Rec Distrikt è un service specializzato nel noleggio di attrezzatura video cinematografica che ha al suo interno uno studio / teatro di posa con americane motorizzate e location multiset. La nostra sede si trova nel centro di Milano, zona NoLo, in via Adelaide Bono Cairoli 20. L'affitto dello studio fotografico e il rent film equipment alle produzioni di Milano sono una continua sfida. Abbiamo imparato a essere precisi, reperibili, veloci e a far fronte alle urgenze. La nostra mission è garantire il miglior servizio di noleggio lasciando ai nostri clienti solo il piacere di utilizzare l’attrezzatura.
Interesante tutto il contenuto dell'intervista, mi pregunto se è un intervista che senso ha farla in questo modo... Un vezzo, un esercizio di virtuosita, per che...???
Spettacolare! Complimenti per il vostro canale, pian pian sto recuperando tutti i video che avete pubblicato (che sono tantissimi, un lavoro incredibile). Grazie!
Tutto molto interessante ,ma un carrello è sempre un carrello e Stdy o Trinity sarebbero nate x percorsi accidentati o difficili e non x fare carrelli. I producer sono i soliti che x esigenze di budget, rovinano il linguaggio. e infatti, in 40 anni di Stdy se ne è abusato ,anche in modo davvero improprio. Junior è bravissimo e fa il suo e c'è cmq un nuovo linguaggio, x carità ...ma poi tutto diventa uguale e impersonale. Non scopatevi le cineprese. Raccontate una storia. 🎥🎞️🤟
Salve, io ho visto un migliaia di tutorial sulla steticam, e devo dire che l'immagine è sempre ondeggiata... non esiste un imagine stabile e dritta... e pure la steticam è in piombo... però tutti i tutorial che ho visto, l'immagine risulta sempre ondeggiata, come una barca sbattuta in mezzo al mare... mi sbaglio? Puoi aiutarmi a capire questo? Te ne sarei veramente grata. Grazie
MA DAI GIORGIO NON TI BUTTARE GIU',,VEDI OGGI LA VITA TRISTE PERCHE' NON SEI PIU' GIOVANE, SOLO PER QUESTO....SE AVESSI 20 ANNI,,DOVESSERO RIDARTI I 20 ANNI IN CUI DAVI SPETTACOLO ANCHE LA VITA DI OGGI SAREBBE PER TE SUPER...E' SEMPRE COSI' FIDATI. SALUTONI E IN GAMBA
sono veramente dispiaciuto che in italia non esista alcuna scuola di cinema pubblica e quelle che ci sono hanno cifre esorbitanti. è un peccato perchè ci sono tanti ragazzi come me che hanno mille idee, tanta voglia di fare ma che non avranno nessuna possibilità di accedere a questo fantastico mondo che è il cinema. detto questo un video stupendo che mi avvicina se pur virtualemnte a questo mondo.
Ciao , per caso hai il link della conferenza che citavi ad inizio video , oppure la stringa di ricerca per Google ? Grazie ancora , bellissima intervista 🎉
Come sistemi meccanici non c'è nulla di innovativo dalle macchine da presa degli anni '80. Ok... sui set cinematografici ho visto più red che Arri (purtroppo). Ammetto che non sono malaccio. Però le "viti che non si perdono" stanno anche sull'Arriflex 35 BL-4 (ovvero una delle VERE macchine da presa che hanno fatto la storia del cinema, in pellicola 35mm) e parliamo del 1986 e le viti rimangono ugualmente fissate sul pezzo quando lo si smonta (soprattutto il massiccio coperchio del modulo elettronico della BL-4) la red in questo non si è inventata niente e non c'è nulla di innovativo in ciò. Altra cosa... parlate di macchine altamente tecnologiche e le viti vengono viste (dal personaggio alla sinistra dell'inquadratura) come un qualcosa di mai visto, sembra che solo Red ha, ovvero le viti "con la stella che ricorda quella dello sceriffo" (6 punte) ehm... si chiamano bulloni Torx... esistono da decenni (da non confondere con le brugole). Altra cosa... l'attacco per l'obiettivo si chiama PL (Positive Lock) e anche quello è degli anni '80... inventato da Arri. Tremenda la questione dei contatti che si inumidiscono, riprendiamo ancora la Sublime 35 BL in cui TUTTI i pezzi erano muniti di apposite guarnizioni e una volta serrati i bulloni potevi girare tranquillamente in mezzo al deserto, alla polvere e alla pioggia. Il resto (o meglio il software) è abbastanza interessante (ma tra "tre ore" ne esce uno meglio).
Chiedo scusa, vorrei sapere come mai la mia videocamera durante la registrazione si spenge e si riaccende contemporaneamente... potete aiutarmi su questo?
io personalmente, malgrado molti commenti sono a favore di questa persona, sono totalmente di pensiero diverso ! alcune cose le concordo molte altre assolutamente no, il cinema a mio modesto avviso è fotografia, luce, emozione tradotta in visione! mi sembra uno che si atteggia parecchio e che nella vita abbia avuto solo molta fortuna ! mi sono andato a guardare la sua fotografia e la trovo pessima ! piatta priva di tridimensionalità di drammaticità e di sensazione artistica movimenti di camera mediocri, fa un discorso sminuendo il ruolo della fotografia quando è un espressione artistica tra le più importanti, uno che dice "da ogni film, io dimentico tutto! per ripartire da un punto sempre nuovo mi sembra un discorso di uno che non ha compreso veramente questa forma espressiva artistica e tende a giustificarsi in questo modo! vuole fare il genio della situazione ma sputando a destra e a sinistra senza avere una linea prospettica adeguata, un intervista per me orribile, una figura discutibile da tanti punti di vista e vedendo i suoi lavori ora comprendo il perchè di questo suo personaggio così tanto ostentato!
Ciao, possiedo un SK 2000 trasmettitore con frequenze 719-790 Pensi che io possa usare un EW100 EK100 G3 734-776 MHz Range C? Quali incovenienti potrei avere? Grazie per il tuo tempo e la tua attenzione.
Una grande priorità è quella accennata nell'intervista: la formazione. I bandi regionali prevedono obbligatoriamente l'assunzione di maestranze locali residenti iscritte alle liste delle Film Commission regionali. Andate nelle liste delle Film Commission regionali, per esempio quelle del Veneto, la mia regione, e noterete l'assenza di molte figure professionali indispensabili. Siamo tutti registi, sceneggiatori e DoP, ma pochi sono gli operatori alla macchina che sanno usare Arri e Red, i focus puller non esistono, i DIT idem, il comparto grip e il comparto elettrico anche quelli sono inesistenti, segretarie di edizione con esperienza cinematografica inesistenti, e così via. Produttore, regista e DoP possono essere esterni alla regione, ma la fetta maggiore della troupe non la si trova in loco. Il risultato sono film in cui si raccolgono maestranze che non sono tali, persone che vengono fatte iscrivere alle liste della Film Commission ma che fondamentalmente sono videomaker o studenti di storia del cinema e altre arti, a volte anche con poca esperienza o nessuna esperienza nel cinema. Anche se si riversassero fior di quattrini nel cinema, senza le maestranze il cinema non si fa.
Ho avuto l'opportunità di incontrare tre volte Luigi, anche collaborando a lato. Una buona persona, competente e con ampia esperienza, seria ma al contempo leggera.
Spiace ma mi trovo in disaccordo su tutto. Non sono nessuno eh per carita', ma secondo me la preparazione di base e' essenziale quanto l'aggiornamento delle competenze. Ogni film ha bisogno di essere curato in modo diverso, ma le basi tecniche per farlo sono fondamentali, anche se ormai molti girano in digitale. Bandierare in postproduzione? Um.... non sono molto convinta. Secondo me che ripeto, non sono nessuno, bisogna saper illuminare. La postproduzione e' l'ultimo ritocco finale.
Avrei dovuto fermarmi già al secondo minuto, invece ho voluto ascoltare l'intervista fino in fondo, facendomi del male. Lo dico da direttore della fotografia con numerosi lavori alla spalle: Bigazzi è la vergogna del concetto di fotografia applicata all'immagine cinematografica. È evidente che il cinema non senta più certe necessità, e che trasferisca questa deprimente ideologia anche alle figure che vi lavorano, ma le colpe vanno ripartite, va riconosciuto che i figli si fanno in due, anche quando nascono zoppi e malati. Anch'io come te non sono d'accordo con una sola parola di quanto affermato da Bigazzi; il quale, dal canto suo, farebbe meglio a considerarsi ormai un informatico più che un direttore della fotografia. Potrei anche affermare che i (non) risultati del suo lavoro, come del resto quello di molti altri "d.o.p" consegnatisi al regno del trasandato e dell'informe, si vedono tutti. A costui non importa più niente (di niente), e l'intervista gronda tristezza e qualunquismo ad ogni singola frase: liberarsi di pellicola ed esposimetro affranca forse dal classico compito di un direttore della fotografia, che è quello di costruire l'immagine direttamente sulla scena, partendo dall'uso della luce? La direzione della fotografia intesa come perdita di tempo, col proposito di recuperare o creare in postproduzione quello che non si è fatto durante le riprese, è un concetto fallimentare mutuato dal videomaking d'assalto di provincetta, è l'orrido dal basso che infetta l'alto grazie alla compiacenza di molti, troppi. Bigazzi faccia quello che vuole, ma smetta di appellarsi "direttore della fotografia", è altro e tanto basti.
Questa intervista (così come anche quella a Dario Piana) è una perla. Storie, aneddoti, informazioni e concetti fondamentali espressi con chiarezza, ironia e un linguaggio speciale... Complimenti davvero.
Graze mille Fabrizio. Ci farebbe molto piacere ricevere una tua recensione anche su Google. Molti nostri clienti non conoscono il canale RU-vid e non sanno quanto valore può avere. g.page/r/Cc7yQrhU5z0HEAI/review
CONTENUTI MOLTO INTERESSANTI, unica cosa ho spiocchiato al filmografia di Piana e forse lo ricorderemo come realizzatore di pubblicità più che come regista di film.