Bruno, giustissimo quello che hai detto della ruota, però permettimi di dire che la ruota va fatta su sottostanti ben diversificati, che hanno dei fondamentali buoni. Va vista in ottica di portafoglio e non su un singolo titolo. Al di là del fatto che sottostanti buoni difficilmente fanno da un giorno all'altro - 30, - 40 %. Non impossibile, però improbabile. E poi con più sottostanti hai più probabilità che la perdita di qualcuno venga compensata dal guadagno di tutti gli altri. È un equilibrio, e poi sicuramente bisogna essere capitalizzati per avere una diversificazione di sottostanti. Però come sempre non considererei la strategia pessima, anzi. Bisogna fare un analisi profonda del sottostante. Poi la certezza non c'è l'ha nessuno.
Non c'è niente di certo e prevedibile sui mercati e quindi la strategia della ruota, anche se applicata a sottostanti "teoricamente" solidi è una strategia ad alto rischio in quanto parte dal presupposto che le put che vado a vendere le debba coprire con la liquidità del mio portafoglio (cash secured put). Per quanto mi riguarda preferisco far coprire il rischio della mia put venduta da una più piccola put comprata, magari anche lontana, ma che mi fa da assicurazione certa nel caso di crolli del prezzo.
Le opzioni sono strumenti finanziari piuttosto particolari che vivono soprattutto di aspettative future e quindi non è infrequente che, con prezzo del sottostante fermo, si possa assistere a forti movimenti di volatilità all'interno della chain delle opzioni. Quindi la risposta è SI, la volatilità implicita delle opzioni si può muovere, ed anche di molto, dal loro teorico fair value.
se fai una wheel su una azione che ti fa un improvviso crash del 50% vuol dire che proprio non hai capito la regola n1 della wheel, cioè la selezione del sottostante! faccio la wheel da 10 anni, ne ho fatte a centinaia.
Quindi mi stai dicendo che, grazie alla regola n.1 della Wheel, si riescono a selezionare i titoli sapendo prima che non subiranno un evento estremo come un gap del 40%? Prova a dirlo a chi faceva "short secured put" su Siemens, su Saipem e su tante altre azioni che hanno subito crolli importanti. Non sai quanti trader ho conosciuto che alla lunga sono diventati cassettisti.
Bruno, la verità sta nel mezzo. Il fatto che ci sono persone che guadagnano costantemente con questa strategia, dimostrano che non è una strategia da condannare in toto.
Danilo, io ho letto perfettamente il tuo commento al quale, in modo altrettanto chiaro ho cercato di dare risposta. Per me tu puoi continuare a fare questa strategia come e quanto ti pare. Se a te per dieci anni ha funzionato su tutti i sottostanti sui quali hai fatto selezione, buon per te. Chi sono io per dirti che non è mai una cattiva idea spendere quattro spiccioli per una banale e lontana copertura del tuo rischio mercato. Io, purtroppo per loro, conosco invece molte persone che si sono messe nei guai con questa strategia con la quale, fino a che va bene, prendi i bruscolini, ma quando va male, ti spazzola il conto. Quindi io mi fermo qua con le risposte, la mia operatività, se la conosci, sai che non prevede determinati rischi ed i risultati sono ben conosciuti da tutti.
