1. Chiropractic principle: the body is a self-healing and self-organizing system when it has access to the right amount of energy and correct information. 2. Doctors of Chiropract practicing Network Spinal Analysis, apply the appropriate force on a specific area, the Spinal Gateway on the spine and the body develops the Network Wave. 3. The Network Wave is an acoustic wave and it carries information and energy, therefore greatly improving the flow of information from the body to the brain and vice versa, resulting in greater wholeness and health of the person. As such the Network Wave can be considered a Healing Wave. 4. Mathematical studies have shown that the Network Wave is unique for each individual like the finger print and the iris. Anytime the Network Wave develops in the body, a reference signal of the uniqueness of that individual is sent out to all the cells allowing the person to express his authenticity and real potential.
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SE SEI INTERNO Più ti vuoi proiettare all’esterno e al futuro e meno Energia hai. Il primo impulso è fare riferimento al passato e all’esistenza dei limiti, alle percezioni, ai comportamenti, alle strutture, tutto è molto personale, ami le soluzioni semplici. Il senso del tempo e della memoria sono sequenziali, ogni parte di memoria è costruita sul tuo passato. Ti senti il centro della gravità. Il tempo è lineare, in progressione, hai il dono di mostrare agli altri quali prossimi passi fare. Gli obiettivi che percepisci, che senti, che vuoi organizzare, li metti in atto osservando tutto da dentro in fuori. Devi sentire le cose dentro di te. Porti il passato nel futuro. Cominci con quello che hai fatto prima e usi il passato come risorsa e quindi non senti la necessità di “mettere a posto” le cose avvenute nel passato. La cultura, gli antenati, l’appartenenza sono fonte di forza e potere. Quello che ti fa soffrire lo metti tutto nel futuro, al di fuori di te e non ti va di pensarci. In questi casi devi fermarti collegarti a cose conosciute del passato. Le malattie di cui ti ammali sono ben conosciute. SE SEI ESTERNO Hai un senso del Sé personale. La presenza e il tempo per te sono creati da ciò che verrà dopo o da una visione futura. Il tempo è più retro-causale, converge sul presente. Una volta che consideri qualche cosa parte di te (es. lavoro, matrimonio, relazioni..) ti stufa. L’attenzione è diretta fuori da te. L’attenzione è come tirata avanti dal futuro. Non riesci a fare il passo successivo, ma avanzi a balzi in avanti. Sei attirato da cose nuove. Vuoi andare oltre le cose conosciute, ami l’innovazione, l’originalità e la stravaganza. Hai speranza nel futuro. Tutto è complesso e complicato. Ti osservi e osservi tutto come dall’alto, da una nuvola verso di te. Per stare bene devi mettere le cose distanti e sentirle fuori da te. Quando soffri è perché osservi gli eventi da dentro, non riesci a sentire la rabbia dentro, la senti fuori-in altre persone. Quando soffri ti focalizzi sul tuo passato e lo vuoi risolvere. Quando ti ammali sei affetto da malattie rare con diagnosi complicate e non ben definite.
SE SEI INTERNO Più ti vuoi proiettare all’esterno e al futuro e meno Energia hai. Il primo impulso è fare riferimento al passato e all’esistenza dei limiti, alle percezioni, ai comportamenti, alle strutture, tutto è molto personale, ami le soluzioni semplici. Il senso del tempo e della memoria sono sequenziali, ogni parte di memoria è costruita sul tuo passato. Ti senti il centro della gravità. Il tempo è lineare, in progressione, hai il dono di mostrare agli altri quali prossimi passi fare. Gli obiettivi che percepisci, che senti, che vuoi organizzare, li metti in atto osservando tutto da dentro in fuori. Devi sentire le cose dentro di te. Porti il passato nel futuro. Cominci con quello che hai fatto prima e usi il passato come risorsa e quindi non senti la necessità di “mettere a posto” le cose avvenute nel passato. La cultura, gli antenati, l’appartenenza sono fonte di forza e potere. Quello che ti fa soffrire lo metti tutto nel futuro, al di fuori di te e non ti va di pensarci. In questi casi devi fermarti collegarti a cose conosciute del passato. Le malattie di cui ti ammali sono ben conosciute. SE SEI ESTERNO Hai un senso del Sé personale. La presenza e il tempo per te sono creati da ciò che verrà dopo o da una visione futura. Il tempo è più retro-causale, converge sul presente. Una volta che consideri qualche cosa parte di te (es. lavoro, matrimonio, relazioni..) ti stufa. L’attenzione è diretta fuori da te. L’attenzione è come tirata avanti dal futuro. Non riesci a fare il passo successivo, ma avanzi a balzi in avanti. Sei attirato da cose nuove. Vuoi andare oltre le cose conosciute, ami l’innovazione, l’originalità e la stravaganza. Hai speranza nel futuro. Tutto è complesso e complicato. Ti osservi e osservi tutto come dall’alto, da una nuvola verso di te. Per stare bene devi mettere le cose distanti e sentirle fuori da te. Quando soffri è perché osservi gli eventi da dentro, non riesci a sentire la rabbia dentro, la senti fuori-in altre persone. Quando soffri ti focalizzi sul tuo passato e lo vuoi risolvere. Quando ti ammali sei affetto da malattie rare con diagnosi complicate e non ben definite.
Gentili Dott.ssa Stefania e dottor Christian, vi seguo con molto interesse e vi ringrazio per i vostri video. Sono un ottima risorsa di approfondimento. Avendo visto tutti i video sul primo stadio da voi pubblicati, mi è sorto un piccolo dubbio: nel video Superare l'ansia fate fare le affermazioni quando la paziente è focalizzata ed ha le mani sul punto di massimo caos o scollegamento, mentre nei successivi video, sempre relativi al primo stadio, le affermazioni vengono fatte quando le mani sono poste sul punto di risorsa. Potreste chiarirmi le differenze e quale è quello idoneo? Grazie ancora un saluto e buon lavoro
Claudio Monni grazie per l’attento commento. Effettivamente le dichiarazioni del 1• Stadio si sono sempre fatte sul punto di caos/ sconnessione, poi durante il lock down il Dr Epstein ha fatto vedere di fare le dichiarazioni sul punto di connessione, facendo 2 cicli lì (su e giù 2 volte) e poi spostare le mani sul caos e fare un ciclo(su e giù), per un po’ di volte, finché si percepisce che i 2 punti diventano più collegati(quello che era di caos totale si aprirà e collegherà), poi se uno vuole può andare oltre, tra il punto di pace fa la dichiarazione e poi va con le mani sull’altro punto che non era grandioso ma neanche scollegatissimo, ecc. dopo un po’ si aprirà anche quello è i 3 punti si assomiglieranno. L’importante con ogni Stadio e stare con l’energia, con l’attenzione focalizzata, con il movimento, con il respiro e con lo stato di essere di quello Stadio. Stare presente con la sensazione che “a volte mi sembra di essere nel caos” “a volte mi sembra che non finisca mai” “a volte mi sembra che niente funzioni”. Buon lavoro 🙌🤗👏