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bellissimo il passaggio del Giappone che, infatti, seppur si apre all'Occidente é geloso delle proprie origini. Non é un caso infatti che il simbolo della Mitshubishi, i tre rombi/diamanti rossi, rappresentano i tre valori del bushido dei samurai (il capostipite era proprio un samurai).
Comunque Meiji non è una dinastia, la famiglia imperiale è sempre stata la stessa nei secoli, ma il nome proprio assunto dall’imperatore al momento dell’incoronazione da cui prende anche il nome l’era in cui regna l’imperatore. Il successore cambierà nome è così via. Ora ad esempio siamo nell’era Reiwa essendoci stato il passaggio lo scorso anno
Faccio un appunto sulla storia giapponese: la dinastia Meiji è sempre stata la famiglia imperiale, solo che il sistema politico si era decentrato con la figura dello shogun. La restaurazione è stato l'atto con cui l'imperatore si riprese il potere.
Non fu l’imperatore a volersi riprendere il potere anzi ne avrebbe fatto volentieri a meno. Politicamente l’imperatore non ha mai contato granché. È sempre stato, fino ad Hiroito, una figura divina ed irraggiungibile. Fu una determinata fazione politica a volere il ritorno dell’imperatore per sconfiggere lo shogunato Tokugawa, porre termine al periodo di isolamento internazionale ed aprire alla modernità. Fu un periodo sconvolgente dove nel giro di pochi decenni il Giappone passo dal medioevo a diventare una potenza mondiale. Il contatto con l’Occidente (in particolare la Germania, moltissimi tecnici e specialisti tedeschi fornirono consulenza ai nuovi dirigenti politici nipponici) portó con se un virus terribile: il nazionalismo prima e l’imperialisno poi
Questa è una mia curiosità: so che noi docenti possiamo non indossarla se ci sono le condizioni, ma quindi lezioni senza mascherina? Io avrei terrore...
Tra le potenze imperiali, magari minore, citerei anche l’Olanda che comunque controllava tutte le cosiddette indie olandesi ossia l’odierna Indonesia. La Spagna inoltre controllava ancora Cuba e le Filippine. Il Portogallo era ancora presente in Mozambico (il grande Eusebio ha fatto grande la nazionale di calcio portoghese ma era mozambicano)