@maurogasparini264 prije 6 dana Mi sarebbe piaciuto studiare a casa proprio tanto tanto ma dove vivo io in Istria in (HR) non è possibile. La mia infanzia sarebbe stata enormemente meglio perché non fai un video con Enrika di Martino.
Io penso che Bisogna studiare anche le cose che non piacciono non per ottenere un bel voto, consenso, valutazione... Ma perché le informazioni acquiste ci tornano utili, ci formano come individuo, ci permettono di formualre pensieri, pareri, giudzi, scelte ci fanno scoprire chi siamo cosa ci piace davvero. Tutto torna utile, qualsisi materia. Ad esempio mi piace la bologia, ma se non ho delle conoscenze di chimica, biochimica perché sono materie che non mi paiciono e mi rifiuto di studiarle allora non comprenderò mai a pieno i meccanimsi che stanno alla base della biologia e quindi studiare e approfondire ciò che mi paice.
Buongiorno, La ringrazio per la sua attenzione e per il suo intervento, tuttavia se mi permette una riflessione In merito a quanto ha detto, la biochimica diventa essenziale e funzionale alla sua passione per la biologia, perciò anche se faticosa, ha uno scopo evidente. Condivido in pieno; bisogna imparare a mettere impegno anche in cose che non ci piacciono, ma queste devono essere utili e funzionali ad altre che ci piacciono o ci "servono". Così come l'apprendimento della letto-scrittura e delle lingue straniere sono funzionali all'accesso all'autonomia e ad ogni tipo di conoscenza per quanto il loro apprendimento risulti impegnativo.
Ciao grazie mille per tutti i consigli❤🎉🎉🎉 vorrei vedere un esempio di Programma didattico per l’homeschooling, la scuola vigilante ce lo ha chiesto assieme alle dichiarazioni di iscrizione. Please help. Vorrei vedere un esempio se e possibile
Il progetto didattico educativo va consegnato entro il 30 aprile 2025 presso la scuola che sceglierete come sede dell' esame di terza media e descrive il percorso didattico familiare svolto da vostra figlia durante l'anno in istruzione parentale. Probabilmente la tua scuola intende "romperti le scatole" pretendendo un progetto di massima che andrebbe consegnato a Gennaio per l'anno successivo e che a leggere tra le righe non è nemmeno obbligatorio. Io ti consiglio (onde evitare polemiche e con buona pace di tutti) di stilare brevemente un progetto di massima dove indichi gli argomenti che intendete esplorare e le modalità. Per stilarlo ti sarà sufficente leggere le indicazioni nazionali per il curriculum per la classe terza e riportare i punti più salienti. La tua scuola sarà soddisfatta, tanto più che magari ne sceglierete un'altra come sede d'esame... Se invece sei sul piede di guerra, puoi far presente che la vostra scelta familiare ha lo scopo di promuovere l'autonomia nello studio e nella scelta dei campi di interesse che tua figlia desidera approfondire e che in virtù di questa scelta (a mio avviso di grande responsabilità e maturità) non vi è possibile produrre il documento richiesto. Per il resto una volta effettuato il ritiro da scuola e presentata la dichiarazione di istruzione parentale, il benestare della scuola non vi serve. La scuola deve limitarsi a prendere atto della vostra scelta. In bocca al lupo e buon inizio!
Ciao Valentina, ho iniziato quest'anno l'educazione parentale con il mio bimbo di quasi 6 anni che avrebbe quindi dovuto iniziare la prima elementare. Avrei una domanda: hai già fatto un video su come potrebbe essere utile impostare le giornate per noi home schoolers? Comprendo che deve essere tutto molto naturale e personalizzato sul bimbo ma non è neanche facile capire se la strada che si sta percorrendo sia quella giusta...insomma da una parte c'è l'entusiasmo e la gioia per la scelta fatta da l'altra anche mille paure 🥲 Ti ringrazio🙏
Gentile Silvia, Intanto grazie per il tuo sostegno. I tuoi timori e perplessità nell'iniziare questa avventura sono normali. Non ho una risposta alle tue domande, non esiste un modo "giusto" di agire, ne un modello da seguire o un "calendario didattico " per scandire il tempo. Questa è forse una delle maggiori difficoltà dell'educazione parentale. Siamo cresciuti bene o male tutti quanti in un sistema prima scolastico e poi lavorativo in cui qualcuno ci ha sempre detto cosa fare e come farlo...e muoversi in un campo apparentemente senza regole rappresenta davvero una grande sfida. Come dici tu il tempo va scandito seguendo I ritmi familiari e le esigenze di tuo figlio che è ancora molto piccolo ed ha bisogno innanzitutto di giocare. In effetti non devi fare nulla di diverso da quello che sono certa tu abbia sempre fatto da "madre amorevole e attenta" L'inizio dell'"obbligo di istruzione " è una scadenza stabilita dal nostro sistema sociale, ma tuo figlio cresce ed impara indipendentemente da questa. Dal punto di vista accademico leggiti le indicazioni nazionali per il curriculum per la classe di riferimento e prova a creare dei momenti dedicati dove magari "sondi" la propensione del tuo bambino verso alcune proposte "didattiche". Tieni conto che a sei anni lo spazio di attenzione è ancora molto breve e una mezz'ora per iniziare è più che sufficiente. Per il tempo restante il tuo bambino non farà altro che apprendere, indipendentemente dalle tue proposte. Osservalo e sostienilo nelle sue scoperte. Sara lui ad indicarti la strada! Se hai bisogno di materiale didattico io ti suggerisco di dare un'occhiata ai testi di Camillo Bortolato Ed erickson Sono davvero molto belli e io li utilizzo da anni con buoni risultati Spulcia i video del mio canale perché più di una volta ho trattato l'argomento! In bocca al lupo e buon viaggio!
@@valentinadiluca grazie Valentina, sto usando da qualche mese i testi di Bortolato ed effettivamente ci sta agevolando le cose non poco. Le indicazioni nazionali per il curricolo me le sono guardate e stampate e a dire la verità sono proprio queste ad avermi spaventata ...c'è talmente tanta roba che ho paura di non "arrivare a far tutto". Grazie comunque dei tuoi preziosi consigli, chissà magari sarà proprio osservando il mio bimbo che troverò la strada più giusta...
