La sfida sono le ricerche sulle specie pioniere e autoctone, soprattutto arboree, che io stessa sto eseguendo ed è un lavoro abbastanza complesso se consideriamo una VERA sostenibilità! in sud America il clima è molto più favorevole e ovviamente assolutamente non paragonabile, né da prendersi in considerazione come riferimento. Il cambio di abitudini alimentari poi è correlato. Comunque grazie e bravo! un grande sforzo da parte sua!!
Tra piante la competizione è solo quella per la luce, non si rubano nutrienti o acqua a vicenda, anzi… gli alberi che “ciucciano” più acqua la rendono disponibile per alberi più giovani o con apparati radicali che non arrivano ad attingere a quell’acqua. Se così non fosse non esisterebbero foreste o boschi, perché le piante si ammazzerebbero tra di loro rubandosi il cibo.
@@SEENSII I boschi esistono perché la competizione tra le piante raggiunge un punto di equilibrio, prova ad immettere una specie alloctona e poi dimmi che non esiste. Se non ci fosse come farebbero a diffondersi le mutazioni?
@@francescocantarelli4908 allora… gli alberi vivono grazie alla fotosintesi giusto?! Questo è l’A dell’ABC della vita di qualsiasi pianta. No luce, no party. Perché senza la luce le piante non vivono. Detto questo, è palese che la competizione si basi tutta sul prendersi quella quota di luce necessaria a prosperare (ogni albero ha la sua quota da ottenere). Quindi l’equilibrio come sopraggiunge in una foresta? Quando tutti gli alberi hanno occupato il loro spazio e hanno ottenuto la loro quota di luce. Alloctono, non alloctono non c’entra nulla. Un ailanto non crescerà mai sotto una quercia di 200 anni e questa è una specie alloctona altamente invasiva, ma all’ombra semplicemente non ce la può fare. Al prossimo commento ti spiego la B dell’ABC delle piante ❤️
non ci siamo , ha detto troppe volte copa dell'essere umano .... e vai di manipolazione..... se dobbiamo iniziare a parlare di colpe cominciamo da mattarella e poi ne ri parliamo !