"Dimmi chi sei e ti dirò cosa leggere" ecco il motto che ci anima. Ci sono i personal shopper di vestiti, trucchi, mobili... e poi ci siamo noi: che consigliamo LIBRI. Ci piace darvi consigli "di carta" a partire da chi siete, da come vi sentite: stato d'animo e gusti sono importanti quando si decide che libro iniziare a leggere. Quindi scriveteci e penseremo a un libro su misura per voi. Siamo delle Pbs, Personal Book Shopper, o no? Metteteci alla prova.
Consigliare un libro..è un'arte? Un lavoro? Un desiderio irrefrenabile? Per noi, Gioia e Valentina, è un gesto spontaneo. Lo facevamo per gli amici stretti e ora per tutti voi :)
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Lo sto leggendo in questi giorni e ho sentito la necessità di cercare pareri in giro perché c'è davvero tanta crudeltà e sofferenza in questo libro. Sono contenta che alla fine mi aspetta un lieto fine. Grazie
A me è piaciuto molto per le riflessioni e gli spunti che propone, ma ho trovato che la trama funzioni poco e la conclusione mi è sembrata fin troppo aperta.
lo ho ascoltato: sfrutto molto l'audiolibro. sono rimasto affascinato, incuriosito, e stupito! la narrazione ti tiene lontano dalla sorpresa finale, che nemmeno ho immaginato! fantastico!
No. Nessun errore: la moglie disamata é Sondra. Sandra é la figura di Jeanne amata da Modì e da Mastroianni ma che ha problemi colla popolare di Sondrio. Sondra, anche se attualmente ha l'apparecchio dentale per cure dentistiche di cui fuffa del tipo del protagonista resero necessarie, riscosse invece l'ammirazione di Woody Allen che le anticipó fatti e antefatti nel film Scoop.
Aggiungo che, accantonata l'ipotesi del materasso nel bosco (é un pensiero fissato negli anni del fascismo, oggi inesistente) ancora vivido, infuocato e non sopito) mi pare più attuale l'ipotesi della panchina nel parchetto. Trapassati anche i quadri di Fontana, secondo me un astratto senza geometria oggi é una cornice vuota, tipo le aperture del Canaletto. Lo trovo di attualitá perché, distaccandomi dalla maggioranza, mi sono opposta all'invito a incontri sotto un gelso asfittico. Si trattava di portare seggiole nel parchetto cortiletto, così malandate, con le assi sconnesse e sbilenche, da dare, a mio parere una veste trascurata agli incontri. Rinunciando al malincuore, dissi no.
Del libro ho giá detto cosa penso. E' no. Ciò detto, considerato che gli autunnali sono una setta pagana con tanto di tempio naturalistico, grottesco, ma specificamente fondato su tappeto di foglie autunnali e cadute di cui alle marcite, ci sarebbe una domanda di attualità da girare all'autore. Tutto comincia con un amplesso con la disamata moglie Sondra. Un amplesso fuori luogo (un materasso nel bosco? no, quella é storia vecchia. Una panchina nel parco?). Fatto sta che colpisce l'immaginazione la foto di copertina. Una dònna su letto di foglie calpestata. É un incipiente volgimento autunnale? che ne pensa l'autore?
Piú che un libro é un tentativo librario: appena sillabato. La storia di un matrimonio tra due che mai si amarono e che mai poterono neppure definirsi l'uno vita dell'altra. Che baggianata. Un disadattato fallito di suo cerca una qualsiasi giustificazione, fosse pure la puerile passionalitá per il patinato di copertine di terza mano.
se per negativo intendi una sorta di antagonista che nuoce intenzionalmente e consciamente al protagonista allora penso di no. credo che nel testo ci siano abbastanza spunti che facciano intendere una sorta di amore fraterno nei confronti dell'eroe,atteggiamenti che, seppur paradossali e grotteschi, lasciano evincere del sentimento di affetto. se per negativo intendi invece un "cattivo esempio", credo che tad abbia un ruolo da catalizzatore nella vita del protagonista. l'eroe è già annebbiato dalle insoddisfazioni, dal dolore e dall'infelicità tanto da non riuscire a vedere i lati positivi della sua condizione; confonde quindi la felicità nella ricerca del piacere ma non è tad ad indurlo verso quella strada secondo me; allagash è quel personaggio in cui il protagonista trova la via di fuga emotiva dalla realtà di cui necessita. nel protagonista sono già presenti i pensieri autodistruttivi a mio parere ma con tad vengono certamente fuori nella loro massima espressione. certamente tad non aiuta il protagonista ad uscire dalla sua condizione ma non per questo mi viene da considerarlo un personaggio negativo. probabilmente, il vero nemico dell'eroe è l'eroe stesso. fammi sapere cosa ne pensi e buona giornata
@@edocels6546 intanto ti ringrazio per la lunga e completa risposta. Come te sposo questa interpretazione. Eppure in molti articoli che fanno riferimento al film più che al libro, Tad è considerato come la "cattiva compagnia" (citando anche un altro film) che porta il protagonista ad autodistruggersi. Io penso, come te, che lo aiuti come amico ma che la sua vita sregolata non aiuti il protagonista che spesso lo segue come una figura da emulare. In ogni caso grazie mille della tua risposta.
Mah quanto siete brave. Vi ho scoperte solo ora, iscritta. Spero uscirete con nuovi video, dato che avete la grande capacità di coinvolgere e di motivare alla lettura..Brave!
Il libro mi è piaciuto assai ma devo dire che l’uso per me esagerato dell’imperfetto (e pure del trapassato prossimo) anziché del passato prossimo o il passato remoto mi ha lasciato un po’ perplesso.
Ho acquistato questo libro pochi giorni fa, lo trovo molto particolare ed interessante, grazie per la positività di questa recensione, continuerò senz'altro a leggerlo con entusiasmo e curiosità. Un saluto, Fede
Io lo trovo strordinario soprattutto i primi tre libri, fino a Quel che resta del giorno, il successivo inclinare verso atmosfere surreali mi piace meno, ma fossi in voi sarei ben più cauto nel trattarlo...
Grazie per i commenti che sono piuttosto interessanti. La cura del tempo è l'influenza che Mario Vargas Llosa trovò nella lettura dei romanzi dello scrittore americano William Faulkner.
