Novara si conferma punto di riferimento per l’800 italiano grazie ad una nuova splendida mostra dedicata ai nostri grandi pittori che vissero a Parigi tra gli ultimi decenni del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Ma perché così tanti artisti italiani e non solo, si spostarono a Parigi? La capitale francese era sempre più percepita dalla metà dell’’800 anche come capitale dell’arte e in generale, insieme a Londra, come centro nevralgico del mercato.
Le esposizioni universali furono determinanti per dare questa dimensione internazionale alle due città. Nel 1851 l’esposizione internazionale si tenne a Londra e nel 1855 a Parigi attraendo milioni di visitatori da tutta l’Europa. In particolare l’esposizione del 1855 a Parigi dedicò un intero padiglione alle Belle Arti con 28 paesi partecipanti e circa 5000 opere esposte contando per questa sola sezione un totale di quasi un milione di visitatori.
Il padiglione di Belle Arti diede modo non solo al grande pubblico ma anche a mercanti,\ collezionisti ed agli stessi artisti di confrontarsi e conoscere le più avanzate tendenze internazionali. Parigi, che oltretutto ospitava ogni anno il tradizionale Salon, esposizione dedicata alla pittura che si teneva nelle sale del Louvre, divenne così un polo di attrazione fortissimo per molti artisti internazionali.
La mostra al Castello di Novara è articolata in 8 sezioni. Il percorso è costellato di opere iconiche amatissime dal pubblico. Il titolo mette in evidenza le figure di Boldini e De Nittis ma ampio spazio è dedicato anche a Zandomeneghi, a Mancini e a Corcos, tutti pittori di grande qualità che conquistarono la capitale dell’arte stringendo accordi con i maggiori galleristi primo tra tutti Goupil.
In questo breve video farò una carrellata presentando alcune delle opere in mostra.
Buona visione! Sig
20 янв 2024
