44 anni fa, il mio professore d'Italiano al liceo, in Argentina, ci fece ascoltare questo brano. Era un LP, un disco in vinile, in cui c'era anche un altro brano, un monologo che si chiamava "Il silenzio", di cui non ricordo l'autore. Non ce l'hai per caso?
Purtroppo Gassman recita come se Marcantonio parlasse dentro ad una stanza e non in pubblico, davanti ad una folla rumoreggiante! Mi sarei aspettato più veemenza e passione.
"#IN #RICORDO #DI #BERLUSCONI" IL DISCORSO FUNEBRE DI MARC'ANTONIO SU CAIO GIULIO CESARE. DA APPLICARE ED ASCOLTARE ANCHE PER SILVIO BERLUSCONI DA PARTE DEI SUOI DETRATTORI. ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-dF1MZP1Z2OY.html
ciao.ascoltare Vittorio anche da Neofita,anche da illetterato ,puo' aiutare a ricordare i tempi dei verbi e le frasi fatte per ricordarsi del tempo dei verbi.l'unica persona che mi ricorda Gassman ascoltandolo,nella sintassi grammaticale e quel toscanaccio di Benigni.ma e una mia piccola opinione chiaramente.bye
CHIEDO A VOI ISCRITTI,AVETE SENTITO,LA DECLAMAZIONE DI GIORGIO ALBERTAZZI (C'ERA ANCHE LA CORTELLESI,SEMPRE SU YOU TUBE)..??? POTETE AIUTARMI A CAPIRE,VE NE SAREI GRATO E MOLTO...NON L'HO CAPITO!!! SEMBRAVA ISTERICO...NON C'ERA PATHOS,STRILLAVA...E NON SO, FORSE NON CONOSCO BENE QUESTO MONOLOGO....MI STO AVVICINANDO ADESSO A QUEST'OPERA...E PER ME VA INTERPRETATA COSI, CON DOLORE,CON SDEGNO VERSO CHI LO HA ACCOLTELLATO....LUI SEMBRA RECITARE UN'ALTRA COSA PROPRIO.... HO VISTO GASSMAN ,PROIETTI...MARLON BRANDO...E LI C'ERA IL PATHOS ,SONO UN NEOFITA IN QUESTO CAMPO, SE QUALCUNO DI VOI PUO' AIUTARMI...MI SCUSO PER IL MAIUSCOLO, CHE MI E' STATO DETTO CHE SUL WEB CORRISPONDE AD URLARE....CHIEDO SCUSA GENTILMENTE,IO HO ACQUISTATO UNA EDIZIONE DELLA MARSILIO CON TRADUZIONE DI SERGIO PEROSA ORA NE HO PRESA UNA DI RUSCONI...SPERANDO CHE SIA MENO ASCIUTTA.... IO MI SCUSO ANCORA...RIPETO HO SENTITO QUESTI GRANDI E CHIEDO,LA TRADUZIONE E' PIU O MENO LA STESSA POI SONO GASSMAN O PROIETTI O MARLON BRANDO...CHE DECLAMANDO LA HANNO RESA COSI'...POTENTE? SE SAPETE DI PIU'...VORREI APPROFONDIRE QUESTO NETTARE PER L'ANIMA CHE QUESTI GRANDI CI HANO REGALATO,GRAZIE GIANPIERO LUCCHINI...
Non morirai mai. Sei immortale. Le possibilità che possa accadere un tragico, fatale, funesto evento nei riguardi della tua persona sono pari a 0. Sarai l'entità più longeva di tutta la storia dell'umanità, della biologia e dell'universo. Da ora in poi non potrai nemmeno più aver in mente il pensiero di una malattia terminale, un incidente stradale, una caduta improvvisa, un assassinio, un incendio nella tua dimora, una catastrofe naturale o una situazione di asfissia improvvisa. Sei al pari degli Dei, venerato da tutti e per sempre. Fonderanno una religione sulla tua vita, come simbolo dell'immortalità e della prosperità. Sei infinito, solo al cessare dell'universo, e quindi alla demolecolarizzazione della materia di cui è composto qualsiasi cosa (come il tuo corpo), rimarrai a vagare nella anti-materia restante nel vuoto, attraversando e rompendo i limiti del continuum-spazio-temporale per l'eternità.
Totale assenza di decorazione mirata ad un fine estetico e protettivo posizionato al di sopra della scatola cranica. L'indumento, apparentemente non presente in questo preciso momento storico, in un grafico spazio tempo nel quale è raffigurato l'intero cosmo, è costituito da materiale che vanno dal naturale al sintetico. Se dovessi prendere in considerazione l'eventualità in cui questo particolare oggetto possa essere esistente, probabilmente creerei un infinito loop nella fessura dell'irrealità, potrei arrivare a scomporre i quanti, scoprire i confini dell'universo ed entrare in un limbo di inconscio devastante e senza limiti imposti, sfociando inequivocabilmente nella fine della vita imposta dalla filosofia e dalla scienza e creando il più grande paradosso concepibile dalla mente umana.