io vado in moto e odio questi motociclisti che trattano la strada come una pista chiusa al traffico, quando non lo è assolutamente, e se anche lo fosse, la maggior parte di loro non sarebbero comunque abili come veri piloti. Rovinano la credibilità dei motociclisti veri e prudenti oltre che rischiarci le penne
a quella velocita qualsiasi oggetto in movimento, o anche fermo, puo' essere investito e quindi il motociclista o perche lo deve evitare o perche non riesce a evitarlo non fara altro che rischiare di piu. se uno vuole provare le stesse emozioni puo andare a un simulatore, costa meno e rschia nulla.
Per scoperchiare la magistratura e rendere giustizia alle vittime, basterebbe che un solo giornalista nel Mondo facesse il proprio lavoro, ma come recita il Vangelo, è più probabile che un cammello gli entri nel.. Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico. Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata: • Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina. • Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON il relativo freno di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. • Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che al suo posto chiunque avrebbe fatto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova. Non solo • i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva. • l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. • Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Tutti avvocati …. La legge parla chiaro ..il personale in divisa e poi su una vettura con i colori non deve identificarsi …per il personale in borghese bisogna esibire placca o tesserino …e poi date sto cavolo di documento in due minuti avete finito senza fare scene patetiche o solo per fare video.
Ma perché non andate in pista a tirare ? Che è più divertente e si rischia molto meno . Mugello e altre piste fanno un sacco di giornate dedicate alle moto
@@emmer.7784 sbagliato, se avesse affrontato a velocità adeguata una curva cieca avrebbe fatto in tempo a frenare. Da umile motociclista dovresti sapere che la velocità da tenere non è quella dei cartelli bensì la condizione della strada…