@Luca Serra Infatti gli slavi arrivarono li intorno al sesto secolo del primo millennio, quando già era abitato da veneti e friulani, da dopo la caduta dell'impero romano, le infrastrutture infatti sono in stile veneziano, con tanti monumenti e siti archeologici romani
Bellissimo video, commovente! I miei nonni sono di Rovigno e mi hanno trasmesso l'amore per la nostra terra perduta! Non voglio entrare in discussioni politiche né avere rancori verso sloveni, croati o nessun altro, voglio semplicemente dire che il nostro popolo è stato sradicato con la violenza da una terra ove viveva da secoli e che da parte italiana non c'è stato per lungo tempo alcun riconoscimento per il nostro dramma, tra negazionismo, censura e le mai sopite accuse di essere "fascisti" perché non volevamo vivere sotto Tito. L'istituzione del 10 febbraio come Giorno del Ricordo è stata una grande gioia per noi, anche se tuttora e lo dico con amarezza viene vista come una celebrazione controversa o "di destra" quando dovrebbe essere un giorno importante per tutti gli italiani
Ciao Giorgia. Io sono di Porec e ho massimo rispetto di italiani. Mia nonna non é stata uccisa nelle foibe perché sua famiglia era fedele a Tito, ma non potevano dire di avere dispiaceri per fratelli che non credevano in Tito, sennò li ammazzavano anche loro. Io condanno tutte le atrocità dei partigiani titini. Io sono mista: croata, italiana, montenegrina, austriaca.
Chinarrsi e vivere da schiavi inghiottendo bocconi amari è comunque meno difficile di andarsene e di scoprire che altri italiani ti chiamano fascista e ti condannano all'esilio. Io condanno la loro ideologia che ha fallito all'oblio. Viva l'Italia
Oggi l'Italia commemora i suoi figli migliori. Quei figli che scelsero sempre e per sempre di essere italiani e per i quali il nome di italiani fu sempre e comunque una scelta dolorosissima e sofferta, ma sempre e per sempre amata e venerata e per i quali questo nome ITALIA ebbe il suono del più dolce dei ricordi e del più bello dei suoni. L'Italia trattò questi suoi figli non da madre ma da matrigna. Non si parla solo dell'abominio di quelli stessi italiani che collaborarono al genocidio, ma anche e, soprattutto, della vergogna di chi voleva confondere quel popolo con una massa di fascisti secondo l'atroce propaganda di allora. La vergogna che io provo per questo atteggiamento è e rimane finché morte non sopraggiunga come dichiaravano i boia inglesi di un tempo. Per quanto riguarda, poi, chi collaborò in maniera attiva o indiretta al genocidio perpetrato verso chi aveva l'unica colpa di essere italiano, il sentimento che mi muove è di repulsione morale e di indicibile schifo verso questi amici degli assassini. Fu un genocidio vero e proprio che portò al massacro, quantomeno, di 10000 italiani infoibati e all'esilio di 300000 altri dispersi in Patria e nel mondo. Alcuni di loro fecero fortuna dove andarono ce ne sono sparsi in tutta la Terra dall'Australia, al Nuovo Mondo passando, addirittura, per il SudAfrica. Questo a riprova, qualora ce ne fosse mai stato bisogno, di quanto grande era il loro genio e il loro ingegno. Verso i popoli e le nazioni che si macchiarono di questo Abominio e di questo Genocidio e che oggi siedono in rispettabili posti della comunità Europea posso solo provare odio e un odio tanto grande quanto ancora le colpe: storiche, morali e politiche del genocidio perpetuato contro gli italiani in quegli anni non è stato ancora pienamente riconosciuto. Lo stesso odio provo, ed è forse ancora più grande, verso coloro i quali, qui da noi, ancora tacciono o fingono di dimenticare cosa si onora oggi e i crimini contro l'umanità intera che vennero perpetuati in quella stagione. Ed è questo che voglio ricordare anche io, nel mio piccolo, anzi microscopico spazio. A tutti loro dico che oggi è il più sacro dei ricordi che si onora, quello che i nostri avi avrebbero chiamato "dies nefastus", che serviva e servì loro per soggiogare il mondo intero alla loro grandezza consistente proprio nel ricordare con altrettanta forza i trionfi e le tragedie. A questa tragedia nostra dedico tutti i miei pensieri, pensando che con il ricordo i morti trucidati e infoibati non moriranno mai, perché vivranno, per sempre, in noi. A loro e ai loro cari rivolgo le mie parole quando dico "Verrà il giorno in cui tornerete da padroni e deciderete il vostro destino" fino ad allora vogliate accettare questo mio pensiero da pugliese, ad istriano, a dalmata, a veneto giuliano, nell'augurio che diventi sempre più certezza, di rivedervi su quelle terre bellissime e di venirvi a salutare: da italiano a italiano.
Il male è un boomerang: quello che fai ti torna indietro. Io provo ad essere credente, ma non credo nel perdono: chi opera il male deve pagare, in questo o nell'altro mondo. Spero dunque che esista l'inferno anche per gli infoibatori. Non dimentichiamo però che se hanno commesso impunemente quei nefandi delitti è solo perchè avevano dietro i poteri forti, tuttora sponsorizzatori delle foibe, e che continuano a reggere il culo ai loro servetti comunisti e sinistronzi.
Alla mia ragazza ho sempre detto:"Non tenere foto mie in cornice,appese al muro o nel portafogli per farmi vedere quanto bene mi vuoi se poi mi fai le corna.Portami nel cuore e io lo sentiro'. Mi e' piaciuto quel commento che dice:"non importa che cerchino di togliere i simboli della storia dagli edifici, certe cose non si cancellano". Grazie a Dio siamo tanti a portare nel cure quelle terre e la loro storia chi per un motivo chi per un altro. Istria e Dalmazia Italiane.
Viva l'Italia, che le terre irredente tornino a far parte della nostra meravigliosa Patria, madre di artisti, poeti ed eroi. così dev'essere e così sarà amen
@@lorisdp8917 esiste documento ( Povelja Kulina bana) scritta da re bosniaco ( Kulin ban era re di Bosnia da 1180. a 1202-,) due copie sono a archivio a Ragusa e uno a archivio a Petersburgo-Russia , in quel documento Kulin ban Ragusa chiama con nome Dubrovnik, e Ragusani sono Dubrovčani, doge di Ragusa lui chiama con nome Krvaš, documento e parzialmente scritto a croato, ( scrittura glagolitica ) e parzialmente a latino. U ime Oca i S(i)na i s(ve)toga D(u)ha. Ja ban bos'nski Kulin prisezaju tebЪ kneže Krvašu i vsЪm građam Dubrovčam pravi prijatelj biti vam od selЪ i do vЪka i pravi goj dr'žati s'vami pravu vЪeu dokolЪ s'm živ. Vsi Dubrovčane kire hode po mojemu vladanju trgujuće, gdЪ si kto hoće krЪvati godЪ si kto mine pravov vЪrov i pravim sr(d)cem držati je bez vsakoje zledi razvЪ što mi kto da svojov voljov poklon. I da im ne bude od moih čestnikov sile I do kolЪ u mene budu dati im svЪt i pomoć jajire i sebЪ kolikore moge bez vsega zloga i primisla. Eccolo qui un piccola parte tradotta a scrittura latina. ( originale e a scrittura glagolitica) In questo documento Kulin ban concede a Ragusani il diritto al commercio nel territorio bosniaco senza tasse Damjan Juda era il doge (knez) di Ragusa (?, XII secolo - ?, 1205). Alla fine del suo servizio di un anno si rifiutò di cedere i poteri al suo successore nella posizione di doge. Secondo la leggenda, si uccise colpendo la testa contro un albero durante la prigionia veneziana. Poco dopo la quarta crociata, Giuda, rendendosi conto dell'instabilità dell'allora posizione del comune di Dubrovnik, con l'aiuto del reggimento e dell'esercito, mantenne la posizione . Ha risposto alla ribellione di una parte della nobiltà espellendoli. Successivamente, i nobili ragusani insoddisfatti , con l'aiuto del genero di Giuda Petar Beneša, cospirarono e chiesero segretamente l'aiuto dei veneziani per rovesciare il doge arbitrario. Poco dopo arrivarono navi veneziane con un'alta delegazione per una presunta visita amichevole. Secondo il protocollo, Giuda restituì la visita ai veneziani sulla loro nave, dove lo legarono ad un albero dal quale, rendendosi conto della disperazione della sua posizione, si suicidò con un forte colpo alla testa. Veneziani persero il potere sul comune di Dubrovnik solo nel 1358. (La pace di Zara del 18 febbraio 1358 fu un trattato stipulato nella città dalmata fra il Regno d'Ungheria-Croazia e la Repubblica di Venezia, in cui quest'ultima dovette rinunciare a gran parte dei suoi possedimenti in Dalmazia.) Ragusa ha riconosciuto l'autorità suprema dell'Ungheria-Croazia dal 1358 al 1433 circa.
@@lorisdp8917 la storia di doge Damian Giuda ( Juda) fu registrata per la prima volta da Giovanni Conversini nella sua opera l'Historia Ragusii. (Su finire del 1382. per la morte improvvisa della moglie, Giovanni fu costretto a tornare a Belluno per poi ripartire di nuovo e stabilirsi a Venezia, dove lavorava come un maestro. Ma nella città lagunare insegnò appena sei mesi. Infatti la regina Elisabetta di Ungheria, da poco vedova di Luigi I che era sempre rimasto legatissimo alla memoria di Conversino senior( medico a corte ungherese), gli offrì il posto di notarius mayor nella Repubblica di Ragusa, all'epoca stato vassallo ungherese. Giovanni accettò e ci si trasferì con il figlio Israele.Lasciò la città dalmata nel 1388. e fece ritorno a Venezia dove, sotto il patronato del suo ex allievo Marco Giustiniano (futuro condottiero ed eroe veneziano detto poi il Grande), aprì una scuola di grammatica nella contrada di San Patrignano e fece vita da protagonista nell'ambiente intellettuale cittadino. )
“No impartial visitor to Dalmatia can fail to be struck with the deep impress of Italian culture in art, architecture, education, and refinement under the influence and aegis of the Italian language, to whose superior attractions all along the coast, as compared with other Mediterranean idioms, the official Austrian records do unstinted justice.” -Scottish Geographical Magazine, Volume 34, 1918
Ardimento italico ❤ di un popolo che non dimenticheremo mai . Terra rossa per sempre italiana . Irredentismo è una fede d'italiaca virtù. Memento audere semper
Magnifica canzone e bellissimo video, Istria, Fiume e Dalmazia italiane, non ci sono storie da inventare, come dice giustamente il testo della canzone anche le pietre parlano italiano e testimoniano la storia prima veneta, poi romana, in seguito barbarica(regno degli eruli di Odoacre ed in seguito regno degli ostrogoti di Teodorico) e bizantina ed infine veneziana dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Sono sicuro che un serbo,un bosniaco non si considerino italiani. Ma ci sono diversi croati,sloveni di etnia italiana..non dimentichiamo grossich,d'annunzio e l'impresa di Fiume detto questo,l'istria è bellissima e merita di essere visitata. :)
L'Italia possiede la cultura più forte e ammirata al mondo proprio perchè, al contrario di tutti gli altri stati, LA SUA LINGUA E LE SUE TRADIZIONI (CIOE' LA SUA NAZIONE) SONO NATE PRIMA DEL SUO STATO!!!!!!! Ricordo che nel 1265 veniva al mondo un certo Alighieri Dante che ha realizzato il più alto poema della storia mondiale IN LINGUA ITALIANA!!!!
Guarda che lingua italiana si è sviluppata dalla lingua slava come radice. Termine "sillaba" è una pronuncia di termine "slava", che è pronuncia più antica. :-)
@RokiMaroki 2100 Pola come tutta l'Istria è di cultura italiana,se poi il barbaro Tito ha fatto la grande pulizia etnica questo è altra cosa..ma tutto nell'Istria parla italiano.. checché tu dica!
Non sono nazionalista né fascista ma voglio ricordarti l'esodo istriano degli italiani cacciati dal sanguinario Tito! Certo che ora gli italiani sono una minoranza! Lode aí governi democratici post comunisti adesso la minoranza italiana è tutelata sia in Croazia che in Slovenia
E sapete che è così in qualsiasi posto dove gli italiani hanno dominato delle altre popolazioni? Credete che si inventano le cose? Non vi chiedete mai il motivo di tanto odio?
Anche a me ha fatto piacere discutere con te.Te l'ho detto prima di aver rispetto per tutto che la gente romana,italiana e veneziana ha fatto in Istria e Dalmazia,nella terra mia.Adesso discutere in piu,mostrare tutta la storia sarebbe molto difficile e lungo.La storia la dobbiamo lasciare nel passato,ma comunque non dimenticare.Non si puo' cambiare piu',e' fatto cosa e' fatto.noi siamo qui solo per leggere e studiare,e ogni parte scrive la sua storia.
Si hai ragione, peccato solo che da secoli gli italiani stavano in Istria, a Fiume, a Zara, a Sebenico, a Spalato, a Ragusa ed in tante isole del Quarnaro e della Dalmazia, in alcuni casi erano la maggioranza, in altri erano una minoranza, ma stavano la DA SECOLI ...vent'anni di fascismo non possono essere la scusa di una tale cancellazione storica. Comunque Tito ha fatto in tre anni quello che Mussolini non ha fatto in venti...vai in Carso sopra Trieste: tutti sloveni erano e ci sono ancora
I miei avi, nati da Pola a Ragusa per almeno 600 anni, da sempre si consideravano veneziani, come pure i Polo di ‘Curzola’, con i quali siamo imparentati. Tutti parlavamo il veneziano con accento dalmato. Io sono nato a Pola nel 42 e parlo lo stesso dialetto, il ‘polese’. Fra i miei antenati vi sono italiani, veneziani, croati, austriaci, ebrei. Quel che univa noi, sulla costa orientale, non era etnia, ma la lingua veneta. Si viveva in pace. Poi il nazionalismo ausroungarico, italiano, slavo ...
Andrea de gregorio Il veneto è una lingua romanza... l'italiano è nato pochi anni fa dal toscano e il toscano è nato dopo la lingua veneta la Serenissima è nata nel 697 le leggi le facevano nel dialetto toscano ?
ma la tassa sul macinato c'era in tutta Italia...ma guardacaso i piu' poveri, oltre ai meridionali erano proprio i veneti....se l'emigrazione di massa comincio' solo nella seconda metà dell'800 fu perché solo allora si svilupparono adeguati mezzi marittimi e terrestri per il trasporto di persone oltre che delle merci.L'emigrazione di massa non era possibile nei decenni e nei secoli precedenti prima della seconda rivoluzione industriale Nel Veneto sotto l'Austria si moriva di fame, credimi
@italianosinasce Parlo degli italiani ai quali rispondo che sono da Pola in Istria .. sorpresi mi dicono: “per un polacco parli bene italiano” .. quando specifico .. “allora tu sei germanese o iugoslav’i’o” .. è la loro più solita ed educata risposta .. W noi giuliano-dalmati .. hahaha
Purtoppo ormai solo le pietre parlano italiano... l'unica testimonianza del nostro passato è nell'architettura... la popolazione è ormai in maggioranza slavizzata... un vero peccato... W L'ITALIA
Rassegnati. L'Italia esiste proprio da 2000 anni, ed è Roma che l'ha plasmata. Non a caso i patrioti del risorgimento invocavano sempre la Roma antica nella lotta per l'Unità d'Italia. La Sicilia e la Sardegna di oggi sono al 100% italiane, pero' mi chiedo se da parte vostra ci sia la buona fede nello sparare tutte queste idiozie oppure non sia una forma di divertimento...
Io sono nato in una baracca del Carso, fredda e piccola ... ma ringrazio mio Padre che ha preferito la Libertà alla dittatura di tito... in Istria sono rimasti i vecchi e quelli che non hanno avuto il coraggio di lasciare tutto... non è facile... poi si sono pentiti . Adesso tanti in Istria parlano Italiano, un pò è l' Orgoglio di dirsi Italiani adesso che le persecuzioni sono finite, molti per opportunismo economico ... se è per questo parlano tedesco in molti...
Anche a me ha fatto schifo la mancanza di rispetto da parte del governo che 2 giorni prima del nostro giorno del ricordo va ad accogliere con tutti gli onori i rappresentanti di uno Stato che occupa le nostre terre. Nn c'è proprio rispetto x i morti.
In tempi di africanizzazione forzata della ex Europa non hanno più senso le rivendicazioni storico-territoriali. Mentre noi c'insultiamo sulla Dalmazia "loro" ci sostituiscono in tutto il nostro ex continente. Ma aggiungo una piccola chiosa: se 800 anni di italianità - o di venezianità se preferite - vi sembran pochi...
@Tavros85 La Nostra Terra , Croazia, non ha soldi come l'Italia o gli altri Paesi dell'Europa Ovest.Ma eppure e` bella ed e` NOSTRA. Poi, ci piaciono i vostri soldi, chiaro, e non solo i vostri.Il turismo non e` proibito.E siete sempre benvenuti in Croazia da turisti, come ogni anno in agosto.La Croazia e` fiera della costa croata, Istra e Dalmacija.Abbiamo gia` concluso che italiani sono intelligenti, quindi non capisco perche` tu da non italiano tifi tanto per Italia.. Ciao.
@Teutgard I reati sono reati. Io non ne commetto, non sputtano nessuno e non accuso nessuno di mentire. Caso mai dico che si sbaglia, spiego perchè ed offro le fonti. Accetto discussioni storiche con qualsiasi persona, come avrai notato. Se io riporto delle informazioni storiche e come risposta ottengo accuse di menzogna premeditata, questa è diffamazione. Le regole non le ho scritte io.
Credo a quello che dici, ma era l'Italia di>100 anni fa! Quanti politici hanno brillato in 150 anni di storia italiana? Pochissimi, ma non è colpa della Patria, prima erano imposti, poi li abbiamo eletti noi! Il miracolo economico degli anni 50 ha visto il Veneto in prima fila, ma poteva esportare in tutta Italia, senza dazi doganali, vista che era un'Italia unita. Senza L'Italia e senza le singole regioni io credo non ci sarebbe stato il miracolo economico
X la goirnata di oggi credo sia più che dovuto astenersi da parte di tutti dagli scontri e dalle discussioni x dedicare il nostro pensiero a tutti coloro che tanto tempo fa furono uccisi xchè volevano restare italiani in terra italiana, ma che x troppo tempo furono colpevolmente dimenticati. 10 febbraio l'Italia nn può dimenticare. Istria e Dlamazia l'Italia vi ama...
@ginci100 Per me come per ogni italiano degno di questo nome Tito era il nemico che poi vi abbia difeso e lo stimiate io ci rifletterei perchè forse ha fatto più danni che altro anche a voi sarebbe come se da Italiano esaltassi i Savoia. Il nemico del mio nemico non sempre è mio amico.
Io sinceramente, se fosse possibile, oltre l'Istria (Fiume, Pola, Zara(, la Dalmazia, le varie isole vedi Cherso, Lussino Veglia, Premuda, le isole Curzolane, Curzola, Lagosta, Lesina, Pelagosa, senza dimenticare Postumia (zona Slovena), in Svizzzea, il Ticino, con Mesolcina, Bregaglia, e di Poschiavo) e la val di Monastero, nella zona francese, la Corsica, la Savoia, Nizza, Briga, Tenda, per poi finire con l'isola di Malta. Possibile che non abbiamo mai avuto governati con gli attributi sotto?
ragazzi .... un consiglio ...permettetemi,.. lasciate l' odio perchè non porta da nessuna parte ... godetevi questo bellissimo video. un sincero saluto a tutti .... di qualsiasi bandiera, indistintamente (la mia è ... sole,musica, tolleranza e amore)
@Caleidus Come ti dicevo, quella che tu dai di AIEOU è 1 delle interpretazioni possibili. O forse tu conosci documenti che i triestini non conoscono? E ti ricordo anche che quella possibile interpretazione, andrebbe letta in continuità con il Sacro Romano Impero, di cui l'Austria era erete diretta.
capisco, condivido le tue intenzioni. Da notare che mentre noi cerchiamo di fare ragionamenti sensati, razionali e civili, loro non sanno fare altro che sputare odio e rancore. E' proprio vero da una parte c'è la civiltà dell'amore e della tolleranza ( la civiltà italiana) dall'altra c'è la civilta dell'odio e del rancore (la loro). Le due civiltà non si possono mettere sullo stesso piano....ipse dixit....
Assolutamente no, io parlo di ceppo originario; l'italiano è il discendente del romano, così come l'Italia è discendente di Roma; basti pensare al fatto che storicamente il momento in cui x la prima volta comparve il termine Italia, fu dopo la riunificazione dei romani, che xò nn coprendeva affatto ne la Francia, ne la Germania, ne la Spagna, ne l'Inghilterra e tutti gli altri stati dell'impero...tuttavia l'Italia comprendeva sia l'Istria che la Dalmazia. Mi spiace ma qst è storia
Terzo: non sono le foibe ad essere il motivo di rivincita nei confronti degli slavi, ma casomai il fatto che hanno occupato con un trattato di pace iniquo, voluto soprattutto dai francesi (che, ironia, nella guerra hanno avuto un ruolo ancora più infamante del nostro), delle terre abitate in maggioranza da italiani che sono state slavizzate, al contrario di quanto noi abbiamo fatto, ad esempio, in Alto Adige.
@EsuleIstriano1 yes first two regions settled by croats in present day croatia were slavonija and dalmatia it was called red and white croatia. Croatia use to span from southern poland to ukraine and through migration eventually ended up in present day croatia. And also yes was croatia was divided up into two major faction/families/tribes whatever you wanna call it that were united under the first king tomislav.
E chi se ne frega, l'importante è essere svizzeri, che bello, ricchi, democratici, la lingua italiana è un dettaglio. Alla larga dell' Italia esempio di un Europa in declino e sulle spalle dell' Europa centro settentrionale. W la SVIZZERA, uno, cento, mille volte !!!
@ginci100 Scusa Ginci ma i croati che occuparono la Dalmazia non erano conquistatori? Odi gli irredentisti ma in realtà cosa fecero i croati in Dalmazia? Non si può parlare di irredentismo perché la Dalmazia non fu mai storicamente croata, ma puramente di imperialismo. E gli italiani ebbero la sfortuna di subire pulizia etnica sia dall'impero asburgo che dagli iugoslavi. La storia è chiara.
Un amico di studi rimasto per la famiglia in YU ( non lo chiamo compagno perchè ha un significato triste ) di mio Padre mi disse negli anni 90 ... io e Tuo Padre negli anni del ginnasio eravamo sempre insieme, più di due Fratelli... ma nessuno di noi ha mai parlato di politica, perchè ognuno di noi aveva paura degli altri... questa è l' orribile storia che non bisogna dimenticare! Stame ben Fradel!!!
La canzone è bellissima: l'Istria e la costa Dalmata erano abitate dai discendenti dei Romani e dai Veneziani perché era la rotta più sicura per raggiungere il Medio Oriente, navigando nelle acque marine interne della costa Dalmata, bordeggiando la costa e le isole
Non è assolutamente vero, l'intera costa così come l'entroterra era abitato da gente Illirica. I Romani erano colonizzatori. Il nome stesso, Dalmazia è un nome Illirico. Prima di essere italiane, ungheresi , austriache o croate quelle terre erano terre illiriche-albanesi. Ancora oggi nel nord dell'Albania si cantano le canzoni di come i nostri avi furono costretti a lasciare quelle terre dalle invasioni barbariche slave.
condivido in pieno e sottoscrivo tutto quanto hai detto fin qui, kuraz (mi sembra un po' di insultarti a chiamarti così ;-). Aggiungo che: NON sono comunista. E aggingo anche che: non mi fa nessun piacere che in quelle terre non si parli più, se non marginalmente, italiano. Amo la mia patria e lo dico con convinzione. Non amo i nazionalismi beceri di chi ancora rimpiange chi è stato causa dei suoi mali..
@cincinnat123 hahah il latino ti serve molto molto.mi puoi dire dove si parla?Anch'io lo conosco,la grammatica e' simile come quella croata,ma credimi nessuno ti fa gli auguri se lo conosci
Il senso letterale della frase è scritta nero su bianco ed è quella che ho postato io, inutile girarci intorno con deduzioni implicite, la sintassi non è opinabile. Scusami per averti accusato di falso, accusa che giro immediatamente a colui che l'ha scritta su Wikipedia. Wikipedia ha delle lacune, non ci sono garanzie che gli autori siano degli storici, anzi, non lo sono mai.
poi quelli che si dedicavano al commercio erano i cittadini.... il patriziato veneto anch'esso divenne latifondista... addirittura pare che uno dei motivi per cui non si ci oppose a N fosse la voloNtà di salvare queste proprietà
Sottoscrivo in pieno quello che dici. E aggiungo (l'ho anche scritto prima) che girando per l'Istria, troppo spesso si vedono monumenti e edifici lasciati all'incuria dell'uomo e al tempo, come se chi abita ora quelle terre volesse lasciar morire di consunzione le vestigia di un passato che sente non suo (vedere la fortezza veneziana che domina Pola e il teatro ai suoi piedi...) Dopo più di 50 anni...! Le pietre parlano italiano e tirano di quei porchi...
@Teutgard Non sono uno storico, sono uno studioso di Storia. Qualcosa ho già pubblicato. Tu qui non ti firmi, gli altri non lo fanno, non vedo perchè dovrei farlo io. Io non minaccio nessuno e quella che tu hai chiamato "discussione" non lo era. Una discussione storica puo essere: "Perchè affermi questo? Dove sono le fonti?" Raramente ho ricevuto queste richieste, ho sempre risposto. Dire: "spargi veleno, mistifichi la storia.." non è una discussione, è un reato.
Vedi, sono perfettamente d'accordo con te; L'Europa dei popoli (con tutela di lingua e tradizioni cult.), cioe' il superamento del concetto di nazione con quello di confederazione, unita e solidale con le altre regioni.Ogni regione sarà più responsabile e maturerà nuove modalità di spesa e/o di tassazione; in difficoltà giustificata (crisi economica, eventi catastrofici, ad es) deve essere aiutata dalle altre regioni "più ricche". Pero' non vedo un Italia senza ROMA e senza TRICOLORE.
Hai ragione, ho scritto un'inesattezza, volevo solo far capire al signor croato qui presente che aveva scritto una cazzata, dimostrando come lo Stato italiano ricomprenda ab origine (legittimamente) l'Istria e la Dalmazia, che appunto facevano parte del nucleo base dello Stato italiano da cui partì la conquista di Roma nel mondo allora conosciuto. Nn volevo dire che l'Italia fosse una povincia
@notapix (3) Cultura, commerci e traffici, ci portano in quella direzione, non certo a fare una concorrenza fratricida tra i porti di Capodistria, Fiume, Venezia e Trieste. Le vostre linee di traffico sono a nord-ovest, le nostre sono a nord-est.
Salve, chiedo se qualcuno puo' spiegarmi perche' mi e' stato cancellato un commento (sobrio) . E' una cosa normale o devo preoccuparmi della censura? Grazie