Gaber Jannacci mi ricordano inesorabilmente e con una tristezza indicibile il mio papà e quel tempo li gli anni settanta soprattutto.:. Ero piccolo ma ho una nostalgia per quel tempo quasi anormale
Ascoltare questa intervista mi ha riportato alla mia gioventù quando ho scoperto Jannacci, a quel tempo sconosciuto. Sono tornato ai miei 20 anni, quando gli italiani, in maggioranza di umile condizione sociale, erano però uomini e non marionette come purtroppo hanno ridotto oggigiorno. Questo è il motivo per il quale me ne sono andato e non tornerò nel più bel paese di questo mondo dove purtroppo grandi italiani come Gaber e Jannacci non ci sono più. Non si può vivere in mezzo a persone che non sentiamo più come nostri fratelli
Cercavo la canzone più famosa italian style di quando ero ragazzino e sono arrivato ad ascoltare tutto l'album. Molto godibile! Sarà per la voce del cantante, sarà per il basso, sarà per la batteria sarà per il ritmo sarà per i testi attuali e a volte scomodi o forse che al giorno d'oggi un gruppo di giovani musicisti italiani seri non c'è. Me lo riascolto va..
Intervista vera fatte da persone vere per bene che credevano nell amicizia....a fine intervista inevitabile la commozione....2 grandi geni uomini d altri tempi
Diventa veramente enorme la differenza tra quei personaggi dello spettacolo e quelli di oggi, mediocri, volgari, sguaiati e senza nessun talento, creati artificialmente da quegli orrendi format che li spacciano come talenti. Naturalmente e, per fortuna, quelli restano immortali e questi durano lo spazio di un mattino!
se Gaber avesse visto l'italia del 2021/2022 con i lasciapassare sanitari e la criminalizzazione di gente sana...altro che incazzarsi. Forse Jannacci commise un errore nell'uscirsene con quella espressione "era un Moretti ante litteram". Moretti è uno dei tanti finto comunisti pieni solo di piscio, ideologia ed ego...da ciò che possiamo desumere del pensiero di Gaber, tramite i suoi testi, probabilmente ne era ben consapevole.
Questi erano veri, grandi italiani; gente che credeva davvero nelle loro idee, non da fanatici; tant'è vero che criticavano senza problemi anche quei partiti (o quel partito) che se li affiancavano per interesse.