunedì. Perché è sbagliato?
Perché il testo dice "non indossa mai i calzini e la maglietta due volte in una settimana". Ma non parla di pantaloni. Quindi il martedì devi escludere i calzini e la maglietta usati al lunedì, ma non devi escludere i pantaloni, perché quelli possono essere usati di nuovo.
prof, ✍sono passato per caso qui nel suo blog ed ho trovato che la funzione da lei indicata ⇨(X^2- 2X -3) uguagliata a zero ,l'avevo già vista tempo fa e mi ha rammentato che essa potrebbe essere trattata partendo dalla sua genesi ,che richiederebbe più dei 5 minuti circa che lei le ha dedicato. Forse lei ha un suo progetto e lo porta avanti per buone ragioni ;tuttavia sarebbe più gratificante per i suoi allievi conoscere come si è costruita quel polinomio nella forma trinomia. Decenni fa mi crucciavo dover mandare a memoria le formule che avevano avuto certamente un passato nella sua genesi. Chi ,come e quando ,qualche mente superiore dell'antichità pervenne alla formula trinomia della parabola che verosimilmente si conosceva solo nella sua rappresentazione grafica ma non algebrica? I prof. di allora (corso per geometri)( non so oggi) rimandavano la questione ad un futuro incerto con l'imperativo categorico "prima impari il metodo di risoluzione e solo dopo ne possiamo parlare". In tal modo , i più fortunati per censo o per le proprie inclinazioni alla matematica potevano consolidare ciò che credevano di sapere. Non so se lei avrà la curiosità di andare avanti ma io confido perché potrebbe trovare interessante quanto scrivo qui nel seguito . Quella formuletta che lei ha scritto ha una genesi antica che risale ad Euclide ma che non venne divulgata perché la comunità scientifica coeva non l'avrebbe compresa. Infatti non ci sono testimonianze scritte del suo tempo. Come fu accertato millenni dopo, con le tavolette d'argilla dei Sumeri, si conoscevano metodi come risolvere le formule ma le soluzioni di esse, nella loro rappresentazione erano graficizzate come quadrati e rettangoli . Come sappiamo che Euclide l'avesse scoperta? Nella dimostrazione del teorema di Pitagora ,nella Proposizione 47 del Libro primo degli Elementi , Euclide eguaglia l'area di un trapezio rettangolo a quella dei tre triangoli retti che lo compongono ed ottiene che ⇨ovvero⇨ Area Trapezio =1/2[a+a+1)(a+a+1)]=⇨ 1/2(2a+1)^2= 1/2(4a^2+1+4a) dove (a) è il cateto minore della tripla pitagorica ed(a+1) il cateto maggiore. Le Aree dei tre triangoli ,che compongono il trapezio, valgono:1/2[a(a+1)]2 + 1/2 [(a+2)^2]= 1/2[3a^2+6a+4]; ⇨quindi possiamo eguagliare le due espressioni e si ha ⇨ ⇨1/2(4a^2+1+4a) = 1/2(3a^2+6a+4); ed ordinando e riducendo ai minimi termini si ottiene la formuletta⇨ (a^2-2a-3) che è una funzione ma quando sia eguagliata a zero comprendiamo che si tratta della equazione della Parabola completa . a X^2- bX-c=0 ⇨ X^2-2X-3=0 ; che ha per soluzioni sia con il metodo di Viète sia con il Determinante le soluzioni X‛=3 ed X‟=-1 per cui si può scrivere che( x‛x‟)= C = 3(-1)=-3 che non è un rettangolo ma l'ordinata del punto d'intersezione del ramo sinistro della parabola sull'asse Y del sistema assi cartesiani e non la (y) dell'asse di simmetria. Riguardo alla loro ∑= (x‛+x‟)= 3 +(-1)=2 , si deduce dal grafico che la loro semisomma individua l'ascissa dell'asse di simmetria e quindi della parabola ; X= -(b/2a)= -(-2)/2*1=2/2=1 (ascissa sia dell'asse sia del vertice e del fuoco che si possono ottenere graficamente. Naturalmente ci furono altri metodi per trovare anche la funzione della parabola spuria ma ne parlerei nel seguito. Confido che la cosa le possa essere motivo di verifica e di altre conseguenze . Se è interessato ad altre mie "scoperte" qui sotto veda la mia ordinato mail. Cordialità😌 Joseph(pitagorico)♒ (giusepelucianof@gmail.com) li, 27/7/24⏳
minuto 7.04 hai detto che l'equivalenza è vera solo se entrambi gli operatori sono V o F, ma A e B erano entrambe vere, quindi hai messo vero, nell'ultima riga A e B erano entrambe false, perchè hai messo faloso? P non dovrebbe risultare V F F V ?
Ciao Antonia, attenzione: l'equivalenza è vera se e solo se entrambi gli operandi sono veri o falsi. Ma gli operandi non sono A e B. Il secondo operando dell'equivalenza l'operando è B, mentre il primo operando dell'equivalenza è (A ∨ (¬B)). Quindi non devi confrontare la prima e la sesta colonna (quelle di A e B), bensì devi confrontare la seconda e la sesta colonna. Nell'ultima riga nella seconda colonna c'è un V, mentre nella sesta colonna c'è un F. Quindi l'equivalenza è F.
Ciao Emanuele. Devi partire dalle unità. Quindi, per esempio, il numero 234 viene diviso in 2⋅34. In questo video trovi un esempio: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-l2i5Abd0Vl4.html
Ti chiedo scusa per il ritardo, ma ero in vacanza all'estero e con poca connessione. Sono felice che tu sia riuscito a trovare la spiegazione. Se hai bisogno di qualche altra dritta, sono a disposizione.
Più che "probabilità diverse", sono considerati eventi diversi. Ma attenzione: i dadi non sono ordinati. Quindi dire "2B 3N" e dire "3N 2B" è la stessa cosa. Per cui "1N 1B" e "1B 1N" sono lo stesso evento.
prof . applicando la sommatoria di Gauss al numero perfetto 28 si ha: (28/2)*29=406=(2*7*29) che sono Numeri Primi. Dunque, abbiamo scoperto che i numeri perfetti generano Numeri primi quando li si inseriscano nella formuletta del principe dei matematici. cordialità.🤔😇✍ (joseph -pitagorico)☯ li 9 luglio 2024⏳
Nessuna. Una condizione sufficiente è un modo di leggere un'implicazione logica. Per esempio "A -> B" la posso leggere come A è condizione sufficiente per B. Idem per la condizione necessaria: B è condizione necessaria per A. Invece una condizioni necessaria e sufficiente è una doppia implicazione logica: "A <-> B" si può leggere A è condizione necessaria a sufficiente per B.
figurati. p.s. incidenti che capitavano pure ad enrico fermi. se nessuno lo notava, lui di nascosto cancellava con il gomito. capitano pure a me. sembrano fatti per farmi 'incazzare' . ma hanno un loro perché.
Ciao Ilaria. Innanzitutto semplifica il 100 con il fratto 1300: rimane un fratto 13: x - 1300 / 13 = 8 Poi moltiplichi i membri per 13. L'equazione diventa: x - 1300 = 104 A questo punto trasporti il 1300 al secondo membro e ottieni x = 104 + 1300 = 1404
In questo caso ti conviene ragionare "al negativo". Costruiamo l'evento opposto: lanciamo due volte il dado e non esce nemmeno un 5 o un 6. Ovvero abbiamo il prodotto tra i due eventi uguali: lancio il dado e non esce 5 o 6, cioè esce 1, 2, 3 o 4. Sul singolo dado la probabilità è 4/6, semplificato 2/3. Su due lanci la probabilità diventa il prodotto, quindi 4/9. Ma noi stiamo ragionando sull'evento opposto, quindi la probabilità cercata è 1 - la probabilità che non escano 5 o 6. Quindi 1 - 4/9 = 5/9.
ciao a tutti e grazie per il video molto utile.. potete aiutarmi a capire questo problema? ho una pezza di stoffa lunga 160 e larga 30 la pago 48 euro .. quanto mi costerà una pezza di stoffa lunga 140 e larga 40? facendo la tabella e partendo con la freccia in su dagli euro.. il mio ragionamento (sbagliato è) .. aumentano il costo (euro) aumenta la larghezza... quindi freccia su anche li.. aumenta il costo aumenta la lunghezza freccia su... tre frecce su.. ma è sbagliato... dove sbaglio nel ragionamento? grazie.
Proviamo a semplificare la soluzione. Il costo è proporzionale alla superficie della stoffa, quindi possiamo impostare questa proporzione: (160 * 30) : 48 = (140 * 40) : x Quindi: x = 140 * 40 * 48 / 160 * 30 = 56 euro Se lo fai con il tre composto, dovrebbe venirti: x = 48 * (140 / 160) * (48 * 30) = 56 euro
un video veramente efficiente e allo stesso tempo interessante, inoltre sei riuscito sia tramite immagini che a parole a rendere il concetto e a farlo capire bene e in pochi minuti, grazie.
Interessante furbizia, abbastanza facile da ricordare e da applicare. La difficoltà nel rispondere potrebbe risiedere nel range che le risposte multiple propongono. Se i 4 valori di risposta vanno, per esempio, da 4,28 a 4,62 e quindi sono ravvicinati tra di loro, è facile sbagliare, mentre se sono molto distanziati la risposta si azzecca.
Sì, ovvi. Però spero che nessuno sia così sadico da richiedere una precisione così alta senza consentire l'uso della calcolatrice. O per lo meno delle tavole logaritmiche.
Troppo facili: mediamente 10 secondi per ognuno (a mente)... Se chi vuole fare medicina ha difficoltà con questi test siamo davvero a posto... Come si possono fare soluzioni (in senso chimico) o posologie corrette di farmaci senza neppure conoscere le frazioni in modo elementare? È veramente una sonora sconfitta per la scuola italiana che quiz simili, che dovrebbero essere materia di scuola media, risultino così ostici per tante persone... Soprattutto per persone che abbiano finito le scuole superiori ed intendano iscriversi ad una facoltà "scientifica".... Tutti noi insegnanti di matematica dobbiamo interrogarci profondamente...
Ho preparato questo video quando la maggior parte degli iscritti al canale erano adulti che volevano affrontare un qualche concorso per la pubblica amministrazione. Diversi di loro mi segnalavano difficoltà con le frazione e così ho raccolto diversi quiz sotto forma di video. Però condivido comunque la tua riflessione. Se non riusciamo, durante la scuola secondaria, a far apprendere PER LA VITA argomenti base come le frazioni, significa che c'è qualcosa che non va. Ho incontrato troppi adulti che fanno fatica a fare anche solo le proporzioni per adattare una ricetta...
E la parola coccodrillo anagrammandola tutta *mentalmente* sono *554400* parole. Allora nell' *11!* del numeratore ho evitato di moltiplicare 9×8=72 poiché il 72 lho semplificato con il prodotto del denominatore che vien fuori da 3!×3!×2! = 6×6×2= anch'esso 72. Calcolate da qui per me mentalmente 11×10×7! al numeratore è stato un gioco da ragazzi er me, perché ricordo sempre che 5!=120, 6!=720 e *7!=5040* . Moltiplicar lo poi per 11 ho usato il trucchetto di addizionare tra loro ogni coppia di numeri per avere i correspettivi digiti ovvero 5+(5+0)+(0+4)+(4+0)+0= 55440 ~> da qui ho moltiplicato il tutto per il mancante 10 aggiungendo i uno zero e il risultato è stato appunto 554400* 🤙💪🤦♂️
Temo che siano molte ma molte di più. Come al solito dipende da qualche vuoi che sia il tuo grado di approfondimento. E poi spesso una formula è solo una scorciatoia per evitare di fare passaggi più lunghi, ma potrebbe essere desunta da formule più semplici.
@@QuiMatematica Ok ti ringrazio molto, infatti sul mio libro mi da 6 formule e grazie a te che ho conosciuto anche la settima, cioè permutazione circolare 👍 (se non sbaglio) 😅