Ho 23 anni, da sempre ho inconsciamente cercato di adattarmi a qualsiasi situazione, contesto, essere sempre ben visto e stimato dagli altri, voler piacere a tutti indistintamente. Ho riempito il mio ego con gli apprezzamenti degli altri nei miei confronti, per la mia capacità performativa. Da un anno e mezzo convivo con una nausea e dei dolori bruttissimi, ansia incalzante, non so chi sono e cosa mi piace, non so quali siano i miei valori, non ho desideri, aspirazioni, nulla che io senta mia. Sembra come se abbia sempre seguito l'onda imposta dal contesto in cui ho vissuto, ma senza direzionarla secondo le mie inclinazioni e volontà. Chissà se si possa tornare a star bene
Ciao Matteo, penso che tu possa essere fiero di avere visto tutto ciò e da questa crisi tu possa rinnovarti. Comprendo il tuo vissuto poiché ne ho fatto esperienza, scopri te stesso, scopri cosa ti piace, sperimenta! Prova! Quando compiaciamo gli altri finiamo per tradire noi stessi. Scopri la vita, la tua unicità! Coraggio! Sei giovane, vivila come un'avventura!
Ciao Matteo. Ti consiglio ascolto intensivo di “Time is on my side” degli Stones, “Time” dei Pink Floyd e “With a little help from my friends” (a me piace la versione di Joe Cocker, ma vanno benissimo i Beatles). Sono sempre stato accondiscendente col prossimo: non tutti possono essere maschi alfa. Dico di più: la continua lotta fra alfa mette a repentaglio la vita del branco/clan/società: tutti si battono il petto, ruggiscono… e nessuno lavora, produce, accudisce, difende. Non sta scritto da nessuna parte che TUTTI abbiano doti straordinarie, riconoscibili e immediatamente “capitalizzabili”. Siamo animali sociali: approfitta della tua giovane età per imparare cose nuove, senza finalizzarle ad un successo: metti su con amici un mediocre gruppo rock, attiva un gruppo trekking, buttati nel volontariato, iscriviti ad un corso di laurea che ti piace ma senza l’obbiettivo di laurearti… solo di studiare argomenti interessanti. Parlo per esperienza personale: ho vissuto 25 anni felici e faticosi, semplici e appaganti con mia moglie, donna molto determinata e sicura dei suoi gusti e passioni. Era un piacere aiutarla, incentivarla, incoraggiarla. Avevo dato un senso alla mia vita aiutando lei a realizzare i suoi piccoli sogni. Lei purtroppo non c’è più da quattro anni, ma mi ha lasciato i compiti da fare , per non impazzire di solitudine e inedia: crescere nostro figlio e tenere in ordine la nostra casa. Statisticamente, avendo poche possibilità di essere sfortunato come me, penso che tu possa buttarti in qualche nuova avventura, imparando a fare qualcosa di nuovo, anche piccole cose, ogni giorno. Sei giovane e apprezzano la tua abnegazione. Sfruttala per allargare le tue conoscenze ed imparare nuove capacità.
@@tomcap1327 Non sei sfortunato, non si può stabilire la fortuna o la sfortuna di nessuno, siamo tutti sotto al cielo, la vita è imprevedibile...il senso della vita va a prescindere da quella degli altri, chiunque può buttarsi in nuove avventure compreso te e, Raperonzolo sola nel deserto ha dato alla luce due gemelli...
Dottore lei è una presona preziosa i suoi consigli mi aprono gli occhi la mente e scendono al cuore ❤️ sto usando da un po il mio carattere . Mi sto apprezzando tanto mi dto dando valore quel valore che cercavo da altri . Ora mi bastò io .la cisa che percepisco di me che mi dà piacere e aiutare gli altri e non ferire . ❤ i suoi consigli sono un tocca sano fanno molto bene grazie che ci dono perdone al mondo come lei
«Sono condannato a non aver mai pace e riposo in alcuna idea e concezione o parte o persona […] Mi mangio in silenzio il mio forte cuore, ed è pasto degno di me». Giosuè Carducci
Dottore ho regalato ieri il suo libro ad una ragazza di cui sono innamorato ma ci dividono 10 anni di differenza, lei più grande. Spero faccia colpo 💪🏻❤️ la felicità (non) è un mito
Energica, Generosa, Decisa/Determinata, un difetto: indomabile (dicono che ho un brutto carattere ma per me, me lo dicono perché non mi faccio domare allora quando non fai quello che vogliono e come si aspettano che tu lo fai diventi una cattiva persona) p.s. Sperimentare scoprire è una cosa bellissima io mi valuto una scopritrice/ricercatrice in stile scienziata di Me stessa
😮mi fai pensare ---ho avuto un carattere allegra espansiva un po' sopra le righe rispetto alle mie amiche ora non ho carattere 😅 passiva amorfa pochi desideri subisco eventi e decisioni prese da chi mi sta vicino -----ma dov'è finita la forte decisionista di un tempo ??credo sepolta da un mare di stanchezza fisica e psichica
Invece ho abbastanza carattere da non essere d'accordo con te su alcune cose e pensarla diversamente, anzi che prendere come oro colato TUTTO ciò che "uno del mestiere" dice. Sicuramente dici molte cose che condivido, ma non tutte. E sicuramente sono polemico ahahahah, intelligente, strategico, riflessivo, sarcastico, ironico, pignolo, schivo, a volte stupido, a volte anche confuso e indeciso oh, pensa tu che cosa strana. Non so scegliere il gusto di gelato perché mi mangerei tutta la gelateria compresa la gelataia o il gelataio. Non so scegliere la mia canzone preferita perché amo tutta la musica che ascolto. Non so scegliere il mio colore preferito perché sono tutti belli. Non so scegliere il mio abbigliamento perché lo vedo solo come un oggetto utile ad evitare una denuncia per nudità, un sacco della spazzatura coi buchi per le braccia va benissimo. Non so scegliere una ragazza tra tante perché potrei amarne tante. So scegliere il vino perché quello buono non mi fa venire il mal di testa, ne il mal di stomaco, ne mi manda al bagno di prepotenza. Se mi faccio andare bene quello che vogliono gli altri, non è passività, è più attività masochista, ovvero, mi dispiace far rimanere male gli altri e piùttosto mi annoio io assecondando il loro volere, tanto poi torno a casa e mi ricarico. Viva l'introversione, e l'introspezione.
Grazie. Argomento molto interessante,, direi fondamentale. Nella vita possono capitare le cose piu' distruttive e traumi che ti sgretolano, ma se hai carattere, o meglio lo usi, puoi risalire al contrario come i salmoni, la corrente e strutturarti di piu'. Carattere -forza - potere. Invece Paura - fragilita' - debolezza - indefinitezza - mancanza di confini - abuso - sottomissione. Sto facendo questo lavoro, dopo 35 anni di dissociazione e di non sentirmi piu' padrona di me stessa, come se non avessi piu' facolta' di decidere e di disporre di me, pensieri intrusivi che erano loro a dominarmi, un esperienza di vissuto quasi primordiale, da non poter condividere con nessuno, tanto lo consideravo estremo e fuori dall' ordinario, il fatto che mi ha portato a questo. Poi come dici tu, dentro qualcosa si e' sgretolato, e per la prima volta ho avuto il tiepido coraggio di dover finalmente compiere delle scelte ed usare le cesoie, come se all' improvviso si accendesse una lampadina. ho iniziato timidamente a prendermi le responsabilita' di certi avvenimenti e anche il confronto con gli altri in una vacanza/ritiro di 7 giorni ha iniziato ad aggiustarmi, perche' io ero rotta dentro, ed ho somatizzato i traumi anche nel corpo, con cui non mi sentivo piu' in contatto. Non so se sto seguendo la strada giusta e se avro' la perseveranza (mi sono anche dovuta allontanare fisicamente e la forza della natura e della bella stagione, che permette anche il ricontatto con il proprio corpo e con i 5 sensi mi ha aiutato, il mio periodo buio x me e' l' inverno, ma anche il confronto con gli altri in un ambiente molto libero ed aperto, il mare e molto verde, ed in certi momenti, riservato e protetto mi ha aiutato. In realta' non mi aspettavo niente da tutto cio', ero andata li' x il semplice motivo di farmi una vacanza, costava poco e x allontanarmi da casa). Oggi ero al Niguarda ed a parte in pochi momenti, non avevo piu' paura degli Ospedali, e sentivo di essere un minimo in grado di padroneggiare la situazione, il tempo a disposizione e lo spazio in cui ero immersa. Mi sono anche gratificata con un gelato, invece prima mi colpevolizzavo sempre. Solo io so che cosa ho passato in questi anni e la forza di volonta', che ci vuole per superare certe brutte e drammatiche esperienze, molto distruttive, ma non so se per miracolo o perche' e' uscito un pochino del mio carattere, che prima reprimevo ed era silente, che sto facendo qualche piccolo passo, che non avrei mai mai mai immaginato da me. Mi sentivo proprio l' ultima persona, ormai condannata. In un tuo video hai detto, attento/a che poi e' troppo tardi, e questo potrebbe essere proprio x me adesso, vedremo...
Questione abbastanza spinosa. Perchè mi ci rivedo in molti punti, ma dipende moltissimo dal contesto e dalle idee che uno ha. Ad esempio la necessità del "desiderio", se inteso come motore di azione, no, non lo posseggo. Ritengo molte cose che gli altri desiderano futili e prive di importanza. Se si intende per desiderio il piacere fisico o psichico, ne ho molti, tanti, troppi xD. Anche nella questione di essere "spinoso" o di "imporsi", dipende. Dipende dall'interlocutore, dipende se con questa persona si può discutere e se non si può discutere quanto sei disposto ad andare in fondo o capire quanto ne vale la pena. Io per esempio per molte cose, evito il confronto, ma per alcune possono diventare un tormento e anche piuttosto aggressivo.
Sarebbe interessante sapere anche come avviene questa oppressione del carattere, puoi fare un video delle varie possibilità? Comunque video come sempre interessantissimo!!!
Il non sapere cosa vogliamo è quello che è successo a me ultimamente. Questo perché ho messo le mie passioni davanti ai miei principi. Quando ho aperto gli occhi, a causa di una serie di conseguenze, mi sono chiesto: come ho potuto rinunciare ai miei desideri per far felice un'altra persona che alla fine ho anche perso? Ci credo, uno senza carattere come poteva piacere a un'altra persona? Se fossi stato più risoluto, sarebbe andato tutto bene o al massimo finivo per perdere comunque l'altra persona ma almeno avrei ottenuto quello che volevo. Ora invece ho perso entrambe le cose
L'unica cosa che ho difficoltà è scegliere. Magari una cosa mi piace ma inizio a pensare ai soldi ecc .. magari ho anche ragione. Per il resto è bellissimo credere nei propri valori e fregarsene di quello che pensano. Ora ho imparato ad avere obiettivi e lottare per ottenerli. È fantastico è bellissimo
Caro dottore, ho sempre vissuto questa condizione in 31 anni di vita, ora seguita da uno psicologo sto capendo di essere una persona con interessi, piaceri, opinioni e che merita di fare delle scelte. Vivo per non essere giudicata, essere invisibile... ma ho sempre represso tutto.
@@Lunaravenclaw08 Ognuno ha le sue caratteristiche e le proprie esigenze, vanno bene tutte.Ognuno ha la sua unicità e bellezza... Giudicheranno sempre, criticheranno sempre in un modo o nell' altro, quindi chi se ne importa, fa quello che vuoi. E poi, guardano sempre la vita degli altri fuorché la loro, che importanza ha?
Più hai un carattere forte, più polarizzi le relazioni: con chi condivide i tuoi ideali di libertà e autorealizzazione trovi sincero entusiasmo, mentre in chi è dominato dalla ricerca del controllo susciti una paura tremenda che quasi sempre si traduce in aggressioni. Però… vale anche il viceversa! Infatti se tu sei dominato dalla ricerca del controllo riuscirai comunque a trovare persone affini a te e persone desiderose di essere controllate. E a un certo punto finirai per fare paura a chi invece è dominato dall’uso della sua libertà, il quale senza rendersene conto arriverà comunque ad aggredirti. Vedo queste dinamiche continuamente in azienda come in famiglia, tuttavia ho anche notato che chi ha un carattere debole raramente riesce a rafforzarlo o anche solo a desiderare di rafforzarlo, forse anche per motivi biologici.
Quesito: sono iscritta al tuo canale che seguo con costanza ma...ma mi chiedo? Se è vero, e sono d'accordo, che la Psicologia debba raggiungere tutti (perché tutti in qualche modo ne abbiamo necessità) non c'è però il "pericolo" che, senza la psicoterapia, questi input fantastici che tu dai rischino di trasformarsi in pippe mentali al di fuori del setting terapeutico e quindi protetto? ....Ripeto è un quesito non una certezza....Spero in una tua risposta. Grazie
Ottimo trovo sempre uno spunto di riflessione su me attraverso i tuoi video. Inoltre, mi chiedevo se invece dei segni che "non hai carattere" sarebbe meglio i "6 segni che hai catattere"?? Se no, perché? Grazie👍🏻
Perseguite un obiettivo con sincera intenzione e il carattere sarà una conseguenza. Perseguite l’ottenimento di un carattere e mancherete anche i vostri obiettivi.
IN ALCUNE CIRCOSTANZE ACCONDISCENDO MA IN ALTRE FACCIO VALERE LE MIE IDEE E SE LO FACCIO SONO TOSTA ...GENERALMENTE MI CONSIGLIO NON VOGLIO IMPORMI TROPPO DOBBIAMO RESTARE TUTTI E DUE SODDISFATTI CIAO ...
Non ho difficoltà nello scegliere. ,non mi interessa giudicare gli altri, però sono molto selettiva, adoro il movimento. Tutte cose molto diffise vero? Credo che scegliere e selezionare siano due degli aspetti che più mi piacciano di me....
Mi sento male e inadequatta dapertutto anche se mi apprézano apparentemente. Il piacere dové ? Tutto fuge tutto non esiste ... faccio scelte pero perche devo avanzare ... che facio qua ?
Ma si cedo a volte per non portare alla lunga i discorsi , poi dipende da cosa .. in certe cose non cedo neanche se mi ammazzi ..non sono cattiva .pero'
Qualcuno ha qualche esempio di aggettivi che non si possono applicare facilmente agli altri? Ho trovato questo punto un po' più difficile da interpretare
Al di là della cultura pop...vorrei spiegare ciò che diverse volte hai già detto tu... VIOLENZA (i moralisti gridano di no e per questo sono i primi ad esserlo) ...esistono diverse violenze...la mia è EROTICA e PANICA (vedesi i due archetipi); SACRILEGIO significa "rubare al sacro", un po come don Bastiano, cioè avere una spiritualità anzichè una moralità precostituita; GIUSTIZIA (questa sconosciuta) significa EQUITÀ, non uguaglianza.
1. Violenta 2. Sacrilega 3. Giustiziera Al femminile perché decisamente ho il mio carattere, sono io solo, capisci bene, sono tre dimensioni molto poco pop e devo proteggerle...niente niente, come Cincinnato "hai ragione, in prigione!" cantavano insieme due miti.
Questi video però mi lasciano un po perplessa. Parli tsbto di scegliere , di non farsi condizionare dalla realtà che ci circonda, di riuscire ad imporre il proprio volere. Ma tutto ciò non sempre é possibile. Come si fa a fare quello che si vuole sempre e comunque? Forse se vivi di rendita puoi fare quello che vuoi perché non hai il gravame del lavoro obbligatorio 8 ore al giorno. Ma i comuni mortali vuoi o non vuoi non possono di fatto esprimere la loro vera natura.
Ciao. Io penso che la propria natura vada espressa anche lavorando, facendo qualcosa in cui ci riconosciamo e che ci soddisfa. Non è facile, ma è possibile. Non penso che il lavoro sia obbligatorio, bensì necessario se ti serve un reddito. Quel reddito ti serve per avere un’indipendenza e realizzare le cose non retribuite che vuoi, e penso che la grande sfida sia proprio quella di guadagnarselo facendo delle scelte e trovando i contesti giusti per fare fiorire il tuo carattere. Ci vuole coraggio, ci vuole fiducia in se stessi, ci vuole ottimismo, e ci vuole la capacità di dire di no e di cambiare. Io personalmente lavoro da vent’anni e ogni volta che le situazioni sono diventate troppo oppressive ho sempre cercato e trovato il coraggio per cambiare, proprio perché il soffocamento del mio carattere mi è intollerabile. Ciao ciao
Per favore mi consigli 6 segni per farmi smettere di averne troppo, di carattere? In Veneto la gente come me la chiamano Marta, quando vai a Mestre fatti dire la seconda parte della frase 😂
Sarebbe meglio dire che alcune parti ,alcuni tratti del proprio carattere non vengono vissute perche' non ne siamo consapevoli. Assolutizzare parlando del nostro intero carattere che ci sarebbe sconosciuto significa bamalizzare un po' troppo il discorso. E' un peccato perche' se avessi relativizzato il discorso invece di assolutizzarlo avresti potuto cogliere l'occasione per introdurre l'argomento dei tratti,delle identificazioni,degli stati,etc e ci avresti potuto fare altri video.. Chi accetta le decisioni degli altri in modo passivo si chiama conformista. Non possiamo dire che la persona conformista nonn abbia carattere,semplicemnte perche' non e' solo conformista,e' anche altro. E il carattere lo si vedrebbe per altri versi oltre al conformismo.
" non esistono definizioni abbastanza consone per definire il mio carattere, che è , come dire, niente, non si può spiegare , è troppo uhmm no, non ci sono parole. chiunque provi a etichettarmelo io immediately le scollo perchè mi danno prurito sulla noce del collo . vabbè, dai, solo una definizione: solo "
