[Intro] DJ Tsura [Strofa] Ogni volta a colorare con la penna nei bordi Ogni volta a decifrare quello che la testa dice Intrappolato tra due mondi come sotto una cornice Mi chiude dietro il vetro e non vedo la superficie Intersezione, linee rette, semirette, universo, luce, buio, navicelle, navi spaziali Costellazioni, guerre stellari, visioni varie ed eventuali A metà strada tra Zappa e Bill Murray Quanti veri vincitori? Quanti carri? Quanti sentieri? A quale devo affidarmi per vedere altre mattine Per non sbagliarmi e trovarmi alla fine? Potere alla parola Possibilità infinite meteorite sulla mia città, l’ho imparato a scuola Cabala, sotterranei cablati Lena Biolcati, Barnabà, Dante e i sette peccati Capitali, occhiali spessi, montatura grossa Come se mi nascondessi, come una contromossa Corre l’immaginazione Voli all’altezza della stazione Io spezzo la tensione, gesti elementari Distrazione, focus Perfette linee dentali Ordinate come filari Lucide come calcari Banalità, domande sul domani E sull’umanità, in me che ci trovavi? Di la verità! Averi, avidità, saperi, sapidità Giorni interi a parlare con l’aldilà A bocca chiusa, giorni sul ponte Giorni in cambusa Giorni in mare, giorni alla rinfusa Giorni ad affogare E dicono che più aspetti Più il destino giocherà dispetti Con quanto di più caro abbiamo e io rispondo che in effetti Su più aspetti più affetti più sospetti E noi viviamo battuti sul divano a chiederci cosa ci aspetti Se l’universo è cosi lontano Televisione, telecomando, telecinesi, telegiornale Rambo, persone uguali come i cinesi a lavorare Campo aperto, cammino Mi fermo, continuo Continuo, figlio dell’impero Accendo l’emisfero Spento del cervello e io non lo sapevo Perde fuoco la mia capacità di fare a fuoco La mia razionalità si prende gioco Di me con quello che sa Si prende gioco di me con quello che sa Ragionamento lineare Terzo occhio, ghiandola pineale Il computer nella testa si è rotto Lineare, terzo occhio, ghiandola pineale Il computer nella testa si è rotto è da aggiustare