Channel focused on electronics projects and experiments, repairs, tutorials, instruments, projects, analog, digita, ,power electronics, Ham radio and high voltage. Enjoy !!
Ciao Pier! Altro circuito da avere in laboratorio. Anche per i più scettici, dopo aver preso un numero sufficiente di stecche, viene automatica la necessità di averne uno sempre pronto sul banco... Grazie e, alla prossima!
Grazie già... dai commenti Si vede che ci sono molti fan delle lampadine che sono degli ottimi oggetti ma sono sempre più difficili da trovare e poi a me piaceva l'idea di avere un oggetto che adatta la resistenza alla tensione e capacità specialmente quando abbiamo alte tensioni può essere molto utile
Grazie Pier per questo video. È un oggetto molto interessante ed utile. Devo ammettere che seguo Mark da un momento e suo scaricatore mi faceva occhio. Quindi certamente lo realizzerò. Mi piacerebbe comunque scaricare anche lo schema di Mark. Però non sono stato in grade di trovarlo. Un link ? Grazie 😊 Buon proseguimento, continua di proporci contenuti così interessanti.
molto bello come sempre. Ovviamente seguo MendItMark da molto tempo☺. Rimane la mia idea di improvements, riguardo l'eventuale automazione che switcha da scarica lenta e veloce quando al di sotto della soglia di sicurezza.
Il concetto si potrebbe completamente estendere ad una scala di tensione che arrivi ad esempio fino a 1000 V. Tramite la lettura da micro controllore si potrebbe pilotare una rete mosfet per l'abilitazione di resistori, in maniera che la scarica sia la più veloce possibile compatibilmente con la potenza che si può dissipare su ogni singolo componente
Davvero un ottimo spunto per uno strumentino utilissimo, grazie a Mark e soprattutto a te che diapensi il tuo scibile con tanta professionalità e competenza. Grazie!
Buongiorno, colgo l occasione di fare una richiesta che esula dall argomento, sono Stefano PIERONI , visto che volevo cimentarmi nella realizzazione del kit lx 192 il Sint. FM che tu hai già provato. Non riesco a reperire le medie frequenze quelle verdi ....vorrei sapere se puoi farmene avere , per il prezzo non ho problemi. Rimangio in attesa di ricevere tue notizie ! Ti premetto che questo kit l ho realizzato da ragazzo ! Grazie e buona giornata
Grazie per il commento. Prova a dare un'occhiata qui www.graziacomponenti.it/index.php?controller=search&controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=media+frequenza
Come esercizio ci teniamo la versione controllata da micro. Molti pensano che non sia utile... ma se pensiamo a grandi banchi di grossi condensatori o anche batterie da scaricare... questo giochino può diventare fondamentale per operare in maniera controllata
Ho fatto due conti. Ed in effetti con un induttore, che non sia troppo impegnativo si riuscirebbe a tamponare solo qualche millisecondo, assumendo una corrente di carico consistente come quella dell'inverter fotovoltaico. Ad esempio con un induttore del valore di circa 159mH, a 50Hz sarebbero già 50 Ohm di impedenza serie... per pochi ms. Temo che l'unica soluzione che risolva il problema in maniera definitiva con questi buchi sia l'utilizzo di un UPS
Ho trovato questo rs 1048448 è definito come induttore potrebbe andare bene per una prova oppure mi fai la cortesia di suggerirmi tu l' articolo in modo da non fare 💣 e poi mi spieghi come collegarlo . Ti ringrazio
@fortunatofacciolli3951 Servirebbe molto più grosso, perché con le correnti in gioco altrimenti satura subito. Come ti dicevo prima le dimensioni e il costo non lo rendono conveniente. Hai la possibilità di fare un test con un UPS?
@@PierAisa no non c'è l' ho , se il gioco non vale la candela aspetto e poi sostituisco l ' ATS con uno più rapido l' unico problema è che devo rifare il quadro per una questione di spazio .
È un problema che hanno quasi tutti gli ATS che sono quei dispositivi che switchano le linee che poi alimentano le utenze ,quando la batteria arriva alla soglia di scarica prestabilita devia sulla linea Enel, praticamente nei computer si usano gli UPS che hanno una soglia di intervento da pochi millisecondi e fanno in modo che non si spengano (che potrebbe essere una soluzione) il mio ats ha un intervento da 20 a 50 millisecondi da test effettuati ci sono ats più rapidi. Prima o poi andrà sostituito e quindi metterò uno più rapido, nel frattempo pensavo di rimediare con un condensatore che come mi avevano suggerito sopperiva a quei millisecondi di ritardo ma mi sono accorto che mettendo un condensatore classico l' assorbimento che viene richiesto all' inverter è di 300 w quindi da un consumo richiesto di 300 w con il condensatore passava a 600 e quindi il gioco non vale la candela,ci sono varie opinioni su questo ( è strano ,non è possibile , è fittizio è reattanza) è un 20 uf volevo solo capire come quel tipo di condensatore si comporta per sfatare il mito che quel condensatore non consuma, non si comporta come una batteria che una volta carica non assorbe più.
Un condensatore da 20uF a 50Hz ha una impedenza con modulo159 ohm. Si tratta di potenza reattiva, ma è pur sempre extra corrente, richiesta alla sorgente. In commutazione il condensatore sopperisce al buco con la carica accumulata. Si potrebbe provare con un induttore, che agisce nello stesso modo, ma con corrente sfasata in ritardo rispetto alla tensione e durante il buco con l'energia accumulata sotto forma di campo magnetico tende a forzare comunque il passaggio di corrente.
Video fantastico come sempre e molto utile per il mio Lab. Vi seguo entrrambi perche siete davvero un riferimento per chi ha la nostra passione! Grazie del video!
Grazie a te per il gentile commento. Ammetto che costa moltissima fatica cercare di essere regolari tutte le settimane con contenuti inediti, ma la soddisfazione è grande quando ci si sente parte di una community...
Pier, pensavo una cosa, ma non potrebbero funzionare quei fusibili ripristinabili che limitano la corrente? Magari un tipo che permetta sui 500v ? dopo il raddrizatore
I fusibili ripristinabili sono degli oggetti molto particolari che meriterebbero un video tutto a sé perché hanno delle curve di tensione e corrente decisamente interessanti. Il dubbio che mi viene è sulla longevità. Per eseguire questa funzione di scarica alla fine sarebbe interessante identificare dei componenti che abbiano delle curve V-I che facciano a caso nostro. Anche un termistore NTC ad esempio potrebbe essere molto utile perché all'inserimento presenta una resistenza abbastanza elevata e poi con il passaggio di corrente la resistenza cala aiutandoci con la scarica. Tema molto interessante da approfondire
Wow ennesimo video eccellente complimenti Pier. Questo tool è veramente utilissimo. Può chiamarsi anche salvavita in certi casi. Grazie per averlo proposto
Grazie Giuseppe spesso si trascura la pericolosità collegata ai condensatori. Sono oggetti molto subdoli perché una volta tolta tensione possono mantenere la carica anche per moltissimo tempo. In ambito Alta tensione o Sweet Child dove ci sono dei condensatori di ottima qualità in polipropilene la questione potrebbe durare un tempo veramente lunghissimo. Il reale pericolo è che si vede un'apparecchiatura spenta ma potenzialmente un'energia contenuta in grado di fare grossi guai
Ciao Pier, a proposito di condensatori : il problema che devo risolvere al quale nessuno ha saputo dare risposta è questo. Parliamo di ATS su fotovoltaico che nel ritorno alla linea Enel produce la perdita della alimentazione e quindi i monitor sorveglianza e TV si spengono ,questo probabile buco di energia che non avviene all' incontrario dalla linea al solare sarà dovuto alla distanza dei contatti per evitare gli archi. Qualcuno ha suggerito un condensatore classico quelli da spunto per intenderci ma quando ho evidenziato un consumo di watt impressionante sono rimasti scioccati perché quel tipo di condensatore non funziona come quelli per continua. Un condensatore tipo quelli da elettronica da 400 volt può risolvere quel ritardo ,in che modo e come?
È una questione abbastanza delicata perché stiamo parlando di tensione alternata. Stiamo in pratica chiedendo al sistema di tollerare dei buchi in commutazione. L'inserimento di un condensatore può servire a tamponare questa interruzione. Per poterlo stabilire però bisognerebbe fare delle misure per cercare di capire l'entità del buco. Avresti la possibilità con un oscilloscopio a Canali isolati oppure con una sonda differenziale di misurare il momento in cui avviene la commutazione? Osservando la forma d'onda potremmo dedurre anche qual è la causa di questo sgancio. Magari scopriamo che il problema reale non è il buco ma la sovratensione che si viene a creare quando si fa la discontinuità. In conclusione per identificare la medicina dobbiamo prima fare un po' di indagini è il modo migliore è delle misure con oscilloscopio
Partiamo dalla formula dell'energia E = 0,5 x C xV^2. In Unità dimensionali è Joule = Farad x Volt^2, le metto tra parentesi. La capacità la possiamo scrivere come C = Q / V, quindi E = QxV (J=CxV) . Siccome I = Q/t, possiamo scrivere E = I x t x V (J=A x s x V) ma V x I è una potenza, quindi E = P x t (J = W x s) che è giusto perché l'energia ha dimensioni di una potenza per un tempo.
Oggetto utile che potrebbe diventare ancora più comodo inserendo un pulsante a molla su uno dei contatti di scarica per poter effettuare la scarica veloce, al momento opportuno, senza dover staccare i terminali dal condensatore per attivare manualmente il pulsante sul circuito. Grazie per tutte le spiegazioni e le prove d ogni circuito che presenti
Sì esatto il pulsante Inoltre evita che possa essere dimenticato in questa modalità. Su questo primo prototipo avevo inserito l'interruttore per utilizzarlo in modalità bassa tensione
L'operazione di scarica dei condensatori in laboratorio di solito viene eseguita tramite resistori o lampade di valore di resistenza e potenza opportuni. Ritengo però molto utile uno strumento che possa adattare il valore di resistenza in base alla tensione letta e che ci permetta di operare in sicurezza, limitando il rischio di entrare in contatto con l'alta tensione e che possa anche indicare il valore di tensione residua.
@@antoniobarra2752 È proprio questa la cosa bella... il confronto... se chiediamo a 100 individui diversi come scaricano i condensatori, scopriremmo, molte pratiche diverse
Tutto questo mi ricorda i bei tempi, quando si andava in giro in macchina con un condensatore da almeno mezzo farad caricato a 12v per l'impianto hifi...😂
@@PierAisa io uso un relè da 230ac ,una resistenza in serie da 10k ,e un diodo tipo 1n4007 ,dopo un condensatore da 150 -200vcd ,almeno 100uf ,la bobina ha gia una resistenza interna che permette insieme alla resistenza da 33k di fare da temporizzatore ,sul neutro un diodo in parallelo alla bobina del relè con anodo sul neutro, che e il negativo ,non sono nessuno io ,ma io ne ho fatti alcuni e funzionano perfettamente.
@Marco.p-76 grazie per il commento. Preferisco usare componenti a bassa tensione: relè piccolo, condensatore di temporizzazione piccolo resistenze piccole, costano meno e ingombrano meno. Inoltre posso tranquillamente realizzare ritardi anche di diversi secondi perché a bassa tensione i condensatori sono piccoli e posso usare valori di qualche migliaia di uF. Ma la cosa bella è che in elettronica ognuno ha i propri gusti.
Ottimo progetto di scaricare in totale sicurezza i condensatori fatto da Mark ottimo lavoro e kit perché se non si scaricano bene i condensatori e in quel preciso momento se si tocca un condensatore carico si prende una bella legnata che la metà basterebbe, quindi e sempre meglio fare attenzione, la prevenzione prima di tutto 😅😅😅😅 Ottimo video come sempre interessante grande Pier
Bello molto pro con il voltmetro. Mi aspettavo che dicessi bei susanelli con i condensatori 😋. Nel laboratorio che vorrei a monte del trasformatore di isolamento e del variac ci starebbe bene il limitatore di corrente + un fusibile elettronico e magari con zero crossing. Limitazioni e protezioni... Perdonami io le butto lì.
Ciao Pier, e a tutti. Argomento interessante. Cmq per il momento a me quando capita di dover scaricare condensatori, esempio quando riparazione saldatrice inverter; uso una lampada ad ingandescenza
Grazie per il commento. Certamente l'utilizzo di lampade e resistori è sempre un'ottima pratica a me piaceva l'idea di avere un unico strumento che possa adeguare la resistenza necessaria alla Scarica alla tensione che si presenta e soprattutto operare in maniera sicura per limitare il rischio di entrare in contatto con la tensione e avere evidenza della completa scarica del condensatore
io ho preferito utilizzare al posto dei resistori, 2 lampade a incandescenza 220 volt 50 watt formato piccolo tipo alogene, 2 in serie, con in serie 4 + 4 diodi 1n4007 e in parallelo ai diodi 2 led in antiparallelo con in serie una resistenza 100 ohm, le lampade scaricano il condensatore creando circa 2,4 volt sui diodi che quindi fanno accendere il led fino a quando la tensione scende a meno di 1,8 volt, il tutto è molto rapido e automatico perchè le lampadine passano da 1000 ohm accese a 100 ohm spente.
Ciao Pier, come mai non hai pensato di far intervenire la modalità di scarica veloce automaticamente tramite un relè? Potresti implementare anche un tasto che fa intervenire automaticamente la scarica veloce, trovo un po’ scomodo dover controllare manualmente tutte le volte che la tensione scenda al di sotto di un certo valore per poter attivare in maniera sicura questa funzione, ciao
L'interruttore per la scarica veloce è pensato per lavorare a bassa tensione. Chiaramente si può introdurre un ulteriore circuito che esegua questa funzione in automatico... Addirittura in una versione evoluta potremmo avere un microcintrollore, che controlla la tensione ed abilita una serie di resistori per avere sempre il minor tempo di scarica compatibilmente con la potenza dissipabile
Ciao Pier, bel progettino, il ponte all'inizio sembra più che altro anti invertente, in caso di inversione di polarità accidentale il circuito viene sempre alimentato correttamente, non penso che il ponte abbia funzioni di raddrizzamento in quanto la tensione prelevata è già continua, io personalmente uso una lampadina da 220 V 60 W per scaricare i condensatori, in pratica ho messo un deviatore sul circuito tradizionale della lampadina da mettere in serie ad un circuito che va alimentato a 220 per evitare che in caso di corto salti il differenziale, con il deviatore il uscita ho solo la lampadina da mettere per scaricare i condensatori. Ciao e grazie come sempre per le idee che pubblichi.
Ho usato l'espressione raddrizzamento, per ottenere a valle, una tensione continua con una polarità assegnata, poi come dici giustamente in questo caso in ingresso possiamo avere solo due tensioni continue di polarità opposta
Questo canale per il mio modesto parere è una delle tante eccellenze di RU-vid dei creatori di contenuti italiani, io nel mio piccolo cerco di farlo conoscere al maggior numero di persone perché il lavoro che fai lo merita tantissimo
Grazie ma che gentilezza! Apprezzo molto il tuo commento... è poi questo che ci spinge a creare contenuti, il fatto di sapere che in qualche modo possano essere utili, anche solo dando uno stimolo o una idea. Ciao e alla prossima.
È un progetto partito da oltre un anno e siamo alla fase di sviluppo circuiti stampati stiamo anche ragionando sull'utilizzo di transistor particolari come ad esempio i mosfet SiC. Se sei iscritto al canale vedrai uscire il video direi entro la fine dell'anno
Ecco il link del video completo ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-nfp_ttjFqFI.html. Il calcolo, per la legge di ohm, per ottenere la corrente divido la tensione applicata ai capi del resistore, è quindi se ho un picco di tensione di 11 V / 50 mohm = 220 A
@@PierAisa si potrebbe fare anche in ac con grandi carichi? Tipo misurare la corrente di spunto di un'intera casa durante il riarmo dell'interruttore generale? Per vedere quanto assorbono di picco in quel momento i vari alimentatori elettronici sparsi per la casa.
@@andreacrep2981 Certamente. In quel caso conviene usare delle sonde in corrente a larga banda piazzate su ogni utenza e leggere i valori direttamente su oscilloscopio
Scusa ,ma l'uscita di un classe D è una modulazione di duty cycle con conseguente modulazione di ampiezza .... modulazione errata per quel tipo di trasduttore che richiede una modulazione di frequenza . Credo che sia quello il problema che hai riscontrato
L'amplificatore in classe D con modulazione pwm può ricostruire qualsiasi segnale in BF, sia modulato in AM che in FM, perché il segnale viene campionato alla frequenza di switching. Ecco un video che affronta la teoria pwm ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-EcitbW0OPGw.html
ciao Pier, la modifica che hai operato inserendo una resistenza sull'emettitore di ogni transistor. ha il vantaggio accessorio che in fase d collaudo e riparazione si può dedurre la corrente erogata da ogni transistor senza dover operare sezionamenti; basta infatti misurare la tensioni ai capi delle resistenze di emettitore! Ottimo!
Propongo un idea: ci sarebbe la possibilità di far scegliere in automatico la serie resistiva in base alla tensione residua (anti colpo di bauco) dei condensatori e lo scollegamento delle stesse serie se la tensione misurata non dovesse calare entro x tempo?
Spiego meglio l'utilizzo che ne potrei fare io. Scaricando banchi di condensatori da 8000uf positivo e altrettanti negativo sui PFC ad 380vdc di esercizio, potrei dimenticarmi dopo aver scaricato la primo ramo rapidamente nella tensione finale rimettere il selettore in scarica lenta facendo brillare le resistenze. Oppure su macchine di grandi dimensioni dimenticandolo sulle boccole di PFC + e - quindi a una vdc di 760v, dove per sicurezza dobbiamo scaricare il boost e per fretta lo riaccendi, dimenticandolo collegato, quindi avere un distacco automatico del carico, se la tensione sale o se non scende. Cosa ne pensi Pier?
Si in effetti, la scarica veloce sarebbe meglio gestirla con pulsante, rispetto al l'interruttore o ancora meglio creare 3 profili di scarica attivati in automatico, in base al valore di tensione / capacità... si potrebbe creare una versione Smart dello strumento
Al momento ho previsto un resistore da 4,7 kohm 7W che si aggiunge ad altri due resistori da 470 Ohm in serie, se la tensione supera gli 80 V. Proprio in questo momento sto scaricando condensatori caricati a 450 V... poi chiaramente dipende anche dalla capacità ma per la maggior parte degli alimentatori non ci sono problemi. Se si ha la necessità di lavorare con alte tensioni si possono modificare anche i valori dei resistori
⚠️ Attenzione, come sempre all'alta tensione eseguite questo tipo di attività solo se siete esperti. L'operazione di scarica dei condensatori in laboratorio di solito viene eseguita tramite resistori di valore di resistenza e potenza opportuni. Ritengo però molto utile uno strumento che possa adattare il valore di resistenza in base alla tensione letta e che ci permetta di operare in sicurezza, limitando il rischio di entrare in contatto con l'alta tensione e che possa anche indicare il valore di tensione residua. 🎁 Acquisto: www.pieraisa.it/eshop/pay.php?cod=TP253 📜Datasheet: www.pieraisa.it/php/forumshareinsertdb.php?file=../forum_share/KITS/Discharge.Tool.Datasheet.pdf
Grazie Michele per il commento. Lo strumento inserisce i resistori opportuni a seconda della tensione,. ci fa guadagnare del tempo e con la versione inscatolata limitiamo il rischio di entrare a contatto con l'alta tensione
sempre valide le lampadine e i resistori, ma secondo me è utile un oggetto unico, che impone il valore di resistenza in base alla tensione e limita il rischio di entrare in contatto con le tensioni pericolose