Pier, bellissima puntata: hai messo insieme la parte pratica di ricerca guasti "ragionata" (bella la soluzione del condensatore saldato male, io avevo pensato piuttosto ad un condensatore di filtro in perdita), un amarcord sulle valvole : è vero, siamo nel 2023 e il mondo dell'elettronica è andato tremendamente avanti, ma i principi di base sono sempre gli stessi. E qui mi è molto piaciuta la parte sulla trattazione teorica del segnale in FM e sulla relativa demodulazione (mi hai riportato al corso di Comunicazioni Elettriche del poli MI del lontano 198..troppo tempo fa) e bello lo spirito "ham",mai dimenticare la autocostruzione. Ah: complimenti per la strumentazione (il generatore a 100MHZ è veramente un bello strumento)! Chapeau!CIAO!
Ti ringrazio molto per questo commento, perché è stato un video parecchio sofferto per me, nel senso che si è dilungato per diverse settimane in laboratorio, perché l'ho dovuto incastrare in mezzo a tante altre attività e per me è stata una specie di liberazione. Sono riuscito finalmente a trovare il tempo per finalizzarlo. Grazie e buona domenica
Buongiorno a tutti. Grazie per la spiegazione, puntuale e capibile anche dalle zucche vuote come me, sono lezioni che fanno bene a tutti. Mi ha colpito il fatto che si vedono le sfere del cuscinetto del condensatore variabile, cosa non secondaria in quell'epoca. Per trovare simili finezze raramente erano presenti in radio molto piu' blasonate di costruzione americana o tedesca.
grazie per il commento, molto interessante. Non avevo fatto caso a questo dettaglio. Confermo che Il controllo del condensatore variabile da un punto di vista meccanico è estremamente preciso.
grazie Giorgio... anche io in quelle ore in lab mi sono sentito catapultato in un'altra era, ad eccezione dei momenti in cui ho usato il generatore RF Agilent e oscilloscopio Hantek.
Uellà complimenti Pier Aisa per la riparazione della fantastica Radio Marelli RD272 West Complimenti ottimo lavoro come sempre e ciao da Riccardo Bella 995 Son riuscito a vedere solo ora il video e non domenica perché ero impegnato
💚Dedicato a tutti i radioamatori e agli svalvolati, amanti dei tubi a vuoto 🎉 Un grazie speciale a Romano R. il mio pusher personale di tubi a vuoto 🎬 Puntata 1: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE--e0Uv1p2JG4.html 🎬 Puntata 2: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-lutVb6B6Fnw.html
Ottima serie, complimenti. Se non erro, l'anno di produzione di questa radio dovrebbe essere 1969. L'affascinante mondo delle valvole, quanti ricordi. Buona domenica, Pier.
Ciao Pier. Bellissimo come sempre.... Mi fai tornare in mente i tempi dell' università corso di telecomunicazioni. In aggiunta alla modulazione FM la APSK, PSK e via così.... Riesci sempre ad appassionare chi guarda... !!!
@@PierAisa Pier ho dei dubbi su un circuito moltiplicatore Villard. Ho fatto delle simulazioni con Falstad ma non mi tornano i valori delle uscite a fronte di certi ingressi. Questo seguendo delle formule prese da handbook di nuova elettronica. Posso usare la tua email con attachment del circuito ? Grazie
grazie. Quando aumenta la frequenza in genere aumentano anche i problemi, finalmente sono riuscito a chiudere... erano troppe settimane che aspettava la radio. Buona domenica.
Romano i ringraziamenti sono tutti per te.....pusher personale di valvole. Lo metto aggiungo nel commento in evidenza, ancora grazie da parte di tutti 😉
grazie Fabrizio. Riconosco che mi ha fatto sudare.... ad un certo punto l'oscillatore locale si era bloccato... si trattava di una saldatura precaria... molto tempo perso, poi però alla fine è andata... finalmente dopo tante settimane abbiamo concluso.
@@PierAisa eheh brutte bestie le saldature precarie, soprattutto sugli stampati d'epoca... Ho un piccolo oscilloscopio a CRT di inizio anni 70, clone tedesco di uno russo... Problema sulle prime 3 basi-tempo... Salda e dissalda componenti guasti... Le piste, venivano via che era un piacere e ed ero lì lì per brevettare la lega Sn-Pb-Attack per far aderire lo stagno su di esse🙄 (e prima di ripassare quasi tutte le saldature, faceva il simpatico giochetto di mettersi a funzionare bene solo se coccolato con due pacche amichevoli sul lato...)
Argomento a me piuttosto oscuro ma è sempre bello vederti all’opera Pier. Riesci a rendere più semplice qualcosa di decisamente a me complicato. Grazie e buona domenica! 👏🏻👏🏻
Spettacolo, peccato che non si possano caricare fotografie altrimenti ne mettevo una dove Guglielmo Marconi faceva i suoi esperimenti qua dove abito io. Grande Marconi. E grande tu Pier
Ciao Pier che spettacolo di riparazione ma soprattutto è bella anche la strumentazione che hai, io mi sono addentrato in una riparazione di qualche radio a valvole e sono riuscito a farle funzionare ma non ho potuto fare il riallineamento della banda ma almeno le ho fatte funzionare👍
Rimango incantato ogni volta che ti vedo all'opera, un po' come quando da bambino restavo fisso a guardare le valvole che si illuminavano. Infatti ero l'unico in casa a cui piaceva stare dietro la radio piuttosto che davanti solo per guardarle accendersi dalle fessure 😁
Ciao pier sono rimasto affascinato da questo mondo spiegato da te sembra tutto semplice ma quando ci si mette mano da soli è un po’ più complesso grazie
Dimenticavo di aggiungere, complimenti per la strumentazione che hai. Magari l'avessi avuta io negli anni 70. Io andavo con l'oscillatore modulato della scuola radio elettra. Certo, funzionava, ma non era nulla di eguagliabile al mostro di generatore di segnale che hai, con quello strumento da sogno, ci puoi fare di tutto. Complimenti per la bella strumentazione.
Grazie, questo generatore permette di fare veramente qualsiasi cosa io l'ho utilizzato nelle sue funzioni di base rimango sempre impressionato sulla stabilità di tutti i parametri e il firmware che lo governa tiene sempre sotto controllo eventuali divergenze. Non ho aggiunto altre scene video che riguardano questo strumento per non appesantire il video ma in effetti è estremamente interessante
@@PierAisa e si sente dall'aggancio in fase del PLL sugli step in frequenza. Inutile dirlo, lo strumento sarà con riferimento termostatato, con un eccellente livello in ppm. Io ho iniziato nel 70 con l'oscillatore modulato della radio Elettra di seconda mano. Lo dovevo accendere qualche ora prima, ma non x il termostatato, ma per la valvola che ormai era esaurita più di me! 🤣🤣🤣🤣. Però, in azienda avevo strumenti eccellenti. Da oscilloscopi ad analizzatore di spettro. Ma il miglior strumento x i radar in banda X, ce lo siamo costruiti artigianalmente con i colleghi. Roba spartana ma funzionale. Lo posizionavamo a 10 metri dall'antenna radar e in men che non si dica, riuscivamo a stabilire se era un problema di trasmissione (magnetron o modulatore) o ricevitore, (MIC o front end a GAs fet o limiter). Il peggior problema mai avuto? 1 solo, più unico che raro. Neanche il costruttore ci voleva credere. Il problema era al circolatore, (una guida d'onda a "T" con un forte magnete al centro), nulla di elettronico. Per questo problema, Il radar aveva subito diversi interventi nei vari porti, ma nessuno risolutivo. Ci ho sbattuto la testa x 2 giorni. Questo, Danneggiava il magnetron nel giro di un paio di giorni (X elevato livello di onde stazionarie in guida d'onda) e distruggeva il front end. Mentre, la portata max del radar non superava i 3 miglia nautiche. La mia è stata sicuramente fortuna, ed anche se non ci credevo, le mie diagnosi mi riconducevano sempre al circolatore. Ebbene, cambiando il circolatore in primis e diodi limiter dopo, il radar ha migliorato. Ma poi cambiai anche il magnetron e front end a GAs fet (perché questi avevano già buscato una bella sberla), Il radar ha ripreso a funzionare alla grande; con la portata max di 60 miglia. E l'anticollisione del radar plottava tutte le navi del tirreno da Cefalù a Scalea, incluso aliscafi e traghetti intorno alle isole Eolie. Mi dava i vettori, la velocità, rotta e posizione in L/L delle navi plottate; incluso il calcolo CPA e TCPA. Una roba Incredibile, nel circolatore si era scollato il magnete e si era spostato di alcuni millimetri, ma nulla di visibile o misurabile. Il radar era in garanzia e neanche il costruttore, come me, voleva crederci. Ho mandato le parti smontate in fabbrica ed a posteriori, mi hanno confermato la mia diagnosi.
Chiaramente se finiamo in campo radar la tecnologia per forza di cose si complica.... il circolatore purtroppo, io l'ho solo visto sempre a livello di teoria, ma non l'ho mai potuto maneggiare dal vero. Sono oggetti spettacolari così come tutta la teoria che c'è dietro. Poter lavorare con quei materiali è secondo me, un lusso ed una grande opportunità e ti ringrazio molto per questo bellissimo commento e ovviamente... complimenti!
@@PierAisa in effetti non c'è molto di più. La teoria di funzionamento non è molto diversa di un trasmettitore ed un ricevitore. Cambia solo la frequenza emessa nell'etere. Io non ho più nulla, ho buttato tutto. O forse ho ancora un magnetron banda X 9,8 GHz 3 cm da 10 kW ed un banda S 3 GHz 10 cm da 30 kW. Nel settore navale, quello più interessante è il sistema di navigazione integrata. Gran bella tecnologia. Io ormai ho parzialmente formattato il cervello 🤣🤣🤣🤣🤣. Tanta esperienza, tanti corsi di aggiornamento e poi? Arriva l'età, la vista peggiora, cominciano a mancare le forze ed infine arriva la pensione! E ti rendi conto, con rammarico, che tutto ciò che hai imparato, dall'oggi al domani non ti serve più a nulla. Peccato vero? Ma è così. Come promesso, mi sto facendo una scorpacciata dei tuoi video, li trovo eccezionali, e poi è fantastico vedere cosa riescono a fare le cariche elettriche in un cristallo di silicio, o piuttosto in un conduttore avvolto, o su due piastre isolate. Magari il tutto contornato da qualche cattivo conduttore chiamata resistenza. Buona notte e grazie x i video.
grazie siamo una piccola goccia nel mare... non ho mai avuto problemi di "contenuti"..... come dici di materiale in elettronica in senso lato ne abbiamo veramente tanto da scoprire e sperimentare. Se ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Bravo, non c'è nulla da dire. Non poteva essere altro che la ECC 85 il problema. Il più delle volte è l'oscillatrice che si esaurisce slittando fuori frequenza per poi spegnersi del tutto. In questo caso è il triodo d'ingresso che ha dato forfait. Capita anche questo. Ormai sono quasi 50 anni che non metto le mani dentro una radio a valvole. Io, come ricordo, ho in casa una Mivar valvolare dei primi anni 60. Ho notato una stranezza, sulla mia radio, che ancora oggi uso, l'indicatrice di sintonia (occhio magico) si chiude di più quando sintonizza una stazione. Comunque bella la spiegazione del demodulatore a rapporto con il doppio diodo e l'avvolgimento terziario. Un po' come tornare sui banchi di scuola. In questa radio la demodulazione è fatta con i diodi sicuramente al germanio gli OA81 mi pare di ricordare e non la famosa UABC80 come nella mia Mivar. Certo, qualche differenza c'è sempre, anche se la base del ricevitore è sempre la stesso. La Mivar per esempio usa la ECC81 sul gruppo FM. Comunque, Bravissimo come sempre.👍👍👍👍
Grazie per il commento apprezzatissimo che ci fa ritornare in effetti sui banchi di scuola. Il grande lusso di cui disponiamo è poter mettere in pratica quello che si è imparato non è una cosa da tutti. Ciao e alla prossima
E' sempre un piacere vedere i tuoi video anche se non interessato. Peccato che la mia "vecchia" radio della mitica Acuola Radio Elettra costruita da me sia andata distrutta nel '72.
Ciao Pier, come sempre video molto istruttivo! La frequenza inferiore della FM è in realtà 87.5, quindi forse questo spiega perché il CV aveva ancora un po' di corsa in basso. Grazie e al prossimo video!
Grazie Pier. Ti ringrazio per la riparazione e per l'interessantissimo video. Sei il punto di riferimento per noi appassionati di elettronica. Ci sentiamo sul tuo canale o per una prossima riparazione 😅😊.
Quando vedo i vecchi apparecchi a valvole di cui ho riparato un ecografo a molla e a nastro (distorsore) e le valvole le ordinate anche se fuori serie alla GBC con un numero di 5 che ne serviva una sola, si sono sostituiti condensatori e resistenze a filo.
Negli apparati radio militari non era possibile montare certe finezze perche' era importante che le vibrazioni non facessero cambiare frequenza e quindi venivano apprezzate manopole "dure" che aiutassero a non far "scivolare" la sintonia, quindi si andava di bronzine e "freni meccanici". Ma sicuramente sto parlando dell'era dei dinosauri dove errivare a concepire apparati per i due metri o per ricevere le foto satellitari era appannaggio di gente come Asimov o di scrittori di fantascienza. Grazie Pier
eh immagino un apparato radio di un carro armato..... i requisiti "ambientali", saranno decisamente più restrittivi. Immagino anche a livello di prove di tipo, lo standard sulle vibrazioni adottato.
Ciao Pier, non avevo dubbi l'hai riparata, qui mi porta al mio ricordo da ragazzino che avevo una radio della Phonola, erano le mie prime esperienze, guardavo come era fatta. Le valvole si faceva presto a sostituirle e fare delle prove, erano quelle che davano più problemi.
Per i condensatori di filtro non avrei usato la colla a caldo, ma piegato i terminali del condensatore. I terminali li avrei fissati saldandoli alle piazzole non sollevate, eventualmente usando del termorestringente.
purtroppo le piste e le piazzole erano talmente degradate che ho dovuto usare del filo con isolante per ricostruire i collegamenti punto punto. Di solito uso pasta a base di silicone, come il silastic, che è eccellente come tenuta meccanica e termica per bloccare e proteggere la zona. Grazie per il commento.
@@PierAisa ho un piccolo canale qui su RU-vid e in genere mi occupo di radio d'epoca, certo è che non ho le conoscenze tecniche e teoriche del tuo livello.
Ho visto alcuni tuoi video, ti faccio i miei complimenti per le mani d'oro e per lo spirito e la cura al restauro di questi oggetti. Questa è una dote rarissima di questi tempi, ma fondamentale. Io sono elettronico più "general purpose" e difatti nelle attività di ripristino di questi gloriosi oggetti commetto diversi peccati dal punto di vista dell'originalità e della conservazione della tecnologia di quei tempi.
grande Pier, sempre al top. Ottima lezione svalvolistica ahahahahahah, ier son stato in fiera a Forli' c erano un mare di valvole ho trovato anche un libro che non puo 'mancare ad uno svalvolato "RADFORD" HI-FI LEGEND si intitola e' un tomo molto grosso ma vale la pena di leggerlo....😀😀😀😀😀😀😀
Spettacolare !!! Hai davvero delle mani d'oro! Sono di bologna anche io, a parte RU-vid fai ancora lavori in laboratorio per privati? Avrei una Icom IC720 (Il Flipper rotativo 😅) e un IC730 da resuscitare! IU4MWM
Complimenti come sempre Pier, volevo chiederti: da un altro tuo video ho "avuto la dritta" di controllare la resistenza sull'occhio magico per farlo rifunzionare, anche io l'ho trovata aperta, ma ora l'occhio si accende solamente, non sbatte la palpebra. E' semplice poter risolvere al volo oppure dici che è guasto proprio l'occhio?
Grazie per il commento, se si è aperto ottimo segno, siamo in conduzione. Ora potresti verificare il segnale in griglia. Per qualche motivo non arriva. Verifica in particolare i condensatori e resistenze
Hai realizzato uno dei famosi BALOON che ogni radioamatore profescional si crea il suo aggiungendo questo e quello in modo che il suo sia di certo meglio di quello de gli altri " 😅
grande Pier, come sempre un video molto istruttivo, ti volevo chiedere l'adattatore di impedenza che hai costruito non si chiama balun ? o ricordo male. Buona domenica
il balun (balanced-unbalanced) è di sicuro un trasformatore di impedenza, ma oltre a ciò adatta una linea bilanciata (il segnale è trasmesso in differenziale con un filo polarità positiva e un filo polarità ruotata di 180°) ad una sbilanciata (dove il segnale viaggia su un conduttore e l'altro è collegato a massa, come ad esempio in un cavo coassiale). Nel caso della nostra radio l'antenna a dipolo è una linea bilanciata ed il generatore invece esce a connettore sbilanciato.
Ciao Pier!. Ottimo risultato! Da capire come, la valvola in ingresso si sia guastata o per lo meno abbia perso la sua capacità di amplificare... Solo vecchiaia? Restando in tema di valvole, quando progetterai un bel lineare hf con la gu81? Grazie e, buona domenica!
Ciao, bel video! Ma nel video 352 avevi usato un trasformatore con presa centrale... la misura di 300 ohm a quale avvolgimento era riferita? E che misure avevano gli altri avvolgimenti (se possibile) ?
CK1 e CK2 possono conservare i valori dello schema anche se usi la PCL86. Mi riesci a dire q quale minuto del video fai riferimento per la misura ? Grazie
Video interessante (come sempre). Peccato per non aver mostrato la realizzazione pratica del trasformatore di impedenza 🙁 (probabilmente scontata per chi è pratico di radiofrequenza, ma per chi non lo è non è semplice capirlo dal fermo immagine del video min. 12:36)
Il tema dell'adattamento è molto interessante. Lo avevamo visto nella parte di teoria in questo video ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-rZ0oY72RzzM.html
Grazie@@PierAisa. Video interessante, ma solo teorico, non viene mostrato come realizzare "fisicamente" gli avvolgimenti sul toroide, che è la parte "tagliata" a cui mi riferivo.
@@scossa_vr ok ho dato per scontato gli accorgimenti realizzativi come la spaziatura uniforme delle spire, la giusta tensione al filo, evitare le sovrapposizioni e altri aspetti importanti. Mi sa che servirà un episodio dedicato ai balun per questi aspetti realizzativi..... le perdite sono sempre dietro l'angolo... grazie per il commento
Forse ti volevi riferire a Magneti Marelli. Prima dell'invasione dei transistor sul mercato avevamo molte realtà italiane in questo segmento, poi ha preso sopravvento il Giappone dove la produzione di massa era molto più sviluppata rispetto all'Italia e con costi decisamente inferiori ha soppiantato la concorrenza
Buon giorno pier ti prego un video dove spieghi cosa significa è come si fa a selezionare i transistor con la stessa hfe per gli amplificatori ho guardato ovunque nessun video che spiega in rete. Ti ringrazio anticipatamente
grazie per il commento. Al momento ho un video che può risultare un po' complicato, ma in realtà non lo è che riassume i parametri principali dei transistor bjt, tra cui hfe. ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-3Ip-2cAS_uI.html Un buon modo è l'analisi del datasheet, il calcolo del punto di lavoro e per la verifica un buon tracciacurve come ad esempio il dca75 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-f6p4SPhUTyg.html
