Eco dalle Città è un notiziario sulle politiche e questioni ambientali delle città italiane ed europee. L'aggiornamento quotidiano delle notizie è arricchito da una newsletter settimanale, approfondimenti, rassegne stampa e sondaggi su particolari tematiche "calde" con l'obiettivo di fornire ai lettori materiale informativo e di riflessione. Eco dalle Città vuole essere infatti sia mezzo di informazione, ma anche strumento di amplificazione delle "buone pratiche" relative alla sostenibilità ambientale.
Abito in un paese limitrofo , in piena estate con le alte temperature , ma accade tutto l' anno , l' odore è insopportabile per chi abita li vicino . E ancora non hanno risolto . Alcuni comuni iniziano seriamente a protestare
Ne parliamo tra noi, ma la maggior parte della gente o non ci crede, o non collega causa e effetto, o se ne frega come fanno tutti i politici che dovrebbero prendere immediate e drastiche decisioni atte a prevenire.
Secondo me ci sono una serie di concause. Penso ai dazi alle auto elettriche cinesi. Penso al costo dei pannelli e delle ristrutturazioni delle case. Se il green deal non diventa popolare, sarà dura anche convincere della validità di questi fatti. La domanda ed il dubbio diventa legittimo. Se la situazione è così grave, perché mi impedite di accedere a mezzi più economici ma elettrici? La mia compagna dovrebbe cambiare l'auto. Guadagna 800 euro al mese. Secondo te prenderà un auto elettrica o si butterà sull'usato a combustione interna da 500 o 1000 euro? Idem per le case. Un'alta percentuale di italiani, ha uno stipendio al di sotto dei 1500 euro, e vive in case di classe F. Solo rifare gli infissi, in una casa vecchia, senza le dovute ristrutturazioni, diventa quasi inutile. La mia casa ha i muri in pietra di fiume. D'inverno sono gelati, come vivere dentro un frigorifero. Con il costo degli affitti, pensi che rinunciamo in una casa sicuramente poco accomodante ma gratis per trovarci senza soldi? D'inverno ci copriamo e stiamo senza riscaldamento per non spendere troppo. Insomma, bisogna anche capire la realtà che ci circonda e trovare soluzioni. Pensi che se domani, ci offrissero una casa più piccola, ma ad un prezzo di 20.000 euro NETTI , un pensiero non lo faremmo? Cavolo, stiamo guardando le tiny house e sono dei buchi da più di 20.000 euro in molti casi. Poi anche Mercalli, ho visto un'intervista dove parlava del bonus 110% e, come critica, ha parlato del fatto che doveva essere più basso, tipo 80%. Ma scherziamo, se alcuni vicini hanno potuto mettere dei pannelli e coibentare casa è stato grazie a quel bonus. Doveva promuovere il bonus 400%.
La transizione ecologica non deve essere nelle mani di quei criminali guerrafondai oligarchi americani. Continuiamo a fare ciò che quei criminali vogliono, può anche essere giusto. Ma messo nelle mani di elementi che pensano solo al profitto saranno solo guai per noi. A voi ragazzi mi rivolgo non fatevi distrarre da ciò che la grande finanza vuole, perché vlo fa solo per aumentare i propri capitali. Poi c'è una lotta ancora più grande da fare che è il grande reset e l' identità digitale, che vuol dire perdita reale della libertà. Si ci propineranno una dittatura capitalista ed allora addio libertà, la costituzione democraticamente la stanno demolendo a picconate. Quindi ragazzi riflettete e incominciamo a lottare contro il sistema che vogliono imporci.
Bisognerebbe educare o far frequentare dei corsi a chi ha piacere di viaggiare in bicicletta. Non hanno regole, viaggiano spediti su piste ciclabili dei viali dove passeggiano anche pedoni, viaggiano spediti sui marciapiedi, in senso contrario per strada, attraversano sulle strisce pedonali che non sono piste ciclabili e ti guardano come se stessi oltraggiando il padrone del mondo. Andare in bici fa bene, si risparmia ed è ecologico, ci vado anch'io nel mio tempo libero rispettando il codice della strada, ma sono anche una automobilista e ne vedo di tutti i colori, situazioni pericolose nelle quali gli stessi ciclisti si mettono, perché hanno fretta. Educare, educare e se necessario multare, multare. Poi viva la bici....ma al mondo non c'è solo quella. Saluti cari.
Ma uno deve prendere la metro per sentire tutte ste vibrazioni e rumori o perché deve spostarsi, non capisco sta roba , ma ti rendi conto di che cazzo stai facendo?
Piergiorgio è stato un collega ed un amico sincero in tanti anni di lavoro vissuti sotto lo stesso tetto dell'A.A.M. oggi SMAT. Ricordo la sua professionalità e disponibilità di collaborazione in ogni momento e le tante giornate vissute fianco - fianco con il comune intento di migliorare la qualità del lavoro e del servizio idropotabile. La sua mancanza mi lascia un grande vuoto. Valter Mosca.
Riceviamo e pubblichiamo il commento al video di Maurizio Bertero. L'allegro signore protagonista di questo video era nostro papà. Basta ascoltarlo pochi minuti per capire la passione che ha dedicato alla sua professione per tutta la vita. Non si tratta però di una passione nata per caso perchè, in un certo senso, papà era un "predestinato". Suo nonno, Maurizio, era guardiano della diga sul torrente Ceronda di Venaria e suo papà Carlo era un tecnico dell'acquedotto municipale di Torino. Lui è nato nel 1938 in casa, più precisamente nella villetta di servizio della centrale di sollevamento di Cavoretto. Diplomato come perito Elettrotecnico, ha iniziato a lavorare per l'acquedotto Municipale a 23 anni subentrando a suo papà come capo servizio collinare. Poi, nel corso di una lunga carriera, è stato promosso quadro e infine dirigente. Una vita spesa al servizio dell'acqua e dei cittadini dai quali si è congedato il 14 luglio scorso, quando era ancora presente come collaboratore per l'installazione delle "casette dell'acqua", ossia i chioschi SMAT per la distribuzione dell'acqua fresca e gasata. Molto difficile elencare le sue esperienze e presenze come: - la bonifica dei pozzi idrici della città - l'incremento dell'acqua potabile alla collina - i corsi di formazione del personale - la partecipazione ad eventi divulgativi come fiere e convegni - il supporto in caso di eventi catastrofici come ad esempio alluvioni - la costruzione delle fontane nella pavimentazione di Piazza Castello- il rifacimento degli impianti idrici delle fontane del Po e della Dora in piazza CLN- l'attivazione dei sistemi di telecontrollo degli acquedotti di Ivrea e Castellamonte che hanno contribuito a gestire e cessare l'emergenza idrica - la messa in opera del nuovo impianto idroelettrico SMAT di Balme/Pian della Mussa che corregge la mancata erogazione di acqua nei mesi invernali - la costante presenza e assistenza nella gestione delle emergenze (guasti, rotture di tubazioni) Papà ha trasmesso alla sua famiglia i valori dell'impegno e del sacrificio che spesso sono richiesti dal lavoro. Ci ha insegnato che si può essere forti restando umili e che il sorriso non deve mai mancare sul nostro viso ogni giorno. A noi piace ricordarlo come "l'uomo dei Turet" e, un po', ci ricordiamo di lui ogni volta che apriamo il rubinetto dell'acqua della nostra casa Maurizio e Roberto Bertero