‘Decisi di giocare a football, di fumare, di iscrivermi all’università, di perdere tempo in tutte quelle scemenze che non avevano nulla a che vedere con il vero problema della vita: trovare il giusto equilibrio, nel racconto, fra descrizione e dialogo. F.S. Fitzgerald
Sono tutti ottimi consigli e ne aggiungerei due: 11. Non mettete le parolacce nella prosa, sono imbarazzanti. 12. Per il genere fantasy/fantascientifico: se create un mondo siate coerenti, il fatto che non si parli di situazioni reali non vi autorizza a contraddire quello che avete scritto 10 pagine fa.
Quindi tutti i libri del trono di spade sono imbarazzanti? Se un personaggio è sboccato e si esprime di conseguenza, cosa dovrei fargli dire? Acciderbolina?
Alexignazio93 A parte che non tutti sono Martin, io mi riferisco strettamente alla narrazione. Nei dialoghi invece non vedo alcun problema, come hai detto tu se uno è sboccato è giusto che imprechi quanto gli/le pare, ma io trovo imbarazzante leggere nella prosa cose tipo "mi incazzai con quel fottutissimo stronzo".
Noemi Fabiano ad esempio, un mio personaggio, delle volte usa la parola "merda" come imprecazione. Ciò non è oggettivamente sbagliato perché quel personaggio impreca nei dialoghi, fine.
Io ho sempre amato scrivere, l ho sempre fatto fin dalle elementari. Alle medie leggevo tantissimo, mi divoravo libri di 500 pagine in meno di 2 giorni. Purtroppo una volta entrata al liceo ho avuto sempre meno tempo sia per leggere che per scrivere. Rileggendo ciò che scrivo ora e ciò che scrivevo alle medie molto spesso mi fendo conto di essere parecchio peggiorata, proprio perché avendo smesso di leggere i miei scritti non hanno più la fluidità di un tempo. Devo assolutamente riprendere a leggere @-@ Rip per tutti i liceali che non possono leggere
Ho imparato due cose nella mia breve esperienza. La prima, scrivere con regolarità e costanza. La seconda, correggere il testo dopo averlo lasciato da parte per un mese o due, riuscirete a cogliere i punti deboli e gli errori più facilmente. Queste due regole mi hanno aiutato molto permettendomi di portare a termine il libro , sono anche riuscito ad avere piu proposte e poi a firmare un contratto.
Se posso dare un consiglio per gli aspiranti scrittori è quello di non dare subito in pasto l’aspetto esteriore dei personaggi. Mi spiego meglio: capita molto spesso che mentre c’è l’introduzione di un personaggio, l’autore inizia subito con una descrizione fisica di esso/a. Es: di costituzione esile dai lunghi capelli neri e le labbra rosse...ecc Per me questo modo di fare, tipo tema delle elementari, fa abbastanza ribrezzo. Cercate di dare delle descrizioni a piccoli bocconi tipo: “quando portò il tè sulle sue labbra, X notò quanto esse fossero rosse e carnose ecc” (non so se mi sono spiegato ma vabbè) Boh secondo me è molto meglio poi ovviamente decidete voi.
Ho ascoltato attentamente la lezione, come quando ero a scuola e mi immaginavo la vita dei professori mentre spiegavano. Infatti a 3:28 ho notato che quando corrughi la fronte ti si forma in testa un pentagramma e il brufolo (o neo) è un SOL. E' un commento trash?
Io aggiungerei: non fare indigestione di aggettivi e avverbi; studiare i rudimenti della punteggiatura e della sintassi; evitare di essere troppo teatrali dove non serve e cercare di dare il giusto pathos dove serve; non trattare temi importanti in maniera semplicistica; scrivere in maniera tale da essere conformati al target di lettori e alle loro aspettative; evitare le frasi chilometriche con mille subordinate che fanno disorientare il lettore.
Io mi sentirei di aggiungere una cosa sui dialoghi: ogni persona ha un suo modo di parlare riconoscibile (utilizza intercalari, mischia il dialetto con la lingua ufficiale ecc) e anche nel testo deve emergere. Tu devi sapere chi parla senza leggere il "disse Tizio".
Oggi la mia risposta esulerà dal contenuto del video. Per te, oggi, solo un enorme ringraziamento per la spontaneità e la passione per la cultura e la lettura (ma anche per il trash hahah) che da sempre ti contraddistinguono e che ogni giorno ci trasmetti. semplicemente: TANTI AUGURI MATTEO!!!
Posso aggiungere con coniglio per evitare errori di battitura? copiate e incollate il testo su un lettore ad alta voce, anche google ce l'ha, così vedete se tutto funziona con poca fatica. Ops... *consiglio.
Tanti auguri :D ottimi consigli, me ne viene in mente un altro: la coerenza. Non puoi spendere 40 pagine a descrivermi per filo e per segno la personalità del protagonista, per poi, nel capitolo successivo, farlo comportare in un modo completamente assurdo, che non c'entra nulla con le sue idee e la sua visione del mondo, la sua vita ecc. Wtf? Oppure, se vuoi farlo, almeno deve essere chiaro il motivo, si deve poter intuire, insomma il lettore non deve poter pensare che l'autore del libro in realtà non conosce neanche il personaggio che egli stesso ha creato! Insomma, l'evolversi dei fatti deve essere verosimile, altrimenti che disagio...
La mia prof di letteratura al liceo, per insegnarci a scrivere dialoghi, ci faceva trascorrere un'ora al pomeriggio per strada in silenzio, con il compito di trascrivere i discorsi che riuscivamo a cogliere in quel lasso di tempo... Per poi rielaborarli in classe. ☺️
Tutti consigli verissimi, che volenti o nolenti finiscono per piombarci addosso dopo un po' di tempo e vanno affrontati. 😅 Un altro consiglio che spesso mi sento di dare è sui personaggi. Si parla di questi protagonisti troppo belli, troppo perfetti, troppo piatti -- ODIO! --; ma mai del rovesciamento banale della medaglia, dove una storia è bella soprattutto quando non è trattata in modo banale. Al di là di cosa si vada a raccontare (nessun contesto è banale se ben trattato), è necessario che i protagonisti non siano banali secondo me... a meno che non sia una scelta precisa [es: persone banali fanno cose eccezionali o persone banali fanno cose banali, ma in maniera comica/tragica]. A volte ci si dimentica che è importante avere protagonisti per far funzionare la storia (e infatti ADORO quando ti sei concentrato sul sensibilizzare sull'importanza del carattere dei personaggi a 360 gradi). A volte i personaggi devono essere strani, o particolari, possono avere comportamenti peculiari, parlare in modo diverso, vivere un mondo a sé. Mi viene in mente il protagonista di Naif.Super che lancia palle contro il muro e martella chiodi su una tavola da falegname giocattolo e porta da sé, con le sue riflessioni, aventi un libro che parla di tutto e niente. Non per forza è sbagliato uscire dagli schemi creando personaggi :) Tu cosa ne pensi a proposito? Quando ci si trova davanti un personaggio assurdo a modo suo ma perfetto in quel contesto, con carattere... qual è la tua reazione? :)
Video molto utile. Il consiglio più importante credo sia proprio quello di leggere, non tanto in quantità, ma soprattutto qualità. E avere la passione per i libri e per le storie in generale.
Oh, cribbio... ho l'hobby della scrittura da più di una decade e spesso mi capita di perdere errori stupidi perché, rileggendo il testo più di una volta, il mio cervello smette di notarli. Il nono consiglio è appena diventato la mia salvezza, grazie Matteo
Hai dato consigli ottimi che condivido, ne aggiungo un altro: affidarsi a un valido betareader. Per quanto tu possa essere accorto a ricercare gli errori, l'aiuto di una persona che sia del settore non può che migliorare il tutto.
Io aggiungerei anche: evitare di leggere ad alta voce i propri testi. Sembrerà un'assurdità ma spesso con la giusta intonazione e una lettura scorrevole si va ad indorare libri che poi, letti a mente -come avverrà una volta pubblicati- , rischiano di non funzionare. :/
Alexignazio93 infatti, a me leggere ad alta voce aiuta tantissimo per capire se ho scritto cose sensate e anche per trovare gli errori. Spesso quando devi scrivere, lo fai velocemente anche perché hai l’idea in testa. Se poi rileggi tutto ad alta voce capisci gli errori, il senso del discorso e se hai pure sbagliato a mettere la punteggiatura. Anzi forse un consiglio sarebbe scrivere un pezzo per volte al giorno e rileggerlo il giorno dopo, il cervello ha distolto l’attenzione da quel testo per diverse ore e quando vai a rileggere vedi meglio eventuali problemi.
Ne approfitto per togliermi un dubbio che mi attanaglia da più di un anno. Nel romanzo che sto scrivendo ci sono molti personaggi secondari. La maggior parte sono descritti parzialmente: magari solo il colore dei capelli, degli occhi o cosa indossano, mentre di altri ho scritto solo il nome. Questo perché non voglio appesantire la lettura ogni volta che appare un secondario nuovo e ritengo che sia più divertente lasciar fare alla fantasia del lettore. Il mio dubbio quindi è: va bene? Oppure molti lettori potrebbero considerarmi un pigro e un superficiale?
Alexignazio93 da lettrice, detesto le lunghe descrizioni dei personaggi.non mi piacciono, mi annoio a leggerle e non le memorizzo, il personaggio mi piace immaginarlo. Perciò....il tuo modo di fare secondo me potrebbe funzionare
Per come la vedo io i personaggi secondari non devono essere del tutto "carta velina", un minimo caratterizzati devono essere, ma neanche troppo. Descrivere troppo di personaggi non essenziali lo vedrei come un appesantimento non necessario.
Tra i consigli avrei anche messo "Non avere meno di 17 anni" ahahahah ma poi ho letto un libro scritto da una quando aveva quindici anni ed era scritto molto bene (non sapevo fosse così piccola la scrittrice quando lo ha scritto) quindi ora non conta.
"Non chiedete consigli alla mamma "... ok mia mamma fa l' editor; potrei avere l' editing gratuito MA non mi fido del suo giudizio per nulla imparziale. Quindi mi pago la correttura bozze fatta da altri. Mai una gioia eh 😅
Non scrivere per stereotipi. Gli stereotipi sono davvero squallidi, da leggere (a meno che non si stia scrivendo una parodia, in quel caso gli stereotipi vanno bene).
IO invece ho la domanda opposta: come si fa a pubblicare un libro trash? E difficile? No perchè sentendo gli obbrobri della rubrica di Matteo e pure i libri di melma di Ilenia, mi viene in mente che ho scritto negli anni diverse fanfiction che, sebbene non siano dei capolavori, sono di sicuro migliori di quelle robe, in più conosco abbastanza bene i clichè che fanno presa su un certo tipo di pubblico, quindi pensavo....quasi, quasi, mal che vada mi arrotondo lo stipendio XD
Se vuoi fare lo sceneggiatore esistono su Roma i corsi triennali del Centro Sperimentale di Cinematografia, un master annuale della Silvio D'Amico (quindi post laurea), su Milano ci sono dei corsi sia triennali che (se ricordo bene) serali alla Luchino Visconti. Se hai tanti soldi da spendere c'è la Holden a Torino, ma è più letteraria che cinematografica. Una laurea al dams ti dà sicuramente la conoscenza della storia del cinema, ma non basta per capire i meccanismi della scrittura cinematografica.
Io su Wattpad sto scrivendo una storia fantasy molto complessa perché ci sono tanti personaggi, ognuno ha una psicologia particolare, ci sono molti avvenimenti ed ogni tot capitoli faccio un "riassunto" per non far perdere certe informazioni... È orribile quindi..?
Gaia Janie (scusa se ti rispondo solo adesso) orribile no ma se permetti non siamo in una serie tv dove in ogni episodio c’è il riassunto di quello precedente. Non voglio andarti contro ma facendo così sembra che consideri il tuo lettore stupido e incapace di ricordarsi gli avvenimenti tanto da dover fare un riassunto. Per me non dovresti perdere tempo su questa cosa e andare avanti (opinione personale eh ovviamente non posso giudicare visto che non ho letto la tua storia)
@@gloriaigna8811 Grazie del tuo consiglio, non ritengo i lettori stupidi xD solo che ci sono cose che bisogna ricordare sennò non si capisce il "perché" di altre cose... Comunque tengo conto della tua osservazione... revisionerò la storia
Questa è una frase che scrissi a quattordici anni La ragazza stava per essere rapinata ed aceva incontrsto un ladro "Io jon sono ricca" " certo che sei rucca, guarda in che villa vivi" "i miei l'hanno c9np4ata perché costava pico" quando'ho riletto quel passaggio ho pianto per le risate
E se chiedessi comunque consiglio a mia madre che è una meganerd con 1000 libri nella libreria e ha uno spirito critico che neanche Alessandro Barbero sotto l'effetto di Voltaren?
io ti consiglio di leggere tu, quei 1000 libri, o perlomeno la metà, non foss' altro per avere qualcosa di cui discutere con lei. E poi potresti magari diventare lettore compulsivo come molti di noi...
L'errore c'è ... SEMPRE. SEMPRE. ANCHE DOPO UNA DECINA DI LETTURE. Anzi ho perso il conto di quante volte ho riletto il libro che ho scritto e ce n'è... SEMPRE.
Ripensandoci, non tutti i grandi scrittori hanno letto molto prima di pubblicare libri: mi viene in mente ad esempio omero, padre della letteratura occidentale...😂
se non hai fantasia e spirito creativo lacia perdere......... il resto vien da se. .... leggete il mio libro porossimamente in tutte li lebreirie ciao ! bel video grazie