Discussione interessantissima, ho molto apprezzato tutto ciò che è stato detto. Tuttavia, mi soffermerei sulla questione Vanessa Incontrada in quanto non mi trovo d'accordo in toto. La bodypositivity dovrebbe essere un movimento di accettazione di TUTTI i corpi, non di UN solo tipo di classificazione di corpo. Se affermi che solo ed esclusivamente UN tipo di corpo possa essere utilizzato come "marchio" di accettazione di tutti i corpi, stai predicando bene e razzolando male: stai, infatti, creando una nuova categorizzazione in cui non tutti i corpi ma solo una minima parte può essere inclusa nel movimento. Un mento più sporgente rispetto al normale, una fronte piuttosto pronunciata, un naso importante sono tutti esempi di tratti fisionomici che possono essere soggetti a bodyshaming e non esiste (e non deve esistere) una "classifica" su quale difetto sia più importante di altri o che abbia più diritti di altri nella lotta al conformismo estetico. Vanessa Incontrada è stata vittima di bodyshaming, punto. Che lei pesi 70 kg o che ne pesi 170, non fa alcuna differenza, è stata in ogni caso il fulcro di offese gratuite al suo corpo e tutto a spese della sua salute mentale, è questo ciò che è di più scandaloso. Il concetto che debba esistere un prototipo di "persona grassa" da utilizzare per promuovere questo movimento è un'assurdità non indifferente, significa creare ulteriori differenziazioni all'interno di una corrente sociale che vorrebbe ELIMINARE queste ultime.
Ciao Martina, io credo che tu stia semplificando il discorso, portandolo anche su un piano che si discosta di grand lunga da quello che è il messaggio che vogliono mandare. Sicuramente Vanessa è stata vittima di body shaming e sicuramente questo movimento è a favore di tutti i corpi, non solo di quelli iper marginalizzati. Si sta dicendo però che il corpo di Vanessa è un corpo conforme e normopeso, magari cambiato rispetto al passato ma pur sempre normale, e buttarlo in copertina come se rappresentasse una rivoluzione è svilente, e lo è soprattutto per quelle persone che lottano quotidianamente contro lo stigma, come fanno Chiara e Mara.
A mio parere il punto del loro discorso è un altro, Vanessa Incontrada ha subito body shaming e questo è un dato di fatto, il suo dolore è reale, valido e va rispettato. Il punto è solo non far passare il suo corpo come la rivoluzione, perché corpi così non sono rivoluzionari. È come voler far passare una persona che porta gli occhiali perché miope come simbolo della lotta all'abilismo, la persona con gli occhiali ha effettivamente una (non so nemmeno se così si può definire) disabilità, ci vede meno, ma non può essere il simbolo di una rivoluzione che includa persone sorde, persone in sedia a rotelle, persone cieche, anche perché le discriminazioni sistematiche nei confronti di una persona con gli occhiali sono davvero molto diverse a livello qualitativo e quantitativo da quelle di persone con disabilità che nella nostra società sono decisamente meno accettate e incluse. Spero di essermi spiegata e di non aver fatto il discorso più abilista della storia, nel caso mi scuso.
Il problema di molti di questi movimenti mi sembra essere quello di autoaffibbiarsi il patentino di detentori della verità di chi possa o non possa ricevere discriminazioni, da uomo estremamente alto e magro in spiaggia mi vergognavo di andarci perché ero uno "scheletro, fantasma etc" ed a scuola pure peggio, ho parlato con alcune di queste attiviste ed io "non posso essere discriminato in quanto conforme alla norma", norma che a quanto pare hanno deciso loro. Il discorso poi dell'uomo che se grasso è accettato lo stesso è ancora più assurdo, giuro che ho sentito uomini grassi dire l'esatto contrario: "la donna se è grassa può trovare qualcuno lo stesso". Boh sarò l'unico che lo pensa ma sta volontà di decidere chi può o non può essere discriminato e chi lo è meno di chi mi sembra davvero folle.
Le nazi-femministe ci sono, ed è un problema, ma sbagli a pensare che tutt le/i femministe/i la pensano allo stesso modo. Qui non si parla di chi è più discriminato/a o meno, si parla di smettere di far pesare su sé stesse/i e sulle altre/i, la propria idea di bel corpo. Rompere quel modello ideale. Quindi certo, anche tu è possibile che subisci discriminazioni. Ma capisci che se verranno accettati i corpi considerati più brutti (ad es nera grassa deforme disabile), di conseguenza il tuo corpo sarà uno dei primi ad essere accettati. Riguardo la differenza tra femmine grasse e maschi grassi, si parla della rappresentazione nei media, nei luoghi di potere, nelle produzioni culturali come film e libri. Il tuo amico attribuiva alle donne grasse l'unico "potere" a loro concesso, cioè di formare famiglia, di "darla", di fare figli, che è ben poco rispetto al potere che noi maschi deteniamo, politicamente, economicamente, nella produzione culturale, nelle relazioni interpersonali...
@@mosefelice1139 Non capisco troppo il nesso col femminismo, qua si parla di body positivity e per quanto i due fenomeni siano certamente correlati, la mia era una critica alla body, il femminismo mi sembra sempre più ben accettare chiunque capendo che dal patriarcato ci perdiamo tutti, almeno nelle frange più moderate. La body positivity invece mi sembra abbastanza miope nel capire che molti tipi di corpi hanno problemi, per esempio l'altezza è invalidante sia per chi è molto basso sia per chi come me è abbondantemente sopra i 2 metri (per ambo i sessi anche se nel primo caso maggiormente per gli uomini). Ma questo tipo di istanze non vengono accolte e nelle loro pagine se ne parla praticamente zero da quanto ho visto. E ci credo poco a dire che quando si accetteranno i loro corpi si accetteranno anche quelli da me menzionati visto che loro stessi sminuiscono enormemente il problema e ci reputano assolutamente conformi.
@@peppolicchiopappo7274 hai ragione, è miopia. Ma posso capire la posizione aggressiva e non inclusiva delle persone in fondo alla scala gerarchica, che al loro tentativo di far sentire i propri problemi, l'emarginazione subita, si sentono rispondere con "guarda che neanche per me è semplice" detto da qualcuno/a con molti più privilegi. E credo che dopo 2500 anni in cui tutto il discorso è solo incentrato su maschi etero bianchi sani, sarebbe carino cambiare il topic ogni tanto. L'ideale comunque sarebbe non sminuire o sopravvalutare l esperienza di nessuna/o. Però se qualcuno/a dice "approvo la posizione di queste ragazze solo se mettono anche le mie istanze in bellavista" non supera la miopia di cui parlavi secondo me
@@peppolicchiopappo7274 come puoi immaginare sbagli a fare di tutta l erba un fascio, i "loro" che sminuiscono il tuo problema, sono una porzione dello spettro, i quali forse, non sono ancora libere/i dall abitudine di giudicare con fondamentalismo le persone. Guardiamo la luna, non il dito che la indica. Io credo che la difficoltà nell accettare il diverso, venga dalla non comprensione, dal desiderio di non rischiare addentrandosi in luoghi sconosciuti, dalla fatica di opporsi alle abitudini. È un cosa che si deve imparare a fare, e come al solito, più ci si allena più si diventa brave/i. Per questo accettare l omosessualità avvicina l accettazione degli/delle immigrate/i, accettare le/i disabili aiuta ad accettare i/le poveri/e, accettare le donne grasse aiuta ad accettare gli uomini spilungoni. Chi mettere davanti come urgenza, è una scelta soggettiva, ma preferisco essere gentile e impegnarmi per chi è più svantaggiato/a di me, e poi, dopo, guarderò a me
Ragazzi potete mangiate come dei trichechi e non fare attività fisica ma poi con il corpo che vi ritrovate non lamentatevi se non riuscite a piacere a qualcuno perché é oggettivo che il grasso NON é attraente per non parlare dei mille ulteriori problemi che provoca. TUTTI SONO CAPACI DI PERDERE PESO, le condizioni variano a seconda dell'organismo magari qualcuno farà più fatica di altri ma é sempre possibile.
adoro le belledifaccia, il loro sguardo sul mondo mi ha davvero insegnato molto ed è assurdo che loro siano le uniche in italia a parlare di grassofobia. grazie venti per averle invitate, questa settimana contenuti davvero fotonici!! per chi volesse approfondire straconsiglio la puntata del podcast 'palinsesto femminista' con mara :)
Secondo me, la gente è libera di essere grassa o magra, ma non può pretendere di essere amata o apprezzata perché grassa. Certo, ovviamente sei una persona uguale alle altre, ma se ad una persona non piacciono fisicamente i grassi non può cambiare, quelli sono gusti, almeno in amicizia e amore. Poi scusate ma, eccetto alcune malattie, essere grassi non è una buona cosa e sicuramente non fa bene
Ma soprattutto 'sta gente non può permettersi di sdoganare i disturbi alimentari e pretendere che la società consideri l'obesità come fosse una condizione qualsiasi, tipo un particolare colore di capelli. Queste due diffondono messaggi sbagliatissimi e pericolosi, chi è obeso deve essere aiutato a livello psicologico e medico, in quanto l'obesità è una condizione patologica e che riduce l'aspettativa di vita e la qualità della stessa. Si vergognassero!
Ma perché bisogna considerare tutte le persone belle con tutti i loro difetti? Perché uno si deve vedere bello sennò sta male con se stesso. Esistono le persone brutte, o per il fisico o per il viso o per altre cose. Ma perché uno non può dire sono brutto, sono troppo grasso, sono troppo magro, ma cazzo menne. Non è che se uno è esteticamente brutto sia la fine del mondo o della propria vita. Cioè ci sono ragazze che se passano per strada la gente si gira perché sono belle e altre che sono così brutte che attirano l attenzione solo per la loro brutezza. È un dato di fatto, cioè quella se si racconta da sola che è bella che senso ha, perché non è vero. Avrà la simpatia, la gentileza, l intelligenza e che punti su quello. Magari la body positivity non dice questo , però a me pare che dica anche questo. Poi per il resto che non devono essere discriminate e derise sono d accordo, ma voglio vedere chi direbbe il contrario.
Personalmente ritengo che sia vero ciò che dici per quanto riguarda la body positivity mainstream, quella che inonda instagram per capirci. Ma quello di cui parlano Mara e Chiara è differente (o almeno io lo percepisco così), non hanno mai provato a dire alle persone "siete belle così come siete", "amate le vostre imperfezioni" o simili, ma hanno cercato di far capire che è il concetto stesso di standard di bellezza ad essere problematico, soprattutto nel momento in cui questo causa discriminazioni sistemiche ad alcuni gruppi di persone, in particolare le persone con corpi non conformi. In un modo ideale il corpo non sarebbe un qualcosa che da o toglie valore, sarebbe ininfluente, una semplice e singola caratteristica tra le tante, nel nostro non è così, e credo che non lo sia anche perché esistono dei canoni di bellezza a cui le persone (le donne in modo più accentuato) devono aderire per non "perdere valore" davanti agli occhi altrui.
@@aleleonardi240199 non credo sia sbagliato che ci sia un canone di bellezza, sono d accordo sul fatto che non rispecchiarlo non tolga niente al valore della persona.
perchè queste sono inconsapevoli pedine delle lobby del cibo spazzatura. La fat acceptance nasce negli USA nel momento in cui il dibattito pubblico si è focalizzato sulla gravità dell'obesità dilagante tra gli americani...al punto che oggi sembra quasi un crimine mettere in guardia una persona obesa dai rischi a cui va incontro, vogliono a tutti i costi che la loro condizione sia considerata salutare, notare che anche in Italia inizia a diffondersi questa assurdità , con spot televisivi che impongono questa nuova immagine della donna gravemente obesa, da Zalando ad altri brand...sparlano di inclusione ma in realtà è propaganda di comportamenti a rischio e deleteri per la salute
Non capisco alcune cose: a parte le discriminazioni come quelle sul lavoro, l'insulto gratuito e tutti quei tipi di discriminazioni che possono essere fatte anche ad un altra categoria di persone solo perché diversa, quali sono le discriminazioni che caratterizzano il fat shaming? In cosa differiscono body positivity e body acceptance? Ed inoltre, mettendo da parte i casi con patologie, come fanno la body positivity e acceptance a conciliare lo stare bene col proprio corpo con la voglia di migliorarlo? Nella mia esperienza ho riscontrato la frase: se vuoi dimagrire e andare in palestra (per avere un corpo più magro e molleggiato) allora significa che non ti accetti, ma secondo me questa cosa non è vera. 1. Perché banalmente i benefici dell'attività fisica, che magari possono non comportare da soli un dimagrimento, sono risaputi ed esperiti da tutti. 2. perché i canoni di bellezza di una società sono dentro di tutti, e il fatto che siano quelli deriva sì dal contesto storico, sociale, geografico e, come accade nelle società più primitive, di sopravvivenza, ma deriva anche dal fatto che è la natura stessa a comunicare ciò che è bello e ciò che non lo è, questo attraverso pattern e proporzioni. Allora mi chiedo, la body positivity e la body acceptance vogliono educare alla bellezza, permettendoci di riconoscere il bello anche dove un senso poco allenato riesce? Un esempio per capire questo è la musica: attraverso un ascolto attento e assiduo della musica, pezzi che inizialmente ci sembrano orribili, inascoltabili e difficili, dopo, grazie all'esperienza nella percezione dei pattern e delle proporzioni della musica, ci cominciano a piacere e impariamo ad amarli perché "vediamo" la loro bellezza.
però qui non si sta parlando di bellezza o non bellezza. il fatto è proprio questo: l’idea che un corpo debba essere bello a tutti i costi o che bisogna amarsi a tutti i costi sono degli slogan pubblicitari che lasciano il tempo che trovano. credo che l’idea sia quella di laicizzare i corpi da una parte - per evitare che questi ultimi siano presi di mira per ciò che sono - e di slegare l’idea di grasso dagli stereotipi che la circondano. sulla salute: io fumo da 15 anni, bevo e nessuno mi rompe le palle, mentre appena vediamo del grasso siamo pronti a farci gli affari di quella persona. credo anche, e molti esperimenti lo dimostrano, che molte persone grasse pratichino sport. il libro poi è molto interessante perché tratta storicamente ciò che il grasso ha rappresentato nella società e a cosa è stato associato (il colore della pelle, la povertà).
@@irenegraziosi9192 cioè la fat acceptance punta quindi non a far rientrare nell'idea di bellezza anche un corpo grasso, ma a liberare i pregiudizi che si hanno verso le persone grasse e quindi le discriminazioni che subiscono non solo da parte di prepotenti che si prendono gioco di loro scusandosi con la salute, ma anche da parte di chi per una presunta superiorità morale giudica negativamente una persona grassa, magari anche negandogli praticamente una possibilità come un posto di lavoro. Cioè la fat acceptance non dice: guardate che siamo persone belle anche noi, ma dice: guardate che siamo persone semplicemente grasse, e non è per questa condizione che siamo meno di altri. È più o meno giusto?
@@irenegraziosi9192 Tu da che dimensione parallela scrivi? Se c'è un comportamento stigmatizzato è proprio il fumo e giustamente direi, tutti coloro che fumano vengono esortati a smettere, sia da parte di parenti e conoscenti, sia da parte del governo con campagne contro il fumo, sia da parte dei media... Quindi che stai dicendo? La cosa scandalosa è che invece queste due e tutte le persone che si identificano nel movimento Fat Acceptance, vorrebbero sdoganare l'obesità e diffondere nell'opinione pubblica che la loro condizione non sia affatto deleteria e rischiosa per la salute, non si tratta di semplice lotta al bullismo, ma di vero e proprio lavaggio del cervello al fine di giustificare e normalizzare una condizione patologica. In pratica stiamo passando da un estremo a un altro: dall'esaltazione della magrezza all'esaltazione dell'obesità.
Interessanti, ma non convincenti... molto spesso le trovo faziose e poco obiettive nelle analisi (la prima parte, in cui danno una personalissima versione della storia del grasso della società, è molto inaccurata), mentre quando riescono ad essere più analitiche offrono ragionamenti e idee molto interessanti.
Condivido tutto tranne l'ultima parte, da "Vanessa Incontrada non rappresenta i corpi non conformi" si è distrutto tutto il loro bel discorso sull'accettare qualsiasi corpo. Che delusione, speravo finalmente in una discussione inclusiva! Se lei si sente criticare per i kg di troppo, anche solo da una persona, è discriminata tanto quanto voi! Perchè lei deve parlare solo a nome suo, ma voi a nome di tutte le grasse (aggettivo neutro)? Avete detto che non ha un'esperienza "valida", non può avere il "privilegio di accettarsi". A me pare tanto una guerra tra discriminati, non che doveste per forza appoggiarla, ma criticarla lo trovo contrario a tutto quello che promuovete. Inoltre dal "commento non richiesto" alla "discriminazione sistemica" il passo è breve, meglio stroncare sul nascere! Trovo molto insensato pensare che solo il "più grasso" possa parlare a nome dei grassi, e se ci prova uno in sovrappeso (con grande visibilità) viene sminuito
@@andrew1639 io condivido il loro pensiero ma, secondo me, hanno toppato con molti termini sul finale, non credo (e spero) che vogliano intendere quello che hanno detto. In ogni caso si vede che lo hanno fatto in buona fede perchè il messaggio generale che lanciano è chiaro
Credo che tu abbia frainteso il messaggio. Nessuno ha detto che lei, in quanto rappresentante di un corpo conforme, non possa fare un percorso di accettazione, anzi. Il problema sta nel momento in cui quella copertina viene presentata dalla rivista come "rivoluzione politica del movimento body positive" (cosa che non era) invece che come storia personale di accettazione e di rivalsa (cosa che era). La differenza sta nel fatto che i corpi come quello di Vanessa Incontrada sono vittime di insulti e di body shaming come tutti i corpi della stragrande maggioranza delle persone (specialmente se donne), ma non sono vittime di una discriminazione sociale sul fronte medico per esempio, sul fronte dell'abbigliamento (perché le taglie di vestiti per loro ci sono sempre), nel mondo del lavoro, ecc. Discriminazione che invece i corpi non conformi (nel senso di molto più grassi del suo, ma anche per esempio di persone disabili) subiscono sistematicamente. Spero che così sia più chiaro :)
@@giuliavergani303 ti sai spiegare benissimo infatti sono d'accordo con le tue parole, ma non le loro. Veicolano un bellissimo messaggio ma verso la fine non si sono spiegate bene. Fortunatamente sono capace di capire nel complesso e quindi sono certa che abbiano solo sbagliato il modo, ma che le intenzioni fossero giuste. Ci poteva stare, come dici tu, la critica ai modi pompati di Vanity Fair ma meno la critica all'Incontrada. In ogni caso non penso che Vanessa possa essere felice di ascoltare le loro parole. Non se la prenderebbe, ma si sentirebbe come se avesse sbagliato nell'esprimere il loro stesso concetto, ma con qualche cm in meno in addome! Non è abbastanza grassa per accendere un faro su una questione che in parte la riguarda? Poi sono certa che non paghi 2 posti in aereo, è ovvio, ma non è un gesto da cui prendere le distanze o da sminuire. Ti parla una ragazza con misure standard, ritenuta troppo magra al sud, infermiera troppo gracile (anche se ero una sportiva), discriminata dalla sanità come disabile e in società per essere una malata rara (acalasia)! Bisognerebbe solo trattare gli altri come vorremmo essere trattati. Se nella mia esperienza ho lo stigma del basso peso, vorrei poter parlare ed essere sostenuta anche dai grassi.
Sono d'accordissimo sul discorso generale della stigmatizzazione del corpo. Però mi sembra un po' ipocrita andare a "giustificare" l'essere grassi per scelta, solo perché chi invece sta attento alla linea, viene altrettanto categorizzato come "quello che rovina le feste agli altri". Con questo discorso allora, un miglioramento personale ( fine non tanto all'aspetto estetico quanto a quello salutistico) potrebbe essere sempre messo in secondo piano, in favore del giudizio degli altri. Ogni persona troverà sempre un modo per giudicare e sentirsi superiore. Questa però non è una scusa per giustificare una mancanza di voglia o consapevolezza che la propria situazione non sia alla base, del tutto corretta.
Il problema è che per queste esaltate "stigmatizzazione del corpo" significa anche "medico che ti prescrive una dieta per farti perdere peso in quanto gravemente obeso, diabetico e iperteso"....sono pedine della lobby del cibo spazzatura, la Fat Acceptance non nasce contro il bullismo, ma per sdoganare l'obesità e venderla come condizione salutare e naturale. Una cosa, a mio avviso, gravissima...queste persone stanno cercando di distorcere la realtà e portarci da un estremo a un altro: dall'immagine deleteria della donna magrissima e al limite dell'anoressia, a quella altrettanto deleteria della donna lardosa e che non tiene affatto alla sua forma fisica.
Parole sante. Tutto sto ambaradan mi sembra creato ad arte per non prendersi le responsabilità. Come ho scritto su in un commento, a parte rari casi di invalidità o malattie gravi l'obesità è una scelta, magari inconscia come può esserlo l'alcolismo (e te lo dico da ex alcolista che ha smesso di bere e "magicamente" ha perso 20 kg), ma resta una comunque una scelta. Tutto questo serve ad accaparrarsi il diritto di reclamare le possibilità che hanno le persone che si tengono in forma senza però fare fatica. Come se le persone in forma si mantenessero in forma per qualche forza misteriosa (può essere vero in rari casi). Come se dicessi "voglio diventare ingegnere" però non riesco a laurearmi "perchè il profe mi discrimina, perchè il piano di studi è troppo fitto, perchè ci sono materie troppo difficili perchè qui e perchè lì" e mai "perchè sono indisciplinato."
Perdonatemi ma ho un dubbio. La body positivity si basa sull'accettazione di se stessi o sulla pretesa di essere considerati belli agli occhi di chiunque?
originariamente era un movimento che cercava di slegare il binomio corpo-della-donna bello/brutto, quindi semplicemente di vedere le donne oltre il corpo e oltre gli stereotipi legati a quest'ultimo. Non si parlava di bellezza, ma di accettazione e inclusione di tutti i corpi, anche quelli non conformi alla norma (neri, disabili, grassi ecc ecc). Poi quando è diventato main stream è diventato Siamo tutti belli, ma quello è un problema della pubblicità.
e la body positivity è nulla in confronto alla FAT ACCEPTANCE che portano avanti 'ste due....vorrebbero sdoganare l'obesità come fosse una condizione salutare, roba da far accapponare la pelle...
la normalizzazione dell'obesità fa danni, perchè l'obesità è un problema sanitario - e ci sono persone preoccupate di questo, persone che non si preoccurebbero mai di darvi un consiglio estetico. Ci sono persone che hanno idea del costo sociale dell'obesità. Vi state prendendo la responsabilità di dire a generazioni di ragazzine che essere obesi è un problema di qualcun altro, della società dei media. Se poi preferite non guardare la realtà, bloccatemi pure e continuate a raccontarvela. Come tutta la cultura woke, costruite una tesi assurda "tutto cio' che è molto magro è bello" e la contestate, ma nessuno lo ha detto. Nel frattempo mentre negli USA ci stanno a dire che la disriminazione verso le donne grasse è maschilista e patriarcale e razzista, le multinazionali del fast food fanno affati (e li fanno prevalentemente con persone sovrappeso)
Approfondi20 sempre molto interessanti, ma senza voler togliere valore al video, vorrei soffermarmi sui commenti. Spesso leggo i commenti sotto i vostri video, perché ci trovo sempre discussioni educate e spunti di riflessione che sono uno spiraglio di luce sul web, ma sotto questo video ho come la sensazione che non sia così. Non ho i dati alla mano, magari mi sbaglio ed è solo una mia percezione, ma mi sembra che ogni volta che venga trattato il tema della grassofobia, in moltissim* si sentano in dovere di dire che no, grasso non va bene. Puoi parlare di mondo LGBTQ+, di HIV, di tutto, ma non di grasso, o almeno non in questi termini, non senza un filo di paternalismo, non senza dire che, in fondo in fondo, però se sei grasso non sei in salute o simili. Mi spiace che sia così.
Secondo me è la scienza a dire che essere in una condizione di grave sovrappeso o obesità significa non essere in salute, non si tratta di paternalismo. Ciò non toglie ovviamente che nessuno debba essere discriminato o addirittura insultato, a prescindere dal peso e da qualsiasi altra caratteristica. Io trovo molte similitudini tra l'obesità e patologie come alcolismo e tossicodipendenza. La persona obesa ha un grave problema nel rapporto con il cibo, così come l'alcolista ce l'ha con gli alcolici ed il tossicodipendente con la sostanza. I disturbi alimentari, tra cui l'obesità la fa da padrona, fanno ogni anno nel mondo più vittime del tabagismo e della droga. E' un problema serio da affrontare e rispettare, non da negare o nascondere o peggio normalizzare, sminuendolo a semplice questione di estetica. Detto questo ripeto che qualsiasi discriminazione è sbagliata e va combattuta, in tutti i campi dell'esistenza.
Quello che non capisco è come fai ad accettare/amare il tuo corpo se poi non vuoi migliorarlo? Se sei magro e mangi male, non ami il tuo corpo perché lo tratti male, come se sei obeso e decidi di non dimagrire, ti stai sottoponendo ad un alto rischio di complicazioni. Negare tutto ciò (le complicanze in termini di salute) è negare l'evidenza. Poi la gente non dovrebbe preoccuparsi della salute degli altri, però secondo me è ipocrita dire "mi accetto/amo" se poi si conduce uno stile di vita malsano. Vale per le persone magre che mangiano male, per chi fuma, per chi beve in eccesso, per le persone obese, etc... secondo me bisogna essere realisti: un fumatore probabilmente riconosce che il suo è un comportamento problematico per quando lo accetti, ma l'accettarlo non lo rende meno problematico. Il fumatore si ama? Forse dirà di si, ma se si amasse davvero smetterebbe per amor proprio.
Ciao! Il discorso è un po' più ampio di così. In primis perché non possiamo effettivamente sapere cosa si cela dietro l'apparenza fisica di una persona, di conseguenza categorizzare ogni corpo grasso come non salutare è sbagliato. I termini "obeso", "sovrappeso" e "normopeso" sono stati inventati assieme all'indice di massa corporea, che è un indice poco preciso, in quanto tiene in considerazione solo del peso e dell'altezza di una persona, ed è provato ormai che non è il modo adatto per considerare la salute e il "peso ideale" di una persona (ti consiglio di informarti a riguardo). Inoltre penso che sicuramente conoscerai, o avrai sentito parlare, di persone che hanno patologie tipicamente ed erroneamente collegate alle persone grasse (esempio banale: il diabete), ma che grasse non sono. E' inevitabile, come dicono le due ragazze nel video, che non tutte le persone grasse siano in salute, com'è inevitabile che tutte le persone magre non siano in salute. Tuttavia, le persone grasse hanno il diritto di essere rispettate e prese sul serio come qualsiasi altra persona. Hai mai sentito parlare di persone discriminate perché fumatrici? Sono sicura di no, eppure indubbiamente avrai sentito parlare di persone discriminate perché grasse. E per discriminazione non intendo solo essere presi in giro a scuola, ma un tipo di discriminazione insito nella società, che ci porta a pensare che le persone grasse siano meno valide di noi proprio perché grasse. Quanta rappresentazione hanno le persone grasse in televisione? Perché pensiamo che una persona grassa non possa amarsi così com'è, aldilà del suo stile di vita? Il concetto di amor proprio e di autostima è diverso per ogni persona. Se una persona magra dice che non le piace l'attività fisica e che non ne pratica proprio per questa ragione, nessuno penserebbe mai che non si ama e che debba necessariamente iscriversi in palestra, perché invece con le persone grasse ciò avviene? Alla base di tutto c'è sempre il pregiudizio che grasso = non sano.
Aggiungo un'altra cosa: ci sono persone che magari non possono permettersi un nutrizionista, o non possono permettersi di andare in palestra, o per qualsiasi altra ragione privata non possono permettersi di perdere peso. Perché queste persone non hanno diritto ad amarsi esattamente come una persona magra?
@@veronicadegrandis4413 Grazie per avermi risposto! Allora inizio col dire che so cos'è il BMI e che non è una scienza esatta, però può essere utilizzato per fare una stima in determinati casi (non su un body builder ad esempio). Il mio focus non è sul rispetto (che bisognerebbe portare per tutti), mai vorrei far passare il messaggio che una persona debba essere giudicata e discriminata per un qualsivoglia motivo. Quello che non ho capito è come fai ad essere un attivista per la body positive e a non far passare il messaggio che vuoi migliorarti. Nel senso, se sei una persona magra non salutare, è vero che nessuno ti giudica perchè sei magro, però non sei un attivista della body positivity. Mentre molt* attivist* della body positivity sono evidentemente poco sani (non tutti ovviamente). Come fai ad esporti mediaticamente dicendo che sei super fiero del tuo corpo e che lo ami se poi non cerchi di migliorarlo? Non sto parlando di come dovrebbe rispondere la gente a tutto ciò (ovviamente nessuno dovrebbe insultare o discriminare), vorrei cercare di capire come si faccia ad affermare di amarsi e di essere fieri se poi ci si tratta male. Riguardo alla questione dei soldi...qua mi dispiace però non sono del tutto d'accordo. Intanto su internet è pieno di video di ricette, ci sono libri a riguardo e anche per allenarsi è pieno di video da guardare per fare gli esercizi bene anche da casa. Inoltre se si ha un problema serio, il dottore può prescrivere gratuitamente una visita dal nutrizionista. Vorrei anche sottolineare che purtroppo a volte le persone hanno come unica opzione un intervento di chirurgia bariatrica, se la situazione non migliora in tempo. Quindi non sto dicendo che le persone debbano essere discriminate, la mia è più una questione di amor proprio, una volta che hai capito che ti ami e ti accetti, perchè non migliorarsi? Non tutte le persone devono raggiungere lo standard di magrezza per essere sane (ovviamente), però molti attivisti mi sembra che facciano un discorso diverso, più verso il "mi piaccio così e basta", senza cercare di migliorarsi o senza far passare il messaggio che in certe situazioni bisogna migliorarsi se si vuole evitare il peggio.
@@veronicadegrandis4413 "obeso = non sano" non è un pregiudizio e se è vero che tutte le persone grasse non sono obese, tutte le persone obese sono persone grasse. Non c'è nessun motivo "sano" per avere un BMI > 30, pure se uno è in sovrappeso perchè è un body builder natural e per crescere deve strafogarsi, rischia più degli altri, lo sanno anche i muri ormai che più si pesa più la salute è a rischio. Non bastassero i motivi classici, pure col COVID l'obesità era un fattore di rischio che portava a ricovero in TI e morte con più frequenza rispetto a chi non è in forte sovrappeso e non ha altri fattori di rischio. O vogliamo dire che il COVID è grassofobo? Che l'essere obeso non sia normale ce lo insegnano anche gli animali: tant'è che non esistono in natura bestie obese e se vediamo un cane obeso perché i padroni lo rimpinzano di cibo senza farglielo smaltire col moto non diciamo "body positivity pure per i cani" ma compatiamo la povera bestia, schifiamo i padroni se non ragioniamo e se ragioniamo ci chiediamo di che disagio soffrano per aver ridotto così il proprio cane. Ma comunque è una forma di maltrattamento perché il cane, grasso, non sta bene e non ha ragione di esistere. Lo stesso varrebbe per i bambini, innocenti uguali e vittime delle scelte dei genitori che vuoi perché mangiano male in casa, vuoi perché traumatizzati con livelli di cortisolo a palla che rallenta il metabolismo e/o feriti nell'anima inascoltati trovano sollievo nel cibo e ne abusano come una droga, comunque non vivono un esperienza di vita "sana". Che poi uno si debba amare sempre e comunque a prescindere da qualsiasi cosa dovrebbe essere ovvio. Non amarsi perché si è grassi, bassi, calvi, strabici, senza seno etc è ugualmente una pena inutile che una persona si infligge. I motivi per schifarsi sono infiniti e tutti un vicolo cieco. Ma se ti ami non vuol dire che non puoi guardarti allo specchio e dire "sto grasso non mi da niente, vediamo di capire come smaltirlo piano piano", tu non sei il tuo grasso, sei nato o nata senza e te ne sei fatto carico strada facendo. Molte persone sono in forma o lo sono diventate proprio perché si amano pur non amando il grasso di troppo; fanno attività fisica perché poi sentono meglio e scelgono di non mangiare cibo spazzatura perché non nutre a dovere ma concede solo un piacere effimero che dà assuefazione più che nutrire. Dimagrire può essere una sfida, un viaggio, un modo per conoscersi meglio e andare a fondo, fare i conti col passato, liberarsi di altri pesi inutili. Perché privarsi di questa opportunità di crescita?
Vi prego, non fraitemdetemi. Capisco perfettamente le ragioni esplicate nel corso dell intervista. Ma, come sbagliano gli stilisti a mandare in passerella modelle al limite dell anoressia, trovo sbagliato esaltare il modello della persona grassa. Non sempre grasso è sinonimo di salute. Anzi...
non penso che il punto sia l’esaltazione, il punto è dare dignità e non saltare a conclusioni affrettate quando si tratta la faccenda del grasso. cosa c’è dietro una persona grassa uno non lo sa, e credo che tutti abbiano il diritto di essere inclusi e non considerati alla stregua di macchiette (so che il tuo commento non sottointendeva questo).
Video super interessante! Una domanda sorge spontanea: che cos'è la bellezza? Ma soprattutto, che definizione di bellezza ci hanno insegnato, e perché? Davvero il concetto di bellezza può partire dall'estetica di un corpo?
vanessa incontrada (oggettivamente bellissima e non è più magra delle donne italiane ci sono molte donne italiane e non, come lei) farà quel che vuole (non ci sono corpi conformi o meno, ci sono corpi di ogni genere, etnia, disabili e non disabili fisicamente più belli e attraenti di altri vale per uomini e donne è lotteria genetica va accettato, poi va da sè che ogni corpo bello o meno va rispettato), . Tralasciando la questione rischi per la salute (che esiste riferita all'obesità come all'eccesso di sottopeso come esiste per altre cose) non ci sono canoni imposti, ci sono, ci sono sempre stati e sempre esisteranno uomini e donne che per lotteria genetica hanno corpi formosi armonici non obesi o snelli non scheletrici fisicamente più belli e attraenti di altri in linea di massima e va accettato senza offendere o fare bullismo, il bullismo va sempre condannato. detto questo, la bellezza fisica esiste ha un potere attrattivo e vale per uomini e donne ogni corpo bello o non bello, in salute o no merita rispetto, ogni persona fisicamente bella o no va rispettata, per rispettare qualcuno non occorre trovarlo bello/a o attraente
sulla cosiddetta diet culture e fitness culture: mangiare sano e fare fitness è una libera scelta e fa bene a persone di ogni taglia (e chi ne ha bisogno può dimagrire in maniera sana e adatta alla propria costituzione), chi lo fa è persona libera. è giusto che nello spettacolo attori e attrici molto grassi facciano certi personaggi e non altri ogni attore e attrice deve essere credibile anche fisicamente per il ruolo che fa, un attore molto grasso non fa un ruolo sexy giustamente. ci sono lavori in cui le caratteristiche fisiche sono importanti e altri no, vale per uomini e donne. non mi risulta che gli schiavi vittime della tratta atlantica fossero grassi. non c'è differenza fra obesità (che non è un lieve sovrappeso) maschile o femminile. Ci sono personaggi molto grassi maschili e femminili ugualmente complessi e che hanno storie romantiche oggi. Se la medicina dice che l'obesità (come l'eccesso di sottopeso) è un fattore di rischio per la salute dice la verità (poi certo che vita sedentaria e cattiva alimentazione fanno male anche a chi è magro/a snello/a di costituzione), l'obesità aumenta il rischio di determinate patologie rispetto al rischio standard che corriamo tutti (certo che pure ai normopeso può venire l'infarto ma chi è obeso corre un rischio maggiore ed è un fatto). Poi è ovvio che tutti grassi e magri hanno diritto di andare al mare, essere visitati e avere diagnosi serie. ma quel che la medicina dice sull'obesità e sull'eccesso di sottopeso resta vero e farlo presente senza insulti non è grassofobia. poi ci sono tante persone snelle o normopeso di natura e anche se si ingozzano non ingrassano (troppo) ma ingozzarsi fa comunque male e c'è chi ingrassa più facilmente della norma,ogni persona ad ogni taglia ha diritto di essere curata
Certi argomenti per l'appunto estremamente seri non sono, a mio avviso, adatti alla piattaforma di RU-vid. Capisco le ottime intenzioni, ma non dato in pasto a persone di ogni tipo, problema, età etc.
ciao sara, grazie per la risposta, ma non capisco tanto il tuo commento. qui non si sta parlando di salute ma della storia del grasso e della sua stigmatizzazione. non ci permetteremmo mai di parlare di salute senza un medico, ma credo anche che il pensare subito alla salute quando si trattano questi temi sia un trigger di natura un po’ paternalista - lo dico in tono molto gentile, non si sa mai con questi commenti.
@@sarabaccelli798 ma no, non ti ho accusata di questo, penso solo che il video stesso affronti il discorso della salute a partire dagli esperimenti citati nel testo critico Fat Shame. mi spiace che tu ti sia sentita offesa.
