Buona sera, sei una miniera di entusiasmo, e di idee positive . Molto bene ed utile, e di esempio. Io nella mia piccolo realtà cerco ogni giorno di consumare meno. Essendo figlio del boom et italiano, mi devo sforzare. Ma è una ritrovata gioia di vivere. Te continua così!!
Alex,è incredibile quanti problemi ci sono nel mondo, e tu li stai facendo vedere a tante persone che come me non guardano oltre il proprio naso, chapeau ❤
Alex,in questo tu sei semplicemente fantastico, spiegare le tue emozioni, le tue preoccupazioni e far capire a tutti noi i problemi che sta flagellando il mondo è qualcosa di straordinario, bravo, e spero di vederci al più presto x un buon caffè ❤
@@alex_bellini Un pò? Mancano almeno altri due zeri agli iscritti e quattro alle visualizzazioni. E' vero che la costanza è molto importante però l'algoritmo è particolare. All'improvviso e senza una spiegazione inizierà a consigliare i video facendoli letteralmente andare in orbita. Un pò come è successo nell'oceano... mare, mare, sempre mare e poi all'improvviso il mondo ad accoglierti. Continua così!
Ma realmente hai attraversato il Pacifico a remi? se si mi chiedo come tu abbia potuto prevedere che non ci sarebbero state devastanti uragani o tempeste che avrebbero spazzato via la tua barchetta
@@millicusjohn6470 Sí, nel 2008. Per prevedere la meteorologia ricevevo ogni settimana un bollettino meteo dalla mia squadra di lavoro in Italia. Poi nei casi peggiori era questione di fortuna, comunque non ho mai incontrato uragani. Qualche forte tempesta però sí
Un anno dopo il ritorno non ricordo se uno due o tre di loro sono morti in guerra. Shakelton è morto in georgia australe il giorno che ha provato a tornare al polo sud.
Mi piacciono i tuoi video, amo le barche a remi e le escursioni e mi piacerebbe sapere tutti i dettagli del tuo viaggio nell'Atlantico, rotta, come remavi, come prevedevi le tempeste ecc
@@carlosimone2181 ciao Carlo, grazie. La rotta dell’Atlantico fu piuttosto obbligata poiché avevo deciso di partire da Genova. Ho navigato per tre mesi nel Mediterraneo e una volta fuori da Gibilterra ho remato sul lato africano fino a Capo Verde e poi ho attraversato appena sotto l’equatore. Remavo 10/12 ore al giorno e le tempeste non le potevo evitare. Le cavalcavo 😉
@@carlosimone2181 sí usavo gps. Mi sono costruito un rudimentale sestante, ma più che altro è stato per passatempo. La barca scarrocciava sempre (anche quando remavo!)
Caro Alex e lodevole quello che fai,condivido il tuo lavoro e il tuo punto di vista che dovrebbe essere di tutti. Consentimi di aggiungere che piuttosto che il nostro pianeta, siamo noi in pericolo, perché malgrado noi, il pianeta riuscirà a sopravvivere, ad Affondare saremo noi e le biodiversità più fragili. Buon lavoro, da parte mia cerco una strada per aggiungere un mio contributo, seguirò i tuoi consigli.
Questo non è una passione,ma una pura follia ai limiti del immaginabile.Affascinante per l’amor di Dio,ma qui si tratta di guardare la morte in faccia giorno dopo giorno.Per il gusto di cosa?Non condivido affatto,ma proprio zero.Cercarsi la morte vuol dire non amarsi,non amare ne moglie ne figli,ne i propri cari.
Hello Alex, In the almost 15 years that I have known you, I know that you are kind and generous, and what you do (apart from your sports projects) is truly incredible. This really allows you to raise awareness and above all help the populations you meet. THANK YOU.
Oh mio dio che ricordi. Ti ho conosciuto al featival dei giovani di canottaggio a Genova nel 2004. Durante l'assegnazione della medaglia c'eri te e ci parlavi di voler attraversare l'Atlantico a remi. Non so se sia questa impresa wuella di cui parlavi ma mi hai sbloccato un bel ricordo.
stare sempre soli non è facile ,purtroppo al mondo ci sono persone che non sono ben volute senza averne colpa ,io sono uno di questi .Nessun aspetto della mia vita è soddisfacente ,mi resta forse un po' di salute che sicuramente tra poco non ci sarà più nemmeno quella ,un'esistenza insulsa,insignificante.Sicuramente terminare la propria esistenza volontariamente non è la soluzione ,ma a volte non resta proprio niente ,anzi qualcosa resta,tutti gli aspetti negativi,l'incapacità di fare molte cose.La depressione non si può curare,nessuno vuole avere a che fare con una persona depressa
Sì tutto bello, soprattutto per l’avventura, ma queste cose valle a spiegare agli asiatici agli indiani e agli Africani. Loro inquinano tantissimo e lo faranno minimo per i prossimi decenni
Lo stesso uomo, sessanta anni fa, all'inizio della carriera, quando non era un mito, ma un giovane prodigio, ebbe il coraggio e l'onestà di leggere una presa di posizione contro la guerra in Vietnam davanti a un pubblico non certo amichevole, per questo lo cacciò dalla sala. Ci sono documenti su questo?
Ho vissuto in Inghilterra fino al 30 marzo 2023 e sono stato a vari concerti di Pollini in RFH (dopo uno di questi ho avuto anche la fortuna di conoscerlo e di avere una foto con lui). Pollini era stimatissimo ed amatissimo a Londra. L' ultimo concerto londinese di cui avevo un biglietto, prima di tornare in Italia, era quello del 16 marzo di Pollini in RFH. Il concerto è stato cancellato all'ultimo e spostato a giugno (quello che descrivi sopra), causa lo stato di salute del Maestro, e io quindi ero già tornato in Italia e l'ho perso. Mi ricordo che quando ho avuto la notizia della cancellazione ho avuto il triste presentimento che non l'avrei piú sentito suonare. Cosí purtroppo è stato.
Quante esagerazioni e contraddizioni... il più grande pianista del secondo dopoguerra, il più grande pianista italiano degli ultimi anni... secondo me un grandissimo pianista visto dal vivo tante volte ma questi toni non aiutano la comprensione e l'avvicinamento alla musica. Un concerto così è un episodio un po' triste in una carriera straordinaria, forse avrebbe dovuto fermarsi prima. La grandezza di Pollini secondo me è altrove. In ogni caso di grandissimi pianisti ne abbiamo avuti e ne abbiamo tanti, non c'è bisogno di fare classifiche
Vi posso dire (ho le mie fonti) che Pollini non se la passa tanto bene. Era ormai un uomo stanco. Fumava come una ciminiera 2/3 pacchetti al giorno. E prima dei concerti, mi è stato detto... beveva un intero termos di caffe !
Non sono molto d’accordo che per paradosso, oggi si tessano le lodi e gli elogi dei fragili, degli ultimi, dei vulnerabili e dei bisogni perché si fanno tutt’uno con la bontà, la causa degli eguali e dei giusti. Mettiamo anche che l’ammissione del limite (ma quanto l’esternazione della potenza, appunto anche) dichiari la nostra essenza umana, ma quando il pietismo diventa il vero nome dietro alla critica e la lotta verso il privilegio e la prepotenza? Di tutta la faccenda posso dire: Pollini se è un artista ed era un uomo anziano è tenuto a fare quel cazzo che gli pare sino all’ultimo e non deve stupire che un concertista scazzi, perché siamo fin troppo abituati bene in quest’epoca a performance sempre perfette (tecnicamente e a posto così) che in altri decenni nemmeno ci si sognava. Bastava sublimare a parole per rendere godibile il concerto, oggi conta il servizio dell’offerta a soddisfare i consumi. Questo calore umano del pubblico invece diviene sempre più stucchevole perché è in realtà una esternazione di perbenismo, di moralità e riti nelle convenzioni umane, che non ha nulla a che fare con l’arte, la lotta, l’amore, l’unicità dell’individualità propria, ma solo con il piagnisteo e le buone intenzioni degli ipocriti.
Pollini e' stato un grandissimo. Negli ultimi anni purtroppo non era piu quello di una volta. Le sue performance a cui ho assistito erano un misto di errori ,vuoti di memoria e lampi di grandissima arte. Credo che ne fosse ben consapevole ma non volesse interrompere quella gioia del contatto col pubblico che sembrava desse significato ai suoi ultimi anni..E' stato titanico nel non volersi piegare alla durezza e ai limiti che la vecchiaia impone rimanendone purtroppo sconfitto. In questa lotta a non volersi piegare al destino ci vedo l' anima di un grande uomo..E credo non fosse un caso che spesso proponesse Beethoven nei programmi degli ultimi anni..
Bella e commovente riflessione e bel gesto di solidarietà verso un uomo che nel suo declino senile e in quell'episodio si sarà visto crollare il mondo addosso, e che aveva appunto bisogno dell'abbraccio caloroso di un pubblico sensibile e quindi di parole come le tue. La grandezza di Pollini è indiscutibile, in questa occasione di uomo fragile ma capace di reagire con grande dignità e nella sua lunga e prestigiosa carriera, in cui ci ha donato un pianismo nuovo, arricchito - anche nell'interpretazione di Beethoven e Chopin - della luce dei contemporanei. Uomo squisito, sobrio, di un'eleganza tutta interiore, misurata, tipica di quella borghesia colta e progressista milanese, di tradizione razionale e illuminista, che nel '900 ha continuato a dare il meglio di sé nell'impegno civile e democratico, e nell'interesse verso le avanguardie. Ci mancherà molto Pollini! Certo, non è stato l'unico grande, non dimentichiamoci il grandissimo ABM e tanti altri; ma, Pollini era un artista a 360*... Forse è vero che avrebbe dovuto lasciare il palco da tempo... Sarà stato il desiderio di reagire alla vecchiaia incalzante o la convinzione che aveva ancora qualcosa da dire... È difficile dirlo... Fare questi bilanci mi sembra un po' ingeneroso verso un uomo e un artista che ci ha dato tanto.
Ascoltandoti ho pianto come se fossi in prima fila al concerto. Grazie di questo video. É bellissimo! Qualcosa di più di una riflessione...un viaggio, presi per mano.
Grande Pollini sempre , leggero come i fogli che volano , il voltapagine avrebbe dovuto essere li, ...in assenza lo va a prendere. Amabile ci ha donato la sua fragilità dovuta agli anni, lo rispettiamo ancor di più
Maurizio Pollin, uno straordinario artista. Come uomo un gigante, un uomo da prendere da esempio. Grazie del video, non conoscevo la storia. Ora che il Maestro se n'è andato, questo episodio me lo ha reso ancora più vicino al cuore. Complimenti Alex!