AR 10 Pigreco: LA MAGIA DEL SUONO DELLA COSTA EST - un viaggio nel ricordo, ma anche nel presente 

buonasera. proporzionalmente i migliori diffusori di sempre. insuperabili nella riproduzione della musica classica e del rock progressivo non sfiguravano nemmeno nel jazz. semplicemente meravigliose. a mio modesto avviso ho sempre preferito l'equilibrio sonoro dei diffusori della costa est a quelle più spettacolare e pomposa, ma pur sempre affascinante, delle rappresentanti della costa ovest. like 388.

Non guardo Sanremo da circa 60 anni... Ho 67 anni, ho vissuto il "periodo d'oro" della hi-fi e ricordo il "trittico d'oro" del periodo: Thorens, Marantz, AR con l'aggiunta della Shure V15 III o Stanton 681eee. Che dire, oltre al limite, ora evidente, della presenza dei controlli di tono tanto di moda allora, le AR avevano bisogno di un pilotaggio energico, cosa che latitava negli amplificatori del tempo, votati a mostrare distorsioni minimali grazie all'uso di controreazione da decine di dB che li rendevano bolsi e spenti. Ricordo un famoso direttore di una rivista, denominato il Professore, che stilava una classifica delle amplificazioni in base ai risultati strumentali nell'analisi della distorsione armonica totale misurata ad 1 watt econ una sinusoide pura a 1000 Hz (sic!)... Del resto anche le JBL, pur avendo una sensibilità dichiarata decisamente maggiore delle AR avevano bisogno di amplificazioni generose per potersi esprimere. Io ero un appassionato di ElectroVoice, il mio sogno erano le Sentry 3 e le Interface D, ma mi dovetti accontentare delle Interface A pilotate da un colossale Sansui AU 11.000 da 110 Watt per canale, una enormità per un integrato di quei tempi, che aveva capacità di pilotaggio decisamente superiori al precedente Marantz 1060 di cui aveva preso il posto. Continuava a regnare sovrano il Thorens TD 125 mkII con braccio Grace ed entrambe le testine nominate sopra. Bei tempi, quando si andava fieri della invenzione di una base per il giradischi creata con una base in marmo poggiata su una camera d'aria della Vespa gonfiata poco o sull'installazione di due antenne, a polarizzazione verticale ed orizzontale, montate sul tetto con un rotore controllabile da remoto e collegato ad un tuner Marantz 150 con il suo ipnotico oscilloscopio messo accanto ai registratori Akai a bobine e a cassette modelli GX-630 e GXC-570. Poi partii per il mio servizio di 7 anni come Pilota militare e vendetti tutto... altre storie.

Buongiorno a Marco e a tutti noi che lo seguiamo. Il modo squisito che ha Marco nel raccontare qualsiasi cosa, apre, poi, tutta una serie di domande che da quei racconti arrivano per forza di cose. Posseggo anche io delle AR 10 P greco dal dicembre 1978. Primi stipendi e prime spese importanti, naturalmente a rate. 1.100.000 dell’epoca, pagate nei sei mesi successivi al sg. Torchio, titolare, a quell’epoca, dell’omonimo negozio di HI FI di Asti, dove avevo precedentemente acquistato un ampli Marantz 1152 DC, delle cuffie Koss, le Technician VFR, e un lettore di cassette Teac di buon livello. Soldi per me, ben spesi all’epoca ma che, per i miei colleghi di lavoro, sarebbero serviti meglio per acquistare un’auto per andare a divertirmi. Ma per favore! Io posseggo ancora il mio Marantz funzionante, ma messo solo in esposizione in bella vista, e le mie AR che utilizzo ancora come casse principali, in unione ad altre quando ascolto in multicanale. E vengo al dunque: l’ammodernamento di cui parlava Marco Lincetto della cablatura interna, nonché del bypass dei controlli di tono delle AR mi solletica molto. C’è qualcuno tra di voi che sappia indicarmi chi potrebbe affettuare queste magie? Io vivo vicino Roma, ma potrei anche allontanarmi dalla città eterna per raggiungere l’eventuale mago, oltre a Pier Giorgio Levoratto che, a quanto mi risulta, sta al nord, molto a nord, rispetto a Roma. Rimango in attesa di indicazioni e vi ringrazio per le eventuali risposte che riceverò. Un caro saluto. Sebastiano

Da possessore delle AR 10 pi, riconate a dovere e ripassati al tester condensatori e resistenze (tutti perfetti dopo tanti anni) , posso dire che sono meravigliose ancora oggi. Assolutamente equilibrate, coinvolgenti. Erano dello zio della mia compagna, abbandonate in un angolo con le sospensioni dei woofer polverizzate. Assolutamente pregevoli. Grazie AR per questo dono.

Nel mio modestissimo tinello Marron ci sono due AR14, su stand costruiti secondo le specifiche AR, ed un amplificatore Norma IPA 90R. Non credo che quest’impianto abbia pretese particolari, quello che so che quando ascolto la musica non vorrei essere in nessun’altra parte del mondo se non nel mio tinello Marron 😊

Grazie per il video I miei primi diffusori sono stati gli AR17 ed è stato amore al primo ascolto e non importa quanti diffusori ho ascoltato, nessuno di loro aveva "quello" che aveva l'AR, quella magica naturalezza e facilità di riproduzione di qualunque cosa stessi ascoltando. Avevo anche l'AR30BS, poi l'AR25, poi l'AR12 e ascoltavo anche l'AR11. E ho sentito il pieno e vero splendore del suono quando ho comprato l'AR9, sono un profano quindi non posso descriverlo, mi sto solo chiedendo, cosa sapeva AR 45 anni fa che non sanno adesso ?

Complimenti per il bel video

Grazie per questi interessantissimi video offerti da una persona competente, garbata e di esperienza professionale come Lei. Ho 66 anni e da ragazzo ero "malato" di quella Alta Fedeltá anni 70/80. Ho ricomprato gli apparecchi che avevo. Thorens 125 MK2, Marantz 1200B, altro integrato Kenwood model 600 Supreme, sintonizzatore Kenwood KT-7001 e spero di poter sostituire le moderne Indiana Line Diva 660 con diffusori vintage AR 10 P oppure AR 11. Ricollegandomi alle sensazioni di ascolto di ben 40/45 anni fa, parimenti a quanto a Lei accaduto e raccontato in questo video, ho ancora fortemente impresso in me l'entusiasmante sessione di ascolto delle piccole AR 6, allora in compagnia del mio papá con un vinile della Decca Phase 4 con registrati i brani del gruppi messicano Los mouchambos che tra l'altro ho ricomprato usato. Dopo tantissimi anni non ho piú ascoltato le percussioni di quel disco come con quelli piccole AR6. Sensazione ancora in me entusiasmante. Ho ancora i brividi al sol pensiero. Peraltro complimenti per le sue registrazioni/edizioni superlative come l'ascolto di "4" dei Baraonna. Uno spettacolo puro per le mie orecchie.

Quanti ricordi ed emozioni legati a quel periodo e tema hai suscitato con questo "racconto". Le AR me le ricordo MOLTO bene anche se poi dopo estenuanti riflessioni comprai le ESB 80 LD

Grazie Marco per il piacevolissimo video......i suoi racconti musicali mi trasmettono emozioni, ricordi e nostalgie delle nostre epoche passate .

Che bella notizia quellla del Festival. Finalmente avrò il piacere di conoscerti di persona.

Da possessore entusiasta da 20 anni di una coppia di AR9 totalmente originali, ma avendo in casa da lungo tempo anche una coppia di 3a ripristinate in tutto ma anch'esse originali, non posso non sottolineare, a proposito del tuo sacrosanto entusiasmo per questi immortali diffusori, le sostanziali differenze tra loro, proponendoti una analogia costruttiva con le 10 pi greco. Mi spiego, per componenti utilizzati e per dimensioni, le 3a e le 10 pi greco sono molto più simili tra loro che una qualsiasi di esse in confronto alle 9. Anche e soprattutto come suono. Non ho mai ascoltato le 10 pi greco, ma considerando quanto sono simili alle 3a, posso supporre che a livello timbrico possano avere più di un punto in comune. Io posso solo fare un confronto reale tra 3a e 9 e posso dire che le 3a hanno un suono considerevolmente "caratteriale". Sono proprio inconfondibili! Hanno un loro colore ben definito. Invece le 9, suonano bene, (benissimo!) e basta, mi appaiono straordinariamente moderne e neutre, vere campionesse di riproduzione disinvolta dell'intero spettro audio, ma prive di evidenti colorazioni. Così, a naso, perciò, credo che anche le 10 pi greco possano suonare un po' "3a style", facendone un sistema profondamente differente come resa rispetto alle 9. Ma ovviamente potrei sbagliare.

10000👍 per The Other Festival! Grandioso! Un caro saluto!

Buongiorno Sig. L’incetto, condivido le sue riflessioni su un HiFi old style. Io sono possessore di un paio di Allison One sottoposte ad un efficace “up grade “ del Sig. Levorato. Le garantisco che pur essendo possessore dal 1980 riesco ancora ad avere emozioni che Lei può immaginare. Saluti

Io consiglierei AR38s, ne sono possessore dal 1979 e continuano ad emozionarmi nel 2024, oggi facilmente reperibili nell' usato a non più di 300 €. Só già che i "puristi" diranno non sono neanche AR ma Teledyne, ma vi consiglio di dargli una possibilità ed una bella restaurata e vi sorprenderanno. ❤️AR 🔊🔊

Buongiorno Marco sono Mauro Ferloni ricordo benissimo le mitiche AR 10 ascoltate da amici con una una certa invidia , purtroppo non potevo permettemele. Poi arrivarono le AR 11 pressoché identiche come volume del cabinet, stessi altoparlanti e crossover ma con eliminazioe dei controlli.

Grande Marco! Come sempre, siamo perfettamente d'accordo: anch'io possiedo una coppia di 10 pigreco ( prima serie) pilotate da un robusto finale McIntosh ... sono sempre emozionanti!! Mi sono segnato la data del 7 febbraio, attendo novità. A presto! Stefano

Ottimo intervento, compliment.i Io pur possedendo casse notevoli (Accuton) con doppi woofer ecc, sento spesso il bisogno di tornare alle mie AR 11 con il classico suono degli anni 70 cui sono tanto legato.

Io credo che il (piacevolissimo) video, possa essere superbamente condensato nella battuta del Maestro Adriano Lincetto...Non aggiungerei altro.☺🙏

Io, tra le altre casse, posseggo le AR 6 apparse sulla rivista SUONO n. 1 del Giugno 71 (la rivista costava 500 Lire). le definivano casse per la musica seria che non prendono al primo colpo ma si apprezzano più delle altre man mano che si ascoltano, cosa vera che ancora mi sorprende.

1975. le ascoltai da un collega che aveva un salone enorme, pilotate da un Marantz 100 W e un piatto Thorens, rimasi folgorato. Mai avuto la possibilità di comprarle, ma comprai una coppia di AR 15 , un integratoMarantz 1090 e un piatto JVC, le AR 15 le ho ancora , riconate 2 volte e sostituiti i due tweeter e tutti i condensatori in carta che aveva con gli MKP in polipropilene e anche alcune resistenze in ceramica.Vanno ancora che una cacconata.Non le vendo manco se mi torturano.

Grazie per il video molto interessante. Io vorrei citare anche le KLH di Henry Kloss che assolutamente per l'epoca erano anche loro un riferimento.

La mia prima moto V35C

Ho comperato una coppia di Ar 10 pi greco nel 1993 pagandole solo 2 650 000 lire perchè il negoziante svendeva tutto. Mi piacciono ancora adesso. Secondo i Suoi suggerimenti dovre trovare un bravissimo tecnico che dovrebbe baipassare i controlli di tono che sono tutti a zero?

Bel video come sempre. Potri sapere la differenza con le AR 3a e se conviene anche in questi diffusori bypassare i controlli tono? Grazie

Non dimentichiamo i primi modelli Cello by Mark Levinson; sempre con gli altoparlanti AR e in sospensione pneumatica. Costi a suo tempo altissimi sul nuovo e pressoché introvabili nell’ usato.

Acoustic Research 9, davvero un sogno; al di là del riuscire a reperirle ad un prezzo “umano”, il problema è la stanza adatta ad accoglierle…Cordialmente

Nel febbraio '83 acquistai una coppia di CIZEK mod. 1, chi ne conosce la storia sa come fossero strettamente imparentate con la famiglia AR. Le rimpiango ancora, considerando che le ho praticamente regalate nel 2011. Peccato non le ricordi quasi nessuno in rete. Comunque gran cosa la sospensione pneumatica.

Le AR 10 pi greco, se adeguatamente pilotate, sono una bomba assoluta!! Non vedo l'ora dell'Antifestival!!

Buonasera a tutti.

Segnalo i diffusori Rowen R-1 degli anni 90 che montavano gli stessi altoparlanti delle AR 10 e 3a e che posseggo ancora con immutata soddisfazione . Ho cambiato diverse sorgenti e amplificazioni ma le Rowen no. In precedenza ho avuto AR 6 e Allison One.

Le ho ancora riconate e rimesse a nuovo compresa la copertura. Purtroppo adesso le sto pilotando solo con un NAD 3030 dopo che mi avevano rubato il pre SAE P101 e il finale TECHNICS SA5 MK II😢.appena avrà due soldini mi prenderò un ampli un po più potente

Ar 10 o Ar 11 che è come una Ar 10 ma senza regolazione della gamma bassa tramite trasformatore. Hanno il vantaggio inoltre di costare meno.

Buongiorno.... mi chiedevo se conosce i diffusori Chario. Dovrebbero essere un prodotto del vicentino. E se conosce, cosa ne pensa. Grazie mille

Buongiorno Marco, io sono di Verona. Dove si terrà l'evento a Villafranca di preciso? L'ingresso è su prenotazione? Grazie. Alessandro

Io le ho avute per anni poi rivendute avevano spesso un problema al twitter veniva sempre bruciato dal mio accuphase non potevo alzare il volume più di tanto se no rischiavo di bruciarlo sempre

Peccato, non hai avuto la possibilità di ascoltare, parlo degli anni 71/72, il tris composto da giradischi AR, sul quale si cambiava la velocità sollevando il piatto e spostando a mano la cinghia, amplificatore AR con accoppiamento driver/finali con trasformatore e infine le casse AR LST. Non dico altro, però mi chiedo perché oggi bisogna sborsare decine di migliaia di euro per ascoltare la musica. Cosa è cambiato. Grazie per il video. In quegli anni cominciai la mia avventura nel settore HI-FI in qualità di tecnico che pratico ancora.

io ho due AR18LS, me ne bullo al bar.

Da possessore delle AR 10 pi, riconate a dovere e ripassati al tester condensatori e resistenze (tutti perfetti dopo tanti anni) , posso dire che sono meravigliose ancora oggi. Assolutamente equilibrate, coinvolgenti. Erano dello zio della mia compagna, abbandonate in un angolo con le sospensioni dei woofer polverizzate. Assolutamente pregevoli. Grazie AR per questo dono.