Franco Corelli: "Il supremo" aka the Prince of Tenors aka the Operatic Apollo
ℹ This channel is an extension of the website francocorelli.info and Facebook group of the same name, where we share original articles, interviews, useful and informative documents, links, resources about Franco Corelli's life, art, career, discography, technique, etc.
This channel serves non-profit, educational purposes only.
💖 You can support the Franco Corelli Info Center's mission on Ko-fi. ☕
Vielen herzlichen Dank für diese einziartigen Dokumente dieses grandiosen Sängers !! Er war der Größte von seiner grandiosen Stimme und von seiner Statur..zum Weinen schön !!!
I saw it in person several times at the Met with Mirella Freni. The most passionate Romeo that ever existed, vocally and visually. None of the sopranos that performed with him had a backache after this scene. If I had been singing with him in this scene the opera could have ended right there for all I cared. In that period Corelli was a knockout vocally and physically. a real Italian Romeo "in tutti i sensi". Unforgettable.
The comments and the background noise in this excerpt are not from the original soundtrack. Somehow the voices and applause were added on after. The audience at this time was mesmerized and holding its breath.
@@sulo1039ich habe diese Aufnahme- 23.11.1974-komplett , ganzes Oper, das ist normales, also mit all Geräuschen, in-house Recording. Es stimmt alles, mit Publikum Reaktion, es ist so, wie hier ist 😊
Reportedly, before he covered his Juliette with kisses, he picked her up and threw her on the bed (this part is missing from the video). 🤭 Confirm in the comments if you saw it yourself! The source of the quote: corelli.notion.site/Always-Wondering-Can-He-Do-It-Again-1967-479e2b3ec76147cf968730cb13672496 Secondo quanto riferito, prima di ricoprire di baci la sua Juliette, l'ha presa in braccio e l'ha gettata sul letto (questa parte manca nel video). 🤭 Confermate nei commenti se l'avete visto di persona! La fonte della citazione: corelli.notion.site/Always-Wondering-Can-He-Do-It-Again-1967-479e2b3ec76147cf968730cb13672496
BELLISSIMA registrazione e servizio nel complesso. Alcune leggerezze nelle dichiarazioni e in alcuni passaggi che non combaciano a ciò che direttamente ho riscontrato nelle tantissime conversazioni con Franco quando terminata la carriera soggiornava in Ancona e io studente di canto con il suo primo e più affidabile insegnante, il baritono Carlo Scaravelli, avevo il piacere della sua presenza alle mie lezioni di canto, alle quali lezioni poi, in totale segreto continuava Franco con Scaravelli. Franco infatti ha continuato a fare lezione con Scaravelli fino al suo definitivo ritiro. La sala dove studiava era in Pazza Stamira (oggi piazza Pertini) nella struttura edile che nel dopoguerra aveva ospitato il "panificio" per la città grazie ai militari Polacchi che furono i liberatori di Ancona, poi sede dell'Associazione Corale Vincenzo Bellini, coro ufficiale delle iniziative liriche nelle Marche). Franco era amico dei miei genitori e della ristrettissima cerchia di VERI amici di Ancona, (stavano nel palmo di una mano), tutti cantanti lirici, con cui Franco intrattenne rapporto di leale e fortissima amicizia per tutta la vita. Tra me e Franco si era instaurato un rapporto di forte amicizia, grazie alla quale ho potuto perfezionare la linea di canto e grazie alla sua disponibilità e pazienza, riuscire ad apprendere tutte e tre le tecniche vocali che Corelli usava in teatro secondo ciò che la partitura imponeva. La prima era da Lui definita "Melocchi" che era la stessa che Scaravelli insegnava, poi usava la tecnica "Nilsson" che mi diceva essere la base di canto che Birgit Nilsson usava e l'immancabile "Lauri Volpi" quella tecnica che lui stesso maledì, perchè diceva di avergli accorciato la carriera di dieci anni. Io gli replicai alcune volte, che si, forse gli aveva accorciato la carriera per lo stress alle muscolature, ma " ...Caro Franco ti ha imposto nell'Olimpo dei grandissimi" e addirittura poi dopo la sua scomparsa fu definito il più grande tenore del XX secolo. Senza Ugonotti, Pirata, Poliuto, Trovatore eccc non ci sarebbe stata "l'eccellenza" per poter giungere all'apice della classifica. Gli ho spesso chiesto notizie sulla sua carriera. Lui era molto riservato e imbarazzato, non credo abbia mai metabolizzato il successo cadutogli addosso. Durante il secondo Concorso di Canto di Ancona a suo nome, disse a mia madre Madera (soprano), di essere stato tanto fortunato "....e chi si immaginava di arrivare dove sono arrivato, è bastato applicare Melocchi e tutto è stato facile..". Posso dire che ciò che ha sopportato Corelli nella sua vita, per mantenere il livello che gli veniva chiesto era inaccettabile per chiunque, come rigore e imposizione di vita quotidiana, per cui fu un professionista unico. Voglio rispondere alla signora Raina, che Franco era tutt'altro ce triste infelice ecc...era allegro scherzoso simpatico sportivo accanito di tennis. Purtroppo soffriva la situazione un pò tesa, per usare un "eufemismo" in famiglia. Loretta ha amato Franco in maniera assoluta ma in maniera totalmente sbagliata. Quando lo chiamavo al telefono a NYC, lui staccava ogni telefonata e parlavamo per tanto tempo, i suoi consigli mi hanno molto aiutato, per il mio primo recital, mi disse come entrare in scena come comportarmi e come procedere alla scaletta di romanze. Mi confidò che lui non era musicalmente molto preparato ma i GRANDI DIRETTORI non pretendevano un tenore che facesse solfeggio cantato, (cosa obbligatoria oggi) . I Gavazzeni, Karajan, Bartoletti, ecc chiedevano solo che rientrasse nella battuta. " non avrei mai potuto cantare con quello che vedo oggi dai direttori " Disse Franco. Altra cosa vorrei dire ai due musicologi che abbinare Corelli a Kaufmann è un' eresia. Per primo il canto di Corelli è libero rilassato e COME DA TECNICA si appoggia alla vocale alla chiarezza e alla morbidezza. Il fraseggio si appoggia liberamente alle vocali senza alcuna costrizione. Questo grazie alla lingua italiana. Purtroppo per nascita e lingua madre il Jonas si trascina l'emissione naturale della sua lingua principale. Ora parliamo dei filati. Chiesi a Franco come fosse la sua voce all'inizio della carriera. Lui disse come lunghezza aveva un sib. e uno stiracchiato si nat. Tutto il resto lo ottenne con solo studio sacrifici ...e ....."molta incoscienza" .....E i Filati ? Gli chiesi. "...quelli ci sono nato, ho sempre avuto, nonostante la quantità e lo spessore vocale una facilità a ridurre il volume, portandolo a filo...." Ecco, invece i filati il Kaufmann non li fa correttamente. La nota va presa forte....E TENUTA...spegnendo il volume molto lentamente. cosa che lui invece in un secondo smorza passando ad un falsettone che non ha nulla a che fare con il filato. Inoltre la qualità vocale è assolutamente diversa nell'emissione e nel colore, che il non esperto travisa solo perché scura e si confonde. Franco non appoggia i suoni in laringe ma sul diaframma per cui la voce esce fluida e limpida e in teatro corre raddoppiandosi e può esternare le emozioni che prova, per cui gli americani lo hanno definito come "Voce emotiva" . Il filato richiede una riserva di fiato ampia, e qui la tecnica viene in aiuto il "disciogliea da veli" di Tosca dura se fatto di norma alla Corelli fino a 28 secondi in totale apnea, cosa che grazie alla tecnica si supera agevolmente. Il Maestro Bartoletti a Bologna fu sorpreso per come un tenore riuscisse a fare l'effetto oggi definitivamente scomparso, gli spiegai i dettagli su come Franco lo eseguiva e come potesse allungare i fiati. La tecnica del Re dei tenori oggi è perduta, oggi vige il solfeggio cantato ed esprimere sentimenti nel canto, con colorature vocali è giudicato sconveniente. Complimenti a tutti coloro che hanno fatto in modo di comporre un video così bello e interessante, ho avuto piacere di vedere l'amico Graziano Corelli Cugino di Franco non solo amico, sinceramente legato da grande affetto a Corelli. Concludo dicendo che al Teatro alla Scala molti anni fa dopo un'audizione andata bene, mi dissero dopo i complimenti di rito, che cantavo con i difetti insopportabili di Corelli, si sentiva la comune matrice tecnica, il " portare gli acuti dal basso."(sara' stato perché sono alto 1,70 ???) fare delle note filate, mezze voci, colorature nel fraseggio erano a loro giudizio non piacevoli, Mi salvava il colore della voce molto bello per cui ero interessante ma con le dovute correzioni tecniche. Risposi ringraziandoli, che per me era un onore essere anche minimamente associato a Corelli e preferivo per questo tenermi ben stretti i difetti. Conclusi facendo alcuni nomi dei tenori che spaziavano al Teatro alla Scala, dicendo loro con il sorriso sulle labbra di far eseguire se capaci uno o dei difetti contestatimi....ovviamente se capaci di replicarli. Questa era la nuova classe che avrebbe poi gestito le programmazioni. Invece condivido e apprezzo molto il commento di Carlo Fontana su Fedora di Callas Corelli, peccato che per anni abbiamo cercato una registrazione dell' opera, ma sembra che nessuno ne abbia una copia, o abbia registrato mai anche parzialmente Fedora, Franco stesso per anni l'ha cercata invano.
Sadly, maestro Franco Corelli died 2 days after I was born making it impossible for me to see his live performances. So, every single of his videos like this are treasure for me. Thank you! Edit: Looking forward for the future videos. I'll try my best to support.
