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una classe static no ma è possibile creare una classe statica annidata dentro un'altra classe (spesso perchè queste due classi sono logicamente molto legate )
non ho capito. intendi che per prendere 1200 euro devi avere 2000 anni di esperienza? se è così, cerca su internet, o meglio ancora, tra sviluppatori java che conosci e chiedi se è possibile che uno sviluppatore java junior senza esperienza possa prendere 1200 euro netti al mese..
Questo lavoro non è sostenibile nel tempo. Cambiano i pattern e sei costretto a ritornare sui libri. Le basi restano le stesse, ma tutto il resto cambia. Nascono nuovi strumenti che complicano anziché semplificare. La programmazione segue lo stesso ritmo della Formula 1: migliora nel tempo, ma più aumentano gli stack, più sono richieste competenze. Non è sostenibile perché il tempo è limitato e non si riesce a chiudere i progetti velocemente!
ciao, ti riporto la mia risposta al commento sotto: in questo caso, essendo il voto massimo 30, ci potrebbe anche stare min = 31, ma in generale hai ragione, va preso il primo valore. Però, essendo l'allievo una persona che si sta avvicinando al mondo della programmazione, non volevo mettere troppa carne al fuoco, per ora. Grazie per la segnalazione.
Apprezzo molto vedere RU-vidr che portano su YT Italia tutorial di programmazione accessibili anche ai non tecnici. Per come la vedo io ing. ha sicuramente più senso per chi vuole intraprendere una carriera verso il mondo hw/robotica. Inf ha sicuramente più senso per chi vuole lavorare in ambito sviluppo software. Poi sicuramente sono entrambi percorsi abbastanza complicati da portare a termine (specialmente considerando il fatto che in tech si dovrebbero fare internship insieme al percorso di studio).
ti ringrazio. Cerco, nei limiti del possibile, di portare la mia esperienza nelle cose che faccio. Tra l'altro ormai uso più youtube che la tv, ci sono dei contenuti in generale molto validi. Concordo sul fatto che Ing. ha molto più senso per un misto hw/robotica, anche se purtroppo in Italia sono settori molto di nicchia.
sul mio sito:programmingacademy.it/esercizi-di-logica-di-programmazione/ ne ripropongo alcuni. Se vuoi la lista completa vai su: projecteuler.net/archives
Bella riflessione ed interessante riflessione!! D’accordissimo sulla parte della difficoltà degli algoritmi Invece lavorare su un prodotto quindi su codice già scritto la sola parte più difficile è proprio quella detta da te “trovare il filo e non perdersi” lo vivo tutti i giorni 😂😂😂 Non hanno paragone
Ormai nel 2024, tra recessione nel settore IT e hype creata dall'AI, parlare ancora di e' meglio questo o quello, non ha senso. Come quelli che fanno ancora le guerre su quale sia il miglior linguaggio. Credo sia piu' importante distinguere tra chi sa' progettare un sistema informatico e chi no. E questo passaggio lo si ottiene solo studiando e facendo, facendo e studiando. Poco conta la laurea in questo. Inoltre il nostro settore continua a evolvere giornalmente quindi la laurea si svaluta in pochissimo tempo, purtroppo. 😔😔😔
Sono uno studente di quinto superiore dell'istituto tecnico economico indirizzo sistemi informativi aziendali, e in Molise ci sono due università di due indirizzi diversi. Uno è Computer Science, l'altro Software Technologies. Quale dei due è più completo?
ciao, purtroppo non sono così aggiornato nel poterti dire quali dei corsi è più completo .... Io mi sono laureato negli anni in cui esisteva solo Informatica e Ingegneria Informatica... stop
Per me l'approccio al nozionismo e alla manipolazione delle strutture dati (che lei chiama logica) è abbastanza sbagliata. Basta il titolo di studio e una rinfrescata su i manuali per quello. Quel che conta nell'informatica è l'adattabilità, la valutazione di progetti sviluppati dal candidato di sua spontanea volontà da punto a punto (che ne dimostra la passione e l'esplorazione della materia), la valutazione delle capacità di progettazione ad alto livello (visione di insieme) e un minimo di capacità di leggere documenti tecnici avanzati (non solo documentazioni di librerie ma paper di ricerca). Fa ridere che si parli di ottimizzazioni se poi per far funzionare la baracca ci si tira appresso pacchetti sopra pacchetti di dipendenze.
Per la mia esperienza, non è sufficiente un titolo di studio e una rinfrescata del manuale per seguire semplici esercizi del tipo: dato il seguente array [20,10,50,60,15,12], crearne un altro con questo ordinamento [50,60,10,15,20,12]. magari condividendo lo schermo con l'esaminatore. E con esercizi di questo tipo si possono raggiungere difficoltà di ragionamento estreme che farebbero cadere il 99% degli sviluppatori. Se una persona riesce a risolvere problemi del genere (con la giusta complessità, ne troppo ne poco) è probabilmente un buon sviluppatore. Dopo aver accertato ciò, si deve iniziare a chiedere cose più specifiche dei vari framework richiesti (fermo restando che la parte più difficile è la prima). Ovviamente, ripeto, è solo una mia opinione, anche se sviluppata negli anni. "la valutazione di progetti sviluppati dal candidato di sua spontanea volontà da punto a punto (che ne dimostra la passione e l'esplorazione della materia)" concordo.
@@ProgrammingAcademyJava per me l'esempio mostra esattamente come questo genere di esercizi siano proprio fini a sé stessi, con gli stessi limiti di chi definisce l'intelligenza secondo il QI estratto dai classici test di intelligenza basati sulla logica (che di logica non hanno nulla). In questo caso si parla di un ordinamento del tutto arbitrale che per quanto ne sappiamo potrebbe tranquillamente essere frutto del caso, su cui di fatto ci convinciamo che UNA delle inferenze di algoritmo di ordinamento sia corretta su un numero infinito di supposizioni sulla sua generazione (per questo avrebbe senso avere un campione più grande su cui testare effettivamente il nostro algoritmo di ordinamento o partire da un obbiettivo e i dati iniziali, o storpiare un algoritmo noto per ottenere il risultato e non semplicemente dalla struttura dati ordinata e non). Banalmente per come è posto il problema anche una semplice riassegnazione degli indici è una valida soluzione ma immagino che il requisito consista nel trovare il criterio di ordinamento interno tra coppie o tuple di elementi. Divertente ma lascia il tempo che trova, questi esercizi sono la controparte informatica della settimana enigmistica. Chi ne è esperto, tipicamente è diventato specialista nella risoluzione di QUESTA classe di problemi, ma nella vita reale poi non ha mai davvero portato a termine alcun progetto informatico.
@@Hadrhune0 l'esercizio NON è trovare l'ordinamento(altrimenti veramente sarebbe roba da settimana enigmistica) MA dato il seguente ordinamento (dal centro all'esterno), detto dall'esaminatore, creare un programma java che faccia ciò. In ogni caso, questo è solo un esempio di possibili esercizi per testare la capacità di ragionamento (si pensi ad esercizi sulle matrici).
@@ProgrammingAcademyJava Ciao Antonio. Stavo cercando lavoro poi ho cambiato settore. Ti assicuro che non basta questo.. magari, e non è così meritocratico il settore informatico.. Credo sia cambiato tantissimo rispetto 10, 20 anni fa. Quello si che era il periodo d'oro e forse veramente meritocratico. Per trovare lavoro senza laurea bisogna essere estremamente esperti, saper tirare su un server in Java (ad esempio) in microservizi, e capirne bene a 360° di tutto, e sperare che ti dica bene mandando i CV. Non basta saper ragionare su array, seppure è la base. Certo che se sai fare quello e trovi un'azienda seria e valida ti forma, ma non lo fanno più come prima. Preferiscono prendere un laureato che sicuramente ha la logica per ordinare array, non "uno qualunque" seppure è più skillato. Ci sono tanti tanti programmatori mediamente validi, e di lavoro non ce n'è così tanto come si crede, anzi.
@@jacopo4484 dipende. Per la mia esperienza, l'informatica (almeno inizialmente) è abbastanza meritocratica, ovviamente siamo sempre in Italia e non lo è per forza di cosa al 100%. 20 anni fa era come ora, anzi da un certo punto di vista peggio, non esistevano corsi e udemy vari. "Preferiscono prendere un laureato che sicuramente ha la logica per ordinare array, non "uno qualunque" seppure è più skillato. " ho i mei dubbi su questa affermazione, per quello che vedo io è il contrario. Sicuramente, negi ultimi anni è diventato più difficili per una persona senza esperienza entrarci, questo si. Mi spiace che tu non sia riuscito a entrare nel settore ma sono sicuro di un paio di cose: o hai avuto insegnanti non capaci (c'è una marea di gente improvvisata che magari sono buoni tecnici ma non sanno spiegare, parlano come un libro stampato, e questo non è sempre un bene) oppure non hai avuto il tempo giusto o semplicemente non ti interessava cosi tanto (e ci sta, non esiste solo la programmazione ma tantissimi altri settori anche molto più remunerativi).....mi auguro che in ogni caso ora tu stia facendo qualcosa che ti possa interessare 🙂
Io non capisco se l'oop richieda avere solo metodi che tornano oggetti o se i getters e setters siano ok. Se mi metto a fare calcoli da fuori accedendo alle proprietà di un oggetto non sto facendo codice procedurale? In ogni caso lavoro con .NET e sembrano muoversi sempre di più verso la programmazione funzionale, tipi immutabili, pattern matching e extension methods.
Ciao Nicola vorrei chiederti . a me la cartella environment non la crea appena avviato il comando per creare il nuovo progetto in angular, come posso risolvere? grazie mille
Esatto le nozioni le si usano solo per parlare, o lavorare in collaborazione e quindi intendersi usando la stessa "lingua", per il resto è tutto logica e metodi di implementazione di logiche esistenti
Salve video molto interessante e sono pienamente d'accordo con quanto detto. Nei colloqui, dovrebbero esserci domande di logica ed esercizi da svolgere su IDE durante le call, poiché le domande teoriche non danno certezze che il candidato sappia programmare. Vorrei farle una domanda, nei colloqui a cui ha potuto assistere, vorrei chiederle come vengono visti gli studenti universitari che si candidano come programmatori che ambiscono ad essere studenti-lavoratori?
L'informatica, anche in Italia, è molto meritocratica, nel senso che si guarda tantissimo alle competenze, e non molto al titolo. Anche nel caso di uno studente universitario che si candida come programmatore (cosa che io consiglio) si valuta quello che sa fare.
Un altro modo interessante, secondo me, di fare colloquio e’ fare domande su dei problemi, errori e vari casistiche che ci possono essere su un progetto e vedere se il candidato sarebbe capace di capire dove sta il problema 😀
sul frontend non sono molto aggiornato. Per la mia esperienza, sul mercato è più richiesto il backend java. Per quanto riguarda la difficoltà credo che siano difficili entrambi....
Le classi che implementano una interfaccia, non sono classi figlie. Sono classi che implementano, tipicamente, solo i metodi dell'interfaccia. Le classi figlie, possono essere figlie solo di una classe in java (contrariamente, ad esempio al c++). Le interacce non possono contenere attributi dinamici. Al massimo attirbuti final (costanti). Tipicamente i metodi in una interfaccia sono espressi in termini si firma: valore di ritorno, nome, parametri di entrata. Dalla versione 8 (se non erro) é possibile definire una implementazione direttamente all'interno di una interfaccia di uno o piu metodi che viene trattata come implementazione di default nel caso una determinata istanza di una determinata classe non implementi quel metodo.
I tuoi video trattano argomenti che catturano l’interesse, complimenti. Anche se non ho ancora avuto esperienze professionali come sviluppatore, ho accumulato una solida base teorica. Pensi che condividere i miei progetti su GitHub possa essere un buon modo per dimostrare le mie competenze? Inoltre, considero l’idea di aggiungere il link al mio profilo GitHub sul mio LinkedIn e curriculum. Credi che questo possa rafforzare la mia presentazione professionale? Grazie.
Io ho 29 anni, sto studiando il suo corso su udemy Java, sto alla sezione enterprise il quarto modulo, complimenti davvero ben fatto, le volevo chiedere, ma senza diploma é possibile trovare lavoro in Java, altrimenti ho intenzione di fare una scuola serale per prenderlo, sono motivatissimo e appassionato
ciao, grazie per i complimenti. Ti consiglierei a questo punto di cercare di prendere il diploma di perito informatico (e nel frattempo fare corsi di programmazione)...il diploma se fatto bene da una buona preparazione
Ci son vari temi legati allo smart-working. La mia azienda inglese ha un'attitudine smart, anche perchè siamo in tanti ad essere dislocati in vari posti tanto che, benchè abbiamo rinnovato il contratto e introdotto il fatto che non si lavori più 100% smart, nella fattispecie non facciamo così; io vado in ufficio 1 giorno su 5, mentre c'è chi non ci va proprio. Questo però perchè FUNZIONIAMO. Siamo 340 e ci son KPI per vedere la produttività di tutti. Posto questo, le aziende non tossiche sanno applicare appunto sistemi di misurazione delle performance e non hanno bisogno di applicare il micro-management per assicurarsi che il lavoro venga portato a termine. Sul discorso dei legami sociali, sono d'accordo; anzi, ora che in st'azienda vado una volta a settimana in ufficio è molto meglio rispetto a quando non ci andavo proprio (più di 2 anni spesi così)...lì poi va anche a persona. Globalmente, quindi, penso che la flessibilità sia qualcosa che DEVE esserci, salvo categorie specifiche di lavoro che non possono prevederlo. Domani, per esempio, prenderò un bus per andare in Francia e lavorerò dal bus! Quindi posso non prendere mezza giornata di permessi/ferie....eppure lavoro ed erogo l'output richiesto lo stesso!
Una domanda sorge spontanea. Io imprenditore come faccio a misurare la produttività di un mio dipendente? Quando si assegnano le Task qualunque programmatore sta molto largo con i tempi, in modo tale da avere del tempo libero in più, aggiungerei retribuito.
Ciao, i tempi di consegna non sono decisi dal programmatore, ma dalla dirigenza aziendale. Quello che veramente conta è la qualità del lavoro che consegni, non il tempo che hai impiegato per farlo. Mi chiedo se questa domanda ti è mai sorta sulla pubblica amministrazione (pagata dai contribuenti), in particolare nelle amministrazioni centrali e locali, dove su 10 ne lavorano 2, se va bene, con orari ridotti e con stipendi full-time. Per non parlare poi delle garanzie che questi lavoratori pubblici hanno e il privato non ha. Il JOBS ACT vale solo per il privato, non per il pubblico. SVEGLIATEVI!!
Che significa? Se non lo hai di fronte non sei sicuro che stia lavorando? W il micro-management.... Lo vedi se qualcuno lavora o non lavora; se poi ritieni che gli dici "fai X in Y tempo" senza avere la minima contezza di cosa tu stia chiedendo e delle tempistiche medie, il problema non è lui...
@@ericfiumano4694 Chi non opera in quel settore non può determinare se il tempo è corretto o meno. Un esempio che mi viene in mente è assegnare la realizzazione di un concept di esempio di come dovrà essere un determinato layout di un app. Io sono un programmatore, non posso determinare se il tempo che ha deciso il grafico è corretto o meno. Ma intanto la responsabilità è la mia.
@@auroraruggieri4438 Nell'azienda in cui lavoro, domandiamo: "Quanto pensi di impiegarci?". Ogni programmatore/grafico decide il suo tempo di realizzazione che al 99% dei casi viene approvato. Io non mi riferivo alla pubblica amministrazione e nemmeno mi interessa discuterne.
Basterebbe adottare l'idea che ogni sviluppatore software all'interno di un azienda deve essere considerato come un product owner e non come un mero strumento di risoluzione ticket. L' azienda dovrebbe affidare a ogni sviluppatore la realizzazione e manutenzione di un prodotto (o una parte di esso se il sistema risulta molto grande), e lui dovrebbe poterci lavorare in autonomia, da dove vuole, rispettando scadenze, qualita' della consegna e documentazione nel caso in cui un giorno decidesse di andar via.
un dipendente costa di più all'azienda se lavora in sede, per valutare la produttività di un dipendente non è necessario che lavori in sede c'è altro da tenere in considerazione
Salve, video molto interessante, purtroppo per colpa di quelli che si sono approfittati dello smart working non facendo nulla ci andiamo di mezzo tutti
una azienda vera deve avere delle procedure, misurabili, per tutto. Se molti ne hanno approfittato la colpa è dell'azienda che non ha un processo per misurare il rendimento del singolo lavoratore...
Scusami @utenteanonimo-fg5fn, ancora credi a questa falsa convinzione? Veramente pensi che un'azienda si tenga personale che non produca? Lo lincenzierebbe subito.... Io lavoro in remoto dal 2021 e sono molto più produttiva di quanto ero in ufficio e di malattia in totale avrò preso 3 giorni.
Io in 20 anni da programmatore, considerando 2 ore al giorno di viaggio (quando andava bene), quanto tempo ho sprecato in tutto? E poi, se avevo un po' di febbre o non stavo benissimo, non essendo in grado di fare il viaggio, prendevo malattia. Che è pagata dallo Stato. Mentre ora, che lavoro da casa, non ho mai preso nessun giorno di malattia. Risparmio in questo caso? Soldi spesi in pranzi? Quanto potrebbe ammontare? Non poco direi. E cucinando a casa, mangio meglio e mangio più sano. Insomma, ma il Covid non è servito a niente?
d' accordo su tutto sopratutto la fine. E' un ambiente di gente chiusa nei propri tecnicismi pensando che gi bastino per avere un pò di riconoscimenti. Il concetto di lotta per avere qualche diritto molto spesso non gli appartiene, anche se all' ultimo sciopero cgil - uil ho avuto una piacevole sorpresa.
@@ProgrammingAcademyJava la cultura umanistica serve anche a questo. senza sei solo un ingranaggio e ti comporti di conseguenza. ma fidati che all' ultimo sciopero ho avuto una piacevole sorpresa.
@@antoniocaprari4167 d'accordissimo. La cultura umanistica, se fatta bene, è fondamentale....speriamo bene per una maggiore partecipazione alla vita pubblica....
tranquillo, quelle che fanno ritornare tutti in ufficio avranno comunque gli uffici vuoti perchè ci sono aziende che lo portano avanti e migrano tutti a cercarle (e fidati che ci sono, stanno facendo leva che danno smart working per attrarre gente) a meno che i dipendenti non sono idioti. chi vuole eliminare lo SW non avrà affatto vita facile, chi non lavora a casa, in ufficio fa solo finta di lavorare, a casa si lavora meglio e anche di più se è per questo, si è più invogliati
Buonasera Antonio, seguo i suoi video e mi complimento per la pacatezza nell'esporre gli argomenti spring etc. Non so se ha avuto modo di usare Consul al posto di eureka. Se si non sarebbe male un video su Consul. Grazie e ancora complimenti.
Ciao, intanto ancora complimenti per la linearità e cristallinità delle tue spiegazioni. sarebbe questa la famosa convention over configuration di spring boot ? Grazie.
