questo servizio lo ricordo benissimo era alla caserma della Compagnia Atleti Cecchignola Eddy dormiva alla s+branda sopra alla mia (quando era presente) Migtico
Vivendo all'epoca in Savoia, ascoltai Radio Mont Blanc per molti anni, fino al 1986, quando chiuse. Negli ultimi mesi, non c'erano conduttori, ma solo il programma di Radio Monte Bianco, che era meno interessante perché era tutta musica. Non ho mai più sentito una stazione radio di tale qualità. Avevamo l'opportunità di ascoltare cantanti italiani che non apparivano mai sulle onde radio francesi. Ogni settimana, c'era Disco Bianco, con una canzone italiana, una francese e una inglese. Ho rintracciato la maggior parte dei presentatori di lingua francese, a parte Fabrice Deaurelle. Gli mandavo delle cartoline quando conduceva il programma delle dediche. Sì, all'epoca non c'erano le e-mail o WhatsApp. Per contattare la stazione radiofonica, inviavamo cartoline. Isabelle Dhordain è morta nel 2021. Una volta ho conosciuto un DJ di nome Fabio. Non ricordo il suo cognome. Mi chiedo che fine abbiano fatta gli altri: Gianni Belfiore; Roy Bill (The King of Bill); Paola (che aveva una piccola rubrica quotidiana e concludeva quasi sempre con una versione diversa di "Louis Louis"); ecc. Sarei curiosa di avere notizie di loro. Curiosità: ricordo ancora il numero di telefono di Radio Mont Blanc: 0165 55 32 21. Il problema di Radio Mont Blanc era che era oscurata dallo Stato francese e spesso era impossibile fare il pieno di cherosene per alimentare il trasmettitore a causa del maltempo. Non capisco perché sia stato smantellato. Quando facevamo escursioni negli Aravis, era come un punto di riferimento. L'azionista principale era un certo Nicole, proprietaria del giornale 'La Suisse' di Ginevra. Ho avuto l'opportunità di parlare con lui al telefono dopo che i programmi francesi sono stati interrotti e sostituiti da quelli italiani. Devo aggiungere, per chiarire ciò che viene detto nel video, che si poteva captare la radio molto più lontano di Lione. Ho avuto l'opportunità di ascoltarla parecchio oltre Digione, su un autobus, con una radio portatile la cui antenna era rotta. C'è stata anche una hit parade dei dischi più venduti in collaborazione con diversi negozi, tra cui uno di Digione. Ho anche visto su un forum che, tempo permettendo, alcune persone potevano ascoltarla a Bordeaux, sulla costa atlantica! È vero che la banda FM era molto meno congestionata a quei tempi.
Grande rally questo saper guidare una macchina beii tempi bentivogli lo abbiamo tirato fuori dal canale si giocava il gruppo n con Sandro sordi ❤❤ e Paolo grandi ricordi w i rally ❤
Sei un grande pilota. In Ossola caffoni e difficile batterlo. Comunque lei un super pilota. Spero di rivederlo. Lei Martin nati col tryal .siete matti nel buono. Buon natale sei forte umile e simpatico grazie mille
Giusto ricordare un giovane alpinista che ha dato la vita per il conseguimento dell'impresa sul K2 e ricordare anche il contributo importante degli alpinisti che hanno permesso ai due alpinisti designati di raggiungere la vetta del K2. Bravi, grazie!
In questo video mi ci ritrovo ancor meglio ... che bello rivedere il mio direttore tecnico Hermes Perotto !!! Non ho ancora visto la seconda parte ma il Pont-Donnas ha avuto grandissimi atleti nelle sue fila, Cerri nel salto in alto è stato uno di questi oltre a Paolo Challancin, altri atleti di grande livello della metà degli anni '80 erano Carlo Occhiena velocista da 20"99 indoor sui 200 m. e Antonio Ciucio gran bel mezzofondista ... che bei ricordi, grazie ancora.
Che bel video, ho corso per qualche anno per la Ceat Cavi Pont-Donnas prevalentemente in pista, molti nomi mi suonano famigliari, Gradizzi, Nicco e il compianto Mauro Fogu, non ho mai corso una Martze a Pià poichè correvo 800 e 1500 e per me anche i cavalcavia erano un problema ;) ... però è un mondo che mi ha sempre affascinato. Complimenti davvero.
Sullo sfondo Ferrari 355 Challenge da pista appositamente modificata per farlo entrare meglio. Solo il volante estraibile è costato 15.000 euro. Pompe benzina in abitacolo e senza sedile passeggero. Una bestia con lo scarico aperto!
Grande Alberto ,tu si che rispetti la montagna , bisogna aver paura ,temerla , amarla , e nello stesso tempo emozionarsi .Ciao Alberto il Monte Metà ti aspetta.
Che emozione! Grazie mille per avermi fatto ripercorrere le vie di Verrès...ho vissuto lì la mia infanzia, momenti meravigliosi conosco di persona Franco Rosso e la sua famiglia, la sua mamma Iris è stata la mia madrina di cresima, qualche anno fa vi ho fatto ritorno ed è stato emozionante, il mio maestro di scuola era Cesare Cotto, il mio papà ha lavorato anche dai Bertetti.. e in molti parti del paese come capo muratore, qualcuno potrebbe darmi notizie? Mi chiamo Benedetta e vivo in Sicilia...grazie!
Se vi sietem ssi a fare i Maestri e trattare questo Bionaz come un Campione quando un Campione ancora non lo è, perlomeno se volete mettervi a spiegare le regole basilari delle penalità sbagliando un tiro dovreste anche dire che oltre nella individuale che ogni errore ti viene aggiunto un minuto di penalità, mentre nello Sprint nell`inseguimento e nella massen start ad ogni tiro fuori bersaglio corrisponde un giro di penalità. Ma avete dimenticato che nella Staffette ad ogni poligono hai 3 proiettili di riserva. Poi non vedo il vostro glorificare uno che ancora non ha fatto nulla, nulla apparte arrivare un paio di volte nei primi 20, cosi fate montare solo la testa, e gli Italiani già si montano la testa da soli poi se ci si mettono con gli aggettivi superlativi allora....... Bionaz dimostra di voler diventare un grande. In Germania quando fanno dei Reportage su Atleti del Biathlon in questo caso, li incitano a diventare i migliori e non a fargli sentire degli Idoli prima che non lo siano a tutti gli effetti. Se questo Reportage fosse stato fatto in Germania ad un Biatleta Tedesco alla domanda; nel cassetto dei sogni di """""" cosa c`è? L`Atleta Tedesco avrebbe risposto; Diventare il miglior Biatleta. Bionaz invece; Ehm di diventare forse un buon Biatleta e di partecipare alle Olimpiadi. Un Tedesco; di vincere più medaglie possibile alle Olimpiadi. Nella forza del volere è dove si racchiude la forza di un Uomo o di un popolo. In questo i Tedeschi sovrastano gli Italiani (odierni) di molto. Purtroppo.
