La mia immagine è quella di portare dentro di me in ogni istante un neonato che urla di terrore e disperazione. Ho ricevuto la diagnosi a 16 anni perché ero già grave. È vero che ognuno di noi ha una parte oscura, però per chi ha un disturbo di personalità è diverso. È un dolore mentale INVALIDANTE. Perciò, spero che chi guarda questo video non sia superficiale, perché fa male vedere superficialità sulle MALATTIE MENTALI quando ne hai una e ti chiedi cosa hai fatto di male nella vita per averla. Non cercatevi a tutti i costi un'etichetta perché vi sembra che faccia figo, non c'è proprio nulla di figo nel sentirsi indegni della vita e della felicità. Comunque grazie per la delicatezza. Mi è piaciuto l'inserto mitologico 😊
guarda, per chi conosce un borderline e gli vuole bene, tranquilla che si vede che soffrite. E la nostra inadeguatezza per non avere né strumenti né competenze atte a far superare questo dolore, che ci squarcia dentro. Secondo me è la soglia del dolore psicologico di ognuno di noi a far la differenza. Ho letto le risposte al mio commento di cui sopra. Vedi che reagiamo diversamente. Cose assurde per una persona sono il quotidiano rassegnarsi di altre. Tanto da essere insostenibili per la sopravvivenza morale. Spero che chi ti ama abbia avuto le spalle ben ferme. Voi non siete le vostre emozioni. Ciao
@@casomai ciao, allora ti posso dire dopo aver completato il mio ciclo di studi in Psicologia (che ho deciso di studiare per conoscermi meglio), e rapportando ciò che studiavo al mio caso, che la precocità con cui si vivono esperienze avverse può essere davvero un fattore determinante, però si va a legare anche con una iper-sensibilità, come hai detto tu. I miei primi ricordi risalgono a quando avevo 1 anno e poi 1 anno e mezzo, e in teoria non si dovrebbero avere ricordi di quell'età, quindi evidentemente sono stati in qualche modo traumatici 🙁 Mi dispiace che hai sofferto nella tua infanzia... Anche la mia famiglia ha sofferto molto a causa mia. Fortunatamente i miei hanno avuto la prontezza di mandarmi dallo psicologo da adolescente, e dopo 10 anni posso dire di avere degli strumenti mentali che mi permettono di arginare la parte di me più pericolosa. Un abbraccio
Io mio malato mentale è colui che mi ha sempre aiutato e difeso da piccolo....ora lo difendo io. È stato brutto vedere la sua malattia crescergli dentro e trasformarlo in un demone...un angelo...un gattino indifeso. È stato orribile a volte scappare di casa....ma mi ha arricchito l anima e reso una persona vera diretta...sensibile. Bisognerebbe solo parlarne di più. ..a scuola...nelle case....al lavoro. I malati mentali sono persone incredibilmente sensibili....ed intelligenti. ECCO PERCHÉ SI AMMALANO❤
mia madre con un quadro complesso, da disturbo d'ansia generalizzato, ha sicuramente avuto perlomeno in passato delle chiare sintomatologie borderline. La divisione in buoni e cattivi, l' ossessione per particolari notati sugli altri, avere sempre qualcuno da odiare e qualcuno da lodare, e cambiare repentinamente opinione, invertendoli a seconda della sua percezione sulle loro azione o inazioni, la obbiettiva mancanza di limiti nelle aggressioni, comprese quelle fisiche...la nostra infanzia e la nostra adolescenza sono stati caratterizzati dai suoi momenti. Dopo 23 anni è nata la nostra sorellina. per lei è assurdo quel che raccontiamo, perché totalmente diverso da ciò che viveva. Io, per anni, è come se avessi avuto una mamma diversa. O, meglio, ho visto un volto in più nella sua faccia. Non si può far capire cosa è stata lei, prima. Forse sarebbe troppo doloroso e ingiusto. In fondo in fondo, sapere che almeno una si è salvata, dà un senso di giustizia nei suoi confronti, e protezione, visto che ha l'età dei nostri figli. Ma acuisce un sentimento di profonda ingiustizia nei nostri confronti, perché nessuno ha voluto accorgersene e ci hanno lasciati bambini sperduti nel suo universo.
Un profondo inchino e il mio assoluto rispetto a quei bambini, che oggi parlano con la voce di questo onorabile adulto. Un abbraccio fermo e adulto, che ne arrivino tanti, concreti, caldi
Coraggio, la giustizia non è di questo mondo! Sforzati di vedere che persona sei diventata, nonostante tutto. Tu non sei la tua infanzia, né la madre che te l'ha fatta vivere in un certo modo. Cura di essere coerente con te. E abbi il coraggio di credere ancora all'amore, perché devi darne tanto a chi adesso ti ha per mamma. 💓
@@caterinacastronovo7610 Mia mamma mi ha per mamma. Io adesso mi prendo cura di lei. Lei mi ha voluto bene, a suo modo. È fatta così. Adesso è fragile e nella sua fragilità ha trovato dei figli che se ne occupano, che la fanno seguire da un team di psichiatri. Sappiamo perfettamente che lei è ancora manipolante, ansiosa, ipersensibile. Sappiamo che adesso lei è accompagnata da professionisti che sanno cosa fare. La madre è una quella è non è che ci attacchiamo ad un'altra persona per sostituirla. A parte che io mia suocera non l' ho mai conosciuta perché scomparsa troppo presto per fare le dovute presentazioni. Cresci quando ti rendi conto che le persone non sono le loro emozioni e non si sostituiscono a comando. La giustizia sarebbe stata un atto di riconoscimento del suo dramma interiore e un percorso per affrontarlo, non un sistema detentivo che sostituisce una madre con una serie infinita di sentenze di tribunale dei minori.
@@caterinacastronovo7610 comunque la risposta è, sempre e comunque, nell' amore. Se provi amore per una persona, amore quello vero e incondizionato, affronti anche il tuo bambino interiore, che vorrebbe non averci niente a che fare. Lo so. Non è che non lo so. Saperlo mi basta, e mi dà la forza necessaria per esserle a fianco quando lei ha bisogno. Avrei voluto che a tutto ciò ci pensassero altri, e prima, così da non farci pesare il fardello, ma non è stato così. Negli anni 70 non era automatico questo intervento. Non è che ci posso far molto, a parte recriminare, che non serve più. Ciao
La mia immagine è perfettamente descritta in una frase di paulo Coelho “ in ogni instante della nostra vita con un piede nella favola e l’altro nell’abisso” . Non ho mai preso in considerazione di poter soffrire di questo tipo di disturbo ma ho sempre dato la “colpa” al mio segno zodiacale, pesci, un segno duplice. La duplicità mi appartiene da sempre: ora vorrei approfondire. Grazie come sempre dott.
L'immagine del mio aspetto borderline è una menade che si straccia di dosso le vesti e fugge nel bosco, come un animale selvatico, spaventando tutti. Se c'è qualche fauno a farmi compagnia è benvenuto. Nella normalità sono una moglie, mamma e figlia dolce e quasi sottomessa, nonché prof. di latino. Si potrebbero riunire questi due aspetti , magari ottenendo una specie di 'persona normale '? Gent. Mezzanotte, dal nome che ispira mistero, io detesto la fauna degli psicologi, perché vedo i pastrocchi che combinano a scuola con i poveri ragazzini, nel discutibile tentativo di renderli 'adattati', e non li perdono. Però lei la ascolto e imparo sempre qualcosa, è davvero un'eccezione positiva, una persona che sa servirsi dei mezzi offerti dalla psicologia, uniti ad una vasta conoscenza delle nostre radici culturali, per esercitare l' umanità e il buon senso. Prezioso!
Mi e' stato diagnosticato un disturbo di questo tipo da uno psicologo da cui andavo anni fa...da allora ho cercato di leggere tanti libri a riguardo e far un lavoro su me stessa tramite meditazione, sport e regole da seguire. Ora va un po meglio...ma l'angoscia che provo tutte le mattine appena apro gli occhi e' sempre li...quel vuoto di cui parli e che si accompagna spesso a incubi in cui affogo nelle acque scure di un mare, una piscina, un fiume ...
Annegare, in acque dolci e scure, il mio sogno ricorrente dei primi 25 anni di vita, tanto che laghi e fiumi mi mettono sempre in ansia.... Secondo me siamo tutti sul filo.
Non ci capira mai nessuno...per quanto provi a spiegare...alla fine so allontaneranno tutti da noi...passiamo dallexstelle alle stalle...non ci fidiamo...poi supplicchiamo perdono e 2 secondi dopo rifacciamo uguale...uno skifo di vita...non riesci a concludere nulla...e portare a termine niente
L acqua nel linguaggio simbolico rappresenta l emotività. Anch'io sognavo mari tempestosi,acque pericolose e case diroccate con le fondamenta in acque ostili ... e cercavo ,tra le tante stanze vuote e fatiscenti, quella chiusa, con dentro tutte le cose che mi piacciono...era sempre l ultima stanza in cui entravo ma prima di farlo ,percorrevo corridoi e scale infinite.... l'ultimo sogno, della saga delle case nell' acqua,che ho fatto ,la casa era tutta di vetro ed era su una spiaggia tropicale con acque calme e paradisiache...i miei sogni mi hanno aiutata tanto a capire il mio mondo interiore...un abbraccio ❤
@@michelacirillo5957io di sogni capisco se ai sognato tante stanze e corridori vuol dire ke sei molto confusa e vorresti fare tante cose e nn sai quale fare poi il mare o l acqua vuol dire insicurezza e serenita
@@Romina-t2q ho smesso di sognare corridoi infiniti,stanze vuote alla ricerca dell' unica stanza piena di tutte le cose che mi piacciono... infatti sono meno confusa...l acqua la sogno ancora...ho smesso di praticare magia e mi sono affidata a Dio..la mia vita è cambiata molto..ma ho ancora del lavoro da fare per ricostruire cio che ho distrutto in 20 anni ..🫂
Mi è piaciuto molto il video, mi ci ritrovo moltissimo. Non ho mai avuto una diagnosi, mai stata in analisi, ma questo dualismo che esplode sotto lo sterno è sempre lì. Una battaglia costante, scontri fra emozioni eccessive e contrastanti, in costante guardia. Questo mi consuma più di tutto, sono in costante guardia, e le emozioni mi paralizzano. Però a volte sono anche felice, per poco, e quasi mai fino in fondo, ma a volte forse sì...
Mia mamma sicuramente è borderline, unica figlia di una coppia per cui un figlio maschio era molto importante. Inutile dire che i genitori non l'hanno mai considerata, mentre i nonni e la zia che vivevano insieme l'hanno viziata, così è venuta su una narcisista borderline, un binomio col botto. Inutile dire che la mia infanzia e adolescenza sono state orrende. Per fortuna non ho mai accettato niente (pur sorbendone grosse conseguenze) e mi sono costruita la mia vita come ho voluto io all'estero dove non ha potuto controllare niente. Adesso che ha 70 anni e con sempre più problemi mi fa anche molta pena perché nessuno vuole stargli vicino, è impossibile starle vicino e lei soffre immensamente 😢 Spero il suo prossimo percorso di vita sia più clemente. Quando morirà piangerò per non essere riuscita ad aiutarla semplicemente perché non crede ci sia niente che non vada in sé ma sono tutti gli altri ad essere cattivi e a causare la sua infelicità. Piangerò tanto per l' ingiustizia della vita.
Mamma mia,mi hai fatto venire i brividi... Anche mia mamma è così ed io sto cercando di capire se ho ripreso qualche tratto...ma penso di si... Purtroppo non si può aiutare chi non vuole essere aiutato,ma puoi far sentire la tua vicinanza e comprensione...io faccio così con lei,anche a me piange il ❤. Sei sicuramente una brava figlia che ha dovuto salvarsi❤
Ho avuto una personalità borderline in età giovanile e all'epoca mi sono cacciata in così grandi pericoli che non so come ne sono sopravvissuta. Oggi sono guarita (spero del tutto) e sto rimediando ai pasticci materiali che ho combinato. Bellissimo video. Grazie.
@@mauramicheletti3950 un percorso molto tortuoso perché in giovane età soffrivo di Hikikomori e quindi non uscendo mai di casa (e quando uscivo mi nascondevo) non avevo confronti con gli altri e solo col tempo ho potuto scoprire che avevo un altro problema: la personalità borderline. Devo ringraziare il mio grande amore per la lettura e la conoscenza perché solo per studiare mi sono sforzata di uscire dalla mia camera e di casa. Il primo passo è stato il rapporto con gli altri, la consapevolezza di essere diversa, sofferente e poi da lì piano piano accettare di intraprendere una terapia. Nel 2020 ho fatto anche due ipnosi. Ho scritto un romanzo per ragazzi, un fantasy storico, dove la protagonista, Almarosa, si cimenta in molte avventure fino a conquistare un castello, ma il primo passo sarà quello di lasciare la sua cameretta-rifugio in cima a una torre. 😉
Bravo Dottor Mezzanotte, riesce a parlare di tanti argomenti, anche intimi o complicati, con leggerezza ma non con superficialità, e sempre con quello stile accattivante che appassiona! Un vero peccato che non riesca ad accettare il "diverso", è un vero peccato! Ma lei è una persona sensibile e intelligente, ne parli in supervisione Un abbraccio
Io ex moglie di un borderline, non posso che farti i miei complimenti su come hai rappresentato il mondo dei border. Se solo si fosse affidato ad un bravo professionista forse avrebbe meno dolore. Il mio lato borderline era così rinchiuso e tenuto in sotto scacco che ha avuto necessità di “agganciarsi” nella vita ad un borderline vero per poter emergere, farsi vedere ed essere accettato dalla sottoscritta. Buona domenica doc e buona ceretta🤣
Io sono borderline da 25 anni...la mia vita è una tortura per me e chi si innamora di me...dalle stelle alle stelle...un incubo...non si guarisce...e il depakin non fa un xazzo
@@fabioteora8051 non mollare … anche perché l’alternativa è solo peggiore. Borderline è un modo di essere, forse poco funzionale, soprattutto al mondo d’oggi, ma devi solo fatti aiutare a capire come gestire la vita. Non posso che augurarti un grande in bocca al lupo.
Tre anni fa iniziai la psicoterapia perché la fine di una relazione mi aveva lasciato un'angosciante e invalidante depressione sul groppone. Al primo giorno di terapia, raccontai, piangendo, di come fosse finita: lasciai io, riprovai, fui sostituito immediatamente da un altro... la mia dottoressa, quasi scazzata mi fa:"ah, stavi con una borderline probabilmente". Non so se la portai io a dire questa cosa con un racconto che ne desiderava la conferma. Ho temuto per tutto il tempo di essere un NP, ne ho paura ancora. Quando la dottoressa sentiva le mie paure mi diceva di non preoccuparmi ma mi associava piuttosto a questo disturbo di personalità, ai suoi tratti. In effetti tante cose fanno parte di me, tante invece ne sono distanti ma più di tutto è l'incapacità quasi totale di non considerare il mondo in buoni o cattivi e pensare sempre di essere tra i buoni, compiendo azioni totalmente stancanti pur di dirsi e far dire quanto io sia buono e altruista. Uno schema così radicato da essere diventato il fulcro assoluto del mio lavoro su me stesso. Ad oggi è finita, il peggio sembra alle spalle e la malasanità dei miei comportamenti e delle mie dipendenze non ha più il peso di un disturbo. Mi accetto, come posso. Il mio lato borderline è un lupo nero bramoso del mio stesso sangue, altro da me, che mi vedo come un agnello sacrificale a cui tutti chiedono un pezzo. Solo che quel lupo, in fondo, so che non è una rappresentazione degli altri ma di ciò che mi spaventa di me perché esiste, è nei miei pensieri. Ho solo imparato a farci la pace.
La mia immagine borderline è quella di camminare sulla lama di un rasoio e avere paura di cadere o dalla parte della "normalita" o dalla parte della pazzia. Per anni questo era cio che sentivo dentro di me poi tra psichiatri e psicologi e farmaci ora sono arrivata a 70 anni e e mi sento vuota e stanca di lottare e allora è subentrato un disinteresse per tutto e tutti
Mia sorella ha una personalità borderline che per ora non comprendo fino in fondo perché io non ce l’ho… Confermo il fatto che a volte è veramente difficile relazionarsi con loro perché sembra quasi che non ti ascoltino e che non capiscano , o non si rendano conto di quello che fanno
Un'immagine borderline che ho di me stessa è il funambolismo. Mi sono sempre immaginata lassù nel tendone di un circo passo insicuro dopo passo a 10 metri da terra senza nemmeno una rete di protezione sotto. Si, sono una FUNAMBOLA
Grazie, mi ha davvero aiutata, improvvisamente ho compreso un paio di meccanismi perversi. E adesso so il perché della landa desolata che da sempre mi porto dentro.🙏🏻🌹🎩
Ho avuto un partner affetto da disturbo borderline grave... l'ho amato tantissimo, ma l'amore per quanto puro e bello non cura, sono stata lasciata ed odiata, ho dovuto fare un lungo percorso su me stessa di accettazione per capire e giustificare questo amore malato... ora a distanza di tempo credo che queste persone siano dei veri e propri maestri per la nostra evoluzione personale. La loro sofferenza è immensa, altrettanto la sofferenza che impongono all'altro che però ha strumenti più affilati per capire ed uscirne. Il borderline lo vedo come una grande opportunità di crescita per chi ha la fortuna di incontrarlo. Spesso la malattia mentale viene demonizzata e non accettata.. sarebbe un grande passo l'informazione e la comprensione del disturbo e dovrebbe esserci una cultura anche scolastica che non demonizzi queste persone altamente sensibili e quasi senza confini interiori perciò completamente esposte alle emozioni. Io ringrazierò sempre il percorso che ho fatto su me stessa che probabilmente non avrei mai intrapreso se non avessi incontrato questo amore.
Ciao, purtroppo la mia prima ed unica relazione é stata con una persona borderline. Prima di stare con lei stavo bene con me stesso, ora sono arrivato al punto quasi di odiarmi per ciò che é successo con lei. Continui attacchi di panico quando litigavamo, passare dal dirmi che ero un miracolo al lasciarmi poco dopo, dall'essere perfetto ad un completo narcisista, ad arrivare ad essere colui per cui lei si é tagliata. Io sinceramente, anche se sono già passati dei mesi dalla rottura, non riesco ad andare davanti. Essendo molto piccolo e non volendo fare preoccupare i miei, sto iniziando a lavoricchiare per permettermi poi lo psicologo. C'è qualcosa nel presente che potrei fare per migliorare questa condizione? Conta che sono sempre aperto al miglioramento, é alla base della mia esistenza però ora neanche questo mi sta portando a stare meglio. Grazie di cuore
Sono sposato da 7 anni con una donna borderline, ci siamo separati per 2 mesi nei quali abbiamo scoperto che è borderline (prima non lo sapevo). Ha iniziato il trattamento ed è cambiata molto....tanto che siamo tornati insieme.... però ogni tanto non c'è nulla da fare, cade in un abisso che neanche lei capisce. So che soffre ma non so che fare per aiutarla...e nel frattempo sta rovinando pure me. Difficile da affrontare. Abbiamo un figlio splendido di 3 anni che mi da forza per tentare ad avere una famiglia felice. Purtroppo un momento è il paradiso e in pochi secondi si passa all'inferno
Quel vuoto lo sento spesso anch'io. Durante i corsi di drammaterapia che ho fatto, è venuto fuori prepotente l'archetipo di Hermes che rinnegavo, allora per contro ho tirato fuori Apollo con un buffo personaggio che ho chiamato Angelo Alberta. Mi ha aiutata moltissimo a riequilibrarmi un po', perché altrimenti gli alti e bassi mi portavano sfinimento. Nell'immaginario, in quel periodo, disegnavo spesso sirene, figure doppie che appartengono a due mondi, come Persefone. Però alla fine ho capito che non devo scegliere e viverli entrambi in armonia. Sarebbe bello farci un fumetto con questi personaggi mitico-psicologici!
Sono rimasta affascinata dal tuo commento perché sono fissata con le sirene fin da piccola e anche dalla coda degli animali in generale, sono attratta da tutte le cose di confine, ma in senso non violento, come collegamento tra mondi. Il vuoto lo sento da sempre, a parte per i primi anni della mia vita in cui avevo una famiglia "normale" poi è arrivato e non mi ha mai lasciato, quando provo a parlarne non mi si capisce e non riesco a dargli voce nella realtà.. Ho fatto tanto teatro ma appena fuori scena tornava, solo la scrittura, la poesia e ultimamente la meditazione mi aiutano ma sembrano quasi parentesi, nel flusso del quotidiano mi sento persa. Ho fatto anche il test del Doc e sono proprio Persefone come archetipo prevalente... Bella la tua testimonianza di dare voce alla tua parte buffa, grazie di averlo scritto!
Salve dottor Mezzanotte. Complimenti per il suo modo di esporre tematiche così delicate e complesse che coinvolgono la psiche in modo originale e coinvolgente. Volevo chiederle se il disturbo borderline comporta meno sofferenze e strascichi rispetto al disturbo bipolare e se le Persone Altamente Sensibili hanno più probabilità di esserne colpite. Grazie 🙏
Complimenti doc, video condiviso!!! Potrebbe fare un video sui familiari di un borderline diagnosticato?? Come relazionarsi con un figlio/a o un genitore borderline diagnosticato, ripeto. Grazie
L’immagine che darei è quella di un piccolo , colorato e fragile fiore, bellissimo esternamente, ma senza radici , che ha bisogno però di tanta acqua per crescere ma allo stesso tempo potrebbe appassire in qualsiasi secondo perché la pioggia, il sole potrebbero diventare tossici , e il vaso all interno di cui si trova con mille crepe potrebbe smettere di contenerlo.
Border ceretta🤣. Buona domenica Michele. Immagino la mia border parte vedendomi come una bambina che scende le scale che portano in fondo ad un pozzo tutto grigio. Sono al centro del pozzo e guardo verso l'alto per cercare di intravedere il cielo.
Quesito: il bisogno di rapportarsi all'altro per cercare un 'centro' e una 'pienezza', una 'conferma' è anche un sintomo narcisista, giusto? I 2 disturbi condividono alcuni tratti o sono sintomi differenti e con motivazioni diverse? Grazie
Per me è come vivere dentro le profondità di un oceano dove ogni vibrazione si fa più intensa e spesso fa sussultare. Credo sia come un "dono" avere questo quadro di personalità e che spiritualmente sia riconducibile ad una sorta di "interferenza" fra mente e anima. Forse bisognerebbe veicolare questa ipersensibilità di questa parte d'Ermes, lasciandola fluire. Michele, non credi?
Grazie per il tuo video caro! Come ho potuto intuire che Hermes era per lo più borderline. Comunque sapere queste cose è importante per conoscere questo disturbo e curarlo oppure saperlo gestire. Importante chiedere come si cura? Oppure come sapere gestire bene la malattia?
Proprio ieri mi è stato detto che quella che è sempre stata descritta come depressione in realtà potrebbe essere disturbo borderline di personalità. Da lì mi si è aperto un mondo, leggendo le descrizioni mi ritrovo al 100%, insomma manca solo la mia foto accanto alla descrizione. Spesso il mio compagno lamenta i miei continui e repentini cambi di umore, dall'amore, all'odio, dalla gioia alla rabbia. Soprattutto la rabbia per me è esplosiva, dirompente, così forte da dover distruggere qualcosa o me stessa. Un'altra caratteristica è questo vuoto interiore che è impossibile da colmare, non con il cibo, né con altro. Se devo descriverlo è come avere un buco nero nel petto, che trascina tutto al suo interno, ma non si riempie mai.
Innanzitutto complimenti per la tua capacità divulgativa. Sono in psicoterapia da 2 anni ma la mia psicologa è contraria a dare diagnosi ai propri assistiti. Da un lato capisco che ci si possa sentire "etichettati" ma per me saper dare un nome a quello che sono sarebbe di aiuto per lavorare ulteriormente su me stessa perché altrimenti sento di essere l'unica e sbagliata. Posso sapere cosa ne pensi?
Io uguale, poi mesi fa ho insistito perché stavo male a non sapere, diciamo che l'abbiamo chiamata non-diagnosi ma comunque io non mi sono sentita etichettata anzi mi sono sentita meno persa quando ho potuto dare dei nomi a ciò che sentivo. Solo che chi non dà diagnosi aiuta anche in modo meno specifico, io non ho ancora trovato la persona giusta credo.
non dare la diagnosi fa parte del protocollo.Avere l'etichetta tende a sedurti , a farti cavalcare un personaggio e a simularlo in terapia. Il motivo e' soltanto quello. a VOLTE e' anche meglio non saperlo il nome.
Ora so perchè si è allontanato da me dalla sera alla mattina dicendomi "sono finito in una brutta situazione e non voglio invorticarti" perchè la sera prima gli avevo detto che lui mi era capitato in un momento della mia vita pieno di cose e la mattina dopo ha distrutto tutto. Grazie dottore.
Credo che tutti noi chi più chi meno soffre di questi "disturbi" e nella società di oggi sempre più individualista, nichilista, dove l'unico valore che si tende a premiare è la liberta individuale, dove nelle relazioni è un attimo essere rimpiazzati, dove le famiglie si disgregano alla velocità della luce lasciando traumi e difficoltà economiche, sia molto probabile sentire questo senso di vuoto, perché siamo nati oer condividere non per realizzarci da soli e questo clima di incertezza affettiva dei nostri giorni lascia a tutti noi un cattivo retrogusto e un senso di malessere.
Ho frequentato un ragazzo borderline molti anni fa . Diagnosticato bipolare-borderline. Io stavo uscendo con fatica da una relazione lunghissima che comportava trovare un lavoro e una casa nuova. La conoscenza con lui mi aveva abbagliato, ma era senza troppi incontri a sfondo sessuale..per problemi logistici( viveva coi suoi). Però pensavo mi amasse, me lo diceva spesso. Ci piacevamo molto e ci divertivamo insieme. Mi avrà mollato però almeno 6 volte in due anni solari in cui è stato distante anche vari mesi. Mesi in cui lo vedevo su Fb in foto con i suoi amici in feste circondato da altre donne. Non ho mai preteso devozione proprio perché dovevo sistemarmi la vita, ma nemmeno potevo accettare di subire manipolazioni e ricatti. Soprat da un uomo che manco viveva da solo. Ad un certo punto in seguito ad un incidente di cui mi ha raccontato la sua versione, gli sospesero la patente. Inoltre beveva come un dannato, era dipendente da alcool e se avevo un problema che mi impediva di uscire 2-3 volte a settimana..diventava paranoico e incazzoso. Era un continuo richiedere attenzioni, messaggi tipo 200 al giorno e voleva sempre sapere dove fossi e cosa facessi. Aveva delle paranoie strane anche verso genitori ed amici(pensava cospirassero contro di lui e pensava male di molta gente al lavoro, gente che secondo me non agiva per fargli del male).Sospettoso anche su di me. Pensava ogni tanto che io lo deridessi con gli altri. Che mi ritenessi superiore. Ma di chi?..notai che quando aveva sottomano una nuova preda trovata sul lavoro(ha una attività di famiglia),diventava freddo alcuni giorni e nei giorni successivi inscenava una litigata per mollarmi e dedicarsi all’altra. Un paio di volte mi ha anche dato buca sotto casa, ero andata a prenderlo e non rispondeva al telefono. Alla ennesima svalutazione personale, in cui mi accusava di qualcosa incolamdomk di non essere la priorità perché mi dedicavo troppo al lavoro, un’altra perché avevo le amiche con cui trascorrere i pochi momenti sereni oltre lui, alla fine gli ho chiuso la porta in faccia e non mi son più fatta trovare. Ho messo ordine nella mia vita con tanta fatica. Mi son sempre data la colpa per la mia situazione spiacevole (un lavoro non stabile e un allontanamento dal mio ex lento e burrascoso) ma ero sempre stata sincera ed accogliente. Non ho mai fatto richieste Credevo che i suoi comportamenti fossero causati dai miei problemi personali e dal fatto di non poter avere subito una relazione totalizzante. Invece riflettendo su come sono andate le sue storie passate mi sono resa conto che io non ho avuto grandi colpe e che in Fondo avrebbe agito così anche se mi avesse incontrato in un altro momento più felice. Pensavo almeno di poterlo aiutare a livello di amicizia nel rivolgersi ad un terapista dato che anni prima aveva tentato suicidio ma ho fallito miseramente. Mi duole molto averlo perso ma io ho difficoltà a risolvere i miei di problemi Figuriamoci se posso risolvere quelli altrui.
Questa sono proprio io . Diagnosticata qualche mese fa dal mio terapeuta... A medio alto funzionamento... Ma i sintomi che hai descritto nel video li ho tutti ...
Tra i bordirline e la gente "normale" che sta e vuole stare nella parte in superfice, e quindi della superficialità, della comunità...LA CURA di sè stessi è piu facile che possano attuarla gli "esseri di confine" (borderline): tra il bene e il male, sono dunque piu capaci loro per la loro posizione fluida che non chi è cristallizato in una forma, omologato, da una parte soltanto e non riesce a vedere OLTRE; e la cura piu importante per sé stessi é essere sè stessi (veramente) sapendo essere superiori alle polemiche e alle lamentele degli esseri in superfice, saperli allontanare se troppo tossici, saperli gestire insomma... e questo, a tutti gli esseri di confine, mi auguro sappiano fare, senza Ammalarsi nel voler davvero essere compresi e accettati dagli esseri in superfice perché spesso non è possibile, è un caso piu unico che raro incontrare qualcuno che ci VEDA davvero...è tutta una prova, basta saperla superare, affidandosi all' amore per gli altri e non il contrario, saperlo tirare fuori l' Amore....magari il destino è di restare soli, come le aquile che stanno in alto, senza troppa interferenza col mondo sottostante (che è il mondo superiore visto al contrario.) Saper essere Unici senza dipendenze accentuate, senza bisogni infantili...quando si è adulti occorre pensare di dare aiuto a chi ce lo chiede piuttosto che volerlo ricevere da chi non puo; iniziare l' autocura di sè stessi e solo dopo accorgersi che non ci importa piu di essere amati, ma l' affetto ci basta e ci avanza e la consapevolezza degli altri non è un fatto nostro, seppur sono nostri cari, il loro cammino è segnato e se devono vivere nell' inconscienza ci vivranno, l' importante per le loro anime è che non siano malvagi nella loro incoscienza e questo, a noi, deve sollevare... si salveranno, un giorno, al di là, avranno tutto molto piu chiaro.
L'immagine che ho sempre avuto di me stessa è di camminare su di un filo,in punta di piedi, lottando ogni giorno per rimanere in equilibrio,per non cadere nel nulla, perché quel filo è sospeso nel nulla più assoluto. Grazie dottor Mezzanotte
al minuto 6:31 hai detto una cosa importantissima: ansia alla bocca dello stomaco: c'è stato un periodo che la mia ex lei mangiava dolci di continuo... o andava a bere fino a sfinirsi.. per fortuna non sesso sfrenato (non era proprio così fuori di testa). però quelle due cose sì. e quei due SINTOMI c'erano entrambi... associati a psicosi/nevrosi davvero infernali. ho dovuto chiudere ogni contatto per legittima autodifesa dopo decine e decine e decine di SOCCORSI NOTTURNI, decine di tentativi di farla ragionare -> INGENUO IO a pensare di poter "stabilizzare/ragionare" con una ragazza che vive con la testa "sulla linea di confine tra due estremi". non mi era mai capitato prima nella mia vita! è devastante...ma cosa ANCORA PIU' IMPORTANTE: so benissimo che fa male troncare tutto... ma se decidi di farlo è per 2 motivi: 1) anche se lei si incazza a morte e ti odierà per tutta la vita.. LA TUTELI.. perchè,, per quanto tu le fai mancare la "stabilità".. lei tornerà "nella grotta" a riflettere... rendendosi (forse) conto di dover comunque tornare in discussione con sè stessa, anche se la cosa le fa male (non dipende da me questo); 2) per tutelare il mio stesso equilibrio mentale... altrimenti rischi seriamente di IMPAZZIRE! non sto scherzando! vai in autocongestione di dubbi... al punto da dover prendere ansiolitici per dormire la notte. l'ho provato per alcuni anni... non sarei mai riuscito a chiamare l'ambulanza mentre lei strillava isterica in quel modo: rischi di perdere il controllo anche di te stesso... altro che alzare la cornetta e chiamare il 112!
Tante volte non è nemmeno colpa del disturbo a invalidare chi ha questo problema perché potrebbe essere anche una ricchezza ma si fa veramente fatica a spiegare o a condividere con l altro che ci vuole in un certo modo o si aspetta un certo comportamento e poi basta prescrivere farmaci come caramelle a chi soffre di questa cosa quando non si sa nemmeno cosa dargli o per il gusto di levarseli dalle scatole
Sono contraria anch'io ai farmaci, ma ho avuto a che fare per cinque anni della mia vita con un uomo così, anni in cui ero ancora troppo giovane e ingenua per potermi adeguatamente difendere. Il borderline non è un cattivo, è una persona sotto sotto estremamente fragile. Non so quanto le reazioni siano o meno controllate da questi soggetti, ma vanno in qualche modo controllate, perché nella loro esagerazione riducono in mille pezzi chi gli sta accanto. Cercando poi, mossi dai sensi di colpa, di ricomporlo
Se un professionista mi "diagnosticasse" una qualsiasi cosa lo manderei a quel paese...ridicoli con le loro diagnosi e lo dicono pure alla povera gente, quando le diagnosi dovrebbero servire a loro per avere una pista ma non che davvero si permettano di dirci cosa siamo e cosa non siamo, questo non dovrebbe accadere nell' afibbiarci etichette...le psicopatologie non sono come le malattie che possono avere un nome definito, qui stiamo parlando di personalità, di persone con la loro essenza, non sono malate ma devono avere a che fare con questa Essenza vista, riconosciuta semmai, ma non diagnosticata che seppur il termine in sè non è diverso da visto e riconosciuto ma la povera gente lo percepisce come le diagnosi fisiche, le credono malattie e questo li porta a credere di avere addosso qualcosa da doversene liberare per stare bene, quando invece della propria essenza non ci si deve liberare come per le malattie fisiche ma imparare a saperla Usare...assolutamente vero che non tutti possono riuscire a farlo, solo che si iniziasse a comprendere che non sono malattie, che evitassero il termine "diagnosticato".
Dott, ihihihih, che bella ceretta ti sei fatto 😁😁!! E sei stato pure sorpreso che c'era della barba sullo nastro adesivo!!🙄🙄😜😜 L'immagine del borderline è silenzio, o meglio il mutismo, poiché il silenzio dona pace, quiete, il mutismo è angosciante, inquietante e ciò è impresso sul volto. Sì, decisamente il mutismo è qualcosa da fare attenzione!! Lieta giornata a te, Dott, a Valentina e al resto della ciurma 😁😁💫💫
Allora,sto cercando di capire...partiamo dal principio. Lei,dott.Mezzanotte,si presenta come uno psicologo che "deve e può" portare fuori dallo studio la psicologia...però nello stesso tempo dice che i suoi video non sono diagnostici...quindi deduco che lo scopo sia quello divulgativo oppure pubblicitario...pubblicitario significherebbe però che cerca clienti che sarebbero disposti ad una terapia on line,giusto? Però ciò si contraddice nella sua affermazione che dice"se ti riconosci nei sintomi contatta un professionista"(ed io candidamente suppongo la sua profonda onestà facendole intendere "qualsiasi professionista") Quindi resterebbe il motivo divulgativo. Bene(o male,visto che sto creando supposizioni). A questo punto,suppongo che lei voglia creare interesse intorno alla disciplina,mosso senza dubbio da sincera passione...e ci sta tutto. Ma quanto di tutto questo è utile alla salute mentale? Voglio intendere questo:quanto,di quello che lei giustamente divulga,è utile a chi è digiuno di psicologia...o meglio,quanto di tutto questo allevia il dolore di chi soffre chiuso nella sua testa? Se lo scopo della medicina(intesa come l'insieme delle competenze umane atte a guarire o a dare sollievo alle afflizioni fisiche,mentali e spirituali dell'essere umano) è quello di migliorare la propria condizione,in che modo i suoi video possono raggiungere tale scopo? La mia domanda non è retorica,ma è appunto una domanda. Personalmente guardo i suoi video con molto interesse,ed ho una piccola preparazione di base e una discreta cultura generale...oltre che una esperienza di vita devastante.... Mi chiedo però se le sto facendo le domande giuste o quelle sbagliate... Ho avuto molto a che fare con pscicologi durante i miei 56 anni di vita...non sempre l'esperienza è stata positiva. Questo eterno elastico tra "scienza" e sensibilità particolare mi ha sempre destabilizzato... La ricerca dei like poi...la posso spiegare con la possibilità di far arrivare questa disciplina a più persone possibile...però qualcosa mi stona,davvero...e non so ancora cosa possa essere...me lo spieghi lei,dott.Mezzanotte....mi dia un qualcosa di profondo a cui potermi aggrappare per continuare a seguirla... Mi dia un motivo per non uccidere definitivamente la parte di me che crede ancora nell'essere umano. Con assoluta stima, Gianluca Scarponi.
Oggi ho visto per la prima volta questo video Io mi sono sempre descritto come dottor Jekyll e mister Hyde come una persona che non ha una via di mezzo, come chi passa da un eccesso all'altro, sono tranquillo ma se mi sento mancato di rispetto non riesco ad arrabbiarmi, ma mi prende direttamente l'ira è vero Ho sempre avuto una persona a cui mi sono attaccato in particolar modo e se sono innamorato noto news più noto ogni suo più piccolo gesto espressione hotel International questo video praticamente parla di me descrive me come io cerco di descrivermi agli altri solo che non sapevo di essere un disturbo, credevo solo di essere una persona molto particolare😅
Dottore buonasera. Avevo una domanda da farle riguardante un disturbo di personalita' . Puo' venire anche dopo l'adolescenza a seguito di un lutto? Oppure di un abbandono?
il disturbo di personalita' PER DEFINIZIONE esordisce con lo sviluppo stabile della personalita', ovvero nella prima eta' adulta, cioe' verso i 18 anni, ma nel borderline si intravede anche prima, intorno ai 15 anni.
Il mio professore mi ha fatto il lavaggio del cervello col" continuum normale/patologico..." Comunque lei e' uno straordinario divulgatore: lo strumento della mitologia greca come medium e' assolutamente geniale. P.s io pero' sono assolutamente pazza...puo' essere irrilevante quello che dico.
Non lo so che immagine dare al mio parziale borderline. So solo che a volte mi assalgono delle vertigini (sono tendenzialmente acrofobica) quando salgo delle scale aperte o attraverso dei tombini profondi. Quelle vertigini mi tolgono ogni pensiero dalla testa (e io ho tonnellate di pensieri di tutti i tipi) facendomi fermare molto bruscamente. Il mio borderline, quando mi accorgo di manifestarlo, allo stesso modo, mi toglie ogni pensiero e mi fa fermare bruscamente. Mi resta solo una domanda a cui dare (da sola) una risposta: che cosa sto facendo? E allora recupero il controllo di me.
Non credo di avere una personalità totalmente borderline, oscillo però tra lo stica....i e voglio sparire! Da una parte lo attribuisco alla concomitanza con il ciclo e do la colpa agli ormoni infami 🌝. Ma anche al fatto che nonostante l'età adulta, non ho imparato ancora a non far dipendere le mie emozioni dagli umori di chi mi circonda ed ecco che accade quello che dice lei dottore, ossia divento paranoica e ossessiva e faccio caso a ogni minimo gesto fino a odiare e amare al contempo. Devo dire che però mi aiuta molto praticare, fare Gongyo e Daimoku... mi aiuta. 🌷PS Ma lei un salto a Roma proprio non vuol farlo eh 😅.
Ma non hai nulla che ti appassioni veramente ? Perche mi s embra che lej ha i sintomi di una persona molto annoiata !!se non hai una passione sarsi sempre in balia di queste sensazioni
@@mary.cs.51mary73 Ma non capisco perché te la prendi tanto però 🙂, ma se pure fosse , perché strilli? No, non c'è nulla che mi appassioni a tal punto da vincere la mia pigrizia e la mia incocludenza.Le mie passioni bruciano in fretta. L' unica cosa che davvero mi piace è zappare la terra, ma mica posso fare giardinaggio 24 ore su 24 🙂. No e comunque, non è la noia. Non basta dire " vabbè adesso colora o adesso vatti a fare una passeggiata" per non pensarci. Altrimenti non ci sarebbe bisogno dei Michele Mezzanotte. Ciao! M.
Mi sento abbandonata dal dottor Mezzanotte, oggi non mi ha salutato, Ma ora che ci penso , non mi ha mai salutata 😭😭....che immagine potrei darmi ? Ho sempre immaginato me stessa come la favola di Pollicino, che camminava nel bosco cercando d trovare la strada seguendo le briciole di pane, ma all improvviso queste briciole sono scomparse e lui si è perso da allora, non ritrovandosi più
Menomale che prima ho visto il video si 10 sintomi della psicopatia, sennò alla seconda riga di nastro carta l’avrei già archiviata nei più geniali psicopatici della storia 😆 #ironia #rispetto.per.il.lavoro.che fa #un.simpatico.modo.per.farle.sapere.che.la.seguo. 😊
La mia immagine è un gatto davanti allo specchio. Il gatto è consapevole e inconsapevole che quello che ha davanti è il suo riflesso. All'inizio è il terrore, cerca dietro lo specchio il nemico. Piano piano si abitua all'idea che anche se gli sembra un estraneo, sa che quello è uno specchio, non può nuocere. Tuttavia, ogni tanto, quando passa di fronte allo specchio senza prestargli attenzione, scorgendosi nel riflesso si spaventa e gonfia il pelo.
Che paura....un po si...anzi parecchio ...mi.rispecchiano alcuni comportamenti ed emozioni...tutto.il.l contrario di tutto... una frase che disse il mio psicologo..e questa io..😊 mi recherò di nuovo fa lui per conoscere ...graxie❤
domanda: anch'io mi sto uscendo da una relazione pesantissima, molto probabilmente causata da DBP con una ragazza che mi ha fatto IMPAZZIRE per 3 anni di fila. ora come posso uscirne io, visto che lei ormai è evidente abbia bisogno di tornare dal suo specialista di fiducia - CHE C'E' GIA' ma che lei ha ignorato preferendo "curarsi camminando e prendendo gocce". risultato? relazione DISINTEGRATA dopo 4 anni. ora IO come faccio a riprendermi dal punto di vista emotivo? sono sportivo, sono dinamico.. faccio tante cose.. ma come faccio io a riprendermi, una volta divenuto consapevole del problema suo?
Doc se una persona a me cara ha buona parte dei sintomi descritti e immagina la sua psiche come un buco nero che attira al centro e distrugge... Si può ipotizzare di chiedere un consulto per sospetto del disturbo borderline? Mi lascia perplesso l'immagine che ha di se
Michele le mie oscillazioni, il mio attaccarmi all'altro, la mia paranoia e sopratutto la mia "ansia" nello stomaco che mi mangia da dentro e mi fa provare dolore fisico... nei giorni che sto bene ok. Nei giorni che sto male mi odio. Perché la mia psicoterapeuta dice che non ho nessun disturbo?
Buongiorno, mi chiamo Felice, ho vissuto con una persona borderline per circa 10 anni, ho avuto sempre l'impressione di avere a che fare con due persone, quella normale e la Belva. Ho litigato 1000 volte e 1000 volte ho fatto la pace. Naturalmente per raccontare questi anni ci vorrebbe un libro. Sintetizzo dicendo che è circa un anno che non ci vediamo più, purtroppo nonostante tutte le problematiche, non riesco ancora a liberarmi completamente da questa persona. Io credo che ce la sto mettendo tutta a rimettermi di nuovo in gioco, ma ho qualche difficoltà. Mi piacerebbe avere qualche consiglio. Cordiali saluti
In questo video mi sembra che sottolinei come "nagativo" il fatto di non riuscire a riempire il vuoto che sentiamo, ma in altri ti ho sentito dire che il vuoto non va riempito. Forse ho capito male io? O c'è una differenza tra i vari tipi di vuoto? O altro?
Interessante osservazione, seguo anch'io. Anzi rilancio con: percorso per uscire da un funzionamento/quadro borderline è cosa fattibile, difficile, cosa comporta? Idea per video successivi magari..
Non male. Borlinghieri studiato a dovere. Una sintesi come ce ne vorrebbero davvero. La sigla testa un pò "teatro Off" post 68, O "indiani metropolitani 1977"ma no problem. Bravo cmq, complimenti,
Io amo ancora la mia ex, borderline. ... Ha da poco trovato un nuovo amore. Che è finalmente felice. Ma a volte mi chiama, perché dice che mi odia tantissimo e spera che io rimanga infelice per tutto il resto della mia vita. Solo io so qnt l ho voluta bene
Mio padre , un uomo perennemente in tensione, voce piena di rabbia, iperattivo senza una meta, ho l'immagine di una sanguisuga dentata con gli occhi di ghiaccio...la distruzione che colpisce tutti.
Si ma un conto è avere dei nuclei borderline, come del resto narcisistici, un altro è avere il disturbo borderline, che è spesso devastante. Ho amici - e ho avuto amori - con disturbo borderline conclamato e mi hanno ad esempio descritto vividamente quell'idea di vuoto; esattamente lì, alla bocca dello stomaco. Ma sinceramente no, io non so come immaginarlo quel vuoto e non l'ho mai sperimentato nemmeno un po'.
Il vuoto, un vuoto senza fine, ho cercato di riempirlo, cerco ancora, ma è inutile. Una sensazione che si spande dall’interno all’ esterno, quel freddo dentro che ti ghiaccia e niente può scioglierlo, anzi, si spande. Non si scelgono le malattie, ci si ammala, ma quanto dolore, intenso, pervasivo di ogni aspetto della vita. Oltre alla mia sofferenza, mi è intollerabile il pensiero di causarne anche a chi mi è vicino. Vorrei sparire, in silenzio, senza troppo rumore. Sarebbe la scelta migliore, per me, per tutti. 😢
non sono borderline ma me la sono sempre immaginata così: come una persona divisa da due personalità (o più) una buona e una cattiva e ognuna cerca di prevalere sull'altra