Bellissima rubrica, molto interessante ed affascinante, grazie per questi contenuti! Riguardo alle casse da 100atm/1000m che ci hai mostrato: sbaglio o sono prive della valvola di espulsione dell'elio? Avevano già allora una impermeabilizzazione così spinda da non permettere l'intrusione del gas elio? Che sistema adottavano? Un saluto. Gianluca
Ciao ! Sì sono tutte prive della valvola per l elio. In realtà la valvola serve solo per chi lavora in saturazione, l elio comunque si infiltra sempre non c è impermeabilità che tenga. Chi sta in ambiente asciutto (camera iperbarica) può espellere l elio anche semplicemente svitando la corona
Ciao Stefano Grazie delle delucidazioni date su questo marchio e modello che qualche volta ho trovato ai mercatini e mi era stato detto di questa valvola per l'Elio inserita nella corona ma non riuscivo a capire ora è tutto chiaro👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍
Alquanto strano il secondo Donax, il fondello richiama un brevetto che non e' assolutamente presente nella carrure (lunetta girevole interna), io non ci metterei la mano sul fuoco che sia nato cosi'...
@@pixtarfr3530 ciao grazie per l’osservazione ! Quel numero di brevetto 514.175 si riscontra anche in casse con ghiera interna, ma se fai caso sono fondelli completamente differenti,molto più sottili e con struttura più piatta, per resistenze da 20/30 atm. Questo fondello invece è evidentemente strutturato per casse 100atm di “tipologia” squale master, ovviamente non sono presenti versioni con ghiera interna. Probabile che sia un numero di brevetto generico MRP per una cassa impermeabile
@@TIKTAKwatchannel Scusa ma non ti seguo, il 514.175 non e' un brevetto " generico MRP per una cassa impermeabile", e' un brevetto pubblicato nel 1971 e porta la descrizione di : Boîte de montre comprenant une lunette tournante disposée sous le verre (cassa d'orologio comprendente una ghiera girevole situata sotto il vetro). Mi e' difficile credere che un'azienda leader come MRP SA (tutt'ora in attivita') e specializzata in casse impermeabili, punzonasse brevetti a caso.
Grandi orologi,comprai il donax 1000 metri come primo orologio,grande orologio.Poi comprai un Hamilton kaki marchiato pensylvania usa con calibro 2824 ormai oggi introvabile.
Grazie per il video molto interessante e molto chiaro. Una domanda riguardo l'acqua, e le sue particelle che rimangono intrappolate anche se sembra asciutto, non sarebbe sufficiente mettere il meccanismo sopra una superficie riscaldata ( 40 o 50 gradi centigradi per esempio ) per del tempo per far asciugare completamente il calibro? Questa domanda non solo per il tema del video ma anche per il malaugurato caso che nell'orologio entrasse dell'acqua dolce tipo di piscina o anche acqua di rubinetto..
ciao, si certo quella di aciugare puo essere una pricedura ma è comunque rischiosa in quanto è proprio durante l'asciugatura che avviene il processo di ossidazione (ruggine), quanto piu è lenta l' asciugatura e piu si innesca il processo. Considera che in certi pertugi è difficile asciugare bene in fretta. Serve un'asciugatura rapidissima, inoltre l acqua (mista alle soluzioni che si usano nella lavatrice) possono rilasciare dei residui. E' per questo che tale operazione è sconsigliata. Qualora l'orologio (il movimento) si bagnasse, per prima cosa smontare tutto il calibro e immergere i compoinenti in benzina, risciacquare e ripete l'operazione. Ma anche per questo una lavatrice centrifuga è d'obbligo
@@TIKTAKwatchannel ah, ok! Grazie mille della risposta rapida e precisa! Ho visto per caso oggi il video ed ho trovato che fosse ben spiegato e con la giusta dose di ironia, piacevole! Mi era sorta giusto questa domanda. Continua così! Iscritto! 🙂👍 Ciao! 👋🙂
Sul discorso manifattura.. Vintage e/o moderno. Si aprirebbe un mondo. Nel moderno il discorso è diverso da casa a casa e poi andrebbe indagato. Ad esempio Oris, Eterna, Breitling ecc. Hanno sia calibri di Fornitura che in house e con costi diversi. La qualità ci dovrebbe essere per i calibri in house rispetto a quelli di Fornitura (anche se andrebbe indagato). Quelle case penso che diversificano perché non riescono a stare dietro alla produzione degli in house e poi penso anche per un discorso di service. Poi capire bene è un altro discorso.. Ad esempio Yema. Il calibro Breitling in house è indubbiamente migliore del 2892..forse anche per Eterna..
@@MrLujake esattamente hai detto bene, bisogna indagare caso per caso. Relativamente all’orologeria moderna, Diciamo che sulla gamma alta (breitling IWC bulgari ecc…) il calibro in house mi da una certa garanzia. Per quanto concerne yema … ecco sarebbe da verificare. Sul vintage invece avendo messo mano su tantissimi calibri , una gran parte di essi (di manifattura) fanno rimpiangere eccome il caro vecchio Eta che io reputo validissimo
Ciao Stefano, toglimi una curiosità:come fai ad avere questo enorme bagaglio tecnico pur essendo così giovane? Mi sembra un caso più unico che raro....
Interessantissimo esemplare, così come il video! Beh, basti pensare a questo calibro, Bulova, Roamer automatico, Baumgartner, Oris e altri, ai quali AS e soprattutto ETA davano due piste; però il calibro in house ha sempre il suo fascino, soprattutto per chi li colleziona senza utilizzarli.
Caro Stefano, Gruen la conosco. Però solo per un modello "Airflight" dove l'orologio alle 12.59 e 24.59 cambia i numeri degli indici automaticamente. In tal modo, si saprà sempre se è mattina o pomeriggio.
Ottima disamina ma anche spunti tecnici interessanti sulla costruzione dei calibri (anche in house) con soluzioni particolari ma non sempre ottimali. Bello vedere un diver non comune e d'altri tempi, e, a parer mio, affascinante.
Ci sta che l’aspetto estetico del sellita appaia a colpo d’occhio meno curato per poi scoprire che comunque è di sostanza. Il sellita ha vari gradi di finitura e chi vuole spendere paga. Fino ad arrivare alla certificazione cosc. 🤷🏻