Canale video della Regione Emilia-Romagna - Agricoltura, caccia e pesca. A cura della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, viale della Fiera 8, 40127 Bologna
Adesso bisogna contrastare tutto. Stanno buttando porcherie ovunque altro che arrivano con gli aerei. Qui vogliono distruggere tutta l'agricoltura e la vegetazione .Tutti questi insetti li stanno inserendo loro non credo minimamente che arrivino così per conto loro
Ma per favore: state facendo come con il Covid! Basta! Parlate di glifosato, di distruzione della biodiversità a causa dei pesticidi! Il grosso business che nascondete…
Noi.abitiamo a Cesenatico e le abbiamo in giardino, sicuramente dall'anno scorso, se non dall'anno prima ancora. In primis sono partite dal rosmarino, poi lavanda, ora le rose ed il prato! Proverò con i suggerimenti indicati nei commenti sperando funzionino. Le trappole al momento non vorrei acquistarle, solo per non richiamare tutte quelle del circondario a casa ns.
Caolino su piante da frutto, affogare in acqua e detersivo piatti quelle nei piccoli orti. Neem lo provo ma dicono faccia poco. Si adattano a nuove piante, da me mangiano anche Petunie e Surfinie e ad un amico Ortensie. Secondo me sarebbe ora di introdurre i competitor, abbiamo già aspettato troppo. Anche le galline segnalo che ne mangiano di popillie..la gallina di mia mamma anche tre al volo .e Upupa
No, non è necessario, i CT compilano la scheda delle lavorazioni che effettueranno ai loro clienti; per qualsiasi informazione potete rivolgervi a uma.coordinamento@regione.emilia-romagna.it Scusandoci per il ritardo nella risposta, inviamo cordiali saluti, la redazione
Gino :abito in un paesino del Piemonte Cavaglio d'Agogna è due anni che siamo infestati dalla popilia japonica il rimedio è il richiamo per i maschi con le trappole modificate togliendo il contenitore della trappole , convogliando direttamente l'entrata direttamente in un secchiello con coperchio mettendo in esso acqua fino a metà con sapone liquido o ammoniaca profumata .i maschi non potendo fuggire muoiono tolti dal secchiello si mettono nell'umido con questo sistema fatto da tutti si riuscirebbea ucciderne migliaia di migliaia riuscendo così a contrastare la loro avanzata provate in partenza la cosa vi spaventerà ma quando vedrete quante ne moriranno vi stupirete a Voi la prova ciao Gino
Perché semplicemente non è vero. E visto che tu invece lo affermi porta le prove che ci siano dei trattamenti che le "curano". Prima però ti faccio presente che, essendo Xylella fastidiosa un battere che vive nei vasi xilematici, è impossibile che vi sia una vera cura in quanto è vietato per legge l'uso di antibiotici su specie vegetali. Le potature possono "rinverdire" temporaneamente una pianta per qualche anno ma sicuramente non la curano ed anzi, continuerà a rimanere in loco come serbatoio di inoculo. I trattamenti tipo Nuovolivo e similari sono già stati ovviamente sconfessati da veri studi scientifici, quindi magari ti riferirai a prodotti più recenti. Ormai il Salento tutto è già stato distrutto dalla mentalità piagnona e autolesionista che ha intriso e travolto tutto il dibattito e l'attività di contrasto contro il problema. Si spera almeno di riuscire a fermare il disastro prima che arrivi a danneggiare tutta la Puglia e il resto d'Europa. Estirpare in questo caso è un dovere civico, altro che follia o complotto o altro. Il danno è stato fatto da chi ha preferito credere a gente che non sa un piffero di agronomia, entomologia, fitopatología, fitoiatria, ma che in compenso sa molto bene come imbonire le folle e i cialtroni pecoroni che spesso le compongono.
A carbonara Ticino vicino al capo sportivo mi anno i istuttoi fagioli le rose io li oracoltti al mattino presto prima che spuda il sole uccisi perché non sapevo a chi rivogeci ci sono in giro le trappole ma no risolvono niedde
