Ciao Pier, nella mia professione ho avuto modo di progettare diversi trasformatori in ferrite e anche io mi sono fatto delle formule su excel. Oggi, produttori come Power Integration ti mettono a disposizione fogli di calcolo per il dimensionamento del trasformatore in base all'integrato utilizzato, che da un lato leva un po' di soddisfazione, dall'altro ti velocizza il lavoro. Tutto questo per dire che la tua disamina è stata particolarmente interessante anche perché, come spesso ho notato nei tuoi video, i concetti che spieghi ti illustrano punti di vista non banali anche per gli addetti ai lavori. Con questo ti saluto e ti auguro buone ferie!
Grazie gentilissimo, concordo pienamente sul fatto che i tool su misura dei vendor, sono comodissimi, ma purtroppo ci fanno allontanare dalla materia. Anche se più brigoso, preferisco il metodo tradizionale. Specialmente sui controller però ci forzano sempre ad usare i loro wizard.
Slave signor pier. Le faccio i complimenti per l'ottima spiegazione, che per uno come me che di elettrotecnica sa le basi e qualcosa di più, è stata molto esaustiva. Veramente coplimeti anche per tutti gli altri contenuti che porta. La stimo tanto e spero che un giorno io possa avvicinarmi al suo livello. Ancora complimenti.
Ciao Pier, spiegazione perfetta come fai sempre, questo varia come hai fatto vedere in base alla tipologia di costruzione e alla frquenza di utilizzo. Buon weekend.
Ottimo. Proprio un gran bel lavoro, in una selva di forme e materiali molto diversi, questa è una buonissima traccia per procedere, come dimostrano anche le prove al banco.
Video molto interessante, soprattutto la parte di test sulla saturazione. Molto utile e come solito spiegazione e disamina impeccabile! Grazie e complimenti Pier 🙂 buone ferie!
Grazie gentilissimo, questo video lo dovevo fare già da un paio di anni, ma non ero mai riuscito per le troppe attività di Kit e riparazioni arrivate nel frattempo
... ottimo osservatore... sto pianificando il progetto di alcuni alimentatori switching, così questo video mi farà comodo come riferimento quando arriveranno domande sui magnetici 😉
Salve Pier spiegazione dettagliata, generalmente pero i trasformatori in ferrite lavorano su alimentatori di rete flyback o halfbridge a frequenze ben superiori 50-200KHz, con onde quadre e isolamenti di sicurezza con margini, per completare il quadro dovresti illustrare uno di questi. Comunque grazie delle dritte sul sito TDK ci farò un salto a breve.
Grazie per il commento. Sono partito con una trattazione accademica, utilizzando il tono sinusoidale, ma come hai detto in onda quadra bisognerà considerare il contributo di ogni armonica, scalato in ampiezza secondo la serie dell'onda quadra. Per questo aspetto servirà un video dedicato.
Grazie per la spiegazione, è un argomento che mi ha sempre affascinato ma almeno per me molto ostico! Ed infatti avrei una domanda...😬 se invece di alimentare con onda sinusoidale si utilizzasse un'onda quadra (tipo alimentatore switching) cambia qualcosa nelle formule? Ah! Un saluto a Lucio iw2fnd, che ho visto fra i commenti, una Vera competenza nel campo delle ferriti! 👍
Ottima domanda, un'onda quadra per definizione contiene anche le armoniche di ordine superiore oltre alla fondamentale e quindi anche queste componenti contribuiscono alla saturazione del nucleo. In linea di principio per calcolare l'induzione B bisognerebbe fare la sommatoria dei contributi di ogni singola riga sinusoidale alla frequenza i-esima,. con l'ampiezza scalata secondo la successione dell'onda quadra
Grande Pier, come sempre una lezione molto corposa ed edificante , e per la convenzione del punto della direzione degli avvolgimenti vale sempre il discorso dei trasformatori normali a direzioni opposte primario senondario?il famoso puntino per intenderci ahahahaha😀😀😀😀😀😀
Grazie, accipicchia mi sono dimenticato di ricordare le convenzioni sui simboli, fondamentale! Qui la avevo ripresa negli induttore di modo comune ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-V5YXqTogl5U.html
Salve Pier, ti seguo da anni, i tuoi video sono sempre interessati.Grazie. Per quanto riguarda questo, sui magnetici, vorrei farti una proposta.....Non essendo una professione, per me, quando devo fare qualcosa di nuovo, come un induttore, da utilizzare in uno switching non isolato, magari, cerco di attingere al mio surplus. Naturalmente non conosco i parametri delle olle e dei toroidi. Ecco, sarebbe interessante avere un sistema per determinare le caratteristiche di base....che ne pensi Pier?
Mi sembra una ottima idea. Ad oggi avevo fatto solo un video per caratterizzare un magnetico ignoto ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-O1ox74b9L1k.html
Interessante video 😊 una domanda.... Il fattore di occupazione, proporzionale alla sezione del filo, come si calcola? È un numero empirico o esiste una formula specifica?
Esistono delle tabelle standard, che a seconda delle caratteristiche del conduttore danno i coefficienti. Io ne ho usato uno per conduttori per magnetici di tipo comune. Verso la fine del video lo mostro all'interno del file Excel
Video fantastico Pier, ma ho una domanda: ho notato che spesso gli alimentatori switching (SMPS) vengono realizzati per avere una tensione di uscita fissata, è solo una questione di convenienza economica per i costruttori o c'è un motivo progettuale per il quale progettare SMPS con tensione di uscita variabile (ad esempio 0-50Vdc) è complicato? Cercando in internet ho trovato pochissimo sulla progettazione di SMPS con uscita variabile. Grazie e buone vacanze.
La definizione di una tensione di uscita ad un certo lavoro permette di ottimizzare tutto il progetto. Viceversa fornire una tensione variabile e richiede di lavorare in diversi punti di lavoro e quindi l'efficienza sarà per forza più bassa
Ottimo video, come sempre. Molto interessanti le prove che hai fatto con l’amplificatore in classe D. Riguardo a ciò mi piacerebbe sapere la sua potenza massima. Per ciò che riguarda le formule ho notato che riporti sempre il fattore d’induttanza in nH e non in nH/sp^2. C’è una ragione specifica? 73 Ferragostani de iw2fnd Lucio
Salve Lucio, grazie per il commento. Devo verificare quale sia la potenza massima ora mi trovo fuori dal lab e tornerò a fine mese. Ho usato solo nH per il coefficiente Al come nei datasheet, perché le spire sono un numero intero (o almeno si prova a farlo intero) e quindi senza unità di misura. Però da un punto di vista formale indicarlo aiuta sicuramente alla lettura, grazie per la giusta osservazione.
un video divulgativo realizzato con impegno che introduce al mondo dei magnetici in ferrite. Vorrei fare solo una nota, al tempo 13:48 circa del video dove si introduce la curva B-H per la ferrite N27 la temperatura T=25°C o T=100°C si riferisce alla temperatura del nucleo non dell'ambiente.